18 Agosto 2008

Varie su Luka Koper

Dal giorno dell’ultima nota di cronaca relativa al porto di Capodistria obala.net ha pubblicato vari post sull’argomento, probabilmente non meritevoli di essere riportati uno per uno; colgo l’occasione dell’ultimo della serie per riassumere il tutto in un meta-post cumulativo.

L’11 febbraio la notizia del conseguimento della certificazione ISO 22000:2005 relativa alla gestione delle problematiche di sicurezza dei generi alimentari. Luka Koper sarebbe (all’epoca, almeno) l’unico porto al mondo ad essersi dotato di tale certificazione anche nella speranza di incentivare i propri partner ad ottenerlo per poter essere riconoscibile sul mercato con una catena compiuta di servizi certificati. Il traffico di generi alimentari nel 2007 sarebbe stato di 880 mila tonnellate, in maggioranza granaglie e soia, mentre sarebbe in rapida crescita il transito di frutta e verdura arrivato a 110 mila tonnellate.

Al 3 marzo invece l’annuncio che  il porto è diventato anche operatore ferroviario, avendo costituito appositamente la società Adria Transport assieme (50%-50%) agli austriaci di Graz Köflacher Bahn und Bustrieb ed acquistato 25 vagoni. Motivo dell’operazione sarebbe il fatto che le ferrovie slovene avevano difficoltà a far partire tutti i vagoni in attesa, oltre alla possibilità di usare i propri convogli per movimentare le merci da e per i terminali terrestri. Secondo l’articolo originale delle Primorske novice il porto sarebbe intenzionato ad acquistare altri quattro set di vagoni entro l’anno in corso, il tutto comunque anche in collaborazione con le ferrovie slovene ed eventuali altri operatori ferroviari autorizzati.

Il 25 marzo l’annuncio della firma di una lettera d’intenti per la costruzione di un centro logistico distributivo a Beltinci, vicino al confine ungherese. Il terminal “Panonija”sarebbe destinato a diventare una base per la distribuzione “just-in-time” sui mercati austriaco ed ungherese grazie al Corridoio 5. I firmatari sono i ministri dell’Economia, dell’Ambiente e dei Trasporti (che si sono impegnati a svolgere le pratiche di loro competenza senza ritardi), i sindaci di Beltinci e Lendava (che prepareranno la documentazione edilizia in tempi brevissimi) e Luka Koper, impegnatasi a costruire il tutto secondo il progetto proposto.

Il 24 aprile novità sul fronte dell’ecologia colla costituzione di una società (azionista di maggioranza la Ekološka Energija Koper) per la conversione delle acque di sentina in olio combustibile ed un separato progetto per lo sfruttamento dell’energia solare all’interno del porto a cura dell’azienda Adria Sole.

Null’altro poi fino all’11 luglio, quando la direzione, commentando la proposta governativa di concessione dell’area (leggasi contratto di affitto del porto, quantificato in un importo dai 3,6 ai 4,2 milioni di euro) annuncia  di voler investire 500 milioni di euro in infrastrutture portuali nel quinquiennio a venire ed espone i propri obiettivi a lungo termine: nel 2015 si punta alla movimentazione annua di 20 milioni di tonnellate di merci, un milione di TEU (cioè container) ed oltre 800 mila automobili.

Oggi l’ultima  sulla visita di una delegazione e l’accordo sulla firma di una lettera d’intenti col porto cinese di Tianjin (o Tientsin) per la promozione bilaterale della linea marittima esistente (un collegamento container settimanale diretto, in crescita del 60% all’anno, ed un’altro indiretto via Shanghai), lo scambio d’informazioni e l’assistenza tecnica. Nessun dubbio su chi sia il “fratello maggiore”:  Tianjin Port vanta 35 km di banchine con 140 ormeggi (anche per navi fino a 8000 TEU), fondali da 19 metri, 20 mila dipendenti ed un traffico annuo di 300 milioni di tonnellate di merci, di cui sette milioni di TEU. E non gli basta mica: stanno finendo di costruire un molo nuovo, col quale prevedono di aumentare il traffico merci di un terzo e quello container della metà. Giusto per dare un po di prospettiva. La firma effettiva della lettera d’intenti è prevista per ottobre, quando i cinesi ricambieranno la visita venendo a Capodistria.

