5 Agosto 2008

Soldati in piazza

Noialtri lo spettacolo ce l’hanno risparmiato, ma le grandi metropoli dello Stivale sono da ieri il palcoscenico di uno nuovo show mediatico: i soldati in mimetica a far ordine pubblico. Ieri le discariche campane, seconda puntata oggi la Madunnina. La stampa rinuncia a usare l’intelletto e si limita a riportare le esternazioni preconfezionate e fatalmente prevedibili dei politici, strettamente uno per partito, in fila per numero di voti (appunto superfluo – la stampa non fa altro da anni). Il resto del pianeta guarda, scrolla le spalle e capisce: situazione disperata ma non seria. Niente di nuovo – è da tempo che li abbiamo abituati così.

Per fare due conti: carabinieri nel Bel Paese 110 mila circa, poliziotti 100 mila, finanzieri 67 mila. Militari nelle strade: 3 mila. Ragionevole attendersi che ribaltino la situazione colla sola presenza marziale, basta che in cambio degli attrezzi del mestiere gli sia data la bacchetta magica.

Il sottoscritto, nella sua ingenuità, avrebbe visto meglio il loro impiego in ambienti più vicini a quelli che incontrano durante l’addestramento e le missioni all’estero (gli stadi alla domenica, intendo). Oppure laddove c’è veramente un problema che, seppur annoso, è da emergenza vera: i tribunali. Più o meno i più lenti d’Europa, stracondannati da Bruxelles, carenti di personale dai tempi della brillantina Linetti. Quale migliore occasione per dare sfoggio di decisionismo? Non con i lanciafiamme, intendo dire: mettendo tremila nuovi archivisti, stenografi, messi e segretari, fino a prova contraria tutti capaci e volenterosi, a disincagliare un servizio essenziale dello Stato (toh, è la prima volta in vita mia che scrivo Stato colla maiuscola – starò invecchiando). E non ditemi che uno stenografo non s’improvvisa dalla mattina alla sera: neanche un poliziotto, se è per quello.

Deluso dalla stampa mi sono rivolto alla Rete in cerca di commenti più plausibili di quelli dei professionisti della politica. Il blog di Bruce Schneier è tutto dedicato alle problematiche della sicurezza non solo informatico-tecnologica; l’autore è uno dei mostri sacri della crittografia ed ha il dente avvelenato nei confronti del “security theatre” e dei venditori di fumo in materia. Sia lui che i commentatori di passaggio ci sono andati pesantini:

“We must do something. This is something. Therefore, we must do it. ”

“Berlusconi is a consummate political imagineer — he’s essentially his own Karl Rove.”

“Italians are great: they are kind enough to elect Berlusconi time and again purely for our entertainment pleasure. ”

Nulla di nuovo sotto il sole…

78 commenti a Soldati in piazza

  1. gianni ha detto:

    Spero che, in un tempo non lontano, l’esercito possa prendere il controllo delle frontiere nord orientali perchè è da lì che entrano i criminali dell’est Europa.

  2. gianni ha detto:

    Quanto sarebbe sarebbe bello per venire dalla slovenia e dall’Austria dover esibire i documenti ai Gloriosi Corpi d’Armata Alpini!

  3. Julius Franzot ha detto:

    Pensavo che posizioni da Menia od oltre non si trovassero tra i lettori di Bora.La 🙁 Invece c’è Gianni che sente il Piave mormorare.
    Scherzi a parte, io sono più che favorevole all’impiego dell’esercito per compiti di ordine pubblico. Nel 1986 andai per la prima volta a Bogotà e poco ci mancò che non ci lasciassi la pelle per essere stato strisciato da una raffica di mitra vicino al palazzo del Presidente. Non si poteva uscire, se non accompagnati, gite fuori porta erano l’anticamera della prigionia (se bastava) presso la guerrilla…
    Ci ritornai nel 1991: ogni 100 metri c’era una pattuglia dell’ esercito, ogni 500 un carro armato, a mezzanotte le ronde militare entravano in tutti i bar e locali notturni (nel 1986 sarebbero stati chiusi o deserti) e controllavano i documenti a tutti. Magari qualche anarchico dirà che non si sarebbe sentito libero, ma a me stava benissimo: potevo girare di giorno tutta la città senza che mi potesse succedere nulla, di notte dovevo limitarmi alla città nuova (la Candelaria era ancora off-limits), ma la città era rifiorita: niente ladri e coltelli alla gola, niente spari per strada, bar e locali vari affollati di gente che al massimo beveva qualche bicchiere di troppo, ma non dava più fastidio della media europea.
    Se, come non stento a credere per esperienza personale, Milano oggi, almeno di sera, è sui livelli di Bogotà nel l’ 86, ben venga l’esercito, che con la sua sola presenza scoraggia i criminali, di qualsiasi razze e colore siano.
    Chi non li vuole, ha qualcosa da nascondere.

  4. La Mula ha detto:

    Io ignoro se sia diffusa la conoscenza della differenza tra forze d’ordine pubblico e esercito.
    Le prime dovrebbero essere addestrate per difendere il paese dalle sue ‘derive’ interne, il secondo per difenderlo da pericoli esterni.
    Grande la confusione sotto il cielo. E enorme l’offesa della professionalità di entrambi.

    Quanto si sta facendo equivale a dire che siccome carabinieri e polizia sono ‘insufficienti’ non li potenzio (e quindi do un giudizio di valore e sul merito e non su quanto poco siano potenziati in termini di mezzi e uomini), ma ricorro a un qualcosa che non mi serve a niente perchè non saprei cosa farmene (nuovo giudizio di valore da parte della politica del ministero della difesa)in uno sperpero di denaro pubblico che vorrebbe sembrare risparmio.

    Non saranno 2000 soldati sparpagliati in mezz’Italia a scoraggiare nessun ‘fuorilegge’.Ma l’offesa alle specifica preparazione del nostro esercito quella sì che resta. Abbiamo (avevamo?), la migliore aviazione del mondo, i migliori cartografi. Gli Alpini sono stati l’avanguardia intelligente di una protezione civile difficilmente reperibile in altri paesi. Bene: tiriamo una bella riga su tutto ciò e ridicolizziamoli.

    Un militare non fa il militare per tirar su la spazzatura a Napoli o invitare venti tossici torinesi a levarsi dai coglioni da un parco. Se gli dicono di farlo lo fa. Ma non fa sicuramente il distributore di biscotti in Kosovo o Iraq ai bambini (a quello ci pensa la Croce Rossa), così come lo si fotografa e lo si racconta.Fa altro, guerra. Che non racconti sempre cosa fa è un altro discorso, giustamente protetto da segreto, ma sicuramente non so quanta voglia abbia di farsi ridere dietro mentre rincorre un accattone che ha rubato una merenda…Insomma, di cretinate in cretinate per fortuna sta fininendo almeno l’estate.

  5. Julius Franzot ha detto:

    Io sono pacifista ed antimerikano. Per questo non mi interessa delle voglie di un militare di andare ad ammazzare altri innocenti come lui, per un pazzo che comanda.
    Preferisco che i soldati facciano cose utili.

