28 Agosto 2008

Quattro lavoratori transfrontalieri su cinque sono in nero

Quattro lavoratori transfrontalieri su cinque sono irregolari. Per arginare il problema – dilagante dopo l’apertura dei confini – la Provincia intende creare uno sportello per la loro regolarizzazione in collaborazione con la Camera dell’economia di Nova Gorica.
“La quota di lavoro nero è molto elevata – spiega l’assessore provinciale al Lavoro, Marino Visintin -. Per quanto riguarda le zone del Goriziano e del Monfalconese, tanto per fare un esempio emerge che a fronte di circa 5 mila pendolari transfrontalieri solo 1.229 sono regolarmente assunti”. E infatti, a livello regionale, sono almeno 15 mila i cittadini sloveni e croati che ogni giorno vengono a lavorare nel Friuli Venezia Giulia. Con picchi stagionali che sfiorano le 20 mila unità. Di questi circa l’80 per cento sono in nero, per la mancanza si normative precise tra Italia, Slovenia e Croazia. Le stime sono state rese note da un rapporto della’Agenzia regionale per il lavoro.

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11 commenti a Quattro lavoratori transfrontalieri su cinque sono in nero

  1. Andrea ha detto:

    E gli italiani rimangono senza lavoro,agenzie interinali,uffici di collocamento,over 35 sei fuori dal mondo del lavoro.

  2. Lucio ha detto:

    E bravi i datori di lavoro italiani allora. Niente contributi, niente tasse, niente straordinari, niente ferie e malattia.. una manna.

  3. utah72 ha detto:

    Il lavoro non manca, dipende cosa si vuol fare. Dubito che una neo laureata italiana si metta a pulire le scale o un neo laureato a gettare malta. Per poi stare a casa il sabato fascista e la domenica cristiana, ferie pagate, malattie, feste ogni un per due, contributi e cumuli di fogli sindacali.

  4. Lucio ha detto:

    Calma, calma.. quì si parla di lavoro in nero. E col lavoro in nero l’unico che ci guadagna davvero è solo il datore di lavoro, chiamiamolo così.. risparmia un sacco e fa concorrenza sleale a chi rispetta le regole, che non sono il sabato fascista, bensì il normale trattamento in vigore nei paesi evoluti, quelli che si fregiano dell’essere ai primi posti nell’ordine mondiale e che criticano gli altri perchè non rispettano i diritti umani e civili.

  5. etabeta ha detto:

    Troppe tasse sulla busta paga favoreggiano il mercato del lavoro in nero e servono a pagare pensioni di lusso a persone che non hanno hanno mai fatto una beata fava. Altro che sabato fascista e cazzate del genere, serve più controllo anche dal sindacato che ultimamente pensa più alla poltrona politica che al bene e sicurezza dei lavoratori.

  6. Lucio ha detto:

    Non mi risulta che chi lavora in nero per mansioni da busta paga, prenda di più di chi lavora in regola, perciò vuol dire che le tasse sulla busta (e i contributi) sono risparmiati solo dal datore di lavoro.
    Poi è vero che la tassazione è troppo alta, ma lo è anche perchè il lavoro autonomo, di ogni genere, non paga le tasse come dovrebbe, perciò lo Stato prende dove è più facile prendere. E’ una cosa pacifica, ma tutti se ne scordano appena possono.

  7. Andrea ha detto:

    E’ giusto regolarizzare questi lavoratori svoleni perchè in effetti c’è ne sono troppi!
    Ma io intendevo che fra ditte che falliscono,casseintegrazioni nell’isontino,mobilità varie,co.co.pro ecc ecc,non si riescono a reintegrare nel mondo lavorativo se sei “over 35”,sia che sei operaio o laureato(gli ultimi ormai scappano).
    Alla fine che facciano dei contratti a questi lavoratori in nero e che paghino le tasse anche loro.

  8. utah72 ha detto:

    Leggendo i vostri commenti mi viene in mente un comico genovese che dice: “Facile fare i finocchi con il culo degli altri”

  9. Lauro ha detto:

    E a mi un triestin che ga dito: “El pensa de eser chisà chi, e nol xe nianche chisà cosa”

  10. Rocco ha detto:

    Però le Slovene sono bone BADANTI

  11. mulo ha detto:

    grande rocco!

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