12 Agosto 2008

Petizione per i tavolini in piazza San Rocco

Ha già raggiunto quota 350 firme la petizione per consentire alle gelaterie artigiane di mettere a disposizione dei propri clienti sedie e tavolini. L'iniziativa è partita da "Gelatopoli" in piazza San Rocco: le attività con licenza artigianale, come la gelateria di San Rocco appunto, hanno attualmente l'unica possibilità di servire i proprio clienti al banco. Ora scatta la protesta. Le firme raggiungeranno il Municipio per chiedere al vicesindaco Gentile di modificare il regolamento comunale.

Tag: , , , .

18 commenti a Petizione per i tavolini in piazza San Rocco

  1. Alessio ha detto:

    In teoria, codice della strada alla mano, tavolini e sedie potrebbero essere dislocati solo sui marciapiedi, in aderenza al fabbricato ed in modo che venga comunque lasciato uno spazio per la circolazione dei pedoni pari a 2 metri, mentre la collocazione in strada è sempre vietata. In pratica a Gorizia, ma direi in quasi tutte le altre città italiane, questa norma viene interpretata sempre un po’ come gli pare all’amministrazione del momento, per cui ad esempio i gazebo di corso italia stanno là da anni mentre a San Rocco non viene concesso lo strappo alla regola.

  2. Lucio ha detto:

    Non sarà per caso che per mettere sedie e tavolini ci vuole prima di tutto la licenza commerciale? Se capisco bene queste gelaterie hanno licenza artigianale.. c’è una bella differenza. Se è così, e dico SE, allora altro che 5000 firme. Lo “strappo alla regola” non dipende certo dal comune in questo caso.. centra tutto, CCIAA, INPS, INAIL, perfino l’autorità di P.S. e certo anche il fisco perchè le tassazioni sono diverse. Spero di aver capito male..

  3. Alessio ha detto:

    Strano, in corso Italia ci sono anche gelaterie col gazebo…

  4. Lucio ha detto:

    Avranno anche licenza di pubblico esercizio, oltre a quella artigianale per la produzione. Se le cose non son cambiate, a me non risulta che solo con licenza artigiana si possa vendere o somministrare qualcosa che non sia strettamente legato a ciò che si produce.

  5. robe ha detto:

    qualcuno ci capisce qualcosa pare…..

  6. Lucio ha detto:

    Insomma, voglio dire che sono proprio rami di attività diversi e perciò sono trattati diversamente e diversamente normati. Ciò non toglie che un esercizio possa operare sotto due tipologie di licenza diverse. E’ il caso dei fornai per es. licenza e ditta artigiana per fare il pane e venderlo, licenza e ditta commerciale per venderlo direttamente come panetteria che vende anche altri prodotti, per esempio tipici da bar. C’è allora da considerare che molte “gelaterie” fanno e vendono (somministrano) gelato “artigianale”, ma come pubblico esercizio (licenza e ditta) e sono perciò alla stregua di qualunque bar.
    Va da se, che i costi di gestione artigiani sono di gran lunga inferiori a quelli commerciali, e perciò qualcuno potrebbe pensare di fare il “furbetto”. Ma non è consentito.
    Ribadisco però che non so se è questo il caso in questione; ma giusto per curiosità e chiarezza..

  7. Alessio ha detto:

    Ad ogni modo, le occupazioni del suolo pubblico ai sensi del codice della strada prevedono quello che ho scritto io, mai sulla carreggiata, solo al massimo metà marciapiede in aderenza al fabbricato e purchè vengano lasciati almeno 2 metri di marciapiede per il transito dei pedoni (art. 20 codice della strada) a meno che non si sia in zona di rilevanza storico ambientale, ma in tale caso sempre e solo sul marciapiede si possono mettere i tavolini e le sedie, basta fare un giro per città per rendersi conto di come stanno le cose…

  8. robe ha detto:

    Sarebbe bello che chi gestisce il sito faccia anche una intervistina al vicino “Bar La Fortezza”…….secondo me ne sentiremo delle belle!!!!

  9. robe ha detto:

    oggi sul messaggero il vicesindaco pare dica le stesse cose….