  6. pierpaolo ha detto:

    tra gianni e la mula semo ben!
    i soldati non sono ne spazzini ne pazzi sanguinari, sono uomini che fanno un lavoro e che sanno sia bombardare belgrado se glielo dice un governo di centro sinistra sia fare sicurezza nelle città se glilo chiede un governo di centro destra.
    e poi vi ricordate dei vespri? non credo sia stata una disfatta come operazione…
    come al solito se una cosa fa schifo o è ragionevole molti lo decidono a priori, in base a chi la propone…

  7. furlàn ha detto:

    Niente in contrario, mio padre diceva dei paesi latino americani che erano solo “puttane e militari”.

  8. Julius Franzot ha detto:

    @furlàn. A Bogotà le prime potevano esercitare tranquillamente solo dopo che i secondi avevano preso in mano il controllo della città.

  9. La Mula ha detto:

    Riporto dal sito Esercito italiano una parte relativa alla citata operazione Vespri Siciliani (preceduta in Sardegna dall’Operazione Paris – in seguito al sequestro Melis- e stabilita dopo gli assassini di Falcone e Borsellino)

    Il governo prendeva così la decisione di utilizzare in modo massiccio l’Esercito, assegnandogli il compito di “concorrere, con azioni sostitutive ed integrative, all’attività di controllo del territorio e alla vigilanza di “obiettivi” di particolare interesse normalmente devoluti alle Forze dell’Ordine, secondo direttive impartite dai Prefetti ai comandanti militari”.

    “Ed ecco che nelle ore successive alla strage di via D’Amelio nella capitale venivano rapidamente superati gli ostacoli per l’ingresso in campo di una variabile che senz’altro non era stata presa in considerazione dall’organizzazione criminale: l’Esercito.

    Migliaia di militari avrebbero pacificamente “invaso” di lì a poco l’Isola, presidiando posizioni preziose e riaffermando visivamente la presenza e l’autorità dello Stato anche solo con la dimostrazione di disciplina ed efficienza data dai reparti in armi.

    Migliaia di Ufficiali, Sottufficiali e Soldati con il loro intervento avrebbero liberato altrettante forze destinate alla vera e propria caccia ai mafiosi.” Seguirà l’arresto di Reiina ecc.

    Si trattò di operazioni di pattugliamento del territorio che aveva una caratteristica specifica: l’ingresso in campo contro la criminalità di una variabile imprevista in grado di pattugliare il territorio (esperienze già nel bagaglio militare).

    Nemico chiaro, la criminalità organizzata, azioni precise, gran numero di forze in campo.

    Ora, se qualcuno gentilmente mi spiega chi è il nemico e che cavolo di azioni sul territorio che non possa fare la polizia è in grado di fare beh gliene sarò grata. Chi stanno distogliendo? La massaia lombarda dai prezzi delle verdure?

    Julius, io sono pacifista. Ma siccome non vivo in Utopia, preferisco sapere l’esercito italiano impegnato in esercitazioni e a fare bum bum con la bocca per prepararsi a difenderci (e prescindo da tutti i nostri interventi bellici inopportuni, bombardamento della Serbia in testa) che non vedere 2000 sparsi per tutto il paese ad allontanare i tossici dalla riva del Po (tanto per citare uno dei primi successi!). E magari, già che ci sono, a tirar su le siringhe.

    Delle due una: o non abbiamo un sistema di pubblica sicurezza valido (e lì dobbiamo allora intervenire) o questa è una delle ennesime fregnacce che ci rifilano (dopo il voto in condotta, i grembiuli firmati ecc.). Di ammirevole c’è solo la fantasia, visto che da creativa roba simile non sarei mai riuscita a immaginarla.

  10. La Mula ha detto:

    Per inciso: anche i militari hanno dei blog e dei forum. Sono ben pochi ad essere entusiasti di questa roba.

  11. furlàn ha detto:

    Io non so perchè ma non riesco ad emozionarmi su questa notizia che ruba tanto spazio sui media. Forse perchè sono cresciuto in una regione che ha ospitato per 50 anni la metà delle forze armate italiane.

  12. pierpaolo ha detto:

    la mula

    è ovvio che non posso dare nessuna spiegazione a chi vede soltanto cito: “l’esercito italiano impegnato in esercitazioni e a fare bum bum con la bocca per prepararsi a difenderci”
    che a parte il mezzo sorriso che mi suscita mi sembra un idea alquanto bizzarra del nostro esercito e degli uomini che lo compongono.

  13. pierpaolo ha detto:

    e per il voto in condotta (e lo dico non da studente modello….) pienamente d’accordo, giusto penalizzare chi ha un comportamento non consono.

    idem per la divisa, da il senso di appartenenza all’istituto, il motivo è pedagogico, lo stesso per il quale esistono le divise in ogni sport per esempio..

  14. furlàn ha detto:

    Idee maoiste vecchie e superate da almeno 40 anni.

  15. pierpaolo ha detto:

    FURLAN

    a quali idee ti riferisci?

  16. Julius Franzot ha detto:

    @ La Mula

    1. Una delle tue ipotesi è giusta: la Polizia potrebbe essere migliorata, ma il male è alla radice, sono i giudici buonisti che danno sempre addosso al poliziotto, anche quando difende la vita sua e degli altri.

    2. Contraddizione: nel primo intervento dici che il compito dell’esercito è di fare la guerra e, anche se non ci raccontano tutto quello che fanno, è un loro diritto. Nel secondo auspichi che facciano bum bum con la bocca. Deciditi.

  17. furlàn ha detto:

    Quelle del voto in condotta e del grembiule.
    Mi meraviglio che vengano fuori dall’appartenente ad un “partito delle libertà”.
    Sulla scuola si va avanti a reclàme come tanto si usa in questa estate afosa e minchiona.
    Il ministro precedente che mi reintroduce gli esami di riparazione, questo che se ne viene fuori con stupidaggini sulla condotta e sul grembiule perchè scandalizzata da Studio Aperto e i filmati di youtube.
    A bocciare un alunno perchè non studia chi ci pensa più?
    La scuola l’ho fatta anche io (poca) ma se ricordo bene quelli che veramente dovevano esser puniti col 7 in condotta riuscivano sempre a sgammarsela e i fessi invece li beccavano sempre.
    Quei fessi hanno solo imparato a farsi furbi.

  18. gianni ha detto:

    Mi dovete spiegare perchè parlate di Colombia…..
    e non di Francia dove l’esercito è ben presente a Parigi ecc…
    non di Stati Uniti dove l’ordine pubblico non è negoziabile….
    non di Regno Unito fuori da schengen (beati loro).
    Voi siete italiani sbagliati come li definì Pier Antonio Quarantotti Gambini.

  19. gianni ha detto:

    Poi ho testè letto una notizia consolante…Svaligiata la villa di veltroni a Sabaudia..probabilmente narcotizzate moglie e figlia…..
    svegliatevi!…magari che il Piave mormorasse ancora!

