30 Maggio 2008

Piazza pulita

Ma il mio corpo è tuo?“. Megafonando un vecchio refrain femminista e affini, un gruppo di cittadine ha fatto, letteralmente, piazza pulita di manifesti e volantini del movimento per la vita allo stand dello stesso movimento a Padova, in quel di Civitas, la Fiera del Sociale. Insomma un altro post per scatenare le invettive dell’ala “status quo” degli autori e degli utenti di Bora.La… 😉

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21 commenti a Piazza pulita

  1. furlàn ha detto:

    4 luni, 3 saptamâni si 2 zile

  2. fish ha detto:

    sono assolutamente per la 194…però che manierazze

  3. fish ha detto:

    una cosa interessante: ma nello stand del movimento per la vita erano tutti uomini o sbaglio?

  4. Giulia ha detto:

    Anche in piazza con Ferrara i pochi che c’erano erano quasi tutti uomini. L’utero, quando non ce l’hai, è più facile scambiarlo per demanio pubblico.

  5. mez ha detto:

    io non sono molto daccordo con l’azione dimostrativa di queste donne. Nel senso che credo che alla donna dabba essere data la possibilità di scegliere; questo significa potere avere la possibilità di non avere un bambino, come di averlo. Se è vero che in certi casi un dato clima culturale e sociale porta la donna a doversi tenere un bambino, per altri versi la donna è tutt’altro che libera nelle scelte di tenerlo: partendo dalle condizioni economiche e di lavoro per continuare con la mancanza di strutture adatte a tenere il bambino se la mamma va a lavorare o anche la stessa famiglia della donna(molto spesso il lavoro di casa grava su di lei conme l’occuparsi dei figli).

  6. pierpaolo ha detto:

    io credo che vivere in una società che porta a credere che sia vera libertà la facoltà di mettere fine ad una vita porta alla presunzione di credere che sia giusto arrivare ad uno stand e rubare, danneggiare e intimorire.

    giulia.
    l’utero tu ce l’hai e io non, ma questo come ho appena detto non ti da la possibilità di decidere della vita e della morte di nessuno.

  7. zalzi ha detto:

    ehm…come dire? l’utero, noi donne, non e’ che lo portiamo in giro nella borsetta per tirarlo fuori all’occorrenza. mi dipiace per i maschi (e lo dico senza ironia), ma qui non ci sono pari opportunita’.

  8. pierpaolo ha detto:

    guarda che nemmeno io parlo senza ironia.
    non ci sono no pari opportunità che tengano, al tuo utero e al tuo corpo fai quello che ti pare. penso però che sia una forma di egoismo credere di essere autorizzati a poter terminare una vita.
    e non c’è nessuna scusa, di soluzioni alternative ce ne sono, magari non così comode come chiudersi in un ambulatorio e uscirne pulite ma ce ne sono.
    ci vorrebbe molta meno ipocrisia

  9. Bibliotopa ha detto:

    io credo che “chiudersi in ambulatorio e uscirne pulite” non sia per niente comodo, ma che vadano considerati i motivi di tale scelta. A volte si possono rimuovere molte cause, soprattutto sociali, per le quali non si è disposte ad accettare una maternità indesiderata, che al caso sarebbe piuttosto meglio prevenire. Però devo dire che , per le pari opportunità, penso che un figlio, al di là di chi fa la fatica di “farlo” fisicamente, sia di entrambi i genitori e che anche il padre biologico abbia un filino di diritto a poter dire la sua anche prima del parto, visto che alla parte iniziale il suo piccolo ma significativo contributo lo ha dato pure lui.

  10. furlàn ha detto:

    Pierpaolo:
    “Spesso la capriola assume la foggia del sorite, l’argomento fallace che sfrutta la vaghezza di un’espressione. L’esempio classico è quello del termine “mucchio” ( soros, in greco ). Mille chicchi di grano sono un mucchio. Allora, anche 999 chicchi lo sono. Allora, anche 998. Se proseguiamo in questa direzione, però, si arriva alla conclusione che zero chicchi di grano sono un mucchio, il che è un paradosso. Non appena si definisce la parola “mucchio” in modo preciso, il paradosso cade.[…] Del sorite si abusa nei dibattiti etici. Se un neonato è una persona, allora lo è anche un giorno prima di nascere. E il giorno prima di quello. E il giorno prima ancora. Continuando, si arriva alla conclusione che uno zigote è una persona: andrebbero rapidamente riscritte teologia e giurisprudenza. Il ragionamento può seguire la direzione opposta: se uno zigote non è una persona, allora non lo è neppure il giorno dopo. E neppure il giorno dopo quello. E così via, fino a concludere che un neonato non è una persona! E’ ciò che succede quando l’implicazione di un argomento ricava la sua plausibilità iniziale dalla vaghezza di una espressione. La legge allora accantona il sorite e sulla base di nozioni mediche stabilisce regole per l’interruzione di gravidanza entro i primi 90 giorni ( embrione ) o dopo ( feto ). ” (tratto da http://www.danieleluttazzi.it/node/340)

    Bibliotopa: la storia è piena di uomini che del pensiero e della volontà delle loro compagne se ne sono infischiati. Lasciamo che a decidere siano le prime interessate per favore.