  10. Vincenzo ha detto:

    Per consentire anche a chi ha la licenza artigianale di mettere tavolini e sedie è necessaria una semplice modifica al regolamento comunale da parte della giunta. La regola del marciapiede e dei 2 metri dovrebbe valere anche per le attività commerciali, ma così non è… nella stessa piazza San Rocco, accanto a Gelatopoli, c’è un bar con tanto di tavolini sul suolo stadale… richiamare il codice della strada mi sa tanto di scusa per il vicesindaco, a cui forse i tavolini fuori non piacciono… mah!

  11. Lucio ha detto:

    Infatti Gentile dice proprio quello che si diceva qui, giustamente. Lui lo sa che un artigiano non può.
    Solo, indirizzando la petizione alla Regione, credo commetta una svista, perchè nemmeno la Regione può risolvere così semplicemente la questione. Commercio, Industria ed Artigianato sono cose diverse. Sono diverse le leggi, sono diverse le competenze, sono diverse le tasse.
    Esistono i laboratori orafi (artigiani), ed esistono le gioiellerie (commercio). Esistono le pizze al taglio (atigiani), ed esistono le pizzerie (commercio). Esistono le gelaterie artigianali ed esistono i bar-gelateria. Tasse diverse, obblighi diversi, attività diverse. Licenze e forme societarie diverse. Produzione e vendita sono attività diverse, e vendita all’ingrosso o al dettaglio sono anch’esse diverse. Insomma non è possibile che uno si svegli la mattina e decida di volere guidare un autobus con la licenza da taxi.
    Solo.. mi meraviglia che chi ha un’attività ed è perciò iscritto alla Camera di Commercio non lo sappia, una volta facevano studiare… C’è però una scappatoia. Se la gelateria artigianale in questione avesse anche la licenza commerciale, allora si, si tratterebbe solo di vedere il regolamento sull’occupazione del suolo pubblico. Ma qui credo abbia ragione Alessio sugli spazi e la strada.

  12. robe ha detto:

    una cosa è artigianale e una è commerciale (somministrazione) chi ha scritto prima di me (lucio e Alessio) pare avere le idee chiare…

  13. utah72 ha detto:

    In pratica mangiare un gelato seduti e` tema di dibattito e discussione sulle miliardi di normative vigenti. Suggerimento al gelataio: chiudi tutto e vai in Germania.

  14. Franz ha detto:

    Quoto Lucio: raccogliere firme è diventata una prassi deleteria.

  15. etabeta ha detto:

    Anche mi quoto Lucio e dighe che i vadi in Germania la se i presenta un foglio pien de firme ve laso solo immaginar cosa fà de lui……………..le regole se regole belle o brutte va rispettate altrimenti facciamo un paese anarchico governato dai comitati.

  16. Lauro ha detto:

    Deleteria?
    Adeso me disè. E mi che pensavo de tirar su firme perchè i me torni i punti su la patente.

  17. robe ha detto:

    bravi, raccogliete firme e poi cercate un civico qualsiasi per presentarle.Effettivamente la regione, come dice Gentile, centra poco, ma non centrano nemmeno i regolamenti del comune.Le regole del codice della strada (pensiamo ai portatori di handicap) sì. Quindi la gelateria di San Rocco, che secondo me sta facendo anche un po’ la furbetta per poi trasformare il tutto in un bel bar con annesso gazebo o pedana per la somministrazione, può dire quello che vuole.Facile pagare meno tasse e contributi e poi pretendere tutto. Chissà se l’attività ha preso un contributo per aprire una attività artigianale, magari da camera di commercio o regione….chissà….
    e poi vogliono fare l’attività commerciale con i DISTRIBUTORI AUTOMATICI….altrochè nonne che imboccano i bambini (patetica quella letta oggi sul messaggero…) mi immagino le nonne che imboccano i bimbi con i kebab…..
    Mi pare che le regole devono essere uguali per tutti e non diverse per i furbetti….del quartiere di San Rocco….

  18. Lucio ha detto:

    No, non direi.
    Piuttosto il tema è se sia giusto tentare di oltrepassare le regole che valgono per tutti con una semplice raccolta di firme.
    Lo so che è di moda, e che le regole vanno strette a tutti, ma non è questa la strada per cambiarle, a mio modesto parere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *