29 Febbraio 2008

Una fioritura di carta: nuovi manifesti da votare

Da i tuoi voti a questa nuova infornata eterogenea di manifesti fotografati a Trst dalle schiere di giornalisti-cittadini di Bora.La. Le reclame sono state prodotte con entusiasmo dal territorio nostrano e dagli uffici marketing romani. Di seguito, ecco i manifesti di: Roberto De Gioia (ex Psi, ora indipendente), Sergio Lupieri (ex Margherita, ora Pd), i Comunisti Italiani, Massimiliano Fedriga (blogger e leghista), Cittadini per il Presidente (quei de Illy), Pd con Uòlter, Italia dei Valori senza grasso.

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44 commenti a Una fioritura di carta: nuovi manifesti da votare

  1. DaVeTheWaVe ha detto:

    de gioia come camber non sa neanche lui da che parte stare. le ha già provate tutte e non ricorda la differenza…
    dipietro ha messo una foto del 92.
    lupieri chi saluta? e la persona a destra nella foto di cui compare solo il naso? guardate bene il manifesto! terribile!
    comunisti semplici, accostano la loro falce&martello al nuovo simbolo.
    fedriga fa ridere. più che età sarebbe da cambiargli la faccia. nel senso che non si capisce qual è di quei cinque fighetti/e.
    i cittadini stanno volando? come fanno? sono liberi contro la casta? mah…
    veltroni sembra topo gigio e l’altro dipietro sembra, ovviamente, la reclame di una macelleria o della coop.
    blah…
    DV

  2. carlo ha detto:

    vi prego andate a vedervi il sito di degioia! ha cambiato maglia ogni tornata elettorale! incredibile! se lo rivendica orgoglioso!!

  3. maria ha detto:

    e i cittadini volanti visti da vicino? Gli hanno semplicemente cancellato il terreno da sotto i piedi!!! E Malattia, il re delle battaglie dei cittadini contro la casta, è in politica e affari dai tempi della prima repubblica!!!!

    Ma il mitico de gioia con chi si candida?

  4. Matteo ha detto:

    Sintesi telegrafica:

    1) Bevi col tapo.
    2) Avviso mortuario in paesino molisano.
    3) Semo qua, andemo con due auto a magnar a Roditti?
    4) Spareve.
    5) Bel e cocolo, ma i altri? Venusiani o Plutoniani. Cattive compagnie..
    6) Dela serie presto ciaperè el volo…
    7) Bon ma no mona.
    8 ) Coop: bovino polpa scelta in offerta

  5. carlo ha detto:

    5)bel(?!) e COCOLO????
    ma te son in carton?

  6. Giorgio ha detto:

    Divido in gironi i manifesti in esame:

    a) Facce e volti.
    a.1) Dovunque vado mi votate, ma ora che non vado da nessuna parte, vi dico: “Conosciamoci meglio” (speranza o illusione?).
    a.2) Non è colpa mia se sono (io e loro) sempre lì, lì da sempre, perchè qui da noi non cambia mai niente (sempre le stesse facce, la stessa brutta gente).
    a.3) Con me viene la gente di mare e di tutte le età (acc. si è infilato un naso da destra).
    a.4) Volto sereno, occhiale buonista e sorriso rassicurante. Eravamo nel caos e ne siamo usciti (?), ma dobbiamo cambiare ancora (nascosto, Romano gli ricorda: “Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”).

    b) Simboli.
    b.1) Se magari qualcuno perde la testa e non trova gli storici attrezzi ecco un facile pro-memoria (chè se no l’elettore vota ancora più a sinistra).

    c) Figure intere.
    c.1) Ma sì cambiamo l’età a queste persone che sorridono poco e vestono in bianco-nero-jeans (la forza di essere coerenti con i grigi figuri della prima repubblica).
    c.2) Per “il” presidente e liberi contro la casta? Sarebbe come dire siamo per lo “status quo” nel nostro pollaio, ma possiamo contestare i galli degli altri (effetto Grillo fin dentro il palazzo).

    d) Alimentari.
    d.1) Un po’ di sangue, che oggigiorno fa “audience”, per dire che quello di buono che è stato fatto in Parlamento è merito nostro (proposito per il futuro Parlamento del 2013: via i condannati – effetto Grillo lanciato avanti nel tempo).

