”Non preoccuparti. Lui ha i suoi sistemi per sapere le cose”. A differenza del suo protagonista, un “eroe invisibile” che trova il suo riscatto riparando un carillon, il siracusano (ma studente a Trieste) Antonio Privitera non ha avuto bisogno di sistemi particolari per apprendere di aver vinto la seconda edizione di “6*60 – Visioni a tutto campo”. Il premio Palazzo del Cinema gli è stato consegnato al termine della cerimonia di premiazione della maratona organizzata da Makin’Go al Kinemax. Il riconoscimento a Carry on come miglior cortometraggio in concorso, ciò che è valso al suo autore anche la metà del montepremi da 4600 euro, ha rappresentato il momento culminante della serata di sabato.
Il gradino più basso del podio e l’ultima fetta del montepremi sono quindi andati…
alle Particelle elementari capeggiate da Alessia Follador: il loro See through ha messo in scena la visionarietà di un uomo in grado di trovare un’anima anche in oggetti inanimati come i manichini che popolano un cimitero d’auto. Una menzione speciale è stata poi assegnata alla sceneggiatura di Fragile, di Antonio Bosdachin, per l’efficacia con cui intreccio e dialoghi costruiscono l’evoluzione di un rapporto. A chiudere la lista, le novità di quest’anno, cioè i riconoscimenti alle migliori interpretazioni, maschile e femminile: la performance di Andrea Fontanelli nei panni della vittima che diventa carnefice ha portato un secondo premio nella cascina di Carne in scatola; a dare un sapore più internazionale alla manifestazione ha pensato invece Agathe Philippe, attrice francese di formazione teatrale ed esuberante interprete di Morto il 4 luglio, per la regia a sei mani di Luca Chinaglia, Elena Geri e Marco Rizzo.
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