Non c’è niente di meglio che vedere con i propri occhi: abbiamo letto tutti di quanto le orbite attorno al nostro pianeta siano affollate come Ponterosso, ma vederlo in forma grafica fa tutto un altro effetto.
Per farlo occorre scaricare ed installare Google Earth (che gia da solo vale la pena) e poi trascinarci dentro l’apposito plugin. intitolato Space Junk Catalog. Il ‘coso’ risale al 2006, ma è un paio di giorni che continuo a vederlo citato in giro per la rete: non mi è chiaro il perchè di questo revival, ma il concetto è assolutamente brillante. E non è un progetto della NASA, ma di tale Sašo Sedla?ek da Ljubljana, che di fantasia sembra averne in abbondanza.
A quando la raccolta differenziata?
E buon compleanno a Google (dieci candeline pochi giorni fa), che ha portato le immagini da satellite veramente alla portata di tutti (vedi il sito dell’ultima sagra di quest’estate).
Aggiornamento (e mea culpa): l’interesse attuale per i satelliti mappati è dovuto non tanto agli exploit artistici del Sedla?ek quanto ad una nuova mappa creata dalla Analytical Graphics su dati di Stratcom che mostra la posizione dei vari satelliti in tempo reale. Scusate la confusione. Il file giusto è dunque questo e l’effetto è spettacolare. Proprio mentre scrivo questa correzione il satellite FenYung 1C DEB (russo?) mi sta osservando. Ma che avranno tanto da guardare?
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