14 Aprile 2008

Weber, dietro le quinte a Swg, racconta il voto del nord “intriso di civismo”

(premessa: lavoro per Swg come consulente per la comunicazione on-line). A Swg ieri, domenica, e oggi, lunedì, sono presenti un piccolo gruppo di giornalisti e blogger che provengono da vari luoghi d’Italia. L’azienda di ricerche triestina sta proponendo a questi ‘giornalisti digitali’ una full-immersion nei metodi della ricerca ai fini della consulenza per le organizzazioni partitiche e politiche (vedi i blog di Antonio Sofi, Massimo Mantellini, Gabriele Ferraresi, Fabio Turel, Andrea Buoso, Beniamino Pagliaro, Valerio Fiandra). Inoltre, gli ospiti di Swg stanno avendo accesso ai dati elaborati sulla base delle decine di migliaia di questionari che arrivano da Libero.it (“come hai votato in queste elezioni?”) e che permetteranno a Swg, alle 15 di oggi, di far pubblicare da Libero.it l’Instant Poll 2008 contenente le stime sul voto appena concluso.

L’intervento di Roberto Weber, presidente di Swg, autore di editoriali e riflessioni, mi è parso decisamente interessante. Ecco qua gli appunti che ho preso sulla “questione settentrionale, secondo Weber“, ovvero su come e perchè la Lega Nord dovrebbe uscire da queste elezioni con un importante successo:

I sondaggi sono strumenti non troppo affidabili e di questo mi convinco sempre di più come passano gli anni. Ma, oltre a prevedere che Berlusconi vincerà almeno alla Camera, se c’è una scommessa da fare la farei: che la Lega farà un ottimo risultato. La Lega, credo, dovrebbe tornare vicina a percentuali di consenso guadagnate all’inizio anni 90.

La differenza con le precedenti composizioni dell’elettorato della Lega Nord è che, mentre una volta era fondamentalmente caratterizzata dall’essere il partito dei piccoli imprenditori e di un certo tipo antropologico vicino a questo stereotipo, oggi l’elettorato della Lega appare molto più composito e trasversale. E’ diventato un partito molto popolare, quindi, seppur resta confinato nell’8 per cento di consensi a livello statale. La Lega per tantissimi elettori è una cassaforte dove mettere il proprio voto, per non sprecarlo… dandolo direttamente a Berlusconi. Ovviamente, poi, è un voto anche anti-casta.

La Lega, secondo me, ha colto dei tratti culturali del nord Italia anche pregni di civismo. Dobbiamo essere capaci di osservare questo fenomeno fuori dai clichet e a prescindere da alcune sparate di sapore razzista o xenofobo di alcuni dei suoi leader. Per spiegarmi meglio vi racconto un episodo che mi ha colpito molto. Passeggiavo per Trieste qualche giorno fa e mi hanno dato in mano un volantino della Lega. Si parlava, in quel volantino, della vicenda dei rifiuti a Napoli. Con uno stile tutt’altro che gridato ed invero molto british, si mettevano semplicemente a confronto i costi per lo smaltimento dei rifiuti in Campania e i costi per lo smaltimento dei rifiuti al Nord. Si andava sul concreto. Si parlava di buona amministrazione.

Se Illy vince qua in Friuli – Venezia Giulia, vince perchè propone di essere diverso da quella che è percepita come la politica nazionale, statale, romana… E questo lo differenzia fortemente da ‘governatori’ eletti a centro-sinistra nel Nord Italia come Bresso e Burlando. Questi ultimi non si sognano di mettere in dubbio il loro link diretto e acritico verso il dibattito nazionale.

Mi interessa soffermarmi sulla strategia retorica che è una peculiarità dei leader leghisti. Chiaramente i media hanno un grosso ruolo nell’amplificare certe sparate. C’è un dato interessante: dagli anni ’80 al 2007 abbiamo una domanda che abbiamo posto ai cittadini la cui risposta varia sensibilimente ed è quella riguardante la percezione della sicurezza come problema. Siamo passati da un 21% di cittadini che reputa la sicurezza un problema a un 76% di cittadini che percepisce, oggi, la sicurezza come un problema. Il fenomeno è certamente sovrastimato dai mezzi di informazione ma i nostri media, va detto, non si differenziano dagli altri paesi in questo senso. Del resto, l’Europa non conosce guerre da 60 anni, da qualche parte scontri simbolici potentissimi dovranno pure accadere.

