3 Marzo 2008

Il messaggio subliminale di Illy sul leghismo

Nuovo gioco di Bora.La: traduci con parole tue il messaggio criptico di Illy a proposito del leghismo. Ecco l’Ansa a cui ci riferiamo (tratta da qua):

02-MAR-08 17:54
ELEZIONI: ILLY, MINESTRA RISCALDATA RIPROPORRE OGGI PADANIA

(V. ‘ELEZIONE: BOSSI, VOGLIAMO VINCERE SENZA…’ DELLE 13:36) (ANSA) – TRIESTE, 2 MAR – Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, “sembra quasi una minestra riscaldata riproporre oggi un progetto di Padania”, mentre l’Euroregione è un modello interessante anche per attuare alcuni valori della Lega nord. “Sinceramente ritengo che un progetto di Padania ormai sia tramontato”, ha detto Illy, facendo riferimento alle dichiarazioni del leader del Carroccio, Umberto Bossi, a Vicenza, in chiusura della sessione del Parlamento del Nord. “Quel progetto – ha continuato – poteva avere un senso quando l’Italia doveva affrontare gli esami di Maastricht. Se non li avesse superati, poteva forse anche esserci qualche spinta diffusa a costruire uno Stato del Nord indipendente, ma oggi mi sembra un progetto del tutto tramontato. Se vogliamo, mi sembra quasi una minestra riscaldata riproporlo oggi. E comunque non lo ritengo un progetto né economicamente, né socialmente, né politicamente conveniente”. Diverso è il discorso riguardante l’Euroregione, di cui pure si è parlato a Vicenza. “E’ motivo di orgoglio – secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia – che la Lega nord nel Parlamento padano abbia discusso del nostro progetto di Euroregione. Questo progetto fa riferimento alla normativa europea sui Gruppi europei di cooperazione territoriale, mira quindi a rafforzare la collaborazione e il lavoro comune delle amministrazioni di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Carinzia, Slovenia e delle due Regioni croate, mira a realizzare un’integrazione sul piano del governo di questo territorio in materia economica, sociale e culturale. Io credo che questo modello – ha proseguito Illy – sia un modello di interesse per tutta Italia e per tutta Europa e credo anche che vada ad attuare alcuni dei valori ai quali la Lega nord si ispira, in particolare la valorizzazione delle identità dei territori, proprio sotto forma di espressioni linguistiche e culturali”. Secondo Illy, il progetto dell’Euroregione “non è, come ha paventato Bossi, contro un progetto di Padania, anche se ricordo che qualche anno fa – ha aggiunto sorridendo – Bossi venne a Trieste e ci spiegò che noi non eravamo nella Padania. Non so se consideri il Friuli comunque Padania o se consideri l’intera Regione fuori, ma qui siamo sul piano dello scherzo, e non più delle dichiarazioni serie. In realtà, l’Euroregione – ha concluso – nasce con Regioni di diversi Paesi. Il Veneto e il Friuli Venezia Giulia oggi sono in Italia, se domani saranno nella Padania non fa una differenza. Credo che il nostro progetto sia irrilevante su questo piano”. (ANSA).

Tag: , , , , , .

52 commenti a Il messaggio subliminale di Illy sul leghismo

  1. enrico maria milic ha detto:

    mia traduzione:

    “ehy gente, votate me perchè rappresento la vostra noia mortale verso roma assai meglio di quei quattro trogloditi di leghisti.”

  2. Julius Franzot ha detto:

    Condivido la traduzione di Enrico ed aggiungo, però, che quell’ accenno alla remota possibilità che sorga una “Padania” è preoccupante, se non è, come spero, solo una svista.
    In quell’ipotetico caso, una Padania sorta dopo mille difficoltà ed una marea di compromessi, sarebbe forse ancora più restia dell’ Italia a concedere aitonomie locali.
    La Lega Nord è sempre stata strettamente ancorata ai confini dell’Italia, molto provinciale, in fondo “italianissima”, seppur “del Nord”, come i suoi alleati da lunga data. Se in Regione la Lega fosse ancora saldamente in mano di Alessandra Guerra e Federica Seganti, persone secondo me capaci e di ampie vedute, allora ci sarebbe qualche spiraglio di possibile avvicinamento al progetto Euroregione. Con Da Lago, Razzini e Fedriga sparirebbe tutto quello che non è italianissimo (o “padanissimo).
    Però questo messaggio sarebbe forse anche troppo subliminale, comprensibile solo a chi conosce abbastanza bene la Lega locale.

  3. Giovanni Costa ha detto:

    Non ho capito bene questo concetto di EUROREGIONE. Ma, ormai, la Slovenia e l’Austria non sono forse entrate nell’Unione Europea,come l’Italia, non hanno la stessa moneta, non ci sono più i controlli al confine, ecc.? Presto o tardi non avverrà, forse la medesima cosa anche per la Croazia e magari per altri stati? Mi pare sia questa la via da seguire, già tracciata, non quella di complicare sempre di più tutta la legislazione.

