Mentre la gente manifestava pacificamente davanti al parlamento (500.000 persone), qualche centinaio di teppisti provenienti dal mondo del tifo organizzato, ha creato non pochi problemi di ordine pubblico in una zona attigua alla manifestazione. Nella Kneza Milosa, importante via del centro, ci sono molte ambasciate: USA, Turchia, Germania oltre al Consolato della Croazia, del Belgio e d’Italia. Tutto in trecento metri di strada: una manna. Hanno attaccato l’ambasciata USA con decisione e dopo una ventina di minuti sono incredibilmente riusciti a creare un varco nella sicurezza approntata dalla polizia ed hanno appiccato il fuoco. I lacrimogeni si sono susseguiti, e mentre l’ambasciata americana era avvolta dalle fiamme, nella ritirata hanno bruciato la bandiera del Consolato di Croazia e seriamente danneggiato l’esterno degli edifici delle ambasciate sopra citate. Feriti oltre a manifestanti e poliziotti, anche alcuni giornalisti e fotografi. In basso la mappa della città con le zone calde del pomeriggio belgradese.
repubblica parla di un morto, a me pare che stiamo veramente sottovalutando la faccenda; il problema è, c è in italia una moltitudine capace di far retrocedere d’alema e quindi di mobilitarsi (stile spagna dico)?
Il circolo del cinema LUMIERE presenta, venerdì 22 febbraio alle ore 20,
presso la sala del circolo culturale Ivan Grbec di Via di Servola 124 il
film-documentario “Realities Kosovo/a. Voci di minoranze dimenticate”, della
giornalista triestina Eva Ciuk, che sarà presente alla proiezione.