Sembrerebbe che Bossi [come Berlusconi] sia così estremo nella sua retorica. Ma questi toni ci sono sempre stati. Mi sono andato a rivedere alcuni comizi di Togliatti, uomo fine ed elegante, latinista, nella. campagna elettorale del ’48: “prenderò degli scarponi chiodati per prendere a calci in culo De Gasperi”.

Perchè i media danno visibilità a questa retorica? Se creo fazione, creo identità. Allora io vivo.

I sondaggi sono particolarmente difficili: proprio perchè la gente ormai, quando è intervistata, si sente parte di questo grande gioco mediatico. E le risposte degli intervistati, così, diventano figli di questo ‘far parte del gioco’. Sarei contento di dire lunedì, alle 15: la Lega ha avuto un buon successo, forse Berlusconi ha vinto; invece non sarà possibile dire così, dobbiamo dare i numeri esatti al decimale.

Dell’intervento di Weber trovate una sintesi anche su Polisblog.it.

Trovate gli Instant Poll di Swg su Libero.it alle 15.

Qua sotto un breve video sulla presentazione di Weber: giusto per dare un’idea dell’atmosfera…

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8 commenti a Weber, dietro le quinte a Swg, racconta il voto del nord “intriso di civismo”

  1. Marisa ha detto:

    L’analisi sulla Lega Nord mi lascia molto perplessa.
    Come i “bisogni economici” si possono indurre per far lievitare i consumi, così anche la “richiesta di sicurezza” può essere determinata e pilotata indicando ( o meglio spesso inventando) nemici sociali: gli zingari, gli extracomunitari, i diversi.
    Si inventa così prima un “supposto pericolo” e poi si incassa in termini elettorali proponendosi come “angeli protettori”.

    Prima si crea il razzismo, poi lo si cavalca….

  2. valerio ha detto:

    Allo stato delle Cose ( ore 17 e 45, seconda proiezione effettuata ) Weber/Pessato SWG hanno avuto ragione.

    Solo SWG aveva previsto una affermazione così netta della LEGA.

    E mi pare che i primi commenti in tv , ma anche in Rete siano miopi: si continua a confondere la popolarietà della LEGA con la sua comunicazione popolare. E si confondono le tecniche di comunicazione con la visione e la sensibilità che la LEGA dimostra.

    Lo scrive uno che non vota LEGA, ma che non ne disprezza le intuizioni e/o il fare politico.

    Domani lo spoglio dei voti per le Regionali FVG mostrerà se il recupero di votanti rispetto al 2003 ( più 12 per cento in più ) si tradurrà in un recupero massiccio della Pdl, o se le politiche e la comunicazione di Illy sono riuscite ad intercettare almeno una parte di voti LEGA.

    Una auto-citazione, infine, en attendant i risultati…

    https://bora.la/2008/03/17/sul-libro-di-illy-ascoltateli-quelli-del-nord-oppure-oppure/

  3. michele rumiz ha detto:

    buh..
    Pur riconoscendo che non è adesso il momento per lasciarsi andare a congetture,
    il tram tram di beppe grillo è una delle cause del successo leghista.
    In fin dei conti la lega da sempre è classico esempio di antipolitica.
    Adesso diventa molto importante capire, come giustamente sostiene valerio (fiandra?), perchè la lega riesce ancora ad affluire in questo serbatoio di voti nonostante da ormai quasi 20 anni sguazzi nei palazzi romani.
    Nel frattempo io continuo a detestare, e oggi ancor di più, beppe grillo. Questa vittoria, ma forse sbaglio, è anche merito suo.

  4. Matteo Apollonio ha detto:

    La serie 9000 non ha mai commesso un solo errore; se ciò accade è solo attribuibile ad errore umano.

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