24 Giugno 2008

Solo l’11% va a votare per il referendum sloveno sulle Regioni

Domenica i cittadini sloveni sono stati chiamati a votare per un referendum consultivo sulla creazione delle Regioni (qualcuno le traduce in italiano con “Province”, invero) come nuova istituzione che si frapponga tra il potere del Governo e quello dei Comuni. Solo l’11% dei circa 1,7 milioni aventi diritto si è recato a votare.

Il blogger sloveno Pengovsky racconta come il primo ministro Janez Janša abbia “dichiarato vittoria (sorpresa, sorpresa!) e, alla domanda di commentare la bassa affluenza, ha prevedibilmente affermato che tutti hanno avuto la possibilità di votare e se non lo hanno fatto… peccato!”. Pengosky spiega molto bene, in inglese, il referendum sulle Regioni qua (post prima delle elezioni), qua (post durante, ove uno degli scrutatori chiede al blogger al seggio “ma di cosa tratta questo referendum?”) e qua (post dopo le elezioni).

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5 commenti a Solo l’11% va a votare per il referendum sloveno sulle Regioni

  1. furlàn ha detto:

    Che vittoria può cantare un politico davanti a numeri simili? Si metta il cuore in pace ed ammetta che ai sloveni delle province, giustamente forse, non interessa un bel niente.

  2. Julius Franzot ha detto:

    Esattamente come la vedo anch’io: che senso ha dividere in province o regioni 2 Mio di persone?
    Inoltre, con che intelligenza mostruosa si è pensato di mettere Postumia nel Litorale assieme a Pirano? Se fossi sloveno, mi offenderei vedendo che quella provincia ricalca esattamente i confini del Trattato di Rapallo, di funesta memoria.

  3. Mauro ha detto:

    Curioso, da noi si discutera’ (a settembre) dell’eliminazione delle povince e da loro si fanno … mumble … c’e’ qualcosa non capisco.

  4. arlon ha detto:

    11% .. assurdo ..

  5. Slovenec ha detto:

    Affinche’ si facciano le provincie, occorre un emendamento alla costituzione. Questo va approvato con la maggioranza dei 2/3 al Parlamento. In questo momento i numeri non ci sono, l’opposizione e’ contro. Quindi in questa legislatura non se ne fara’ nulla.

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