5 Maggio 2008

Verso le elezioni in Serbia: minacce di morte al Presidente Tadic

Domenica prossima si vota in Serbia per il rinnovo del parlamento della Repubblica di Serbia. Come per le elezioni presidenziali di qualche mese fa, regna l’incertezza sull’esito delle votazioni. Il paese e’ spaccato a meta’ tra il fronte democratico di Tadic e Jovanovic, favorevoli all’avvicinamento del paese all’Unione Europea, e lo schieramento nazionalista formato dal Partito Radicale di Tomislav Nikolic, il DSS di Vojslav Kostunica e l’SPS degli eredi di Milosevic, contrari al dialogo sull’Europa senza il rispetto dell’integrita’ territoriale della Serbia.

Dopo la vittoria di Boris Tadic in febbraio, i toni della campagna elettorale si sono resi di giorno in giorno piu’ acuti, soprattutto a causa della questione kosovara. Kostunica si e’ via via avvicinato nei toni alla battaglia politica portata avanti dal Partito Radicale. La ferma opposizione del fronte nazionalista ad aperture all’Unione Europea senza la sicurezza di un Kosovo sotto l’amministrazione serba, sta di fatto estremizzando il dibattito nella campagna elettorale e portando acqua al mulino dei nazionalismi.

Seppur illegittima e nebulosa sotto il profilo giuridico, l’indipendenza kosovara e’ di giorno in giorno piu’ delineata ed accettata da parte della comunita’ internazionale. Il Presidente Tadic e’ costretto quindi a condurre una campagna elettorale molto delicata e priva della necessaria stabilita’. Quotidianamente il fronte nazionalista insiste sul fatto che di fatto chi votera’ i Democratici, favorira’ la perdita del territorio kosovaro. Non aiuta a rasserenare il clima la pur importante firma in Lussemburgo da parte del vice premier del governo serbo, Bozidar Djelic, dell’Accordo di Associazione e Stabilizzazione con l’UE. Kostunica e i Radicali si sono subito affrettati a definire Tadic e Djelic traditori della patria, ed ad assicurare alla popolazione che non appena avranno la maggioranza in Parlamento si adopereranno per annullare la firma sull’accordo.

Come spesso accade da queste parti la scadenza elettorale si sta riempendo di tensione e significati simbolici. Ogni elezione e’ sempre di piu’ un plebiscito tra chi e’ disposto ad un’ennesima mutilazione del teritorio nazionale pur di avvicinarsi stabilmente all’UE, e chi rifiuta ogni negoziato per difendere la sovranita’ sul territorio.

Entrambe le posizioni hanno buone ragioni per portare avanti la propria campagna elettorale, ma entrambe hanno parecchi interessi redditizi secondari, non molto importanti per la vita quotidiana della popolazione. Il dubbio e’ che questi secondi fini possano di fatto essere piu’ importanti della vita della gente di questo bistrattato paese.

Le voci piu’ ricorrenti danno il Fronte nazionalista in vantaggio e forse capace anche di ottenere piu’ del 50% dei voti, ottenendo quindi la maggioranza in Parlamento.

Sullo sfondo le solite tristi notizie che non aiutano ad essere ottimisti. La famiglia di Cedomir Jovanovic, segretario del LDP favorevole all’avvicinamento della Serbia all’UE, e’ oramai da due mesi all’estero per difendersi dalle minacce ricevute in patria.

Infine e’ notizia di oggi della lettera ricevuta dal Presidente Tadic in cui lo si avverte della preparazione del suo assassinio, con le stesse modalita’ di Zoran Dijndijc cinque anni orsono, un proiettile in testa.

Il tempo passa molto lento da queste parti.

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6 commenti a Verso le elezioni in Serbia: minacce di morte al Presidente Tadic

  1. enrico maria milic ha detto:

    che bene

  2. patrick karlsen ha detto:

    mate, perché definisci “illegittima” l’indipendenza kosovara?

  3. Matteo Apollonio ha detto:

    Perche’ non e’ stata un’azione da manuale della prassi internazionale credo.

  4. Dejooo ha detto:

    Kosovo je srce Srbije

  5. guido arci camalli ha detto:

    ma chi si ricorda cosa fece milosevic daii

  6. andrija ha detto:

    Allora siccome in Germania c’era Hitler cancelliamo la Germania dalla cartina geografica, Mussolini in Italia via diamo 1/4 dell’Italia all’ Austria ,oppure il genocidio armeno attuato dai turchi togliamo alla Turchia parte del loro territorio se questo è la ragione per cui il kosovo deve avere l’Indipendenza andiamo bene allora penso che dovremmo cambiare il 90% dei confini di questo mondo iniziando dagli Stati uniti dove il popolo indiano (indiani d’america) deve avere il suo stato tutte le colonie europee in africa oppure basta vedere durante la seconda guerra mondiale tutti i genocidi e le atrocità commesse e FORMARE UN NUOVO MONDO , rispetto tutte le opinioni ma per favore siamo un pochino seri altrimenti davvero si finisce nel ridicolo

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