  4. Fabio ha detto:

    La mia lettura:”Tanto non si farebbe comunque, e poi non cambierebbe nulla: essere la lontana periferia di Milano (e Bossi ce l’ha già detto chiaro e tondo) o di Roma è la stessa cosa. Adesso va di moda l’euroregione, conviene battere con questa storia qua: così, con me a comandare, avete almeno qualche speranza di autonomia locale in più.”

  5. valerio ha detto:

    Sì, rudemente interpretato dal concreto Morbin, o più articolato dal prof Julius, il messaggio e quello.

    Però allora rilancio: e cosa ne pensate che Maroni va dichiarando sempre più spesso ( l’ho sentito tre volte in tv, o citato ) che la Padania ha anticipato l’idea di Euroregione, che quello è ormai l’orizzonte, senza citare nè Illy nè ( e qui sta il pepe ) Galan, che sull’inserto Veneto del Corsera ha detto che ” tiene più al Veneto che a Roma, anche se cambiasse governo, perchè la Lega difende soprattutto gli interessi dei Lombardi ” ?

    Ah, election time !

    Ma sulla questione settentrionale io credo che Illy tornerà, e farà discutere anche a livello nazionale…

  6. Julius Franzot ha detto:

    @ Valerio: fai bene a rilanciare.
    Quello che fanno dire a Maroni è suggerire che la Padania sarebbe per Roma il male minore.
    Essenzialmente, tra da un lato la Padania e PNE, e dall’ altro le Euroregioni (non scordiamoci quella a Nord-Ovest!), la differenza fondamentale è che le prime due possono essere facilmente ridotte a rimpasti amministrativi, mentre le Euroregioni scavalcano le “sacre” frontiere e perciò non sono totalmente controllabili da politici romani o varesotti.

  7. MARISA ha detto:

    Per chi non lo sapesse, per Maroni (lega nord)…il Veneto confina con la….. Slovenia! Ascoltato con le mie orecchie durante la trasmissione “Ballarò” del giornalista Floris, a cui Maroni era ospite…..
    Maroni deve avere ancora appesa in casa una carta del ventennio (fascista!) con le “tre Venezie”!

  8. valerio ha detto:

    ultra rilancio:

    ma voi, fra una PADANIA che inglobi tutto il Nord e un EuroRegione Mittel Adriatica (la mia cara ERMA )…

  9. Julius Franzot ha detto:

    O Nodde de chè?

  10. MARISA ha detto:

    Valerio….ma non varrai mica passare da “ROMALADRONA” a “MILANOLADRONA”? Gia abbiamo dovuto sopportare per tre secoli “VENEZIALADRONA”…..
    E Trieste ne sa qualcosa….

  11. valerio ha detto:

    okkei. Viva l’A, e po bòn, oppure Viva LUB e po bast ?

  12. Julius Franzot ha detto:

    Basta che siano rappresentati sia quelli che considerano Karfreit/Kobarid/Caporetto una vittoria, che quelli che la considerano una sconfitta, lontanissimi, ma EQUIDISTANTI da Gonars, Risiera, Porzùs e Foibe, uniti nella memoria condivisa di Lepanto ;.)

  13. arlon ha detto:

    concordo 🙂

    Ma la Lega ai “bei tempi” 😀 del secessionismo, non diceva che Trieste sarebbe ridiventata TLT, in caso di Padania?
    Sostanzialmente non la volevano, da quel poco che ricordo.. è vero?

    Già l’idea mi convincerebbe di più della “Milano ladrona”..

    Anche perchè qui bisogna capire se questa ERMA abbia ancora un futuro, visti gli ultimi blocchi ideologici da Roma e Lubiana…
    Personalmente comincio a vedere una certa nebbia all’orizzonte.. sarà la Padania che si avvicina, ah.

  14. Sono disponibile a incontrare chiunque per spiegare il progetto della Lega Nord. Noi contestiamo Illy perchè non fa l’interesse dei cittadini di Trieste ma delle lobby industriali e basta. Dopo 15 anni tra sindaco e Presidente della Regione, ci viene a spiegare cosa vuole fare nel futuro… non mi risulta assolutamente che abbia chiesto alcun tipo di autonomia per la sua città e tanto meno abbia ottenuto qualcosa (vedi benzina agevolata – Trieste/Valle d’Aosta)

    Non capisco alcune affermazioni che mi giudicano centralista. Non credo di aver mai dimostrato o affermato cose che potessero far pensare ciò.

    Io continuo a creare un una Trieste con anche alcune potestà legislative.

