Il videomaker ferrarese Paolo Bertazza ha girato un clip sulla morte del triestino Riccardo Rasman che la sera del 27 ottobre 2005 morì a causa di una “crisi respiratoria” in circostanze che la magistratura deve ancora chiarire. Certo è, come scrive oggi Claudio Ernè sul Piccolo, che il trentaquattrenne morì in seguito all’irruzione di quattro poliziotti nel suo monlocale dell’Ater a Borgo San Sergio e ad una colluttazione tra Rasman e gli agenti. Il Piccolo racconta che “sono ancora aperte le indagini e la verità processuale è molto lontana da una qualunque definizione”.
Il toccante video su Riccardo Rasman, intitolato “Uccidere un usignolo”, si trova su YouTube ed è spezzato in due parti. Vi sono intervistati i parenti e il legale, Giovanni di Lullo, che rappresenta la famiglia. Di seguito i due filmati. Ecco il primo:
Ed ecco il secondo:
Un altro video su YouTube sprona i cittadini a scrivere alla polizia e al tribunale per “chiedere giustizia”.
sta storia la sona sai, sai mal.
Esisti dichiarazioni dele “forze del ordine” ?? Giusto per saver se esisti una vose dala parte oposta.. El silenzio pesasi sai de più.
no so se esisti tali dichiarazioni… bisognassi che i nostri colaboratori che lavora al’ansa ne dixi… (andrea, tu ne sai qualcosa?)
http://www.globalproject.info/art-15161.html
a questo link gli articoli del piccolo del giorno dopo; poi se cercate nella sezione “redazione Venezia Giulia” del sito, trovate gli atri articoli, di cui uno uscito sul manifesto.
Sul sito http://www.alessandrometz.it trovate in ordine tutti gli articoli e i video.
Sta inoltre girando un appello, la prossima settimana verrà messo online.
Ho visto i video e le foto del povero Riccardo, premetto che non l’ho mai conosciuto quand’era in vita. Una domanda sorge spontanea…la nostra sicurezza e’ nelle mani di poliziotti o di carnefici assassini? Come si puo’ ridurre cosi’ un povero ragazzo, tralaltro con problemi psichici, per due petardi del cazzo? Non credo che Riccardo abbia cercato di usare violenza con gli agenti, credo invece che gli agenti abbiano usato la sua malattia come un pretesto per scatenarsi, della serie anche se muore non sara’ una grande perdita perche’ tanto non e’ una persona normale. Ma come cazzo si fa ad arrivare a tanto? Tutta la mia solidarieta’ alla famiglia del povero Riccardo, non meritava la fine che ha fatto, credo che nessuno la meriti
http://www.casadelleculture.org/home/index.php?option=com_content&task=view&id=62&Itemid=1
all’indirizzo sopra l’articolo che publicizza la serata di domani in cdc, per il lancio della campagna “verità e giustizia per Riccardo Rasman”
E’ sconvolgente di come l’opinione pubblica non sappia niente.
I tg e le maggiori testate giornalistiche non han detto nulla,questa nozizia l’ho appresa navigando sul web.
Io personalmente ho assistito inerme a dei sanguinosi pestaggi allo stadio da parte dei “tutori dell’ordine” verso normali tifosi e già un’idea di questi personaggi me l’ero fatta,ma questi sono gesti indegni,è proprio vero che la giustizia non esiste.
Esprimo il mio più grande cordoglio alla faglia di Riccardo.