  20. furlàn ha detto:

    Ma infatti. La Colombia non c’entra un bel niente, laggiù l’esercito lo usano per liberare gli ostaggi dai terroristi mica per correre dietro ai ladri di polli.

  21. Julius Franzot ha detto:

    E se invece che il Piave ricominciasse a mormorare lo Judrio, caro Gianni?

  22. gianni ha detto:

    Bene! Lo Iudrio fa parte come tu sai della regione fisica geografica italiana che va da Nizza a Fiume comprendendo la valle del Vipacco fino a Postumia ed il Nevoso. Ripeto regione fisica geografica della penisola italica…..poi gli stati politici sono un’altra cosa.

  23. gianni ha detto:

    Andiamo a fare un giro nella valle del Vipacco e ti dimostrerò attraverso la vegetazione tipica mediterranea con asparagi e tante altre varietà che il confine fra la penisola italica e il resto passa a Grusizza Piro (Hrusica)…di questo ho dibattuto con il parroco di Zolla(col)Don Aloisio..Aloisz ed ha perfettamente convenuto con me.
    passato Grusizza Piro ( Ad Pirum) la vegetazione cambia di netto e diventa continentale…..

  24. furlàn ha detto:

    OK! Poi con gli asparagi mediterranei ci facciamo pure il risotto e la frittata. Posso portare del buon vino californiano direttamente dalla faglia di S.Andrea (che non so a quale zona geografica appartenga)?

  25. gianni ha detto:

    Guarda vai dal parroco di Podraga…e fatti raccontare tutta la battaglia decisiva per la storia dell’occidente avvenuta nella valle del vipacco nel 394 dopo Cristo fra pagani e Cristiani.
    Quella è stata una zona decisiva per le sorti dell’occidente..sennò il Cristianesimo non esisterebbe.
    perchè il parroco di Podraga?..perchè il suo predecessore dedicò la vita allo studio di questa battaglia…fra Teodosio e Flavio eugenio(pagani)

  26. Bibliotopa ha detto:

    Gianni, vai a leggerti qualcosa d’altro oltre al parroco di Podraga ( il Gibbon per esempio, o anche il recente La caduta dell’impero romano di P Heather) e vedrai che non è nemmeno proprio sicuro che l’usurpatore Eugenio, sostenuto da Arbogaste, fosse pagano. Vinse Teodosio,detto poi il grande, cristiano, anche grazie alla bora, e fu una vittoria del lato orientale dell’impero romano contro quella occidentale e della legalità contro l’usurpazione, più che una battaglia di tipo religioso. E i barbari, Visigoti,e altri, militavano da entrambe le parti. C’era pure forse Stilicone.. Ma affermare che se avesse vinto Eugenio il cristianesimo non esisterebbe mi sembra eccessivo: anche Giuliano l’apostata era ritornato al paganesimo, ma non durò: l’esperienza di Giuliano suggerisce che ormai il cristianesimo si era affermato e non sarebbe tornato indietro per un usurpatore Eugenio.

  27. gianni ha detto:

    Secondo me la soluzione più bella per quelle zone,sarebbe uno stato indipendente ,con tre lingue ufficiali che va da Gorizia a Grado..a Postumia, al Nevoso..Trieste e Fiume e l’Istria.
    perchè trieste e gorizia senza provincia non possono vivere e la provincia senza trieste e gorizia anche.
    non mi dite Schengen perchè è tutta una presa in giro.

  28. gianni ha detto:

    bibliotopa
    qui si può aprire un dibattito enorme sulla battaglia ad flumen frigidum,ma non so se sia il caso.

  29. furlàn ha detto:

    Infatti. Lancio uno slogan pro-governativo(ne hanno bisogno ultimamente): Meglio i militari italiani sulle strade italiane che su quelle irachene.

  30. gianni ha detto:

    …che in afghanistan,bosnia,kosovo,libano

  31. La Mula ha detto:

    Ok. Mi tocca rispondere sul bum bum con la bocca. E’ una battuta che deriva da un’adorabile esperienza al seguito dell’Ei in un’esercitazione congiunta in Ungheria. Ho visto uomini strisciare nella polvere con la faccia dipinta, strani oggetti sparare finte pallottole con veri fucili a non meglio identificabili obiettivi (per me),dislocazioni di blu e gialli da una parte all’altra di un campo che – per naturale estensione- è grande come l’intero Friuli Venezia Giulia, ma sminato quasi quanto la provincia di Trieste. Ex Urss. Devo dire la verità che mi sono divertita e che tutto sommato non ho trovato nemmeno disdicevole la cosa, dal momento che potrebbe sempre darsi che -come dice la nostra Costituzione- qualcuno potrebbe (penso in un attacco di follia pura) aggredirci. Ma siccome l’ipotesi è remota mi va bene che esista chi si allena a fare bum bum con la bocca e prepara comunque un esercito a fare bum bum sul serio. Il resto lo lascio ad altro dibattito.Non ultimo quello sull’obsoleta Costituzione.

    Divise scolastiche: sono già tutti in divisa, evidentemente non li guardate nemmeno.
    Condotta: se l’esempio vien dall’alto saranno tutti promossi, dito in alto alla prof incluso.

    Mi sa che il caldo giochi orridi scherzi

  32. gianni ha detto:

    Questa esercitazione risale a diversi anni fa e riguardava gli alpini in partenza per l’afghanistan…dille tutte fino in fondo le cose.

  33. arlon ha detto:

    .. ma sono l’unico a cui sembri che avere gente armata con mitragliatori (oltre agli ormai abituali carabinieri in coppia col mitra) sia un modo di “alzare il livello” della pericolosità nelle strade, nel medio termine?
    Mi spiego: non è che, come in altri paesi altrettanto militarizzati, i criminali finiscona con l’armarsi, la violenza salga, e salti fuori qualcuno a dire: “avevamo ragione noi!”?
    Oppure i media finirebbero con lo stare zitti di colpo per rassicurare la popolazione?
    O magari ci si accorgerà che la sicurezza reale e duratura NON include i militari?

  34. giorgio ha detto:

    no, no, arlon non sei il solo.
    Spesso, per lavoro, arrivo a Milano centrale la domenica sera alle 21.00: non è proprio un luogo ben frequentato ma tiro dritto e via. Ora con tutti ‘sti artiglieri in mimetica e con il mitra a tracolla non mi sentirò affatto più sicuro (un mio amico d’infanzia è morto in caserma sotto fuoco “amico”).
    Questa operazione ci costerà 31 milioni di euro, ma quando leggo i dati Censis: «In Italia più morti bianche che omicidi». “In Italia le morti bianche e il numero delle vittime della strada superano di gran lunga i decessi legati alla criminalità o ad episodi violenti. I morti sul lavoro in particolare sono quasi il doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli omicidi”.
    Allora mi chiedo: qualche soldato sulle strade trafficate di agosto, qualche euro in più per la sicurezza sul lavoro non sarebbero state risorse spese meglio?
    Avrei anche accettato gli spot in tivù di larussa.

