Zuzzurro e Tullio Solenghi saranno ospiti della nuova stagione teatrale gradiscana. Il programma è stato presentato ieri dal direttore artistico Walter Mramor, il quale ha sottolieanto come “varare l’undicesima stagione teatrale alla Sala Bergamas significa dare continuità a un progetto artistico che mira a rinnovare la passione per il teatro, da parte degli Artisti associati e del Comune di Gradisca, e a dare risposte a chi reputa la cultura indispensabile all’arricchimento personale”.
La ricerca di un nuovo cartellone diventa una sfida per soddisfare i gusti di un pubblico esigente, sempre alla ricerca di stimoli coinvolgenti e di una frequentazione di spazi dove venga rappresentata la realtà di una società in continua evoluzione, un luogo –il teatro-, dove si possano identificare…
ed esternare i propri pensieri.
Quest’anno la rassegna si svilupperà in sei appuntamenti in abbonamento, più uno spettacolo fuori abbonamento, un omaggio al virtuosismo del gradiscano Lucio Belviso. Il filo conduttore della stagione sarà la creatività e la comicità intelligente, l’ottima satira e la buona musica. In una parola i talenti del teatro contemporaneo e gli esponenti del nuovo mondo musicale, in un cartellone che lascerà soddisfatti tutti, portando nello spazio della Sala Bergamas alcuni fra i nomi più in vista nel panorama italiano e internazionale.
Ritornerà a Gradisca il fantasista Ennio Marchetto con le sue magiche trasformazioni; arriveranno, con la loro sagace ironia, Donati&Olesen; grande attesa per Ivan Segreto, uno dei musicisti emergenti che incanterà il pubblico al pianoforte; e ancora il ‘mitico’ Zuzzurro (Andrea Brambilla) sarà alla prese del testo di Michele Serra ‘Tutti i santi giorni’; mentre Tullio Solenghi, per la prima volta alla Bergamas, sarà impegnato in un monologo esilarante (unica complice la radio); ancora un grande ‘mattatore’ come David Riondino sarà il protagonista del suo nuovo recital; chiuderà la rassegna, fuori abbonamento, il pianista Lucio Belviso che sarà accompagnato dall’orchestra diretta da Valter Sivilotti, e dalla voce del soprano Franca Drioli.
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