    Complimenti a tutti i commenti che sono, come sempre, precisi ed accurati.

  7. MARISA ha detto:

    Mi soffermo solo sul manifesto con la faccia di Veltroni (PD)
    Scritta: “Non rientrate nel casos. voltate pagina”
    E poi la siglia PD. La “P” di colore verde; la “D” di colore bianco e dientro la “D” una quadrato di colore rosso. E’ chiaro il riferimento alla bandiera italiana che viene graficamente creata.
    Nulla di male per carità. Solo l’impressione che stiano – anche graficamente – rincorrendo il nazionalismo italiano della destra FINI/BERLUSCONI.
    Una “grafica” che è anche un programma?

  8. alessandro ha detto:

    vedere del nazionalismo nel simbolo del PD mi sembra francamente da ridere: la bandiera italiana non dev’essere sempre associata al nazionalismo che per altro viene sempre inteso, chissà perchè, nei suo connotati peggiori.
    Mi preoccuperei piuttosto di quanto siano simili le sigle (PD, PDL) e peggio di tutto, i programmi.

  9. Matteo ha detto:

    Concordo, no stemo esagerar dei…

  10. enrico maria milic ha detto:

    sul nazionalismo del pd: boh. certo non sono dei campioni di federalismo. non è un caso se ad aprile, di nuovo, perderanno proprio grazie ai voti del nord. ma del resto anche il pci aveva nel suo simbolo la bandiera italiana (vedi l’immagine qua accanto).

    ed ecco i miei voti:

    de gioia, 6.
    una altra campagna senza contenuti, ovvero una campagna di richiamo (branding) per elettori che già lo conoscono. di certo de gioia non punta sul voto di opinione per farsi eleggere… ; )

    italia dei valori, primo manif, 5.
    anche questa è una campagna di richiamo per elettori che già lo voterebbero. ma il problema, qua, è proprio questo: il suo elettorato almeno a trst credo sia più legato al voto di opinione che a clientele. questo è un manifesto che non dice niente.

    sergio lupieri, 6.
    come per quanto riguarda de gioia, anch’egli può godere di una bella rete di persone legata all’apparato ex margherita che già si sa lo voteranno. anche qua: nessun contenuto, il manifesto segnala semplicemente che lupieri è vivo e lotta assieme a voi.

    i comunisti italiani, 4.
    vuoto pneumatico.

    massimiliano fedriga, 5.
    la lega prende da sempre pochi voti nell’italianissima trst. non capisco bene quindi che senso abbia non proporre dei contenuti reali ma spendere i soldi pubblici per dei manifesti vuoti di senso. graficamente poi il manifesto è scarso: ma chi xè fedriga de quei là? boh.

    cittadini di illy, 6.
    se a rigor di fatti è discutibile che illy non faccia parte della casta (ormai anche lui fa politica da un bel po’) mi pare sia assai più credibile di altri a schierarsi in questa maniera. e ovviamente altri personaggi, tipo malattia, hanno molta meno visibilità di riccardo in questa organizzazione dei ‘cittadini’.
    ma anche questa alla fine è una campagna che pubblicizza un marchio, senza contenuti, senza infamia e senza lode.

    partito democratico di veltroni, 7.
    qua per me non è una campagna solo di visibilità a un marchio: uòlter accenna al fatto che tutti gli altri (pdl) sono dei casinisti malaffare chiacchere distintivo ecc. ognuno può decidere se diesse e margherita hanno sostenuto o no il caos nell’ultima legislatura che ha avuto il record di ministri, sottosegretari, eccetera. però l’idea della campagna, sulla superficie, è efficace.

    italia dei valori, secondo manif, 7.
    purtroppo la foto piccola non rende bene la qualità grafica del manifesto. qua di pietro si schiera come il partito per la legalità e per un’amministrazione pubblica efficace. questo è un bel messaggio per acchiappare il voto di opinione. bella creatività, la più bella di tutti (anche se, pure di pietro, faceva parte dell’ultimo governo prodi…).

  11. Intanto saluto tutti. Mi sembra un’iniziativa simpatica commentare i manifesti. Chiaramente io non lo farò essendo parte in causa.

    Vorrei solo precisare una cosa: i manifesti li ho pagati con i miei soldi, non con quelli pubblici, che sia ben chiaro.

    So che qualcuno utilizza i soldi dei gruppi regionali per finanziarsi la campagna elettorale. Non sono tra quelli.

    Grazie a tutti,

    Massimiliano

  12. enrico maria milic ha detto:

    chiedo scusa per lo sbaglio.

    allora alcune domande a cui non so se potrai rispondere:

    a chi ti riferisci quando parli di chi “utilizza i soldi dei gruppi regionali per finanziarsi la campagna elettorale”?

    e per quanto riguarda te, invece, devo dedurre che hai dei proventi economici da altre attività che non siano la politica. confermi?

  13. Esatto. Io ho un lavoro come tutti di 8 ore al giorno (anche se alla fine ne faccio almeno 9).

    Ogni gruppo in regione e in comune ha dei fondi che può utilizzare anche per le comunicazioni ai cittadini (giustamente dico io, almeno si sa quello che fanno).
    Alcuni invece di “comunicare” mettono le proprie foto o i propri slogan per iniziare in anticipo la campagna. Per sapere chi sono basta che sui manifesti guardi se c’è scritto “gruppo regionale…”

    Ciao,
    Massimiliano

  14. arlon ha detto:

    inizio dicendo che SICURAMENTE il PD rincorre il nazionalismo mediatico. Almeno dal punto di vista grafico, non ci sono dubbi a riguardo. Le proporzioni richiamano direttamente alla bandiera e, com’è già stato detto, un programma nazional-popolare buonista, unitario, etc non fa che rafforzare la cosa.

    Digioia: con un mix tra una fototessera e la mafia, la fiducia è al minimo storico. Perchè ripetere il sito due volte, non si sa. 3 secco

    Dipietro: si sono accorti che l’arcobaleno otticamente esce molto bene. E, affiancandolo ad una scala di grigi effettivamente questo avviene. La composizione è simmetrica, e l’uso di metafore facciali non è troppo “gridato”. E, forse, non necessario.
    Lo slogan si dimentica di essere stato al governo per anni, ma bon. 6, neutro.

    Lupieri: poco da dire, rivolto a un target di ultrasessantenni, ed è probabile che per loro questo manifesto sia propositivo. Il messaggio (sono in funzione di chi ho attorno) non è male, ma sa decisamente di già sentito, e può essere un po’ inquietante.
    Insieme a chi? Potrebbe essere una domanda legittima. Anonimo ma regolare, il logo del partito è ben visibile ma non ingombrante. 6

    Comunisti: hanno un loro elettorato, e questo è tutto ciò che conta. Vogliono rendere lo spostamento al nuovo simbolo indolore. Il che è legittimo, ma, considerando le capacità del mezzo visivo, estremamente limitato. 5

    Fedriga: Anche qui, si cerca di contestualizzare. Però gli slogan sono stereotipici, la foto pessima e incolore, il lettering usa colorazioni poco contrastate, ed è vicino al margine, diventando così praticamente illeggibile anche dalla media distanza. 4

    President: Il fatto che siano liberi non li rende capaci di volare. La metafora, di per sè vetusta ma tutto sommato piena di significato, è mal rappresentata, e il risultato sembra un rapimento alieno di massa.
    Ottimo l’uso di “il”, che richiama ovviamente il presidente stesso, il quale in modo indiretto e “subliminale” permea il manifesto. Modaiolo lo slogan… Piuttosto chiaro ma non eccezionale l’idea di base, 7-