    Un saluto a tutti,
    Massimiliano

  15. Julius Franzot ha detto:

    Caro Max,
    Non sei certamente tu solo, in persona, ad essere “centralista”, ma lo è l’ attuale situazione della Lega, a Milano ed in Regione, che, come ben ti ricorderai, fin dal 2003 non ha speso una parola a favore dell’ Euroregione (e lo sai quante volte in via Machiavelli io abbia tentato di spingere in quella direzione, che allora era aperta anche alla CdL, anzi, c’era qualcuno in Carinzia che ALLORA avrebbe visto volentieri la Lega al posto dei Cittadini, ed io ve lo avevo detto!).
    La Lega, come pure PNE più tardi, già da allora non manifestava nessun interesse per quello che succedeva al di là dei confini della Repubblica Italiana, men che meno l’intenzione di fare causa comune con chi aveva condiviso per secoli la nostra storia e stava incominciando a condividere anche l’economia. Non potevate, sarebbe stato un Rubicone, me ne rendo conto, Piero Camber non ve l’avrebbe mai perdonata, come non lo avrebbe fatto Menia. Quindi già da allora non avete potuto cogliere questa occasione; avete sicuramente pensato a forme di decentramento (quindi non ti sto dando del “centralista” tout court), ma senza passare il confine. Questi discorsi io li avevo fatti prima della campagna elettorale soprattutto con Federica, che in fondo li capiva. In campagna, poi, ci fu un momento, in cui il “non possumus” divenne evidente: Alessandra Guerra era stata invitata come ospite d’onore al festival “Arte e Vino” a San Floriano, a cui partecipavano anche politici carinziani, assieme a tanti suoi potenziali elettori. Andò a visitare i baretti della montagna pordenonese, sicuramente in compagnia della sua zelante segretaria. Ricordiamoci che Alessandra di per sè non era certamente contraria ad una collaborazione transfrontaliera, basta pensare alla sua vittoriosa battaglia per il Tedesco come lingua protetta ed al suo incontro di Arnoldstein, per cui aveva disertato una seduta di Consiglio Regionale, finendo biasimata sul Piccolo.

    Ora tu stesso scrivi che pensi “ad una Trieste con alcune potestà legislative”. Perchè solo Trieste? Città metropolitana? Non ti sembra che siamo sempre alle solite, al dietro-front davanti ad un confine che non esiste più?
    Conoscendomi un po’, sai benissimo che valore (di palla al piede) abbiano per me quei confini e non penso che ti stupirai se io, con le mie idee, stavolta voterò per Illy e così per l’ Euroregione.

    Un cordiale saluto

    Julius

  16. io penso che le battaglie di retroguardia siano proprio quelle dell’Euroregione intesa da Illy. Oltretutto è chiaro che si tratta di una manovra puramente elettorale del presidente. Credi veramente che i veri centralisti (Rifondazione, Verdi, Partito Democratico) permetterebbero una cosa seria? Si tratta solamente di un cartello elettorale!

    La Lega Nord è l’unico movimento che ha nel programma elettorale il federalismo (il centro-sinistra non ne parla nemmeno). Federalismo vuol dire vera autonomia. Significa benessere per i cittadini, vuol dire pensioni più alte, vuol dire salari dignitosi, vuol dire maggior sicurezza. Insomma riguarda la vita concreta, quella che si vive ogni giorno. Illy parla solo di “cartelli” senza contenuti.

    Un caro saluto

    Massimiliano

  17. Peter ha detto:

    L’euroregione di Illy e’ uno specchietto per le allodole: questa idea vuole mettere Trieste al centro di una organizzazione territoriale. Trieste che da 90 anni vive di contributi statali, di sovvenzioni, citta’ parassita in un certo senso, allergica a Romaladrona, si rende conto che prima o poi qualcuno chiudera’ il rubinetto cosi’ generoso e ambisce a diventare Triesteladrona. Il fine e’ diventare la capitale di un qualche cosa e poi vivere avanti di sussidi di qualcuno, qualcuno che lavorera’ per essa: il Friuli, la Slovenia, la Carinzia…

  18. MARISA ha detto:

    …..per me, è assurdo parlare di Trieste capitale di un qualcosa…
    Molto più banalmente a Trieste ci sarebbe una TABELLA in più (la sede amministrativa di questa nuova organizzazione) e qualche decina di posti di lavoro (sempre PUBBLICO!) in più…
    STOP! Mica diventa la Capitale di un NUOVO STATO!

  19. arlon ha detto:

    beh sul fatto che la “capitale” sia più un fatto simbolico che un vantaggio reale a breve termine.. credo sia chiaro a tutti. Però anche i simboli contano, nel medio-lungo termine.

    Ma dire che l’Euroregione non porterebbe vantaggi, mi sembra assurdo.
    Esempio: se io aprissi un’attività a Trieste DOVREI aver la possibilità di lavorare senza intoppi burocratici verso ovest, ma anche verso nord verso est, e magari verso sudest!
    E se sarà l’euroregione a permettere cio’ (oltre a trsporti, sanità, etc), non potrò che vederla come qualcosa di estremamente positivo. Altre soluzioni in grado di restituire un minimo di centralità a Trieste senza chuderla tra i “suoi” confini anacronistici, non ne vedo!

