23 Giugno 2008

Il Summer Course di sloveno a Capodistria – Koper

Quaranta ore di lezione e tre tipi di corso: elementare, intermedio e avanzato. E al pomeriggio e alla sera escursioni, conferenze, sport, musica nell’ambiente dinamico della costa istriana. E’ il programma del Summer Course di sloveno proposto dall’Università del Litorale in quel di Koper – Capodistria per il periodo che va dal 14 al 27 luglio.

  • Il costo è 427 €, escluso il pernottamento che all’ostello viene 252 € per l’intero periodo.
  • Scarica la brochure (pdf)

slovene_courses.jpg

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25 commenti a Il Summer Course di sloveno a Capodistria – Koper

  1. franco ha detto:

    Secondo me sono gli sloveni che devono pagare se uno viene a inparare quella lingua.

  2. furlàn ha detto:

    Non credo. Conoscere lo sloveno penso sia utile se vuoi iniziare a conoscere almeno una parte delle lingue slave. Ricordo che il cèco ha un sacco di similitudini (a livello sintattico almeno) con lo sloveno. Per non parlare del serbo-croato.

  3. enrico maria milic ha detto:

    anche il russo e il polacco, per quel (poco) che so di queste lingue, hanno un ventaglio di sostantivi molto simili allo sloveno.

    se pensiamo che i mercati dell’est sono in espansione e li pensiamo in maniera concreta (posti di lavoro) sarebbe logico che chi vive nel nord-est d’italia sappia almeno un po’ di una lingua slava. aggiungo poi che sapere lo sloveno, per chi vive a trieste, non dovrebbe essere un qualcosa di marziano – ovviamente.

  4. pierpaolo ha detto:

    vero, molto interessante.
    ma almeno potevano tenere i prezzi un pò più bassini..
    427 eurini de corso….

  5. Edtv ha detto:

    Non sono un cazzo, fidati. Per quello che ti danno. Te lo dice uno che si sta informando in questi giorni sui vari corsi.

  6. franco ha detto:

    Ma smettetela con questo sloveno.
    Avete il complesso dell’estinzione. E così sarà.
    Perchè non imparate il nigeriano che è parlato da 200 milioni di persone ed è produttore di petrolio?

    Ma fatemi il piacere.Lo sloveno non arriverà alla metà di questo secolo. Si estinguerà per cause naturali.

  7. zalzi ha detto:

    Amen

  8. furlàn ha detto:

    1) L’Italia non confina con la Nigeria
    2) Il petrolio finisce presto
    3) La Nigeria non produce buona birra
    4) Le nigeriane non mi piacciono
    5) Se Putin mi stacca il fornello vorrei almeno dirgli ‘fio de bona dona’

  9. furlàn ha detto:

    PS. Poi con la Nuova Italia Federale voluta per combattere le legioni del Barbarossa mandarino e globalizzatore dovrò mettermi a studiare anche la lengoa veneta, il lumbàrd, piemontese, genovese, ladino di sopra e ladino di sotto. Mi faranno però lo sconto sul napoletano e il siciliano?

  10. Marino ha detto:

    FRANCO: La Slovenia ha gia’ SUPERATO l’italia http://www.weforum.org/pdf/gcr/lisbonreview/ranking.xls
    l’italia e’ ULTIMA in Europa in Tutto!
    Per non parlare della situazione economica e ospedaliera da terzo mondo… http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200805articoli/33229girata.asp

    QUIZ: Che Paese e’ questo? http://totentanz.files.wordpress.com/2007/12/casavatore.jpg

    :)))))))))

  11. Bibliotopa ha detto:

    io avevo sempre pensato di incominciare col russo. E’ vero che c’è la difficoltà aggiunta dell’alfabeto, ma pensavo che avrei potuto prendere due piccioni con una fava:
    -comprendere sloveno e serbocroato ( anche se adesso distinguono fra serbo e croato)
    -leggere i grandi della letteratura russa nell’originale ( un mio sogno: leggere Puskhin in russo)

  12. EdTv ha detto:

    poi cazzo volete mettere
    insultare le minoranze nella loro stessa lingua?

    impagabile

  13. zalzi ha detto:

    @ bibliotopa
    io sono bilingue sloveno-italiano. ho studiato russo per due anni, poi ho lasciato perdere. stai tranquilla che conoscendo (anche bene) lo sloveno non capisci il russo e viceversa.

