5 Gennaio 2008

Arriva la wi-fi a Moraro, Capriva, Mossa e San Lorenzo

Arriva la wi-fi a Moraro, Capriva, Mossa e San Lorenzo. La novità verrà presentata ufficialmente oggi, ma era già stata annunciata nei mesi scorsi, con i questionari che avevano interessato la popolazione dei quattro comuni isontini. Vista l’ampia richiesta di una linea internet veloce, le amministrazioni comunali si sono accordate per rispondere alla necessità manifestata dai residenti.

Tag: capriva, internet, moraro, mossa, San-Lorenzo, wi-fi.

8 commenti a Arriva la wi-fi a Moraro, Capriva, Mossa e San Lorenzo

Walter ha detto:

venerdì 4 Gennaio 2008 alle 21:39

A quando a Gorizia?
Luca ha detto:

sabato 5 Gennaio 2008 alle 09:36

A Gorizia?
A Gorizia persino la casa dello studente non ha accesso ad internet.
http://goriziaoggi.typepad.com/gorizia_oggi/2007/11/casa-dello-stud.html
GattaCiCova ha detto:

sabato 5 Gennaio 2008 alle 09:43

Già.. hanno detto che lo risolvevano il problema..
Diego ha detto:

domenica 17 Febbraio 2008 alle 06:35

Gli unici hotspot “gratuiti” presenti a Gorizia presso il polo dell’università di Udine e presso l’Hotel Enturage… Bella offerta..Se la casa dello studente non ha accesso ad internet pensate al polo dell’università di Trieste in via Alviano, o alle varie biblioteche presenti in città. Nessuno offre un tale servizio, che in realtà costa poco, sia in termini di attivazione che di mantenimento, e attira numerosi utenti.
Virus ha detto:

domenica 17 Febbraio 2008 alle 09:10

Mentre Gorizia dorme a Nova Gorica sono ben svegli. Gli hotspot gratuiti a Nova Gorica sono ben pubblicizzati nel sito di KiWi_Fi network ed è prevedibile che aumenteranno sempre di più
http://www.kiwifi.net/content/category/6/23/41/lang,en/
robe ha detto:

domenica 17 Febbraio 2008 alle 23:37

Sarebbe meglio che qualcuno leggesse la direttiva Pisanu Anti terrorismo…..
Virus ha detto:

lunedì 18 Febbraio 2008 alle 06:40

Non conosco la direttiva Pisanu anti terrorismo. Immagino che a quella sia dovuto l’obbligo di esibire un documento al gestore di un internet caffè prima di utilizzare il servizio. Sono interessato a sapere di più perchè mi risulta che solo in Italia ci sia questo obbligo. E’ questa direttiva che frena la crescita del numero degli hotspot gratuiti?
In altre nazioni si entra con un notebook in un caffè dove c’è il free wi-fi, si ordina una birra e ci si connette liberamente.
robe ha detto:

lunedì 18 Febbraio 2008 alle 08:01

esiste un registro e una persona che prende i documenti. Se il comune fa un hot spot…l’usciere????