    Caos al PD: Il non rientrare nel caos non è un problema, ma il parlare di voltare pagina.. è quantomeno contraddittorio con il fatto che si trovassero al governo.
    Il fatto stesso che non ne vogliano fare riferimento è un segno di insuccesso, ammesso anche piuttosto chiaramente. Meglio non guardarsi indietro, certamente, ma il voler guardare forzatamente in avanti genera sospetti, consci o meno, negli elettori. Il logo è lì, pronto per la sua bella X. Metafora diretta, ma funzionale. Non commento la foto, lo hanno fatto già in molti :D. Il fatto che il nome sia quasi invisibile è un buon sintomo di sicurezza sul candidato, ma la composizione in sè è veramente anonima. 6/7

    Dipietro2: Qui si ragiona. Finalmente si prova a parlare di fatti, a usare figure retoriche un po’ meno banali.
    Il messaggio è chiaro sia ad una prima che ad una seconda vista: i potenziali lettori noteranno sicuramente questo manifesto.
    Valide scelte cromatiche, peccato solamente per lo sfondo di marmo, ce per quanto possa essere suggestivo e “down to Earth”, confonde il lettering secondario.
    Però il messaggio è chiaro, diretto, possibilista. E tutto ciò si riversa nel visivo. Una spanna sopra gli altri, 9!

    Alla fine, sono stupito per la qualità infima dei concetti e delle idee (a parte in parte l’ultimo). Non c’è una parvenza di menti brillanti dietro, l’appiattimento è totale, non solo nei fatti (programmi, etc) ma anche nelle apparenze.
    Se non si vuole usare processi mentali un po’ più raffinati, sarà un segno dei tempi.. dei tempi politici.

  15. enrico maria milic ha detto:

    voto a arlon: 9.

  16. Matteo Apollonio ha detto:

    In macelleria il bancone è in marmo, anzi era, perchè ora per le norme HACCP la sua porosità non risponde alle richieste igieniche UE. Il problema è che la macelleria si addice a Di Pietro, visto che oltre ad averne spesso i toni, ha anche dimostrato grandi doti di macellaio nel cercare di massacrare una classe politica anni orsono…. 😉

  17. pierpaolo ha detto:

    ciao a tutti, sono uno dei cinque ritratti nel manifesto lega nord.
    mi sembra chiaro che l’idea comune, almeno quella dei partecipanti a questo blog, è quantomeno distante dalla realtà.
    Conosco Massimiliano da tanti anni, e so che la politica non solo non l’ha arricchito, ma gli ha portato via un sacco di soldi e tempo che avrebbe potuto passare in altro modo.
    anch’io mi occupo di politica (nello stesso schieramento ovviamente) da un bel pò e tutto quello che ci guadagno è qualche arrabbiatura con la mia ragazza perchè a volte si sente trascurata a vantaggio del mio impegno.

    per quanto riguarda i manifesti, invece, i commenti mi sembrano davvero fuori luogo.
    il nostro manifesto non esprime nulla? tra mille faccioni stampati di vecchi bacucchi che parlano di casta e cambiamento quanti hanno meno di 50 anni? massimiliano non è soltanto un giovane che vuole cambiare questa politica, ma tutto il gruppo che lavora con lui e lo sostiene lo è.
    non vi sembra un bel messaggio?

  18. arlon ha detto:

    se fosse chiaro / ben fatto, sì.
    La maggior parte delle opinioni (sicuramente la mia) NON SONO sul contenuto politico. Quello di cui parlo sono i manifesti. In sè.

    Qui proviamo a non fare propaganda 😉

  19. MARISA ha detto:

    Ieri sera ho ascoltato a “Porta a porta” la presentazione del programma di Veltroni. Mi sa che stiamo imitando gli Stati Uniti, dove la differenza tra Democratici e Conservatori è minima. Una volta ho ascoltato una intervista ad un importante intellettuale americano (Stati Uniti).

    Domanda: “Che differenza c’è tra Democratici e Conservatori?”
    Risposta: “Minima. Ha presente la differenza tra due correnti della Democrazia Cristiana?”

    Ma è così difficile avere un programma di sinistra che non dica solo cose “ovvie”? Com’è possibile continuare ad ascoltare cavolate come “abbasseremo le tasse”, “combatteremo il precariato”….
    E chi non vorrebbe meno precariato e pagare meno tasse…
    Lo voglio tutti, compreso “Fiamma tricolore”!

