20 Luglio 2008

In teatro i monti naviganti di Rumiz

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È diventato uno spettacolo teatrale l’avvincente libro di Paolo Rumiz “La leggenda dei monti naviganti” (Feltrinelli). Il viaggio avventuroso e rivelatore attraverso la provincia italiana che si raccoglie tra Alpi e Appennini diventa un percorso animato da compiere insieme, pubblico e attori.

In scena, “Il poema dei monti naviganti” presenta due personaggi: una scrittrice (interpretata da Roberta Biagiarelli) e un fotografo (Paolo Fagiolo) che sdoppiano lo spirito di osservazione e la voglia di conoscere del giornalista-scrittore triestino Rumiz. La traversata dello Stivale, dall’estremo Oriente del Quarnaro e di Trieste fino alla punta calabrese di Capo Sud, è ricca di incontri con voci, facce, storie, profumi resi palpabili e vitali dalla regia di un altro triestino, Alessandro Marinuzzi.

Lo spettacolo, nato da un’idea di Roberta Biagiarelli, si avvale di scene e costumi di Manuela Gasperoni, delle musiche di Mario Mariani e delle luci di Giovanni Garbo. Prodotto dalla Regione Piemonte, dall’Associazione Inteatro e da Babelia&C., ha iniziato ieri il suo viaggio nella suggestiva cornice del Forte di Vinadio, vicino a Cuneo, e stasera arriva al Forte di Exilles (Torino). Il 20 agosto lo spettacolo approda nel Nord-Est: andrà in scena al teatro di Villa Cappelletto a Vedelago (Treviso), mentre in settembre proseguirà alla volta di Roma.

Per gli spettatori un grande gioco di mappe: si parte dalla passione di Rumiz per le cartine e le strade segnate su carta e si continua con “le mappe più o meno segrete, più o meno invisibili nello spazio della scena” che crea Marinuzzi. Il pubblico allora s’incammina volentieri nei percorsi allestiti, attraversa valichi e intemperie insieme agli interpreti alla ricerca dell’incontro successivo, e si dedica alla caccia al tesoro visiva e sonora seguendo il movimento affascinante dei Monti Naviganti e svelandone il Poema.

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