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7 commenti a Varie su Luka Koper

  1. arlon ha detto:

    allucinante non come KP si stia muovendo, sembrano tutte scelte logiche.. ma come l’immobilismo a TS continui imperterrito.
    L’effetto Boniciolli non si sta facendo sentire, sembrerebbe, dal di fuori.

  2. arlon ha detto:

    Qualcuno ha voglia di smentirmi? 😀

  3. furlàn ha detto:

    Tutto si collega, tranne le infrastrutture in questa regione.

  4. Luca ha detto:

    @Arlon ti smentisco io…

    Innanzitutto a Trieste hanno finalmente assegnato l’incarico di redigere il progetto per la piattaforma logistica, il prolungamento del molo Bersaglieri è praticamente finito, e per la riorganizzazione dei moli V e VI si è in procinto di fare qualcosa di concreto, per il molo VII la faccenda del prolungamento è più complessa, ma si spera si possa fare.
    Su Luka Koper leggo su questo sito tante fantasie che riempiono anche i giornali sloveni ma lasciano perplessi gli operatori del Mediterraneo. Sula certificazione non so che dire, è una cosa che lascia il tempo che trova… sulle ferrovie non dobbiamo dimenticare la società triestina Adriafer che organizza le autostrade viaggianti con Padova e Austria (RoLa) e da quest’anno con la Rep Ceca, per non parlare dei normali convogli merci. Adesso a Capodistria stanno appena organizzando la società, e le ferrovie slovene riescono a malapena a far passare i merci di Trieste e del Nordest a Divaccia, e se a Lubiana continueranno l’attuale politica sulle ferrovie potrei avere un idea sull’utilizzo della lettera d’intenti per il terminal Panonija.

    Riguardo agli altri punti, le intenzioni per il 2015 mi sembrano enormemente ottimistiche, considerando l’attuale situazione delle banchine di Koper…

    Poi uno scoop per bora.la.. Trieste ha un accordo analogo con Tianjin dal 1988, che Boniciolli ha portato avanti assieme a molti altri… Concludendo, Trieste cresce continuamente dal 2004 (ultimo semestre +7,5% di traffico complessivo), mentre Kp va stabilizzandosi. Nel medio periodo l’unico avversario serio (se prosegue il trend) sarà il porto di Fiume/Rijeka, dove si stanno incominciando a vedere i risultati dei prestiiti della Banca mondiale..
    Scusate la lunghezza..

  5. Dejan Kozina ha detto:

    Altro pezzo su Adria Transport oggi su obala.net. In breve: arrivate tre nuove locomotive Siemens, già certificate per operare in Slovenia, Austria e Germania, a breve anche in Croazia ed Ungheria; le locomotive sono già all’opera – trasportano kerosene dal porto all’aereoporto di Vienna; arrivati questo mese 20 vagoni Laekks per il trasporto di automobili; altri venti uguali attesi in ottobre; in futuro attesi anche 40 vagoni portacontainer da affiancare ai 25 attuali.

  6. Marisa ha detto:

    ….non vi dice nulla il fatto che la linea ferroviaria “ad altà velocità/alta capacità” Trieste – Udine – Austria, costruita più di 25 anni fa soprattutto per servire il porto di Trieste, sia ancor oggi paurosamente sotto-utilizzata? Eppure è li, pronta da 25 anni…

  7. furlàn ha detto:

    Marisa@
    Mi offri l’occasione per denunciare la situazione della Sagrado Cormòns: una linea ferroviaria che giace incompleta (ma della quale furono costruiti ponti sull’Isonzo, viadotti stradali e autostradali, sedimi, insomma tutto tranne i binari) e della quale ultimamente se ne è tornato a parlare a Cormòns ( la destra vuole demolire i fabbricati inutilizzati, con conseguente ennesimo spreco di denaro, la sinistra vorrebbe tenere in piedi degli obbrobri simbolo della peggiore stagione degli sprechi ). Questa linea ferroviaria avrebbe collegato Trieste a Udine bypassando di fatto Gorizia. Poi chissà per quale motivo, Ferrovie decise di abbandonarla. Invece che portare in gita i bambini delle scuole elementari e medie sul Carso e a Redipuglia, si dovrebbe far loro vedere questi “luoghi della memoria” che spesso ed ancor oggi gli amministratori pubblici dimenticano.

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