  20. MARISA ha detto:

    Ogni accordo commerciale o infrastrutturale porta vantaggi. Questo è ovvio. La discussione è sul “nome” che viene data a questa nuova struttura organizzativa e soprattutto sull’enfasi con cui viene presentata. Abbiamo già avuto l’ALPE ADRIA che ha ben operato e con una sua sede amministrativa….ma nessuno si è mai sognato di chiamarla (anche se valicava i confini statuali!) EUROREGIONE!

    Diciamo che il nome “EUROREGIONE”….ci “illumina d’immenso!”.

  21. Julius Franzot ha detto:

    Se serve a convincere i Friulani, a me andrebbe bene anche Udine come capitale dell’ Euroregione, non la vedo come una misura assistenziale per Trieste, ma, come diceva Arlon, come la possibilità di operare, come individui e come imprese, indifferentemente a Verona, Trieste, Klagenfurt, Maribor o Pola.
    Vantaggio per il Friuli: potrebbe abbassare la tassazione sulle imprese, evitando cosi’ la fuga in Austria o Slovenia.

  22. valerio ha detto:

    ah, trieste sarà anche una bella donna viziata e senza età, di quelle che sanno civettare, sedurre, far pensare e metter lo spleen perfino nei sorrisi: è il suo fascino, contradditorio e perverso quanto magnetico.

    MA i triestini, e le triestine, cosa dire degli incontentabili, cazzoappuntitori, bilateral maniaco depressivi, egoisticonvintidi nonesserlo, vivalàepobonUNDsuicidanti, ruffiani e indipendenti, noiosi e inafferrabili…

    Sarà la Bora.

    Bora La non basta a far pulizia.

    Ma, questo mi illudevo al principio, questo dovrebbe saper fare.

    lehaim!

  23. Marisa ha centrato pienamente il problema: “perchè tutta questa esaltazione?”
    Meno tasse senza federalismo non se ne pagano: sia ben chiaro. Gli accordi commerciali vanno benissimo, però che non ci saranno misure particolari visto che commerciare liberamente con l’Europa è già possibile.

    L’unico vero salto di qualità lo si può avere con un’autonomia vera. Lo si ha quando Trieste può decidere come impiegare le tasse pagate sul territorio che sono ben di più di quelle del Friuli (basti pensare che nel capoluogo giuliano versano Allianz, Generali, Lloyd…).

    Mi scuso se rispondo così veementemente (rispettando sempre le opinioni di tutti), ma sono sempre stato una persona che ha guardano più alla concretezza che all’immagine e mi infastidisce chi utilizza Trieste e la sua storia come specchietto per le allodole al fine di non cambiare nulla.

    Grazie,
    Massimiliano

  24. Julius Franzot ha detto:

    Spiego perchè non è già possibile commerciare, o interagire in altro modo liberamente, con i nostri vicini:

    1. Se vado a risiedere in Austria, Slovenia o Croazia perdo automaticamente l’ assistenza sanitaria italiana e devo isrivermi ad una delle casse locali, che, almeno in Austria, non sono obbligate ad assicurarmi. E, se mi assicurano, devo pagare 300 Euro a persona/mese, anche a reddito zero.

    2. Se sposto il conto titoli in un altro Stato, devo prima vendere tutti i fondi di investimento in mio possesso e comperarne altri, magari uguali, ma fatti apposta per lo Stato in cui vado ad aprire il conto titoli. L’ operazione costa, e non poco.

    3. L’ IVA non è uniforme, come non lo è la tassazione sulle imprese. Che l’ IRPEF possa cambiare, mi sembra ancora accettabile, visto che per esempio andrebbe a finanziare il tunnel della Koralpe invece del ponte di Messina.

    4. Se cerco lavoro in Austria, mantenendo la residenza in Italia, non vengo iscritto alle liste di chi è in cerca di lavoro e non ricevo le offerte dell’ ufficio di collocamento. Stessa cosa in senso inverso. Se sono disoccupato e mi trasferisco, ricevo il sussidio per soli 3 mesi, mentre in Italia lo riceverei per oltre 6 mesi ed in Austria, seppur ridotto, a vita. Un’ eventuale invalidità civile, quella che darebbe diritto a rientrare nelle liste del collocamento obbligatorio, presuppone la residenza nel paese e l’ approvazione da parte delle autorità locali. Se sono invalido e vado in Austria a cercare lavoro, di che vivo finchè siano finite le carte e pagando 300 Euro di assistenza sanitaria al mese?

    5. Se mi dicono che per una visita specialistica a TS c’è una lista d’attesa di un anno (coloscopie) e voglio andare a fare la visita altrove, devo camuffare il tutto da emergenza. Se sono, p.es. a Isola, chi mi crede?

    6. Se voglio vendere una casa in FVG ed intendo rivolgermi anche “oltre confine”, la stessa agenzia non la può offrire sui media locali, ma deve appoggiarsi ad un’ agenzia locale, che non lavora gratis.

    7. Uno studente universitario di Lubiana non si può iscrivere direttamente all’ Università di Trieste: deve fare domanda ad un’ autorità romana, che magari lo manda a Palermo.

    Tutte queste cose, ed altre ancora, non sparirebbero con una maggiore autonomia da Roma, ma solo con accordi specifici euroregionali. Mi si corregga se sbaglio.

  25. arlon ha detto:

    “7. Uno studente universitario di Lubiana non si può iscrivere direttamente all’ Università di Trieste: deve fare domanda ad un’ autorità romana, che magari lo manda a Palermo.”

    Questa mi sembra inverosimile. Magari mi sbaglio, perchè io mi sono mosso al contrario.. ma oltre all’Erasmus esistono accordi bilaterali per i quali basta contattare l’università e venire accettati tramite curriculum / motivazioni.

    Poi c’è la storia delle tasse.. io da cittadino vorrei pagare PIU’ tasse, se necessario.. a patto di ricevere servizi “perfetti”, meritocrazia nella P.A. (= servizi migliori), e magari senza dover pagare un debito pubblico allucinante.
    Ma si deve partire da servizi & co. (vedi: Euroregione), non dalle tasse. Quello è populismo.

    Un primo passo, per esempio, potrebbe essere l’abolizione delle provincie, l’accorpamento di comuni e la costituzione di città metropolitane nel territorio.

  26. enrico maria milic ha detto:

    massimiliano, quando dici:

    La Lega Nord è l’unico movimento che ha nel programma elettorale il federalismo (il centro-sinistra non ne parla nemmeno). Federalismo vuol dire vera autonomia. Significa benessere per i cittadini, vuol dire pensioni più alte, vuol dire salari dignitosi, vuol dire maggior sicurezza. Insomma riguarda la vita concreta, quella che si vive ogni giorno. Illy parla solo di “cartelli” senza contenuti.

    mi pare che illy, pur nella malcapitata situazione di alleanze politiche che deve gestire (non è che la destra stia meglio eh), sia riuscito a contrattare con successo la compartecipazione del fvg sul gettito fiscale col noto decreto ‘milleproroghe’ (vedi l’adnkronos). correggimi se sbaglio.

    mi pare che la destra al governo sia in regione che a roma non sia riuscita a fare altrettanto.

    dopo, sul fatto che l’fvg abbia più interessi in comune con la slovenia che con il lazio: ognuno è libero di giudicare da solo. basti solo farci riflettere la vicenda dei trasporti ferroviari che collegano trieste col resto del mondo, sia per le persone che per le merci… sia che per la destra che per la sinistra trieste e il fvg sarebbero al centro dell’europa… nella sostanza andare a lubiana o spostare le merci dall’austria al porto di trieste è “complicatino” da queste parti. a me pare che l’euroregione possa essere utile in questo senso. magari non ne capisco eh…

  27. enrico maria milic ha detto:

    si è espresso anche galan (forza italia), presidente della regione veneto, in merito:

    03-MAR-08 15:42

    FEDERALISMO: GALAN, BOSSI CONTRO EUROREGIONE CHE FUNZIONA

    (ANSA) – PADOVA, 3 MAR – Il governatore del Veneto Giancarlo Galan respinge al mittente le critiche espresse ieri da Umberto Bossi all’Euroregione promossa dal Veneto e Friuli Venezia Giulia assieme alla Carinzia ed all’Istria. “Le critiche di Bossi – ha detto – sono la cartina di tornasole che il sistema dell’Euroregione funziona. Bossi difende gli interessi della Padania, di cui la capitale è Milano. Altri difendono gli interessi di Roma e dell’Italia, atteggiamenti entrambi legittimi. Io difendo la centralità del Veneto che è la capitale dell’Euroregione”. “Che il sistema lombardo e quello Veneto – ha aggiunto Galan a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Padova – abbiano mille motivi di unione, ed abbiano però anche molti motivi di concorrenza, lo sanno tutti. Se uno difende gli uni, non può difendere gli altri, se uno difende Malpensa non può difendere Venezia, se uno difende il sistema aeroportuale Milano-Genova non può difendere quello Venezia-Trieste”.(ANSA).

  28. MARISA ha detto:

    Julius Franzot…..scusa, ma mi risulta che queste differenze che tu elenchi, resteranno, eccome che resteranno!

    Guarda che questo nuovo organismo, chiamiamolo pure Euroregione, è “SOLO” un nuovo sistema (europeo) con cui l’UE finanzierà specifici progetti transfrontralieri, in determinati settori. STOP! Progetti che, ovviamente, dovranno essere giudicati meritevoli di finanziamento dalla stessa UE e limitati a determinati settori.

    Il sistema europeo fin qui utilizzato, si è dimostrato fallimentare, per cui ora provano con questo nuovo metodo di finanziamento…

  29. enrico maria milic ha detto:

    marisa,
    se la regione fvg decide di spendere dei soldi sull’euroregione… potrà farlo per conto suo senza passare per bruxelles e roma, no? e lo stesso vale per klagenfurt, rijeka, venezia e (nel caso ci sarà) lubiana…

  30. MARISA ha detto:

    Iscrizioni studenti stranieri presso un’università italiana.