  35. enrico maria milic ha detto:

    la mula,
    concordo: farsa. non si capisce perchè abbiamo addirittura 3 forze di polizia che, evidentemente, non servono a un boro.

    arlon,
    non sono sicuro che la dinamica sia quella che tu descrivi.
    ma ci sono vari studi culturali e sociali che raccontano come degli incessanti messaggi riguardanti l’esistenza di pericoli da cui la popolazione deve difendersi, non fanno altro che permettere a pochi di rendere le società meno libere e più controllate.
    non intendo entrare in questo dibattito perchè è troppo complesso e so già che arriverà pierpaolo dicendomi che invece il problema sicurezza esiste e bisogna fare qualcosa ecc. ecc.

  36. La Mula ha detto:

    Caro Gianni, secondo Antonaz e Casarini l’esercitazione riguardava un’invasione italiana della Serbia via Ungheria da parte dell’esercito di leva. Sono insorte le mamme dei militari, poi Casarini e c. hanno fatto una grande dimostrazione alla stazione di Opicina bloccando i treni (costringendo i soldati di leva a sudare oltre misura sigillati nei treni) ma alla fine un onorevole, finite le visite di rito, ha sbloccato tutto e i militari sono partiti per il Balaton, mentre Casarini e gli altri si sono fatti slegare dai binari per andare probabilmente in osteria. Tarallucci e vino.
    Io ho porconato per ore. L’esercitazione metteva in campo dei rottami prodotti da un’azienda Fiat che sparavano in movimento. Una cosa divertentissima dal momento che per via del rinculo toppavano ogni volta l’obiettivo. Li hanno rottamati recentemente in Iraq, non mi ricordo come si chiamino, ma non mi sembra essenziale. Ariete? Boh. Comunque era divertente.

    Non intendo parlare delle scelte di qualsivoglia governo in merito agli interventi internazionali. Ritengo esista un diritto internazionale (ampiamente disatteso nel caso Serbia e discutibile, molto, in Afghanistan e Iraq) e io a quello mi attengo.Anzi, mi farebbe piacere che sempre al diritto si attenessero in molti.
    Saluti, non fatevi stordire dall’afa

  37. Julius Franzot ha detto:

    Secondo me il diritto internazionale in caso di guerra è come il giornale in caso di diarrea. Non è concepibile stabilire delle regole per qualcosa di patologico. E la guerra, qualsiasi guerra, è patologica.
    Io ho avuto la fortuna di non dovermi mai confrontare in prima persona con guerre, ma ho avuto occasione di confrontarmi due volte in prima persona con le conseguenze della guerra in Bosnia. Beh, se qualcuno osa tirar fuori convenzioni internazionali per difendere quell’obbrobrio, allora sì ha preso troppo sole ai Topolini.
    La guerra è bella quando si mandano a morire gli altri, i ragazzi che si possono ancora infinocchiare, caricandoli di grappa e mandandoli alla morte. Dulce et decorum est pro patria mori…
    Quante vite innocenti sono state stroncate con slogan demenziali come questo! Quelli che vogliono la guerra stanno ben nascosti nei loro bunker, salotti ovali o quant’altro e non si sognano di mandare i loro figli alla guerra tra le bottiglie di grappa e le baionette dei carabinieri.
    Se i nostri nonni hanno dovuto passare anni di passione sull’Isonzo, non importa se dalla parte “giusta” o da quella “sbagliata”, noi non abbiamo imparato nulla? Ci sembra sempre “dulce et decorum” mandare i nostri figli alla morte per ideali, che oggi non sono nemmeno più tali, dato che nulla minaccia l’ EU, a parte gli USA, che ci inventiamo a tavolino, dopo l’ennesima bottiglia di Kentucky straight?
    Mia cognata in Ecuador non ha ricevuto un pacco di regali da mia moglie ed è andata alla Posta ad informarsi sull’esito della spedizione. Ebbene: il camion su cui si trovava il pacco è stato rapinato in aperta campagna e l’ autista è stato ferito. Una nostra amica, sempre ecuadoriana, è stata violentata e derubata di tutto (e non era poco) su di un autobus urbano alle 7 di sera.
    Se sul camion e sull’ autobus ci fossero stati soldati armati, con il permesso scritto del Presidente di sparare senza intimare l’ alt ai rapinatori, quella povera gente non avrebbe avuto esperienze così traumatiche, specie per un autista che guadagna 300 Euro al mese per rischiare la vita.
    Sarò un cattivo Cristiano, ma per me la vita umana non è sempre uguale. Quella di un criminale vale molto meno di quella di una persona onesta.
    E’ assurdo dire che queste cose da noi non succedono. A TS viviamo forse (ancora) in un’isola felice, dove la gente ha ancora abbastanza soldi in banca per non essere attratta dall’idea della rapina a mano armata, ma a Milano non è così. Tutto quello che avviene oggi a Milano avverrà da noi in 2-3 anni e le avanguardie ci sono già.
    Ma che fastidio vi danno soldati per le strade? Pensate che vi fotografano mentre trattate con le prostitute o mentre barcollste per il troppo alcool?
    Per chi dice che i soldati starebbero meglio in Afghanistan aggiungo che solamente in quest’anno lì sono stati trucidati 1000 soldati americani. Ovviamente della specie che faceva “bum bum” con la bocca.
    Non so se qualcuno di voi si sia mai preso la briga di contare quanta gente al giorno moriva di morte violenta in Irak prima dell’invasione americana e quanta dopo. Io ho visto statistiche, penso su “die Presse”: prima erano 15, dopo 55. Siete contenti del bel risultato della brillante okkupazione merikana?
    Non sarebbe stato meglio se quei soldati, sulle cui qualità morali mi astengo da commenti, avessero diretto il traffico a Los Angeles (so per esperienza che ce ne sarebbe bisogno, eccome!)?

  38. pierpaolo ha detto:

    la mula

    io sto attento a non farmi stordire dall’afa, tu vedi di non farti stordire dalle frequentazioni (antonaz e casarini….)

    mettiamola nel modo peggiore: i soldati ci sono e qualcosa bisogna pur fargli fare, perchè non per le strade? perchè siete così acciecati dall’odio da non voler nemmeno aspettare un mese per vedere i risultati prima di sparare a zero su un iniziativa che, ricordo, è stata concordata con i sindaci delle vostre città…

  39. furlàn ha detto:

    L’esercito italiano è equiparato alla Resistenza. Benvengano gli eredi dei partigiani nelle strade dunque.
    PS. Le autoblindo che non avevano la retromarcia, me le ricordo.