  14. Ciacci ha detto:

    E comunque il corso e’ molto valido e divertente. Io l’ho seguito circa dieci anni fa e pur non avendo parenti di conclamate radici slovene o particolari rapporti con le organizzazioni della minoranza mi e’ stata assegnata una borsa di studio e ho pagato solo l’alloggio. Caldamente consigliato!

  15. pierpaolo ha detto:

    @zalzi
    io ho lavorato per alcuni anni con un ucraino e lui con qualche sforzo e un pò di immaginazione riusciva a capire lo sloveno.

  16. zio ha detto:

    per pierpaolo.
    ho avuto una ragazza ucraina e non comprendeva più di 10 parole di sloveno. Quindi non è vero quello che dici.

  17. zalzi ha detto:

    @pierpaolo
    anch’io, con un po’ di sforzo, riesco a capire qualche parola di tutte le lingue slave (presumibilmente), ma da qui a seguire un discorso ce ne vuole.
    tu, se ti sforzi e ci metti un po’ di immaginazione, riesci a seguire un discorso in romeno?
    sempre lingua romanza e’.

  18. pierpaolo ha detto:

    non scaldatevi troppo, ho detto che con qualche sforzo riusciva a capire, non che faceva discorsi.

  19. zalzi ha detto:

    forse te lo faceva credere soltanto :-))

  20. Dean ha detto:

    @ottusi triesticoli

    tutti questi immigrati istriani dovrebbero aver aperto import export come dei fossennati (conoscenza delle lingue , contatti ecc.) invece niente!!!
    hanno generato 2 generazioni di ottusi
    1) parlano solo dialetto , di italiano corretto non se ne parla!
    2) non parlano croato
    3)non parlano sloveno
    4)non conoscono la geografia della propria provincia
    5)e poi dal 1990 in poi se la vostra terra era cosi cara a voi, trovavate un modo per tornarvi (magari come barbone, ma è più semplice starsene in case statali pagate anche da contribuenti sloveni, gli stessi che voi disprezzate…vergognosi…)

    dopo questo sfogo, vi auguro di rendervi conto il più presto possibile che il confine è caduto e che se volete nuotare in questo mare, dovrete prima o poi farvi un corso di nuoto. o no?

  21. furlàn ha detto:

    Dean:
    Cosa c’entra l’import export adesso?
    Se sposo una tedesca devo aprire per forza una ditta di import export con la Germania?
    E poi conoscere una lingua è una convenienza personale, fa parte del bagaglio culturale di una persona che non avrà problemi a relazionarsi con altre persone.
    Sto discorso mica lo gò capì.

  22. arlon ha detto:

    C’entra perchè è uno dei tanti segnali grazie ai quali si può cominciare a distinguere tra “status di comodo” e “volontà di stare attaccati alla propria terra”.

    Detto questo, spero in più corsi di questo tipo, da ENTRAMBI i lati del confine.

  23. Luciano ha detto:

    Molti degli interventi proposti non brillano certo per apertura mentale…. Misurare l’utilità ed il prestigio di una lingua in base al numero di parlanti risponde alla stessa logica del fare agara misurandoselo col righello….

    Col cavolo che la Slovenia è a rischio di estinzione… un paese che in 10 anni di indipendenza ha forse già superato quello che l’Italia ha combinato in oltre 100! Forse sarà il nostro paese ad andare a ramengo, specie se ci sono così tanti pregiudizi duri a morire… E Trieste, che è da un lato così crocevia e dall’altro così chiusa, potrebbe di sicuro contribuire ad una svegliata generale…

  24. alessandro ha detto:

    apprezzo molto le capacità degli amici sloveni e credo che conoscere la lingua sia utile (se non altro a trieste) ma credo anche che affermare “un paese che in 10 anni di indipendenza ha forse già superato quello che l’Italia ha combinato in oltre 100” sia un po’ pretestuoso. insomma, non certo con l’intento di misurarselo col righello o per vana gloria, l’italia ha quasi 60 mln di abitanti e 20 regioni. gli sloveni non hanno nemmeno le province (giustamente) e potrebbero stare tutti dentro roma. a tal punto è evidente che sono leggermente facilitati nell’amministrazione, nelle politiche sociali e nella costruzione di infrastrutture.
    ciò non per sminuire un popolo operoso come quello sloveno nè per giustificare l’italia le cui pecche sono macroscopiche.

  25. Luciano ha detto:

    Nessuno vuole ragionare in termini di pretestuosità. Bisogna però precisare che sia il numero di abitanti che l’estensione superficiale variano, rispetto all’Italia, in maniera pressochè proporzionale. Per cui, se anche in Italia le cose (utopicamente) funzionassero come si deve (almeno al 60%, dai)….

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