  11. pierpaolo ha detto:

    FURLAN

    mi spiace ma non è così, nessuna nozione medica è stata presa in consederazione per decidere che a 2 mesi e 29 giorni si può uccidere un feto e il giorno dopo no

    io contesto semplicemente un fatto: mi immedesimo in una donna e per un momento faccio finta di essere così egoista che del ruolo dell’uomo me ne frego altamente, rimango incinta? prima di tutto devo chiedermi perchè? non sapevo come funzionava? o forse lo sapevo ma l’ho fatto lo stesso sapendo che una soluzione alla fine si sarebbe trovata?
    bene, rimango incinta, a questo punto (questo nessuno lo ricorda perchè non è così pratico) ho 3 possibilità, non 2!
    1)lo tengo, do al mondo una nuova vita

    2)non lo tengo faccio finta di essere depressa e abortisco

    3)la legge prevede che io possa partorire e non riconoscere mio figlio, non mi verrà nemmeno fatto vedere e verrà affidato, avrò dato al mondo una vita nuova e non dovrò fare nulla

    se c’è la terza possibilità perchè tutte scerlgono la seconda?

  12. furlàn ha detto:

    pierpaolo: la parola “Embriologia umana” è un termine tanto oscuro?

  13. pierpaolo ha detto:

    mi è abbastanza oscuro capire cosa cambia nel feto tra un giorno e l’altro.
    e mi sforzo di capirlo. per magia prende coscienza di se? prima non può vivere di vita autonoma e poi no?

    no, perchè sai è un dobbio che oltre a me attanaglia anche qualche medico qua e la.

  14. furlàn ha detto:

    I medici che vengono attanagliati da questi dubbi ce ne sono come gli oncologi di fama internazionale che vorrebbero riempirci di centrali nucleari, o spiegarci che i tumori vengono per colpa della polenta.
    L’essere umano non è perfetto per natura, forse tu lo sei visto che riesci ad immedesimarti in una donna gravida, a volte io non riesco ad immedesimarmi nemmeno in ciò che vorrei essere.
    Grazie per il contributo, attento ai legionari e agli apostoli traditori.

  15. pierpaolo ha detto:

    grazie per avermi deliziato con la tua fine ironia, ma vedo che ti serve solo a non affrontare le domande, tu sai che succede al feto tra la fene del secondo e l’inizio del terzo mese?

    non parlo ne per fede ne per bigotteria e vorrei che non lo insinuassi, per lo stesso principio potrei dirti che allora tutti quelli contrari alla pena di morte sono solo dei cattolici repressi, visto che mi sembra molto più logico porre fine alla vita di un assassino che a quello di un feto che ha l’unico torto di stare nel grembo di una donna che non lo vuole

  16. michele sardina ha detto:

    Pierpaolo, ma mi rivolgo anche agli altri, continuando a discutere se sia giusto o sbagliato affrontare un aborto credo che non si arrivi da nessuna parte.
    Io personalmente penso che la 194 sia una buona legge, come credo che per qualsiasi donna abortire non sia affatto piacevole, anzi, è un’esperienza estremamente dolorosa, a volte brutale.

    Io la vedo così: sei contro l’aborto? Benissimo, è un’idea che riguarda te e la tua vita.
    Ma trovo assolutamente illeggitimo e incredibile, ad esempio, che in molte strutture sanitarie pubbliche ci sia chi si rifiuti di darti la pillola del giorno dopo. Che esistano ancora farmacie che non vendono profilattici.

    Di etica si può parlare, ma non bisogna dimenticare il tempo in cui in Italia la 194 non esiteva ancora e alle tantissime donne che ricorsero a rischiosissimi aborti clandestini.

  17. michele sardina ha detto:

    “mi è abbastanza oscuro capire cosa cambia nel feto tra un giorno e l’altro.
    e mi sforzo di capirlo. per magia prende coscienza di se? prima non può vivere di vita autonoma e poi no?”

    esiste una bella differenza tra embrione e feto…

  18. furlàn ha detto:

    Io so solo che non condannerei mai mio figlio/a ad una sicura vita terrena d’inferno per la mia paura di finire in un presunto inferno ultraterreno.

  19. pierpaolo ha detto:

    gli aborti clandestini li facevano prima dell’avvento della 194? forse a quell’epoca anche l’informazione e la consapevolezza della sessualità erano diversi da oggi. ma in ogni caso rispondetemi vi prego. cosa impedisce ad una donna che non vuole un bimbo di partorirlo e non riconoscerlo?

  20. Bibliotopa ha detto:

    Farmacie che non vendono profilattici????
    ma se si trovano ad ogni piè sospinto, anche al supermercato, che ancora un po’ e la Mula ce li elenca nella lista della spesa (basta mensile?)

  21. michele sardina ha detto:

    cara bibliotopa, mettine anche quaranta di punti di domanda, ma a me è capitato di non trovarne…avrò sfiga io, che ti devo dire.

    Piuttosto: è un problema se si trovano ad ogni piè sospinto?

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