14 Marzo 2008

Più del 50% sceglie la lingua friulana a scuola

Ansa dixit:

SCUOLA: FVG: UN STUDENTE SU DUE SCEGLIE LINGUA FRIULANA

(ANSA) – TRIESTE, 13 MAR – Più di uno studente su due ha scelto di avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana in Friuli Venezia Giulia per il prossimo anno scolastico. E’ quanto emerge dai dati ufficiali sui nuovi iscritti a questo insegnamento illustrati oggi a Trieste dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Ugo Panetta, secondo i quali nelle scuole delle aree friulanofone, su 15.157 nuovi iscritti all’anno scolastico 200/09, 8.970 hanno optato per lo studio della ‘marilenghe’. Secondo le previsioni dell’Ufficio scolastico, ci sarà bisogno di 205 nuovi docenti da impegnare nelle attività di e in lingua friulana. “Il trend delle richieste per l’insegnamento della lingua friulana – ha affermato Panetta – è continuo”. Panetta ha evidenziato che l’elaborazione dei dati – che si riferisce a 82 istituti (56 a Udine, 18 Pordenone e 8 a Gorizia) – non è definitiva, poiché mancano quelli di 16 istituti, situati in areee friulanofone, che non hanno ancora inviato i dati delle iscrizioni. Rispetto ai 30.326 iscritti nell’anno scolastico 2007/2008 nelle scuole dell’infanzia, primaria e di primo grado con insegnamento della lingua friulana, la richiesta per il 2008/2009 è stata formulata da 29.807 alunni. Rispetto all’anno scolastico in corso, si è verificato un decremento delle richieste per il 2008/2009 nelle scuole dell’infanzia (da 8.007 a 7.629) e in quella primaria (da 16.871 a 16.131), mentre c’é un aumento delle richieste nelle scuole di primo grado (da 5.448 a 6.047). “Questo si spiega forse – ha detto Panetta – con la presenza nelle scuole dell’infanzia e in quella primaria di alunni extracomunitari con hanno uno specifico interesse ad avvicinarsi a questa cultura, come avviene invece nel grado di studi superiore”. A fare richiesta dell’insegnamento della lingua friulana per il prossimo anno scolatico, in provincia di Gorizia sono stati 476 alunni su 1248 nuove iscrizioni; in quella di Pordenone 1.056 su 3.192; in quella di Udine, 7.438 su 10.717. Panetta ha illustrato anche, insieme a Renza Del Fabbro della Direzione regionale della cultura, Sport e Istruzione, il premio ‘Innovascuola’, rivolto agli studenti delle classi terze e quarte degli istituti secondari della Regione Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo – ha spiegato Panetta – è promuovere nella scuola lo sviluppo della creatività e delle competenze che stanno alla base dei processi innovativi. Le categorie dei premi sono tre (Innovazione tecnologica, organizzativa e nell’ambiente scolastico), per oltre 70.000 euro. (ANSA).

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5 commenti a Più del 50% sceglie la lingua friulana a scuola

  1. francesca ha detto:

    Ma è spassoso…l’unico incremento rispetto all’esistente “si spiega forse – ha detto Panetta – con la presenza nelle scuole dell’infanzia e in quella primaria di alunni extracomunitari con hanno uno specifico interesse ad avvicinarsi a questa cultura, come avviene invece nel grado di studi superiore”.

    Traduzione please.

    Versione 1: il con va cambiato in che e quindi gli extracomunitari che ‘invadono’ le nostre scuole infanzia/primarie ritengono inutile lo studio del friulano
    Versione 2: non vi diamo i dati degli istituti superiori perchè gli extracomunitari sono in minoranza
    Versione definitiva: gli extracomunitari ci stanno facendo saltare tutti i progetti. Se ne tornino a casa e non rompano.Abbiamo Innovascuola! Ekkekk…

  2. francesca ha detto:

    Beh 205 nuovi docenti non sono male. Scusate, 204 perchè una sarò io. Ho tutto ciò che serve per la carica e non mi sottrarrò alla chiamata! Mandi mandi.

  3. francesca ha detto:

    Marisa, datti da fare. Massacrami. Uccidimi. Sfogati. Dai il meglio di te! Ti aspetto in questo sito, scrivi pure in friulano (se ne sei capace). Ti risponderò. Quest’Ansa ti affossa, ma io voglio un confronto diretto, un faccia a faccia onesto. Forza Marisa, ti aspetto al confronto (anche gli altri).

    Kiss peace and love. O meglio bus ai frus e tacone la femine
    Francesca

  4. MARISA ha detto:

    Dal sito internet LENGHE.NET – 14.3.2008 – intervista a Alessandro Michelucci di “Popoli Minacciati”:

    “DOMANDA: Perché in Italia si tende ad acclamare chi si batte per minoranze lontanissime da noi per geografia e cultura, mentre si tratta con sufficienza, se non con fastidio, chi si spende per promuovere le minoranze linguistiche autoctone?

    RISPOSTA: Credo che i motivi siano tanti, ma i principali mi sembrano due. Anzitutto, perchè i problemi lontani, in quanto tali, consentono quello che chiamerei un certo esotismo da salotto: certi popoli remoti sono percepiti come “primitivi”, carini con i loro colori, ma in sostanza ruderi viventi. Penso all’Amazzonia, che alla fine degli anni ottenne un largo seguito anche in Italia. Ma oggi sono pochi quelli che continuano a occuparsene. Inoltre mi pare che per molti il concetto di minoranza abbia un senso soltanto se connesso a situazioni di indigenza, guerra o simili. Insomma, se sei europeo, bello e grasso, i tuoi diritti non mi interessano. Ovviamente esiste un abisso fra la situazione dei Bretoni e degli Indiani d’America, quindi sarebbe assurdo metterle sullo stesso piano. Ma il problema è altrove: si festeggia il sessantennale della Costituzione, ma molti ignorano che sono stati necessari 52 anni per approvare una legge che attuasse l’articolo 6. O forse lo sanno, ma pensano che la tutela delle lingue minoritarie sia qualcosa che confina con le sagre paesane…”.

  5. MARISA ha detto:

    Nella pubblicazione è saltata la parola “ottanta”.

    Il testo corretto è: “alla fine degli anni ottanta ottenne un largo seguito…”

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