7 Febbraio 2008

Nave turca in fiamme a Rovigno: incendio sotto controllo?

Con un certo sbigottimento, compilo una rassegna stampa del potenziale disastro ecologico per il nostro mare causato dalla nave turca in fiamme al largo di Rovigno. Mentre Il Piccolo cartaceo di oggi dà poco rilievo alla notizia (fonti slovene hanno parzialmente sminuito possibili conseguenze negative sull’ambiente), i media nazionali la trascurano totalmente e follemente- Riporto di seguito le homepage dei più importanti siti sloveni, del quotidiano croato di Fiume/Rijeka ‘Novi List’, le disinteressate home di Repubblica, Corriere e La Stampa e, dal sito della Regione FVG, alcuni dei lanci locali Ansa di ieri. Intanto, per quello che capisco il croato, Javno informa che l’incendio è ‘sotto controllo’ e pubblica nuove foto (vedi sotto). Ecco la rassegna stampa:


06-FEB-08 18:29

INCENDIO SU NAVE: INGV, A RISCHIO ANCHE COSTE ITALIANE

(ANSA) – ROMA, 6 FEB – L’eventuale sversamento di idrocarburi e sostanze inquinanti dall’Und Adriyatik, una nave carco turca, potrebbe arrivare fino alle coste italiane. E’ quanto sostiene l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che ha intrapreso un lavoro di simulazione dei danni che potrebbero essere causati dalla temuta uscita di sostanze nel Mar Adriatico, a causa dell’incendio divampato a bordo della nave ora al largo delle coste della Croazia settentrionale. L’istituto ha già avvertito del rischio la Guardia Costiera. In tempo reale il gruppo di scienziati, ha fatto sapere lo stesso istituto, sta fornendo appoggio alle autorità competenti producendo simulazioni dedicate sulle possibili traiettorie di dispersione degli inquinati. “Abbiamo fatto la simulazione e abbiamo mostrato che lo sversamento – dichiara la coordinatrice Nadia Pinardi – potrebbe indirizzarsi verso l’Italia e in circa sei giorni arrivare al largo di Ravenna. Abbiamo contattato la Guardia Costiera del medio-alto Adriatico, attrezzata con particolari navi dotate di panne galleggianti che possono bloccare la traiettoria della macchia, e difendere la costa”. (ANSA).

06-FEB-08 19:25

INCENDIO SU NAVE: RIPRESO SPEGNIMENTO, RISCHIO RIMANE ALTO

(ANSA) – ZAGABRIA, 6 FEB – La nave mercantile turca è ancora in fiamme a largo della penisola istriana, nel nord Adriatico,ma le operazioni di spegnimento sono potute riprendere dopo che il fuoco ha creato una crepa che permette di gettare l’acqua nell’interno dell’imbarcazione. Per ora la nave non sta affondando e non ci sono visibili danni per l’ambiente marino,ma il pericolo è ancora alto. Il ministro degli interni croato Berislav Roncevic, recatosi in Istria dopo la notizia dell’avaria, ha spiegato che dalle 16.00, dopo un’interruzione di circa quattro ore, due canadair hanno ripreso a gettare acqua sulla imbarcazione in fiamme. Nel primo pomeriggio si era temuto che le correnti marine e il vento spingessero il mercantile verso la costa, ma il cambiamento delle condizioni atmosferiche lo ha di nuovo portato al limite delle acque internazionali, a circa 12 miglia dalla costa istriana. “La nave non sta affondando e non ci sono fuoriuscite visibili di carburante o altri liquidi tossici, ma la situazione rimane seria”, ha aggiunto il ministro. (ANSA).

06-FEB-08 21:10

INCENDIO SU NAVE:INTERVENTO SOCIETA’CHE SI OCCUPO’ DEL KURSK

(V.”INCENDIO SU NAVE:IN ARRIVO TECNICI DA …”DELLE 18.55) (ANSA) – ROMA, 6 FEB – Sarebbero tutte private le società specializzate in emergenze incendi su navi che dalla Turchia, dall’Olanda e dalla Gran Bretagna si stanno muovendo per raggiungere il tratto di mare dove, dalla scorsa notte, è in fiamme un traghetto turco, al largo di Rovigno (Croazia). In particolare – secondo quanto si è appreso – sarebbe stata coinvolta la ‘Smith’, la stessa società olandese che nell’agosto del 2000 fu chiamata per il recupero del Kursk, il sottomarino nucleare russo a bordo del quale morirono 118 uomini dell’equipaggio. La ‘Smith’ avrebbe inviato in queste ore in Austria un modulo antincendio che, su un camion, arriverà a Trieste per poi essere trasportato su un rimorchiatore nel tratto di mare dove il traghetto turco è in fiamme. (ANSA).