  40. pierpaolo ha detto:

    enrico
    il problema sicurezza esiste e da noi è agli albori, forse la mia preoccupazione è stroncarlo prima che si radichi sul territorio

  41. pierpaolo ha detto:

    e per quanto riguarda le 3 forze di polizia che dipendono anche da ministeri diversi..
    giusto unificarli, ma se sono stati divisi forse era anche per paure golpiste

  42. pierpaolo ha detto:

    furlàn
    Ago 6th, 2008 a 02:28
    Quelle del voto in condotta e del grembiule.
    Mi meraviglio che vengano fuori dall’appartenente ad un “partito delle libertà”.

    se ti riferivi a me io proprio non ho niente a che fare con i pidiellini..

  43. furlàn ha detto:

    Si mi riferivo alla ministra. Scusa non avevo specificato.

    Io chiudo con una affermazione tanto banale quanto comprovata.
    Dove non c’è il ‘problema povertà’ non vi è ‘problema sicurezza’.

  44. DEMOCRACY, ORDER, ENFORCEMENT…WHAT ELSE?

    Avete provato ad aspettare fuori da montecitorio gli esiti di una votazione particolarmente vergognosa?

    così, da bravi cittadini, con il giornale sotto il braccio (Le Monde o Die Welt, giornali, non involucri per gadgets e dvd), la borsa del PC che pesa, e una giornata di lavoro sulle spalle e la cena da preparare ma ancora dei sussulti non del tutto sedati di cosa voglia dire cittadinanza, vivere civile?

    allora sara’ capitato anche a voi come a me gia’ piu’ volte, di sentirvi sbraitare dal sergente di turno da dietro le TRANSENNE che ora guarniscono montecitorio “cosa fate qui? circolare! circolare! disperdetevi!” indicandovi il cellulare (non il telefono, l’automezzo).

    e mi guardo intorno e vedo altre due signore con tacco 9 come me, un signore maturo con i baffi bianchi ed uno con la spesa.

    L’arroganza intimidatoria!! il presumere che “la ggente” non conosca i propri diritti! l’ignoranza di chi abusa del proprio potere.

    Noi tre pragmatiche signore ci siamo guardate intorno, e gli abbiamo risposto di stare bene attento a come parlasse, che i nostri diritti li conosciamo.
    Vi dico solo che a un certo punto abbiamo dovuto attirare l’attenzione di una deputata per evitare che ci molestassero oltre. Non dico altro.

    Un giorno l’amico Fabio vi racconterà cosa successe di fronte all’Ambasciata Tedesca qui a Roma il giorno in cui B. dette del Kapo’ a Schulz.
    Democracy is very thin in our country.

    Cambio di scena. Berlino, Germania-Turchia. Caroselli di auto, ragazzi accalcati sulle cabrio, vespini zigzaganti modello Centocelle, delirio sbandieratorio, kebab par-condicionatos, alcool a fontane: tutta Kurfurstendamm in festa.

    E abbondantissima Polizei in tenuta antisommossa per le strade, a fare in modo che agli incroci il traffico defluisse normalmente.

    Niente feriti, niente problemi, niente violenza hooliganistica, naturalmente. Io che non ho mai messo piede in uno stadio qui a Roma, a Berlino mi sono buttata in mezzo al FanMile tra bandiere turche e tedesche…ma il mio autobus dell’1.30 è arrivato puntuale a casa.

    Togliamo l’audio alla nostra società italiana e stiamola a guardare senza tutto il white noise dei media e delle polemiche.
    Un esercizio interessante.

  45. enrico maria milic ha detto:

    chapeau

  46. Ciacci ha detto:

    Renata:

    “Niente feriti, niente problemi, niente violenza hooliganistica…”

    forsi perche’ i turchi gha perso…

  47. Ciacci, point taken.
    Te saverò dir al prossimo giro de Bundesliga cò vado suso, Dynamo Berlin-Bayern Munich… ;D

  48. Dejan Kozina ha detto:

    “La notizia non è che, l’altro giorno a Gela, a un pubblico ministero abbiano bruciato l’ingresso di casa. La notizia è che, in Italia, bruciare l’ingresso della casa di un magistrato può non essere una notizia per tv e giornali, per la politica, per chi pure parla e straparla in continuazione di giustizia.”
    Corriere della Sera, ieri.
    E mentre la giustizia a “Siracusa, Gela, Caltanissetta, Locri o Palmi” affonda noialtri si manda i soldati in mezzo ai turisti e si dichiarano risolti i mali nazionali. Security theatre, appunto.
    Qualche considerazione banale nata dalla lettura dei commenti:
    1) il “controllo delle frontiere nord orientali” l’esercito l’ha già avuto a metà degli anni novanta. Non se ne è accorto nessuno o quasi. Nella vallata del Rio Ospo, probabilmente il punto più umido della nostra provincia, l’inverno c’erano dei poveri ragazzi avvolti nelle coperte a battere i denti. Li incontravo ogni notte, quei poveri cristi: mi aspettavano per scambiare cioccolata e bustine di cordiale coi giornali freschi di rotativa che andavo in giro a consegnare. Dopo sei mesi o giù di lì qualcuno ha messo fine all’esperimento. Non se ne è accorto nessuno, senza il quasi.
    2) Sono più che certo che il sito dell’esercito proclama l’operazione Vespri Siciliani un successo. Anch’io sul mio sito proclamo un successo qualsiasi cosa io faccia. Mi viene spontaneo chiedermi come mai tale “successo” ad un certo punto sia stato interrotto – non mi risulta che i problemi di laggiù siano svaniti…
    3) Il Regno Unito sarà anche fuori da Schengen, ma nel 2004 hanno immediatamente aperto le porte e concesso la possibilità di risiedervi ai cittadini dei paesi appena entrati in Europa, senza utilizzare il periodo facoltativo di transizione. Non risulta che se ne siano pentiti.
    4) Le divise negli sport esistono per distinguere gli uni dagli altri, esattamente come le uniformi sgargianti (e le bandiere) nei secoli passati. Ci vuole ben altro che un metro quadro di tessuto per dare un senso di appartenenza… per fortuna: pensate se bastasse un pigiama a striscie per dare il senso di appartenenza al carcere più vicino.

  49. Dejan Kozina ha detto:

    Per Romania e Bulgaria hai ragione tu: mi riferivo infatti all’allargamento del 2004 – anche perchè di quello dopo non me me sono neppure accorto…

  50. Dejan Kozina ha detto:

    Solo di quelli si saranno accorti? Secondo il direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria la media dei detenuti stranieri in Italia è del 38%. Sembra alta come percentuale? Niente in confronto a questa: il 60% di chi sta dietro le sbarre è “in attesa di giudizio”, il che mi fa tornare in mente questa risposta di Severgnini.