    Babbo Natale è già passato….e Pasqua si sta avvicinando…

  20. enrico maria milic ha detto:

    PIERPAOLO:

    scusa, qualcuno ha detto che massimiliano si arricchisce coi soldi pubblici? non mi pare.

    per quanto riguarda i contenuti dei manifesti:
    sono convinto che in italia esista una questione generazionale. certo però non voterò nessuno solo perchè è giovane. mi aspetto qualcosa di più come messaggio del dire, semplicemente, “ehy siamo giovani, votateci”.

  21. arlon ha detto:

    poco ma sicuro, concordo.

  22. Se su un manifesto c’è scritto “togliamo il grasso alla politica” è un manifesto ricco di contenuti? Oppure “Contro la casta”?, oppure ancora “voltiamo pagina”?

    IL messaggio del mio manifesto è molto chiaro: rinnoviamo la generazione politica, votiamo persone nuove. E’ ovvio che su un cartellone non si può scrivere il programma elettorale, ma dei messaggi che riteniamo importanti e per me è molto importante il cambiamento generazionale.

    Dispiace che prima di ascoltare una persona e valutarla ci sia questo atteggiamento di chiusura. Secondo me dovrebbe essere l’incontrario: l’apertura verso la speranza che qualcosa possa cambiare.

    Enrico nessuno chiede alle persone di decidere il proprio voto da un manifesto (sarebbe alquanto svilente). Io chiedo solo alla gente di ascoltarmi per poi decidere.

    Grazie e spero di poterci incontrare presto anche di persona.

    Massimiliano

  23. pierpaolo ha detto:

    allora differenzio per quanto possibile le risposte:
    se si vuole dare un voto al manifesto in quanto creazione artistica non mi si viene a dire che lo slogan “cambiamo età alla politica” è uno stereotipo perchè è quanto più lontano possibile dalla realtà, visto che giovani lo siamo davvero, a differenza di altri.
    se si parla di contenuti vorrei sapere che avremmo dovuto fare? scrivere il programma su un manifesto? e chi l’avrebbe letto? per chi è interessato a capire quali sono le idee per cui ci battiamo la sede è in via machiavelli 13.
    siamo ben disponibili a farci una bella chicchierata con chiunque.

  24. enrico maria milic ha detto:

    @ massimiliano:

    non sono d’accordo.

    ‘tirare via il grasso alla politica’ è un preciso messaggio di contenuti: vuol dire combattere le inefficienze, gli sprechi e la mancanza di meritocrazia nella amministrazione pubblica.

    dire ‘votaci perchè siamo più giovani’ è un altro messaggio.

    ognuno è libero di dare ascolto a qualcuno di questi messaggi. a me sembra più incisivo il primo

    @ pierpaolo:

    credo che alcuni dei commentatori (penso a arlon, per esempio) non diano voti in base alla ‘creatività artistica’. il marketing, il design e la comunicazione sono materie studiate all’università. sono inoltre settori cruciali per tutti i settori industriali avanzati.

    dai politici mi aspetterei che si affidassero a esperti del settore della comunicazione. e invece mi pare che questo non accada.

  25. Mi scuso ma questo è l’ultimo commento che posso fare per oggi perchè tra poco devo abbandonare il pc.

    nel manifesto non c’è scritto “votaci perchè siamo giovani”: questa è una pura invenzione. C’è scritto “cambiamo età alla politica”

    Un chiaro messaggio di rinnovamento.

    Vi ringrazio ancora per l’opportunità di poter raccontarvi le mie idee e come è nato anche il manifesto e con quali intenti 🙂

    Ciao
    Massimiliano

  26. pierpaolo ha detto:

    non pretendiamo di essere votati perchè siamo i più giovani, chiediamo il voto perchè per la nostra età siamo gli unici in grado di poter dire di non essere il grasso della politica, perchè siamo gli unici in grado di poter dire di non essere “casta”. a differenza di un dipietro e dei candidati che si porta dietro.
    per quanto riguarda le capacità spero che l’elettore medio non decida il suo voto da un manifesto ma da questo sia solo spronato a conoscerci e a capire cosa e quanto possiamo fare.

  27. arlon ha detto:

    Il punto non è giovani o non giovani, per quanto mi riguarda.
    E’ che un manifesto può avere una maggiore o minore quantità di contenuti, è una scelta libera da valutarsi di volta in volta..
    ma se le metafore usate sono un minimo complesse (provando a non considerare l’audience sempre come una massa di 12enni – come da teorie televisive), allora sì che è possibile inserire una parte del programma, un contenuto, una personalità, una caratteristica, etc.. in maniera effettiva. E il manifesto di Di Pietro lo fa.

    Ma per fare questo bisogna 1: capire l’estrema importanza della progettazione grafica e affiancarla alla fase finale del processo ideativo – 2: scegliere chi se ne occuperà per merito e non per amicizia, etc.. – 3: avere ben chiaro che da un manifesto/applicazione visiva, specialmente da politici “minori”, dipenderà la quasi totalità dei consensi.. o dei contatti, essendo spesso l’unico modo in cui diventare visibili. E comportarsi di conseguenza.

    Sicuramente gli esempi per quanto riguarda manifesti fatti bene vanno trovati all’estero! (Regno unito, Germania, e soprattutto Svizzera – esempio celebre: http://farm2.static.flickr.com/1002/1339641587_43216466d1.jpg – nonostante il contenuto xenofobo, visivamente è di qualità eccellente! )

    p.s: è un post con concetti intesi in generale, non sui poster in alto.

    p.p.s: un piccolo link-regalo per i politici e per chi capisce un po’ di tedesco, per capire come il livello POSSA essere più alto, e non di poco: http://politikvisuell.twoday.net/

  28. arlon ha detto:

    tra l’altro, noto adesso che al link del sito i manifesti sono di 2/3 anni fa..

  29. pierpaolo ha detto:

    il manifesto della pecora nera è molto bello, ma forse vi sfugge un piccolo particolare: quello, come quello di di pietro o dei cittadini è un manifesto di propaganda di un partito. quello di lega nord che state giudicando è un manifesto di propaganda di un singolo candidato.
    da abili “comunicatori” dovreste forse tenerne conto.

  30. MARISA ha detto:

    I manifesti sono oggetti della grafica che possono essere più o meno belli, più o meno possono saper comunicare….

    Ma intanto i “padroni” della politica già dichiarano nelle interviste: “io porto in Parlamento X e Y…”.
    …..Ossia, il Parlamento è già fatto! I primi delle liste già eletti….
    Mi chiedo perchè spendono soldi per fare i manifesti…
    Si chiudano in una stanza e si mettano d’accordo tra di loro….

  31. arlon ha detto:

    pierpaolo: La differenza c’è ma è minima.

    Soprattutto nel vostro caso, in cui non si vuole mostrare il classico faccione (cosa in sè positiva).
    Si aprono però strade verso possibili soluzioni ben più complesse del “gruppo di amici”, tutto qui.

  32. pierpaolo ha detto:

    scusa marisa, ma vedo ancora una volta un idea distorta della politica.
    premesso che non piace nemmeno a me questa legge elettorale, dalle tue parole emerge l’immagine di questi loschi figuri che, rinchiusi in uno stanzino buio decidono le sorti dell’umanità scegliendo a loro piacimento i candidati.
    chi può trovarsi nella situazione di essere messo in lista si è fatto anni e anni di gavetta, di duro lavoro e sacrifici, di soldi spesi non per raggiungere il potere, ma degli ideali.
    non ci credi? perchè non ti fai mettere tu in lista?

  33. MARISA ha detto:

    PierPaolo…..se io non voglio votare il secondo della lista perchè lo considero politicamente un “portaborse” che ha fatto carriera nelle stanze del partito, insomma uno che se non vive di politica va a mangiare alla Caritas…..mi spieghi come faccio?

  34. pierpaolo ha detto:

    io ti sto dicendo che per te uno che fa il portaborse è un losco affamatore del popolo che non ha mai fatto nulla di buono in vita sua, per me è uno che ha dedicato tutta la vita al lavoro, come tu la dedichi al tuo lavoro o ai tuoi interessi. lui è stato particolarmente capace ed è riuscito ad emergere.

    e, ripeto: a me non piace questa legge elettorale, ma il voto è sempre dei cittadini, non vuoi far eleggere il secondo in lista? non votare quella lista! sembra facile, ma purtroppo non è così perchè la maggiorparte di noi vota per ideologia: non si vota lega perchè è razzista, i suoi manifesti sono brutti e dice solo cavolate, e non ci si sofferma ad ascoltare e a capirne i contenuti.

  35. carlo ha detto:

    quindi ammetTi che la lega è razzista?…cazzo era ora….

  36. pierpaolo ha detto:

    si, allo stesso modo in cui ho detto che abbiamo dei brutti manifesti e diciamo solo cavolate.
    vedi questo è il discutere con uno che ragiona solo per ideologia.

  37. enrico maria milic ha detto:

    pierpaolo:

    ma scusa, sarà pur vero che un portaborse in teoria non emerge ‘così tanto’ grazie al merito quanto un imprenditore, un libero professionista o, in paesi fuori dall’italia, un ricercatore universitario?
    non sarà che un portaborse emerge ‘di più’ grazie ai rapporti amicali e familistici?
    certo,
    possiamo anche discutere di quanto sia valida e fondata l’ideologia della meritocrazia, ma insomma…

    carlo:
    no provocazioni… please
    ; )

  38. enrico maria milic ha detto:

    non credo che così tanti under 35 votino per ideologia.

  39. pierpaolo ha detto:

    ma stiamo scherzando? tu pensi davvero che basti essere amici del parlamentare per finire in lista? e se ti viene in mente qualche nome pensa a che fine ha fatto il raccomandato e il raccomandante.
    e comunque per provocare a mia volta: quanto del successo di un imprenditore o di un libero professionista è dovuto al suo merito e quanto alle sue conoscenze?

  40. pierpaolo ha detto:

    dici che non sono tanti che votano per ideologiaq e per sentito dire? fino a qualche anno fa eravamo additati come rivoluzionari eversivi ora non c’è forza politica che non sia d’accordo col federalismo fiscale.
    perchè la stessa cosa detta dalla lega suona in modo diverso se detta da pdl e pd?

  41. MARISA ha detto:

    Pierpaolo……la politica è piena di “portaborse” che se non vengono rieletti o se non gli trovano un “posticino” in qualche ente parapubblico (nella ipotesi di non rielezione)…..vanno a mangiare alla Caritas…

    Per questo è FONDAMENTALE la preferenza…..che i partiti NON vogliono…..perchè gli va benissimo questa legge elettorale!
    Altro che feudalesimo….

  42. pierpaolo ha detto:

    marisa, ripeto: se nella lista del mio partito se trovi un raccomandato sei liberissima di non votarla. il discorso è che si parla e si riparla ma alla fine il pregiudizio prevale tu probabilmente non voterai mai lega anche se ti dimostro che per noi il metodo che descrivi non vale e magari darai il tuo voto a qualche movimento che è di questo sistema si nutre da anni ma che ideologicamente ti è più vicino.

  43. MARISA ha detto:

    Scusa Perpaolo…..ma guarda che il mio ragionamento non faceva riferimento alla Lega Nord, ma a tutti i partiti…

    E se in regione non avrò alcun problema a scegliere chi e come votare perchè c’è la preferenza e il voto disgiunto, a livello statale le cose cambiano completamente: nel partito che vorrei votare come capolista da Roma impongono UNO che viene da fuori e non so neppure chi sia; il politico locale, iscritto come numero due nella lista, lo prenderei a pedate nel sedere (conosco le sue idee…) e solo al quarto posto trovo un candidato che mi piace….

    ……Cosa faccio? Non voto questo partito? Sicuramente lo farò….perchè il candidato numero due (candidato locale) non piace assolutamente e non capisco perchè devo votare un capolista sconosciuto (che vada a farsi elleggere a casa sua! )

  44. AndJusticeForAll ha detto:

    Caro Fedriga,
    ti impegnerai a far restituire tutti i soldi che la Lega ha lasciato impunemente fregare ai soci della Credieuronord?

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