24 Gennaio 2008

“Tutto quel bling-bling al Vaticano, ma…”

Brillante e thoughtful post di Andrea Rodriguez sul suo nuovo blog, “Trieste brucia”, a proposito del papa, di Di Piazza che schiera il Comune di Trieste a favore della libertà del papa e, in sostanza, sulla scelta di Andrea per da che parte stare

Il Vaticano non è proprio la mia cup of tea: troppo sfarzo, troppo bling-bling neanche fossimo in un video di 50Cent.
[…]
ci vorrebbe una bella ridimensionata ed una notevole pulizia interna) ma da un altro la Religione rappresenta a mio avviso l’ultimo baluardo umano e spirituale ad opporsi al dominio della Ragione e della Macchina.
Dio c’è.
E mi detta questo post.
Scherzi a parte, io credo.
[…]
Il laicismo esasperato che vuole cacciare il divino da ogni cosa (in questo caso dall’Università di Roma) può travestirsi da tolleranza, ma resta quello che è: il Mostro-Macchina partorito dall’Illuminismo, la creatura più intollerante in assoluto.
Non credo ad un Mondo potenzialmente tutto spiegabile razionalmente e meccanico tic-tac come un orologio, e non si tratta di fare i baciapile, si tratta di sopravvivenza.
La Ragione che anima la Macchina ha un solo imperativo: Profitto. Punto e basta.
[…]
Per questo, tutto sommato riconoscendo una notevole arbitrarietà nel gesto, approvo lo striscione messo dal sindaco Dipiazza in Piazza Unità e mi diverte perchè gli ultrà laici rosicano da morire, si incazzano e quando si incazzano fanno rumore e necessariamente vengono fuori allo scoperto in tutta la loro intolleranza e incapacità di dialogo.
[…]
E si incazzano gli ultrà laici!”Com’è possibile” – si chiedono – “che nel duemila, con il livello di scienza e tecnica che abbiamo raggiunto, ci sia ancora qualcuno che crede in Dio??”
E’ semplice.
Perchè la vostra scienza e la vostra tecnica, il vostro dio-Macchina, hanno saputo creare solo un mondo orrendo, vuoto freddo e insensato.
Un mondo suicida, che si sta sgretolando e sta collassando su se stesso, minato dall’interno.
Cioè da noi.
(Ma guarda te che me tocca pure difendere Ratzinger…)

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10 commenti a “Tutto quel bling-bling al Vaticano, ma…”

  1. arlon ha detto:

    El fatto xe che un sindaco NO POL parlar a nome de tuta la citadinanza quando xe stado votado da meno de la metà dei citadini. Lo fa a nome suo, e posibilmente coi sui soldi. Punto.

  2. jessy ha detto:

    Quanta banalità, quanta rozza semplificazione!
    “… la Religione rappresenta a mio avviso l’ultimo baluardo umano e spirituale ad opporsi al dominio della Ragione e della Macchina.” Quindi, abbiamo solo ” la Religione” contro ” la Ragione “, tutto qui?
    Di fronte a questo tipo di affermazione, pure le riflessioni di Ratzinger, bollate qualche volta come “reazionarie”, appaiono come “summa philosophiae”

  3. Julius Franzot ha detto:

    1. Concordo con il fatto che un sindaco non può parlare a nome della città se non è stato votato dalla maggioranza degli aventi diritto di voto. A prescindere.

    2. Ho letto l’articolo di Rodriguez e devo dire che in gran parte concordo. A parte le mie personali convinzioni, di cristiano, non necessariamente cattolico, secondo me l’ abbaglio dell’ Occidente è incominciato con Kant, che ha istituzionalizzato il centrismo etico di ogni singolo individuo, praticamente relativando tutto (“fai che ogni tua azione possa essere il principio di una legislazione universale”). Questo, che gli entusiasti ed i facili profeti chiamarono “illuminismo”, in realtà spianò la strada alla Dea Ragione di Napoleone, nel cui nome fu devastata ed asservita mezza Europa. Da notare: Napoleone partiva dalla distruzione della famiglia per distruggere un popolo, faceva ballare alla sera delle prostitute con la sua coccarda per le strade, cosicchè gli uomini inneggiavano all’ imperatore-ruffiano e lo seguivano.
    Passando per Hegel, il concetto della soggettività della morale e dell’ assenza di un’istanza superiore passò a Marx (quindi in ultima analisi a Lenin e Stalin, per cui “tutto il potere ai Soviet”, fino ai Gulag)) e, per mezzo del Superuomo di Nietzsche, a Mussolini e Hitler, convinti che le proprie categorie morali, al di là del Bene e del Male, fossero tanto valide da imporle al proprio Popolo e a quelli altrui. Guerre preventive e Lager.
    Un balzo di qualche decennio… e ci troviamo il Dio Denaro, l’aziendalizzazione di tutto, le bombe merikane in Irak, Guantanamo, i hedge-fonds che comprano, licenziano e vendono… e tutta la freddezza umana e sociale dei nostri giorni.
    Non per difendere Bin Laden, resta uno sterminatore e un profeta d’odio, ma forse la reazione islamica al mondo occidentale è proprio il rifiuto dell’ ateismo elevato a sistema che caratterizza i nostri Paesi. E’ più facile impiantare un nuovo sistema (p. es. l’ Islam) sul nulla morale, che su di un sistema consolidato di valori, p.es. il Cristianesimo.