  51. apu ha detto:

    io non voglio aspettare un mese o chissà quanto per vedere i risultati e ci tengo a dire che a me l’esercito nelle città per ordine pubblico non piace proprio perchè l’ho visto nelle città latinoamericane o nelle città balcaniche del postconflitto.
    allora non è un idelogico “avercela con l’esercito”, come qualche ministro ama dire per liquidare le critiche e che anche qui vedo ripetuto…
    è che la sensazione dell’esercito nelle città è proprio la paura, quella che invece qualcuno dice che dovrebbe far sparire.
    e scusatemi, nelle città latinoamericane non è che l’esercito abbia migliorato la situazione, perchè per vivere bene bisogna rinchiudersi in carceri d’oro.
    non sono sessantottino, non sono ideologicamente contro l’esercito, non nego il problema sicurezza.
    ma la sensazione, è che sia una misura che ci porta alla sfiducia reciproca e a chiuderci sempre più.
    il problema è che in italia nessuno vuole far davvero funzionare le istituzioni, lo stato, i tribunali, la polizia, la scuola, etc etc…
    e allora la domanda che mi viene è questa: dopo l’esercito nelle città e dopo la caccia agli statali fannulloni, quando iniziano gli incentivi a chi lavora bene e onestamente nelle pubbliche amministrazioni e quando arrivano le risorse per la polizia e per i tribunali?
    a quando severi controlli nei cantieri? (a proposito, dove lavorano molti stranieri irregolari?….)
    a quando strade più sicure?
    a quando una giustizia civile (e ripeto, civile) nella quale il cittadino non debba sentirsi sempre abbandonato?
    non sono domande che hanno colore politico, perchè la sinistra ha le sue colpe.
    sulla sicurezza non so se le nostre città sono come quelle americane, ma certo ci sono troppe situazioni oltre il limite. ho visto ad esempio torino e capisco l’allarme del sindaco inascoltato da molti della sua parte.
    l’esercito nelle strade però servirà per una risposta emotiva al problema sicurezza ma non ci fa fare passi avanti.
    anche se qualche ministro magari ha già pronta una statistica “preventiva”….

  52. Julius Franzot ha detto:

    @apu.
    Condivido il resto del tuo discorso, ma ti vorrei chiedere in quali città sudamericane e, soprattutto, in quale periodo hai potuto osservare che i soldati in piazza non risolvono il problema.
    Io ho potuto fare solo il confronto in Colombia, tra il 1986 ed il 1991 ed il risultato è stato positivo. Mi interesserebbe veramente sapere dove l’esercito ha portato guai, ovviamente prescindendo da dittature militari, tipo Pinochet e Videla.

  53. apu ha detto:

    @julius
    sono stato in brasile, messico e argentina negli anni 90, in brasile più volte e principalmente a san paolo, dove sono rimasto per periodi lunghi.
    lì opera la cosiddetta polizia militare, ma anche l’esercito interviene in momenti di emergenza.
    non dico che l’esercito abbia portato guai, dico che se forse risolve nel breve periodo alcuni casi (e solo alcuni) di sicuro non pone le basi per un miglioramento della qualità della vita, quando tutti ormai devono vivere come carcerati nei loro condomini protetti. e non parlo solo dei ricchi. il clim di paura mi è sembrato sempre elevato.
    allora posso ammettere che se interviene l’esercito e magari non rischio di venire assalito ogni volta che esco di casa posso parlare di un miglioramento, ma dalla mia esperienza non riesco a portare quel tipo di intervento come una possibile soluzione.

  54. Julius Franzot ha detto:

    @apu
    Concordo con te che l’esercito in piazza non è la cura definitiva del problema. In Brasile, ed ancora di più in Colombia, Peru, Ecuador, il problema è costituito dalle enormi differenze sociali tra una casta di politici e manager ricchissimi, un ceto medio ridotto e non certo facoltoso ed una massa di poveri che alla mattina non sanno cosa e se mangeranno alla sera. Cho ci va di mezzo è ovviamente il ceto medio, che non si può permettere la polizia privata che rende sicure le favolose ville con parco dei Jardins. Pare che con Lula le differenze siano diminuite e, parallelamente, anche la criminalità
    Finchè i governi italiani, di qualsiasi colore, penseranno ad arricchire ulteriormente loro stessi, amici e parenti e clientes vari, portandoci sempre di più a livelli sudamericani di differenze sociali, che in strada ci sia la polizia o l’esercito sarà comunque una misura provvisoria.
    Però, se l’esercito può dare ai cittadini una boccata d’aria, cioè magari salvare qualche vita, perchè no?

  55. apu ha detto:

    @julius
    concordo con te. la mia impressione è la deriva sempre più evidente verso un tipo di società latinoamericana (e ovviamente lo dico rispetto alle differenze sociali e alla distribuzione della ricchezza che lì ho potuto vedere), con una classe media sempre più in difficoltà che non riesce più ad essere collante sociale.
    sull’ultima domanda il dubbio rimane… anche se so che l’apprezzamento per tale misura al momento è maggioritario nel paese

  56. Ciacci ha detto:

    Renata:

    fame saver. Pero’ son bastanza dacordo con ti. Iero a monaco per lavor co’ l’italia gha vinto contro la germania (2006) e devo dir che iera un futio de bandiere tricolori e muloni che festegiava in Ludwig Strasse e niente incidenti. Zo’ el capel. Anche alle feste de birete varie chi fa remitur xe sopratuto non tedeschi!

  57. pierpaolo ha detto:

    a fine mese però..
    martedì sera son sulle rive della Ljubljanica a bermi il più buon mojito che abbia mai assaggiato al pari con quello dello swim….

  58. pierpaolo ha detto:

    apu

    il fatto che siamo un paese in declino è evidente, come è normale che quando un economia cede la forbice tra ricchi e poveri si allarghi. fin qui tutto ok.
    ma non capisco sinceramente che fastidio dia l’esercito a pattugliare le strade.
    e se si contestano i numeri è chiaro che 3000 soldati non rendono le nostre città più sicure, ma sono un deterrente, chi vuole delinquere sa che ha una possibilità in più di essere colto sul fatto, come ce l’ha adesso quando sa che potrebbe essere sorpreso da una pattuglia della polizia.

  59. apu ha detto:

    pierpaolo

    apprezzando il tono pacato della discussione..

    è che mi dà proprio il senso del declino, credo sia questo.
    solo una sensazione personale? può darsi..

    diciamo che ogni volta che affronto il tema della sicurezza penso che occorra sempre più mettersi nei panni di chi si sente “in pericolo” e fare meno intellatualismo, e su questo il centro-destra ha dimostrato maggiore realismo.
    eppure io preferirei toni che non alzino l’allarme sociale invece di abbassarlo e misure che riescano non solo a contrastare ma anche a ricostruire legame sociale e fiducia.

    infine una domanda: perchè la polizia ha criticato tale misura? non credo sia solo lesa maestà…

    PS – se sparisco e non rispondo più è perchè torno al mare dove non ho internet

  60. pierpaolo ha detto:

    nn vedo perchè il militare in diviza dovrebbe alzare l’allarme sociale, personalmente penso che una divisa valga l’altra, sto sicuramente più sereno sapendo che c’è uno in più a far la guardia.

    per quanto riguarda la ricostruzione “legame sociale”
    si fa: vedi, il 38% della popolazione carceraria in italia è costituito da extracomunitari. non è una mia opinione, ne una provocazione, è realtà.
    smettiamola di fare i buoni e facciamo tornare a casa sua chi non è in grado di vivere nella legalità, per troppo tempo con la logica dell’accoglienza a tutti i costi ci siamo riempiti di spacciatori, violentatori e rapinatori e questo è il risultato.