06-FEB-08 21:14

TRAGHETTO IN FIAMME IN ALTO ADRIATICO,RISCHIO AMBIENTE /ANSA

A BORDO 850 TONNELLATE IDROCARBURI, QUATTRO FERITI LIEVI (di Alfonso Di Leva) (ANSA) – TRIESTE, 6 FEB – Brucia dalla scorsa notte, al largo di Rovigno (Croazia), uno dei grandi traghetti turchi della “autostrada del mare” Trieste-Istanbul, la più importante del Mediterraneo, e scatta l’allarme ambiente per l’alto Adriatico. Nei serbatoi della nave ci sono circa 850 tonnellate di idrocarburi (800 di ‘fuel oil’ per alimentare i suoi motori e 50 di diesel marino) e nessuno si è sentito finora di escludere il rischio di una disastrosa esplosione; o quello di uno sbandamento del gigantesco scafo (é lungo 193 metri) con il conseguente, inevitabile affondamento; o, ancora, di uno sversamento di idrocarburi in mare. Per di più, nella stiva ci sono 202 Tir e uno dei loro potrebbe facilmente esplodere per le altissime temperature che sta raggiungendo la nave.

06-FEB-08 21:28

INCENDIO SU NAVE: ARPA EMILIA-R. IN MONITORAGGIO COSTANTE

(ANSA) – BOLOGNA, 6 FEB – Per l’incendio sul mercantile al largo delle coste istriane (15 miglia nautiche circa da Rovigno e 55 dal delta del Po), la direzione generale di Arpa Emilia-Romagna, di concerto con l’assessorato regionale all’ambiente, ha assicurato che “il monitoraggio costante delle acque emiliano-romagnole” fatto dal dal battello Daphne “garantirà la tempestiva segnalazione di eventuali impatti sulle acque e sulle coste, la cui possibilità al momento appare peraltro remota”. L’Arpa ha ribadito che non sono ora note nel dettaglio tipologia e quantità delle sostanze contenute nei 200 mezzi di trasporto merci che si trovano sul traghetto in fiamme, che fa normalmente spola tra Trieste e le coste turche. “Tuttavia – ha aggiunto -, si presume che solo un numero limitato di essi sia adibito a trasporto di sostanze liquide, non necessariamente pericolose. La quantità non rilevante di liquidi potenzialmente inquinanti, la collocazione della nave in mare aperto e la sua distanza dalle coste italiane inducono ad un ragionevole ottimismo sull’assenza di danni ambientali lungo le coste emiliano-romagnole”. (ANSA).

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8 commenti a Nave turca in fiamme a Rovigno: incendio sotto controllo?

  1. valerio ha detto:

    solo per pignoleria: corriere della sera, pagina 23, taglio destro. breve ma accurata.

  2. arlon ha detto:

    “INCENDIO SU NAVE: INGV, A RISCHIO ANCHE COSTE ITALIANE”

    Quanto odio questo tipo di titoli. Perchè, è evidente: se non arriva in Italia, che ce ne frega a noi?

  3. enrico maria milic ha detto:

    dal forum del meetup triestino legato a beppe grillo:

    Vi passo un po’ di notizie dal TG croato (se volete vedere del video di stamattina lo trovate qui: rtsp://video2.hrt.hr/WEB/brod_384K_Stream.rm solo immagini, e qui rtsp://video2.hrt.hr/WEB/0702Brod_pozar_384K_Stream.rm
    telegiornale HRT1 delle sette e mezza, in croato)

    Le buone notizie sono che per ora non c’e’ inquinamento delle acque perche’ non si e’ verificato sversamento del carico. Per tutta la notte hanno annaffiato la nave coi rimorchiatori per evitare che le lamiere si surriscaldassero al punto di deformarsi e far scoppiare la struttura.