    Sinceramente mi risulta che ogni università sia autonoma; riservi un certo numero di posti per gli studenti stranieri e verifichi, prima di accettare l’iscrizione, sia la conoscenza della lingua italiana che la validità del diploma di iscrizione…

  31. MARISA ha detto:

    Enrico….le cose sono meno semplici di quello che credi.
    La regione Veneto, ad esempio, è a statuto ordinario e ha meno poteri delegati della nostra regione. A parte questo, c’è il limite delle norme statali e settori in cui non c’è la delega alle regioni…

  32. enrico maria milic ha detto:

    è ovvio che la regione ha solo certi poteri.
    ma in alcuni campi può muoversi autonomamente.

  33. Julius Franzot ha detto:

    Ci sono anche campi in cui il GECT può rivolgersi direttamente all’ EU, bypassando lo stato nazionale, o costringendolo a recepire immediatamente norme comunitarie.
    A mio avviso, qui non si tratta di una disquisizione su cose solo legali, dato che un processo di Euroregionalizzazione dell’ EU (guardate che non siamo mica gli unici, e nemmeno i primi) porterebbe a profondi cambiamenti legali (come conseguenza di un’evoluzione del pensiero politico-filosofico).
    Che piaccia o no, il riconoscimento del Kosovo è stato un passo chiarissimo in questa direzione (diminuzione dei poteri dello stato nazionale vs. aumento di quello delle Regioni e dell’ Unione), pur protetto da vistose foglie di fico.

  34. Sre?ko ?ebron ha detto:

    A Julius

    A dire il vero non capisco proprio che cosa tu voglia dire.

    Al punto 1): Se tu trovi un’occupazione per es. in Slovenia, pagherai la’ i contributi che pagano tutti i residenti in Slovenia. Questo e’ un x% del reddito. Poi avrai da pagare ancora l’assicurazione volontaria, se vorrai, che ti permette di non pagare il ticket per ogni singola prestazione medica. Questo costa dai 22 ai 25 EUR al mese. Dove hai trovato la somma di EUR 300?

    Al punto 2): Perche’ mai dovresti trasferire il conto titoli? Chi te lo fa fare? Tu puoi risiedere in un paese ed avere titoli in un altro. L’amministrazione non e’ proprio un problema. Oggi c’e’ l’internet…!

    Al punto 3): L’IVA che ruolo ha? Se tu hai bisogno di un’aspirapolvere, la comprerai dove costa di meno, senza riguardo dell’IVA. L’IVA per te come consumatore e’ solo una delle voci che compongono il prezzo globale dell’oggetto che devi acquistare.

    Ecc. ecc.

    Mi sembra che tu sia di quelli della filosofia: perche’ fare le cose semplici, se si possono complicare?

  35. Julius Franzot ha detto:

    @ Srecko

    1. I 300 Euro sono riferiti all’ Austria

    2. Ci sono mille buone ragioni per trasferire il conto titoli, non ultime quelle fiscali, che in determinati casi non lasciano molto spazio a decisioni individuali. Eppoi, nessuno mi può obbligare ad avere un conto titoli online.

    3. L’ IVA – e tutte le sue implicazioni in un bilancio commerciale – non sono una cosa privata per chi ha un’ attività.

    Ad “Ecc…ecc” non so dare una risposta precisa.

    Mi pare che tu sia di quelli a cui il monitor stanca troppo gli occhi dopo due minuti di lettura.

  36. Sre?ko ?ebron ha detto:

    A Julius

    Ti deo due risposte: la prima e’ si, la seconda e’ no.

    Si, e’ difficile dare una risposta ad un “Ecc… eccc…”. Io mi sono fermato apposta al punto 3. del tuo commento, perche’ e’ molto difficile seguire le tue argomentazioni, scusa, un po’ campate in aria.

    No, non mi stanca il monitor, mi stancano le argomentazioni, come detto qui sopra…

    Ritorno all’IVA. Qualunque sia la tua attivita’ (commercio, artigianato, industria, libera professione…) per te l’IVA non ha rilevanza se non nella composizione del prezzo finale. Hai un’IVA in ingresso ed un’IVA in uscita, a te, se non evadi, non deve rimanere nulla! Rilevanza hanno invece le imposte sui redditi delle persone giuridiche e fisiche, o meglio le aliquote. .

  37. Intanto devo dire che ci sono pochi posti (anche online) dove si trovano discussioni così costruttive ed edificanti, indipendentemente dalle posizioni espresse.

    1) L’Euroregione raccontata qui da alcuni però è un sogno di cui nemmeno Illy ha parlato! Devo dare nuovamente ragione a Marisa: quando si parla di Euroregione si parla di progetti transfrontalieri. nulla di più!

    2) Questione universitaria. La seguo molto da vicino in quanto sono nel CdA Erdisu.
    I cittadini comunitari hanno gli stessi identici diritti degli italiani. L’Europa non accetta distinzioni. Basta che leggiate qualsiasi documento dove non si parla mai di cittadini italiani, ma solo comunitari.
    Le eccezioni esistono solo per gli extracomunitari.