  61. Julius Franzot ha detto:

    Il governo dell’Ecuador ha approvato un “premio di ritorno” per i cittadini che siano stati oltre un anno all’estero senza integrarsi. “Integrazione” è definita come “guadagno netto reale, ottenuto in modo legale, superiore a quello ottenibile in Ecuador”.
    Il premio prevede tra l’altro agevolazioni per alloggi popolari, pagamento del biglietto di ritorno, sveltimento delle pratiche per ottenere la certificazione della professione e, tenetevi forti, niente DOGANA SUI MOBILI DEL TRASLOCO !!! :-))))))

  62. pierpaolo ha detto:

    julius

    gran cosa, il problema è che noi per convincere i vicini a prendere delle iniziative a contrasto dell’immigrazione clandestina dobbiamo costruirgli strade ferrovie e qualche volta dobbiamo far giocare il figlio di qualche dittatore a calcio..

  63. michele ha detto:

    @2) Sono più che certo che il sito dell’esercito proclama l’operazione Vespri Siciliani un successo. Anch’io sul mio sito proclamo un successo qualsiasi cosa io faccia. Mi viene spontaneo chiedermi come mai tale “successo” ad un certo punto sia stato interrotto – non mi risulta che i problemi di laggiù siano svaniti…

    Durante quegli anni ho frequentato molto Palermo. Effettivamente la città era piena di militari e, credo di ricordarlo abbastanza bene, l’operazione fu davvero un successo.
    Era un’operazione mirata a riavere l’ordine pubblico in città. Sono ancora vivi nella mia memoria molte immagini di quel periodo. Per esempio la casa di Leoluca Orlando. Di fronte l’edificio in cui abitava avevano costruito una guardiola: era crivellata di proiettili.
    Oppure il volto insanguinato di una zia: era andata a comprare arancine per pranzo, peccato si sia trovata nella rosticceria in cui s’era deciso un regolamento di conti a suon di mitragliette a mezzogiorno di un qualsiasi giorno feriale.
    Perlomeno, queste cose, con l’esercito nelle strade, non accadevano più.

    Se fosse per me, invece di 3000 soldati dislocati in tutta Italia ne userei 30000, ma solo per le zone che effettivamente ne hanno bisogno, per quei luoghi che davvero necessitano di una maggiore presenza dello Stato.

  64. Dejan Kozina ha detto:

    Il mio appunto riguardo l’operazione Vespri Siciliani non è da intendersi come rifiuto a priori dell’utilizzo di ragazzi in mimetica ad uso ordine pubblico, anche se probabilmente nel tentare di essere sia preciso che conciso l’ho fatto suonare così (mea culpa). A farmi tirare in ballo l’operazione sono stati numerosi commenti (su altri blog) che tentavano di far passare come evidente un ragionamento invece del tutto superficiale: Vespri Siciliani => cattura di Riina => abbiamo vinto => facciamolo di nuovo e rivinciamo. Suona bene, ma non regge.

    I militari impegnati nel 1992 – nella sola Sicilia – furono 20 mila. Automatico il confronto con i numeri attuali: tre mila, dei quali più della metà nei CPT.

    Punto più rilevante, oltre che spedire i militari in Sicilia il governo dell’epoca prese anche una serie di altri provvedimenti, tra i quali spiccano il regime carcerario del 41bis, l’applicazione finalmente su larga scala della legge Rognoni-La Torre sui sequestri dei beni e, un gradino sopra a tutto il resto, l’estensione di quella normativa sui pentiti che fu la carta vincente nella lotta al terrorismo e che portò infatti all’arresto di Riina a seguito delle indicazioni del pentito Di Maggio. In sintesi, un complesso di azioni sistematiche, coordinate e tendenti allo stesso obiettivo che si rafforzavano tra di loro. Oggi, mi par di capire, quello che ci viene servito come contorno è un taglio ai fondi per le forze dell’ordine. Non esattamente la stessa cosa.

    Il concetto stesso di ‘successo’ è comunque relativo. Se successo vuol dire costringere la mafia a cambiare strategia e rinunciare al tritolo come prima scelta, ha funzionato bene. Se per successo s’intende il predominio delle istituzioni sulle cosche nella vita quotidiana dei siciliani, di strada c’è n’è ancora da fare.

    Un ulteriore spunto di riflessione è il fatto che nel ’92 era ancora in vigore il servizio militare: decine di migliaia di utili braccia che stavano nelle caserme ad aspettare che passassero i giorni. Tanto valeva fargli fare qualcosa di utile, magari facendolo passare per un interessante cambiamento rispetto alla guardia al bidone di benzina. Per fare la guardia ad un tribunale non è che occorra molto mestiere, basta essere lì o quasi: badilanti con fucile. Dal 2005 non più. Il concetto di base è che sono oggi necessari meno soldati ma con un livello di addestramento molto maggiore ed un esperienza prolungata. Come in tutti i paesi che hanno adottato questo schema anche in Italia c’è il problema di trovare abbastanza gente che si arruoli. Da qui le campagne pubblicitarie dell’esercito rivolte al target che potrebbe, tra le molte alternative, scegliere la carriera militare – presentata come una vita piena di azione, di esercizio fisico, di missioni all’estero e quant’altro atto a solleticare la fantasia. Dopo lo spot, il telegiornale: ed il nostro aspirante militare si vede prospettare l’idea di passare un anno o due a far la guardia alle discariche in Campania, magari forzando i blocchi per raggiungere il posto di lavoro. Come dargli torto se piuttosto va a fare il netturbino?

  65. pierpaolo ha detto:

    scusate la malizia, ma come?
    uno sconosciuto dalla sua stanzetta tale Bruce Schneier scrivesul suo blog dalla sua stanzetta che berlusconi è ridicolo e subito via al post, il Newsweek incensa il Berlusca e niente?
    mi sono permesso di riportare un articolino dal tgcom…

    “Il Newsweek è pazzo di Berlusconi
    Il “Miracolo in 100 giorni” di governo
    Al Newsweek piace molto il governo Berlusconi. Il settimanale americano ha pubblicato un articolo sull’azione dell’esecutivo dal titolo eloquente: “Miracolo in 100 giorni”. Secondo l’autore del pezzo è “sorprendente” che in Italia, un esponente politico riesca ad avere una percentuale di approvazione del 55%. Berlusconi attualmente “gode di una sorta di luna di miele con l’elettorato – si legge – Emblematica la sua capacità di ripulire Napoli”

    Newsweek ricorda uno dei suoi primi atti: far approvare il lodo Alfano. “Non è passato inosservato che questa legge presentasse un possibile conflitto d’interessi” aggiunge l’articolo “ma gli italiani si sentono troppo poveri per farci caso”. Vogliono sicurezza, “E Berlusconi la fornisce – si legge – con una competenza da mano di ferro in guanto di velluto”.

