31 Marzo 2008

“Sansego, nata per un dispetto al diavolo”

I cognomi più antichi dei sansegotti sono niente di originale per chi vive oggi a Trieste: per averli “già visti” basterebbe italianizzare un po’ i suoni e le grafie di Busanic, Matesic, Mirkovic, Morin, Picinic, Skrivanic e Tarabokija. Ma per saperne un po’ di più su Sansego – Susak, vale la pena di leggersi questo bell’articolo di Mario Schiavato pubblicato da La Voce del Popolo di due giorni fa e ripreso da una mailing list. Uno stralcio:

Dice questa leggenda, infatti, che quando Dio creò la terra, dopo aver esteso lungo le rive dei mari la sabbia, gliene rimase ancora parecchia che raccolse tutta in un enorme lenzuolo che affidò a una compagnia di angeli in volo. Stava appunto il Creatore studiando dove spargerne ancora quando, senza che se ne accorgesse nessuno, alla spicciolata arrivò il diavolo in persona il quale, per fare un dispetto, con il suo affilato tridente squarciò il grande lenzuolo. La sabbia dunque cadde in mare e fu così che sorse l’isola di Sansego.

Di Sansego, Morbìn ne aveva già parlato qua.

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2 commenti a “Sansego, nata per un dispetto al diavolo”

  1. Giovanni Costa ha detto:

    MORIN non è un cognome dalmata, narrano i miei vecchi che durante l’oocupazione Napoleonica vi fu qualchè marinaio francese, di cognome, appunto Morin, che si sposò, molto più probabilmente a Lussinpiccolo che non alla vicina Sansego. Di qui il cognome “dalmata” MORIN.

  2. Marco Morin ha detto:

    I Morin risultano presenti a Lussinpiccolo almeno dal XVII secolo ( vedi, ad esempio, Tullio Pizzetti “Con la bandiera del protettor San Marco”, Passian di Prato, 1999) e, da notizie di tradizione familiare, pare giunsero dalla Francia nella seconda metà del ‘500.

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