Il ministro della Difesa di Belgrado Dragan Šutanovac ed il capo di Stato maggiore Zdravko Ponoš hanno annunciato che la risoluzione pacifica della crisi kosovara richiede un esercito forte, riporta il Dnevnik da fonti di agenzia. Cestinati dunque i piani che prevedevano la graduare diminuzione degli effettivi verso i 21 mila uomini; dagli attuali 28 mila si passerà, invece, a 30 mila. A detta degli stessi le precedenti valutazioni che favorivano la smobilitazione si sarebbero rivelate irrealistiche e che a favore dell’incremento giocano sia l’atteggiamento ostile dei paesi dell’area – eufemismo per il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo – che il fatto che la Serbia non fa parte di alcuna alleanza difensiva.
La stampa serba pubblica anche gli effettivi in divisa dei paesi confinanti: Romania 90 mila, Bulgaria 39 mila, Ungheria 24mila, Croazia 17.600, Albania 15.400, Bosnia 10 mila, Macedonia 6.800 e Montenegro 2.100. Sull’argomento Glas javnosti, Blic, Gra?anski list, Novosti e B92.
L’emittente Studio B illustra anche il piano di professionalizzazione dell’esercito serbo, che prevede entro il 2010 un totale di circa 11.200 militari di professione. Il piano, gia in fase esecutiva, costa alla Serbia il 2,4% del PNL.
La notizia mi fa molto piacere, anche se trovo la figura di Tadic come comandante dell’esercito poco credibile. Spero che la Serbia cambi presto governo e soprattutto il capo di stato.
Come si diceva una volta: la domanda sorge spontanea. Ma, diciamo nel 2012, gli 11.200 soldati professionisti serbi parteciperanno alle missioni NATO tipo quella afghana oppure a quelle della Russia di Putin di “controllo della sicurezza” in Abkazia e Ossezia del Sud? Non pongo come alternativa la partecipazione ad un contingente dell’Unione Europea per evitare attacchi di ilarità.
Buona domanda.
Frase, scherzosamente ma, ahimé, anche tragicamente, attribuita a Francesco Giuseppe (Kaiser Franz Josef);
“PRIMA DE INTIMAR GUERRA ALLA SERBIA, CHE I ME TELEFONI A MI.”
non fatevi illusioni….riescono a mantenere operativi 30000 uomini soltanto con l’aiuto del compagno medvedev…poi comunque e’ normale che i paesi confinanti con loro abbiano eserciti numerosi,essendo i serbi perfetti attaccabrighe al servizio dei russi.
I “perfetti attabrighe” sono la quarta forza armata di terra megli oequipaggiata e addestrata in Europa (l’esercito italiano è 7imo superato anche dalla Grecia) e la prima nei Balcani. A parere di diversi esperti europei (fra cui Carlo Ronconi) e di esperti americani (i quali, tra l’altro, considerano il Zastava M90A il miglior fucile di precisione tattico esistente al mondo). Sono i serbi ad aver inventato il puntatore laser, primo utilizzo in azione di guerra durante l’assedio di Sarajevo.
lo era la JNA ai tempi di tito, ma con lo smembramento anche la JNA (l’ex esercito federale jugoslavo) si è dissolto e i vari armamenti suddivisi tra le varie repubbliche che facevano parte della federazione.
Non si può considerare come 4o esercito quello serbo che come ha detto il loro capo di stato maggiore, è indietro di 30 anni come tecnologia agli eserciti della Nato.
Lodevole le loro tecniche di guerriglia e di combattimento, su questo la Jugoslavia fa scuola a tutti