    3) Il mio obiettivo è una Trieste autonoma che può confrontarsi con il mondo. Una Trieste dove 80% delle tasse rimangono sul territorio. Una Trieste con alcune potestà legislative attualmente in capo alla Regione.

    4) E’ verissimo che l’Italia ha penalizzato la nostra città, basti vedere il sistema di trasporto merci che ha messo in crisi il porto.

    Grazie a tutti,
    Massimiliano

  38. Julius Franzot ha detto:

    @ Massimiliano: ho capito bene che il tuo obiettivo è una Trieste autonoma dal Friuli e che le nuove “potestà legislative” che auspichi per Trieste (Comune o Provincia?) vengano dalla Regione (e non da Roma)?
    A chi dei due (Comune o Provincia?) andrebbero le tasse che rimangono sul territorio?

    Grazie per un chiarimento.

    Se è questo, vedo grandi analogie con quanto voleva Primo Rovis (“Trieste autonoma dal Friuli, ma fortemente legata all’ Italia”).

  39. Nessuno parla di una Trieste fortemente ancorata a Roma, anzi! Io sto parlando di una Trieste autonoma in un paese federale.

    E’ la provincia che dovrebbe avere competenze legislative. Che poi si chiami provincia, città metropolitana, capitale dell’Euroregione è indifferente. Mi interessa la sostanza.

    Da quando ho 15 anni sono iscritto alla Lega Nord. Non credo di aver alcun che di centralista romano, se non nelle tue supposizioni che continui a ribadire malgrado o miei numerosi chiarimenti.

    Un caro saluto.
    Massimiliano

  40. enrico maria milic ha detto:

    scusa massimiliano,

    mi pongo il problema di come il tuo partito appare ai cittadini.

    non credi che 5 asnni di governo a roma della lega avrebbero dovuto risolvere la questione del federalismo?

    eppure di federalismo se n’è visto molto poco grazie al governo di destra. e di trieste e fvg più autonomi: pure.

    non pensi che un cittadino, magari, si possa fidare di te ma decisamente non si possa fidare del tuo partito?

  41. Veramente siamo stati gli unici a proporre una vera e completa revisione costituzionale in senso federalista. Almeno questo mi sembra evidente a tutti.

    Se poi la disinformazione di sinistra (e devo ammettere anche di una parte di destra) l’ha distrutta è una colpa che non si può attribuire alla Lega Nord.

    Per quanto riguarda Trieste chiedo ai cittadini di darci fiducia proprio per portare con più forza le istanze della città.

    Un saluto,
    Massimiliano

  42. enrico maria milic ha detto:

    massimiliano e marisa, sui poteri dell’euroregione mi sa che ho ragione io:

    il sito della regione fvg scrive:

    Gli Stati, le autorità regionali e locali, gli organismi di diritto pubblico (ai sensi della dell’art. 1, paragrafo 9 della direttiva 2004/18/CE) situati in almeno due Stati dell’Unione europea, possono istituire un organismo dotato della più ampia capacità giuridica, allo scopo principale di dare attuazione a progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Comunità a titolo di FESR, FSE e/o Fondo coesione, sempre nel rispetto di ciascun ordinamento nazionale.

    Possono, comunque, essere realizzate anche altre iniziative, non cofinanziate dai fondi strutturali, finalizzate al rafforzamento della coesione economica e sociale.

    I contenuti concreti della collaborazione, sono rimessi all’accordo dei membri fondatori del GECT, da formalizzarsi in una apposita Convenzione di cooperazione e nei relativi Statuti. A salvaguardia della titolarità dei poteri statali, permane nella nuova disciplina il controllo ex ante che gli Stati membri sono tenuti ad esercitare sulla proposta di costituzione di un GECT, dovendosi questi stessi obbligatoriamente pronunciare sull’ammissibilità della costituzione medesima dell’istituendo soggetto.

    poi, la regione fvg scrive qua, a proposito dell’euroregione:

    Hanno natura di enti di diritto privato o di diritto pubblico, sorti sulla base di veri e propri accordi internazionali che prevedono anche la partecipazione di autorità territoriali.


    del resto anche questo sito scrive qua
    :

    Tali soggetti sono i GECT che, da regolamento, devono avere la facoltà di attuare programmi di cooperazione territoriale con o senza intervento finanziario della Comunità, devono dotarsi di propri statuti e regolamenti di funzionamento in ossequio alle normative vigenti, devono avere una autonomia di bilancio e, conseguentemente, una propria responsabilità finanziaria per le azioni condotte.

    del resto anche la gazzetta ufficiale europea, nel regolamento istitutivo dei gect, parla chiaro in questo senso all’articolo 11 (file pdf).

    massimiliano, tu che dovresti essere informato in tal senso, perchè dici invece che i gect sono solo istituibili per recepire progetti e finanziamenti europei? hai altre informazioni in tal senso? puoi citare le tue fonti perpiacere? grazie.

