Oltre 180 lavoratori in nero, 70 evasori totali, più di 36 milioni di euro non dichiarati. Sono alcuni dei numeri relativi all’attività svolta dal comando goriziano della Guardia di finanza nel corso del 2007.
L’attività di contrasto all’evasione fiscale nei confronti dei soggetti “noti” al Fisco ha portato a significativi risultati, con più di 795 le verifiche fiscali concluse, oltre 9.226 controlli su scontrini fiscali e ricevute, 242 le infrazioni contestate. In materia di Iva sono state contestate violazioni per 12 milioni di euro, e 49 sono stati i soggetti denunciati…
all’autorità giudiziaria per violazioni alla Legge penale tributaria.<br>Particolare attenzione è stata posta al settore della lotta al sommerso, con 70 evasori totali e paratotali scoperti. Sono stati poi circa 180 i lavoratori “in nero” o irregolari individuati nel corso dell’anno.
Costante anche l’attività di tutela del mercato e dei consumatori con 111 controlli volti non solo al monitoraggio dei prezzi, ma anche a controllare la corretta applicazione di altre normative vigenti nel settore. Cinque gli esercizi a cui sono state contestate violazioni (discordanza fra prezzo esposto e prezzo praticato, inosservanza della normativa sui saldi di fine stagione). Nel campo della contraffazione marchi e pirateria audiovisiva sono stati sequestrati oltre 200mila pezzi tra oggetti contraffatti e materiale musicale “pirata”. Nel settore dei tabacchi, sono stati sequestrati oltre 12 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri; 21 le persone verbalizzate, di cui 9 denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione nel settore delle accise, è stato accertato il consumo in frode di 87.724,93 litri di benzina agevolata di zona franca e di 528.549 litri di gasolio. Sono 157 le persone fisiche che hanno utilizzato le tessere di zona franca illegalmente residenti nel territorio della provincia di Gorizia.
In materia di frodi alimentari sono state sequestrate ad un’azienda agricola del Collio n. 14.379 bottiglie di vino non ottenuto interamente da uve raccolte dai vigneti aziendali e alle quali erano state apposte etichette “vino doc”.
Ma nomi e cognomi, niente?
a leggere questi dati sembra che l’Italia abbia un popolo di evasori, contrabbandieri, delinquenti, ecc…
se questi sono i dati per Gorizia, bisognerebbe fare un confronto con altre città Italiane, magari del sud
per GattaCiCova:
cognomi e nomi solo a sentenza finale, prima sarebbe pura illazione…
oppure in Italia si è colpevoli prima delle sentenze?
Beh.. che l’Italia sia il paese che ha il primato in europa per l’evasione fiscale non è un segreto per nessuno.
In quanto ai nomi e cognomi, non ho detto dei “colpevoli”.. solo a sentenza finale lo saranno, e qui son daccordo, ma non mi pare che per altri casi, anche più gravi, si aspetti sentenza per sbatterti in prima pagina. Ieri sera ho visto Vespa fare un’intera trasmissione sui ragazzi di Perugia.. mica c’è sentenza li..
Ma la cosa che al momento mi interessa di più è sapere chi si è “pappato” ben 87.724,93 litri di benzina agevolata di zona franca e 528.549 litri di gasolio. Vorrei sapere se questi distributori hanno partecipato alla “serrata” per protesta sulla cessazione della Zona Franca, vorrei chiedere loro se sono preoccupati per quanto dovranno spendere in più le famiglie goriziane..
Dal sito del Ministero delle Finanze.
L’evasione fiscale in Italia, in termini di gettito, equivale ad almeno 7 punti percentuali di Pil che, ai livelli attuali di Pil, corrispondono ad una perdita di gettito superiore ai 100 miliardi di euro l’anno. Questi livelli di evasione sono fino quattro volte superiori a quelli dei Paesi europei più virtuosi.
In particolare, la relazione al Parlamento del ministero dell’Economia evidenzia come “più dell’80 % dell’evasione fiscale è generato nel settore dei servizi, particolarmente alle imprese e alle famiglie, e nel settore del commercio al dettaglio”.
La valutazione viene fatta in base al “peso di ciascun settore dell’economia” visto che “in Italia è un fenomeno diffuso che coinvolge, a diversi livelli, tutti i settore dell’economia e l’intero territorio nazionale, sebbene con diversa intensità”.
Ad esempio, per quanto riguarda l’Irap, in agricoltura si evade il 39% del valore aggiunto, nel terziario e nei servizi il 29%, nell’industria il 9%, “con i valori più elevati che si registrano nel settore delle costruzioni e dei servizi immobiliari dove si stima che l’evasione superi il 50% del valore aggiunto”.
Una volta tanto, quindi, non ci sono differenze tra Nord e Sud.
Sul fronte dell’evasione, infatti, “i dati dell’evaso Irap sono, in termini assoluti, simili in Campania e in Lombardia, in Veneto e in Puglia, per le città come Napoli e Torino”.
Il rapporto ammette che l’evasione risulta maggiore in alcune regioni del Sud del Paese, se la si guarda in termini relativi, ma evidenzia subito che “a livello provinciale tanto nel Nord come nel Sud d’Italia ci sono province in cui la base imponibile evasa supera addirittura la base imponibile dichiarata”.
Considerazione:
Almeno in questo il Paese è unito.
siccome ho visto come tirano fuori le cifre che contestano,
credo poco a quei dati.
In Italia se credi nella giustizia, prima o poi sarai giustizziato.
e aggiungo che probabilmente in termini di dati non c’è distinzione tra nord e sud, ma a livello di quantità di controlli?
Concordo.
Sia sulla qualità delle contestazioni che sulla quantità dei controlli.
Sulla qualità, non è raro che i 1.000 contestati si riducano poi a 100 reali. Vale però sulle cifre, meno sugli atti. In caso di evasione totale non credo ci siano molti dubbi. E nemmeno sulle quantità di merci (la benzina ad es.).
Sulla quntità dei controlli, è ovvio siano maggiori dove maggiore è la quantità di attività economica.
C’è semmai una enorme quota che non viene rubricata come evasione perchè completamente illecita, e mi riferisco a tutte quelle attività, anche di produzione, sotto il controllo mafioso o camorristico. Ma questo è un altro capitolo.