    Così è “emblematica la sua capacità di ripulire Napoli” e “con simile determinazione ha affrontato la percezione che il crimine sia in aumento, anche se le statistiche dicono che non è vero, e che gli stranieri sono i colpevoli”: stato d’emergenza contro i clandestini, impronte obbligatorie per i Rom, “migliaia di soldati dispiegati in tutta Italia per combattere la piccola criminalità”.

    Queste tattiche, secondo il giornalista, “possono dare a Berlusconi la capacità di manovra per affrontare alcuni dei più gravi problemi dell’Italia”: le tasse altissime, i salari bassi, il debito pubblico. “Berlusconi si è impegnato a ridurre la spesa. ma questo sarà difficile da conciliare con gli stimoli alla crescita e il taglio delle tasse. Tuttavia deve trovare un modo – conclude l’articolista – Gli italiani oggi lo amano ma quello che vogliono davvero è la stabilità economica. Ripulire la spazzatura e tartassare gli immigrati non basterà”.

  66. Roberto ha detto:

    Orpo, vige la par condicio anche su Bora.la?

  67. pierpaolo ha detto:

    Roberto
    Ago 13th, 2008 a 06:26
    Orpo, vige la par condicio anche su Bora.la?

    infatti aspetto che milic mi bacchetti!

  68. furlàn ha detto:

    Riassunto: moriremo di fame ma non accoltellati per strada.

  69. pierpaolo ha detto:

    furlàn
    Ago 13th, 2008 a 06:35
    Riassunto: moriremo di fame ma non accoltellati per strada.

    a parte il fatto che il giornalista dice:”Queste tattiche, secondo il giornalista, “possono dare a Berlusconi la capacità di manovra per affrontare alcuni dei più gravi problemi dell’Italia”: le tasse altissime, i salari bassi, il debito pubblico.”

    io non condivido.
    avevamo gia parlato sulla bora dell’ici
    ma non abbiamo mai parlato del bonus spesa da dare alle classi deboli, finanziato con quella robin hood tax che aveva fatto ridere più di qualcuno.

    a proposito sapevate che l’opposizione, accusando il governo di aver aumentato la pressione fiscale, e agitando per questo i bigliettini coi loro dati si è dimenticato di dire che in quei conti ci stanno anche i maggiori prelievi sulle maggiori entrate di banche assicurazioni e compagnie petrolifere?
    che gli eredi di prodi e fassino siano amici di banchieri assicuratori e petrolieri alla consorte e moratti?

  70. furlàn ha detto:

    Anche io non condivido.
    Le tasse altissime erano un’eredità dei governi ‘comunisti’ ma in cinque mesi non si è riusciti a trovare il modo di abbassarle.
    Ah sia chiaro, i sindacati che dovrebbero denunciare un giorno sì e l’altro pure il prelievo fiscale da sanguisuga sul lavoro dipendente non non sono certo difendibili da questo punto di vista.
    I salari bassi erano un’eredità dell’Euro ma in 5 anni (2001-2006) sono riusciti a raccontarci la favola che i prezzi percepiti erano da quelli reali (raddoppiati).
    Il debito pubblico: io come Prodi un’idea per risparmiare almeno 300 milioni di Euro ce l’avevo, ma poi…

  71. pierpaolo ha detto:

    cacchio! i militari non hanno la bacchetta magica e siamo tutti d’accordo ma credi che ce l’abbia il governo? in 5 mesi (e durante lo stesso esercizio) avrebbero dovuto abbassare le tasse?

  72. furlàn ha detto:

    Possa io ricredermi.
    Giunti al punto in cui siamo chiediamo i militari-sindacalisti forse qualcosa di più la classe salariata potrebbe ottenere.

  73. Roberto ha detto:

    Pierpaolo, a volte ammiro il tuo spirito battagliero e determinato con cui rispondi alle critiche.
    Però condividerai con me che i toni miracolistici in politica non li ha certo introdotti la sinistra (“meno tasse per tutti”, “1 milione di posti di lavoro”, ecc.).
    Sulla sicurezza ho un’opinione precisa: se di emergenza si tratta (dubito fortemente) va combattuta con il sostegno e l’integrazione e non con la repressione.
    Il rischio è di ricreare situazioni sullo stile delle banlieues parigine. Laddove aumenta il degrado e l’emarginazione più alto è il rischio di esplosioni di fenomeni di violenza e di criminalità.
    Infine come concili i tagli alle forze armate previsti nel D.L. 112(credo 3,5 miliardi di euro in 3 anni e 40mila operatori) con “l’emergenza sicurezza”?

  74. pierpaolo ha detto:

    hai ragione, bisogna evitare il degrado e che si ricreino situazioni tipo banlieues parigine. evitare le sacche di degrado sociale vuol dire anche impedire ai rom di vivere in campi pattume o consentire di rimanere sul nostro territorio solo a chi può mantenersi con un lavoro onesto.
    per la riduzione della pressione fiscale sui salari, giusto, è massima urgenza e spero che il governo non deluderà.

    per le forze dell’ordine controlla meglio… non ci sono tagli, te lo posso garantire, dipende cosa e come si guardano le cifre..

  75. Roberto ha detto:

    Mi scuso da subito per la provocazione, ma “consentire di rimanere sul nostro territorio solo a chi può mantenersi con un lavoro onesto”, vale anche per un disoccupato di Gallarate?
    Battue a parte, a me pare (ma non è la mia materia), che il D.L. 112 colpisca in modo indifferenziato un pò tutti i ministeri, mi riferisco all’art. 74, con il quale si prevedono forti riduzioni degli organici e delle spese.

  76. pierpaolo ha detto:

    ti dico solo questo

    dare maggiori poteri ai sindaci e decolvere loro alcune competenze vuol dire togliere del peso alle forze dell’ordine. parallelamente si consente ai comuni di assumere nei corpi di polizia locale. è stato dato inoltre il via libera alle assunzioni di 4000 nuovi agenti di polizia. guarda da quanto non si assumeva.

    per la provocazione ti rispondo così: è molto difficile (la coperta è sempre più corta) aiutare il disoccupato di gallarate che ha pagato fino ad oggi quelle tasse che son servite per fare case popolari e costruire ospedali, mentre è inaccettable permettere che uno arrivi in italia solo per essere assistito.

  77. Roberto ha detto:

    Ricordo da quando non si fanno assunzioni e ricordo anche chi ha introdotto il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione in finanziaria, l’inventore della finanza creativa.
    Gli argomenti che porti tu sono condivisibili, ma non si deve fare di tutta l’erba un fascio: credo che la stragrande maggioranza di chi entra nel nostro paese, clandestini o meno, non lo faccia per essere assistito, ma per intraprendere una vita migliore, esattamente come hanno fatto tanti nostri compatrioti emigrati nelle americhe o in Europa del nord.
    Resto dell’idea che le scelte operate fino ad oggi curano i sintomi, ma non le cause del problema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *