2 Luglio 2008

(Ri)nasce il magazine sull’Euroregione

logo-euregio.jpgNegli ultimi due mesi e mezzo ho lavorato come direttore responsabile ad ‘Euregio’. L’incarico mi è stato affidato da Informest che, per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, è l’editore di questa pubblicazione cartacea. Come da nome… il giornale è dedicato all’approfondimento di temi euroregionali ovvero utili a capirne qualcosa di quello che potrebbe essere la nostra Euroregione.

Affidato l’incarico, cosa ho fatto? Quatto quatto ho chiesto la partecipazione al progetto di alcune prestigiose firme di Bora.La e di altre firme ancora, vicine ad altri blog del nord-est d’Italia. Tra questi c’è Enrico Marchetto, docente allo Iulm, che ha curato alcuni aspetti della progettazione del giornale, dell’editing e del copywriting in italiano. Leon Horvati?, giornalista di lungo corso e responsabile della comunicazione dell’Università del Litorale, ci ha aiutato a stendere una rete di collaboratori in Slovenia e in Croazia. Abbiamo tirato dentro Studio Poper, brillante agenzia di comunicazione di Lubiana che ha curato il progetto grafico. E una caterva di altri collaboratori pronti a cimentarsi nella traduzione in quattro lingue del giornale stesso: inglese, italiano, sloveno e tedesco.

Perchè e percome? Il mio progetto editoriale è incentrato sulla domanda ‘Come può essere utile l’Euroregione ai cittadini?’. Per riuscire a rispondere concretamente a questo quesito, ho scritto una ‘Call for Articles’, ovvero una richiesta di articoli, spedita via internet in ogni angolo d’Europa a ricercatori universitari che studiano la collaborazione transfrontaliera e il multilinguismo, a giornalisti e a scrittori. Il taglio dei testi che sono stati richiesti è quello della storia. Nel mio editoriale del prossimo numero di ‘Euregio’, spiego:

“A scriverle, queste piccole stelle su una bandiera blu, ci sono solo autori che si sono adeguati a fare i canta-storie, fuori da gerghi burocratici, economici o da teorie accademiche, dimagrendo all’osso considerazioni esplicitamente politiche o ideologiche”.

Così, ci sono arrivati articoli dai Paesi Baschi, dalle euroregioni del fiume Neisse, della Mosa-Reno, delle isole Aland. Un’altra storia l’ha scritta Annalisa Turel su una dottoranda che ha lavorato tra Lubiana, Klagenfurt e Trieste. Nell’Euroregione del Reno Superiore, invece, per conto del giornale ci è andato lo scrittore triestino Julius Franzot

Presto vi daremo nuovi aggiornamenti sull’uscita del prossimo numero di ‘Euregio’ che è prevista verso metà luglio. In tutta l’Euroregione.
Per ora:

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4 commenti a (Ri)nasce il magazine sull’Euroregione

  1. arlon ha detto:

    Fantastiche isole Åland!
    Comunque, par un progeto serio 🙂 legerèmo quando el vien fora, ah..

  2. EdTv ha detto:

    ti assicuro che tra tutti i pezzi
    quello delle isole aland
    è il mio preferito

    un esempio di autonomismo fantastico
    in un posto che, stando alle foto,
    assomiglia al paradiso…

    poi dopo aver editato il pezzo
    ho cominciato a farmi un viaggio
    tra i vari flickr, maps e letture di quei luoghi

    fantascienza!!!!

  3. arlon ha detto:

    Curiosità inutile o quasi: in svedese, isola = Å (si legge come una vocale tra la A e la O)

    Åland = “terra di isole”, nome dato dai Finlandesi svedesofoni (faccio notare che di isole il baltico è strapieno..)

    La differenza però tra i finlandesi di lingua svedese, che sono un esempio incredibilmente riuscito di integrazione, e le Åland, è che le isole vorrebbero diventare svedesi o (meglio) indipendenti. E non è una diatriba proprio chiusa, a quanto ne so.

  4. Daniele Martina ha detto:

    Vi ho ascoltato su Radio Capodistria, mi piacerebbe ricevere la vostra rivista, è possibile?

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