28 Marzo 2008

Scusi, dove è il Nord?

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Va di moda il Nord, anche a sinistra. Saranno i sondaggi, sarà l’appello di Illy, sarà che finalmente qualche accenno di ringiovanimento sta contagiando il Partito Democratico. Ed è certamente un’impresa, per chi sembra aver appena scoperto l’acqua calda, parlare a un territorio che a lungo non ha nemmeno ascoltato. Ma questa A4 merita segnalarla, non fosse altro perchè, partita da Torino, si concluderà a Trieste. E per la qualità dell’impegno che il trio Civati-Meo-Damiani ci sta mettendo. Per seguirne tappe e appunti .

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3 commenti a Scusi, dove è il Nord?

  1. EdTv ha detto:

    Guarda, personalmente io questo ringiovanimento non lo vedo proprio.
    Da quando mi sono imbarcato nella mia impresa di seguire un candidato,
    ho cominciato a masticare il territorio politico Triestino.

    Sarà che forse Trieste non è “nord” nell’accezione che io, veneto, do al nord, sarà che probabilmente qui si vivono situazioni politico-culturarli davvero uniche, ma la mia delusione è profonda.

    Ieri sono stato all’incontro con Bruno Zvech. All’associazione della Banca Etica.
    Tutto l’incontro, giuro, tutto l’incontro verteva sul “voto utile”. E sui premi di maggioranza e sulla non dispersione del voto.

    E la cosa incredibile è che il formulario dialettico era sempre monocorde: “ok si può parlare di programma ma un certo punto tocca anche parlare di numeri”.
    “Si può”???? Vi assicuro che la parola “programma” non è mai stata toccata. Si è parlato di rapporti di forza, di struttura del PD, del nuovo che avanza. Ma mai una volta io sono riuscito a capire una stracazzo di idea che fosse una. Per il nord, intendo. O, meglio, per questo nord. Perché l’altro nord, quello che arranca attorno alla linea del Piave, beh quello è già perduto da tempo.

  2. MARISA ha detto:

    La “questione del Nord” è stata posta alla attenzione politica da Bossi (Lega Nord) agli inizi degli anni 90. Resta però da capire “cosa” Bossi intendesse per Nord. Non credo sia l’Italia settentrionale. Piuttosto è il Nord visto da Milano. E infatti ha inventato la Padania….

  3. Matteo Apollonio ha detto:

    Bon cerchiamo noi intanto di capire cos’ha Zvech da dire. Io credo nulla, lo zero assoluto, ma è preparatissimo su premi di maggioranza, pesi e contrappesi. Posso sostenerlo avendolo conosciuto dodici anni fa, rintanato in via Pondares, quando doveva ancora spiccare il volo e come lo ritrovo oggi, gran visir del Pd in Fvg.
    Riguardo al blog citato sopra, dopo una lettura di tutti i post, posso dire di una melensa brodaglia radical chic tardo impero che mi ha tanto stancato. La cultura democratica dell’alzati che si sta alzando la respiravo non ancora ventenne, e già mi annoiavo a morte. Che la facciano dodici anni dopo i figli dell’Ulivo non mi sembra un gran passo in avanti. Sono bello, sono sano, devo fare il vigile urbano.

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