  4. Matteo Apollonio ha detto:

    Sarebbe una guerra a suo modo nobile, se fosse spinta dal rifiuto all’ateismo elevato a sistema. Ma io credo, Julius, che questa sia una comoda e facile piattaforma politica per assecondare l’interesse delle leadership arabe,che in questo modo spingono le masse a riconoscersi contro un nemico. Attraverso una esasperata propaganda con facili messaggi d’odio, fanno perdere l’attenzione sulle loro enormi lacune culturali e organizzative, addossando le responsabilità del loro drammatico arretramento a Israele, agli Usa, all’Occidente. ma così non è, a mio modo di vedere.

  5. Simone ha detto:

    Se invece le guerre sono fatte in nome di Dio e basta, tutto a posto? o_O

  6. Matteo Apollonio ha detto:

    Ti sembra che pensassi questo caro il mio notaio Simone?

  7. Julius Franzot ha detto:

    @ Matteo: fin dai tempi di Maometto l’Islam, per cui politica e religione sono inscindibili, ha usato la coesione religiosa per motivare i cittadini/fedeli a fare guerre di conquista. Ricordiamoci che l’Islam ha 632 anni meno del Cristianesimo ed il dogmatismo più assoluto. Appunto come ai tempi dei roghi delle streghe, di Giordano Bruno, di “Dio lo vuole!”.
    Io intendevo dire: ora che l’ Occidente (o chi per lui) è entrato a stretto contatto con l’Islam, sta occupando il suo territorio e tentando di dividere i governi dei paesi islamici, la visione manichea atavica dell’ Islam, diciamo, degli attizzatori di estremismi, è quella di un Occidente ateo, rispetto ad un Islam religioso. Quindi, un po’per usare un tema familiare ai mussulmani, lanciano la guerra santa contro gli infedeli, che, in questa particolare fase, chiamano, a ragion veduta “atei” (ai tempi di Maometto, si diceva “idolatri”). A latere, uno degli scopi dell’Islam estremista è sempre stato quello di islamizzare il mondo, e, come a suo tempo Napoleone, Al-Kaida si accorge che è più facile infiltrare e convertire un mondo materialista, scontento e disorientato, che un Popolo che ha già la sua fede in cui crede (p.es. Israele). Gli Apostoli di Cristo erano artigiani, pescatori e contadini, non sacerdoti del Sinedrio. I Sanculotti si chiamavano così perchè non portavano mutande, e non era per esibizionismo…

  8. arlon ha detto:

    mah non mi sembra che Al-Qaida faccia tutti sti proseliti, in Europa..

    Ma da quando in qua ateismo vuol dire “nulla di valori”?
    Da quando in qua ateismo = stato laico?

    Mi sembra che si stia perdendo un po’ il senso originale delle cose.. con gli ovvi approfittatori che si lanciano sulla situazione a mo’ di avvoltoi, ognuno veda i propri.

  9. arlon ha detto:

    http://www.globalproject.info/art-14727.html

    fantastici! 🙂
    Un bon sistema per far capir che la “mia” parola val quanto quela del sindaco!

  10. ciars_cdc ha detto:

    Grazie per il “fantastici”, lo apprezziamo.
    Apprezziamo meno il fatto che qualche idiota, probabilmente convinto di essere “fascista” (…nel 2008…) abbia avuto la brillante idea di venire la notte scorsa sul ponte di Ponziana, dove ha sede la Casa delle Culture, per romper una panchina (le abbiamo installate il maggio scorso, a uso e consumo pubblico) e tentar di sfondare un vetro (blindato, quindi…).
    D’altra parte uno degli striscioni era proprio “Trieste sta con le panchine” e sappiamo quanto Franco “flex” Bandelli non apprezzi l’ironia…

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