  43. enrico maria milic ha detto:

    massimiliano, sul federalismo in italia, una domanda allora sorge spontanea:

    se il resto della coalizione ha messo i bastoni tra le ruote al federalismo,
    perchè il tuo partito si è alleato in queste elezioni nuovamente con an e forza italia?

    ciao

    enrico

  44. Stai avvallando quello che sosteniamo Marisa ed io. Si tratta in pratica di accordi interfrontalieri nulla di più. Non viene tolta alcuna competenza allo stato centrale nella pratica, esattamente come hai ben evidenziato.

    Ciao e a presto,
    Massimiliano

  45. Federalismo. Semplice perchè dall’altra parte sono ancor più centralisti. E, visto che la Lega vuole raggiungere degli obiettivi e non fare opposizione sterile per sempre, cerca la strada più percorribile.

    Non sarà facile, ma mettiamo tutta la nostra forza e il nostro impegno.

    Colgo inoltre l’occasione per ringraziare Enrico per farmi esprimere le mie idee e posizioni su temi così importanti.

    Grazie,
    Massimiliano

  46. enrico maria milic ha detto:

    scusami,
    non sono un giurista nè un amministratore della cosa pubblica, ma…

    secondo te una euroregione cioè “un organismo dotato della più ampia capacità giuridica” che può anche realizzare “iniziative, non cofinanziate dai fondi strutturali, finalizzate al rafforzamento della coesione economica e sociale” non è qualcosa di più di una semplice collaborazione su progetti europei tra zone confinanti?

    mi sembra che i poteri delle euroregioni siano piuttosto ampi proprio perchè in questa legislazione non ci sono limiti particolari ai loro poteri.

  47. I limiti ci sono e sono tutto lo scibile in pratica perchè le competenze in capo allo stato nazionale sono intoccabili.
    L’unica differenze è che si tratta di un accordo interfrontaliero permanente. Basta.

    Ti assicuro che piacerebbe moltissimo anche a me se così non fosse.

    Un saluto,
    Massimiliano

  48. Julius Franzot ha detto:

    @ Massimiliano:

    Ti cito:

    1. “Non viene tolta alcuna competenza allo stato centrale nella pratica,”

    2.”I limiti ci sono e sono tutto lo scibile in pratica perchè le competenze in capo allo stato nazionale sono intoccabili.”

    Però c’è anche:

    “Ti assicuro che piacerebbe moltissimo anche a me se così non fosse.”
    (Qui ti posso credere)

    Allora questo conferma la mia idea, che non senti per la prima volta, che non sei tu, personalmente, ad essere centralista, ma la sciagurata alleanza di cui il tuo partito fa parte e che ti obbliga a prendere delle posizioni, che tu possibilmente non condividi.
    Se vi foste staccati anni fa da Berluska e Fini, ora sareste molto più forti, credibili, con progetti concreti che corrispondono alle reali esigenze della nostra Regione, che io mi ostino, forse per i cromosomi friulani e tedeschi che sono in me, a considerare un’ Unità, almeno di interessi.
    Una Lega indipendente, che avesse fatto propri contenuti federalistici (senza sminuire l’ autonomia delle Regioni a statuto speciale), con uno sguardo attentissimo a Bruxelles (E.F.A.), senza opinioni discutibili sul premierato forte, e con temi programmatici che avessero tenuto conto di certe aspirazioni del FVG che qui non posso scrivere, ma che tu, Valerio ed Enrico certamente intuite, si sarebbe potuta appropriare a pieno diritto dell’ Euroregione e l’ avrebbe difesa.
    Ora Berluska vi costringe ad arrampicarvi sugli specchi e ad aderire ad una campagna TS vs. UD, trita e ritrita e sterile.

    Absit injuria verbis, te lo assicuro, nulla, proprio nulla contro le tue idee personali!

  49. AndJusticeForAll ha detto:

    “Veramente siamo stati gli unici a proporre una vera e completa revisione costituzionale in senso federalista. Almeno questo mi sembra evidente a tutti.”

    Io mi vergognerei di quello che hai detto.
    E’ evidente a tutti che la debolution è stata la più grande vaccata centralista proposta negli ultimi 50 anni.
    Evidentemente non l’ hai mai letta

  50. Marisa ha detto:

    Vero! Il federalismo è ben altro….

  51. alberto ha detto:

    sinceramente, sto leghista in piena home page mi dà fastidio. Ho seguito la vicenda Marchetto-Faust e stento a vederci qualcosa di nuovo e geniale….
    la morale è…leggo Bora.la da tempo, ditelo subito se è diventato una protesi leghista, così almeno m’adeguo!

  52. enrico maria milic ha detto:

    alberto,

    jacopo nani mocenigo si è comprato uno spazio pubblicitario.
    se lo sono comprati (sul circuito adsense google e quindi non solo su bora.la) anche bruno zvech e alessandro tesini, entrambi del pd (ex ds).
    come capirai anche tu, se qualcuno compra gli spazi non si capisce perchè dovremmo rifiutarli.
    ciao

    enrico milic
    direttore responsabile bora.la

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *