13 Febbraio 2008

“Dal Lùnedi al Giòvedi”

Il dibattito sulla lingua friulana non cessa.
I commenti su Bora.La sono lì a testimoniarlo.
E’ giusto o no che il Friulano passi attraverso la scuola pubblica?
E’ giusto che l’istituzione pubblica preveda sempre e comunque la doppia lingua?

Il dibattito è sempre più infuocato.
Soprattutto a Trieste.
Che non sta affatto a guardare. Che è incazzata, sembra dire “e noi chi siamo?”

Tanto che la Motorizzazione Civile decide di incazzarsi a modo suo e per ricordare a tutti che la Motorizzazione Civile di Trieste non può essere altro che a Trieste decide di imbastire questa meravigliosa segreteria telefonica:

0406791111

Telefonare per credere.
Ocio Marilenghe, stiamo arrivando anche noi!!!

p.s. Tra le altre cose penso possa essere un servizio meraviglioso per tutti gli emigranti nostalgici del Lùnedi…ascoltano Lorenzo Pilat, gli scende la lacrima e chiamano questo numero…
p.p.s. Grazie a Stefano per la segnalazione

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7 commenti a “Dal Lùnedi al Giòvedi”

  1. anonimo triestino ha detto:

    Per motivi che il Fiandra intuirà, non posso lasciare il mio nome e cognome e dunque (solo per stavolta) ricorro all’abominevole forma dell’anonimato.
    Mi immagino un “foresto”, che ignaro chiama la Motorizazione de Trieste e alla segreteria telefonica sente questa voce gentile e professionale che recita la cantilena “lùnedi màrtedi mèrcoledi giòvedi e vènerdi”.
    Poi telefona la Motorizzaziane de Gorissia e sente “lanedì maartedì marcoledì giavedì e vanerdì”.
    Indi chiamerà Udin e sarà la volta di “lunis martars miercus joibe e vinars”
    Forse a Pordenone (dove fanno la Fiera del Libro e l’altr’anno è arrivato Amos Oz) parlano itelian.

  2. Julius Franzot ha detto:

    Con le diverse risposte delle motorizzazioni (notoriamente focolai di inefficienza) cosa vuoi dire? Non si tratta di regionalismi spinti, ma solo di un certo malcostume sparso per tutta la Regione, soprattutto a Trieste. Non penso che a Udin ti darebbero quelle risposte.
    E se ti dicessero: Ponedeljak, Sreda, Torek…?
    Siamo una Regione con 4 lingue protette e non ci trovo nulla di male se le LINGUE vengono anche applicate. Friul a lis Furlans!

  3. enrico maria milic ha detto:

    concordo

  4. marisa ha detto:

    Segnalo quanto mi è successo ( e più di una volta!) telefonando a un “numero verde” dell’Università di Trieste.

    Riesco a prendere la linea dopo vari tentitivi. In lingua italiana, mi presento e spiego il motivo della telefonata e l’informazione che desidero avere. Dall’alta parte del telefono, una LEI, mi riponde in perfetto dialetto triestino. Tutta la conversazione, durata vari minuti, è andata avanti cosi: io parlavo in lingua italiana e l’addetta dell’università….in dialetto triestino.

    Confesso che a un certo punto è stata forte la mia tentazione di passare alla lingua friulana, tanto per far capire al mia interlocutrice che non era al bar con la sua collegha…..ma stava rispondendo ad un NUMERO VERDE dell’Università di Trieste. Non l’ho fatto, ma la prossima volta lo farò sicuramente.

    Del resto, a Trieste, in quasi tutti gli uffici pubblici capita di sentirsi apostrofare con un “la me diga….”.
    E pensare che in Friuli abbiamo avuto bisogno di una legge di tutela per poter pretendere che negli uffici pubblici ad una domanda in friulano, ci fosse anche la risposta in friulano…

  5. zima_bela ha detto:

    interessante.succede anche a me in bisiacaria. ma ultimamente sta cosa si è intensificata. una volta ne parlavo con una persona che lavora inm un ufficio pubblico e mi ha detto che ti parlano in dialetto se sentono l’inflessione. affermazione pubblica di appartenenza culturale?

  6. marisa ha detto:

    Rimane sempre il fatto che a un numero verde dell’università di Trieste e più in generale per domandare (in ufficio pubblico) all’utente “desidera?”, si dovrebbe utilizzare la lingua italiana.

    Infatti il dipendente pubblico non conosce a priori la lingua madre dell’utente che gli sta davanti o che è al telefono. Potrebbe anche essere napoletano, friulano o extra-comunitario! Poi se l’utente gradisce il dialetto triestino o la lingua friulana, o altro idioma, va benissimo la conversazione anche nell’idioma dell’utente.

    Almeno io la penso così.

  7. Marco ha detto:

    Esperienza divertente. Ma nessuno ha ricordato loro che l’italiano e’ un’altra cosa?

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