9 Maggio 2008

Miseria e nobiltà

E’ miseria la nuova fiammata ideologica. Violenta per giunta: gli squadristi di Verona e le bandiere d’Israele bruciate ci dicono che le “estreme” sono ancora prigioniere del passato.

E’ nobiltà la prima settimana da sindaco di Alemanno: le Fosse Ardeatine ed il discorso davanti a Porta San Paolo a Roma, simbolo della Resistenza, di cui il primo cittadino della Capitale ha riconosciuto ed esaltato i valori.

E’ miseria la lotta intestina nel PD. E’ nobiltà far crescere il PD guardando oltre il PD, soprattutto alla Lega Nord. Senza la Lega al Nord non si vince. Senza il Nord si rimane in un vicolo cieco.

E’ miseria il vittimismo storico, cosmico e cronico di Koštunica. E’ nobiltà l’accordo tra Ue e Tadic’.

E’ trascorsa, tra miseria e nobiltà, la settimana che ha visto nascere il Berlusconi IV. Un’unica novità reale: Maria Stella Gelmini. Il resto sembra già aria fritta. Faccio mie, a tal proposito, le parole di Adriana Poli Bortone di AN: “è un governo espressione di partiti”. Temo siamo alle solite: gattopardismo e corporativismo. Felice di essere smentito per il bene dell’Italia.

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9 commenti a Miseria e nobiltà

  1. giorgio ha detto:

    se permetti, è miseria pensare solo a vincere.

  2. furlàn ha detto:

    Ma se non vinci non puoi nemmeno cominciare ad eliminare la miseria. E’ una condizione necessaria ma non sufficiente.

  3. Caro Giorgio, io credo che l’attaccamento al territorio, la rivalutazione delle tradizioni popolari, la tutela dei dialetti e delle lingue locali, nonché delle minoranze linguistiche siano tutti argomenti di “sinistra”. Sono i cardini su cui è nata la Lega.
    Mi fanno paura gli argomenti di “destra” della Lega, che vengono esaltati dal matrimonio politico con An e Fi.
    Ma questo matrimonio lo abbiamo voluto noi che abbiamo rifiutato la Lega dopo il 1995. Fu solo Massimo D’Alema, politico dal fiuto sopraffino, a capire che la Lega poteva (e doveva) essere una “costola della sinistra”.
    E, se permetti, io voglio vincere a livello politico per dare un futuro migliore al mio Paese.
    Cos’abbiamo ottenuto questa volta perdendo? La Carfagna ministro.
    Se tu pensi che sia nobiltà, permettimi di non condividere. Per me perdere (con questi avversari) è miseria pura.
    Dobbiamo ricucire con la Lega, perché senza Lega resteremo per i prossimi 15 anni all’opposizione. Di questi, 12 saranno una monarchia berlusconiana: 5 ora come premier, 7 dal 2013 in poi come Presidente della Repubblica.

  4. furlàn ha detto:

    uhm uhm , però però io una coalizione lega-sinistra mica la voterei. Sai, quella gente che con la bandiera ci si pulirebbe le pudenda. Che alcuni temi attualmente identificabili con la lega siano sacrosanti è innegabile. Ma andiamoci calmi.
    Chi parla male pensa male.

  5. La Mula ha detto:

    Federico, ricordati che neanche Berlusconi è immortale…

  6. El Sinter ha detto:

    Il 9 marzo scrivevi: “la LARVA UMANA BOSSI, ormai adeguato solo alle PARALIMPIADI, premia una di grosseto… ” e adesso pontifichi già sull’avvicinamento alla Lega.

    … sempre più veloce …

  7. Julius Franzot ha detto:

    Prima delle elezioni regionali era nobiltà esaltare l’ uomo nuovo Veltroni che cambia per la prima volta le regole della politicuccia italiana, apprezzare l’ operato aperto, pacificatore ed europeista di Illy. Era miseria trovare qualcosa di buono nella Lega, il cui massimo esponente, Calderoli, risolveva il problema dell’immigrazione girando con il porcello.

    Dopo le elezioni regionali è nobiltà esaltarsi per il cambiamento democratico ed europeista di Menia e trovare che da sempre si concordava con gli spunti fondamentali della Lega. E’ miseria riconoscere che Illy aveva fatto qualcosa di buono oltre a finanziare i consulenti e a volte usciva dalla sua torre d’avorio, non solo per girare nel suo salotto buono, Piazza Grande.

    Sic transit gloria mundi

  8. Aureo ha detto:

    Intervista esclusiva di “Cara Democrazia,…”ai protagonisti del caso di via Lozzetta, con commenti di Francesca, la freelance che lo ha fatto rimbalzare agli onori della cronaca e di Maria, la nostra inviata speciale. Poi una riflessione sulle donne e uomini ombra.

  9. lucio gruden ha detto:

    Sono in sintonia con Julius.
    E’ il momento del lungo silenzio (alla Zvech?) o quello delle ricette per ripartire?
    Francamente non lo so.

    So solo che mi sento dentro uno strano intorpidimento in cui sprofondo ogni volta che vedo la faccia di Veltroni in TV, in questi giorni.
    Ma perché è potuto succedere in così poco tempo?

    Sapete qual’è la cosa che sinceramente temo di più? Il poco rassicurante atteggiamento assunto da Berlusconi, che non appare, non si autocelebra, non dice, non partecipa, non-non.
    Sta lì, tutto sornione, sorridente ma non ridente, sembra quasi responsabilizzato. Ha persino la silouette del vero statista.
    Devo preoccuparmi?

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