    Stamattina dovrebbero essere in azione gli specialisti olandesi convocati d’urgenza dall’armatore turco, che proveranno a calarsi sulla nave per spegnere l’incendio, scoppiato originariamente nella sala macchine ieri mattina. Poi saranno anche collocate delle barriere galleggianti intorno, ma prima devono spegnere la nave.

    Il luogo dell’incidente si trova in acque territoriali croate, ai limiti dello ZERP (* sapete cos’e’ lo ZERP? se ne parla a Trieste?), 15 miglia nautiche al largo dalla costa ad ovest di Rovigno, 10 miglia da Brioni. Ora ridotte a circa 4-5, perche’ durante la notte la nave si e’ avvicinata molto. Si spera che giri in Bora, che la rilancerebbe piu’ al largo. Continua a bruciare, anche se con minor intensita’ perche’ nel frattempo buona parte del carico e andata in fumo.

    La nave e’ turca, si chiama “UMD-Adriatic”. e’ lunga 193 metri, stava viaggiando sulla regolare linea Istanbul-Trieste con 200 camion. A bordo, 800 tonnellate di nafta, 50 tonnellate di diesel, 2 tonnellate di fiammferi (*** senza parole…), 9 tonnellate di olio. I 22 membri dell’equipaggio e 9 passeggeri sono stati salvati da una nave greca e portati a Venezia.

  4. djn ha detto:

    Ok, la notizia è arrivata anche su BBC [http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7232498.stm]. Per completezza su obala.net [http://obala.net/novice/news.php?id=18099&comments_page=1] uno dei primi commenti (in fondo alla pagina) riporta integralmente il comunicato ANSA, inclusa quindi la parte in cui Enrico Samer usa termini più misurati per descrivere la situazione. Concordo.
    Sono certo che termini come ‘catastrofe’ facciano audience, ma personalmente li riserverei per disgrazie di un altro ordine di grandezza [http://en.wikipedia.org/wiki/Oil_spill#Largest_oil_spills]. Gli incendi in mare si ripetono periodicamente da quando le navi hanno montato i primi motori a vapore, anche in Adriatico. Ben più preoccupante, anche se non fa prima pagina, quanto riversato in mare giorno dopo giorno dal Po.

  5. zima_bela ha detto:

    spero che la catastrofe si oramai scongiurata ma sono rimasta sconcertata anch’io del quasi assoluto silenzio degli organi di informazione nazionali.
    qualcuno sa spiegarmi il motivo?

  6. Sw ha detto:

    scusate, ma la causa??? si sa?
    e le procedure antincendio non esistono? se va a fuoco un motore si sputtana l’adriatico così al volo?
    non mi pare cosa di poco conto tutto sto sversamento in mare, nonchè le sostanze usate x spegnere l’incendio…
    trovo strano che si stia facendo passare la cosa come quasi normale.
    e se a bordo su qualche tir ci fose stato qualche povero clandestino non scoperto?

  7. marisa ha detto:

    E’ noto che il mar adriatico è una “pozzanghera” con bassi fondali (rispetto ad altri mari) e un ricambio d’acqua molto lento: tutte caratteristiche di un mare chiuso qual’è il mar Adriatico. Questo vale soprattutto per la parte alta, da Ancona in sù.

    Un incidente ad una petroliera o altra nave che trasporta materiale inquinante, sarebbe un disastro spaventoso in un mare con le caratteristiche del mar Adriatico (privo o quasi di ricambio).

    Perchè i mass-media ne hanno parlato poco? Forse perchè i giornalisti non conoscono la geografia e hanno pensato che la costa croata è lontana dalla costa italiana per cui non c’era pericolo per l’Italia? E se non c’è pericolo per l’Italia, perchè parlarne?

  8. zima_bela ha detto:

    si sa che sui telegiornali nazionali le zone geografiche sono molto limitate:
    italia
    stati uniti
    medio oriente
    ah sì adesso la francia ma è un caso…

    x quanto riguarda il pericolo ecologico sull’adriatico forse nn se ne parlava x non creare il panico

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