7 Dicembre 2007

Consigli comunali in sloveno e friulano: il Comune programma l’assunzione di due interpreti

Il Comune si doterà di traduttori sloveni e friulani per le sedute del Consiglio comunale. E’ di ieri la delibera di giunta con cui il Comune di Gorizia ha approvato l’atto di indirizzo per l’assunzione di due interpreti e due funzionari per la traduzione simultanea delle sedute consiliari e per il funzionamento degli sportelli linguistici. Ciò significa che i consiglieri comunali, se l’ulteriore richiesta di finanziamento andrà a buon fine, potranno presentare i loro interventi anche in sloveno e in friulano.

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41 commenti a Consigli comunali in sloveno e friulano: il Comune programma l’assunzione di due interpreti

  1. Claudio ha detto:

    Ma stiamo scherzando?Ma si sono rincoglioniti?? Chiedere finanziamenti per avere interpreti friulani e sloveni? Mah..a che servono poi..l’italiano lo parlano tutti. Non credo che ci sia gente a Gorizia che conosce solo il friulano o lo sloveno.
    Si potrebbe sapere chi ha votato a favore di questo atto?

  2. GattaCiCova ha detto:

    Stanno semplicemente applicando la legge sulle minoranze linguistiche che prevede il finanziamento apposito. Soprattutto per gli sportelli linguistici.

  3. IlCaio ha detto:

    Che pagliacciata…
    Ma siamo davvero obbligati a buttare soldi pubblici in questa maniera?

  4. Vero Goriziano ha detto:

    Sono contrario all’insegnamento del friulano nelle scuole (per motivi puramente economici, costerà una follia); ma sono favorevole al pluri-linguismo degli Enti Pubblici.

  5. GattaCiCova ha detto:

    Beh.. lo sloveno ha un suo senso, e soprattutto ora che cadono i confini. Per un comune della fascia confinaria è bene avere uno sportello linguistico che possa ufficialmente tradurre documenti e l’occorrente per una qualunque pratica che chiama in causa il Comune.
    Oltre a ciò, lo stiamo facendo con ben trentadue anni di ritardo rispetto gli impegni che ci eravamo assunti.

  6. fedele alessandro ha detto:

    In linea di principio sono d’accordo alla tutela delle minoranze, della loro cultura e del rispetto dei loro usi e costumi, ma l’applicazione della legge 482/1999 nei confronti della quale mi sono opposto durante il mio mandato di consigliere provinciale
    (relativamente alle seguenti delibere ;delimitazione territoriale ai sensi della Legge 482/99 con i seguenti atti: deliberazione consiliare n. 3 dd. 07/02/2001; n. 13 dd. 11/07/2002; n. 6 dd. 12/03/2003; n. 28 dd. 24/11/2003)
    mi trova contrario per una semplice motivazione economica, il costo sociale per l’applicazione di questa norma.
    Una riflessione, la sinistra Goriziana accusa troppo spesso questa giunta di essere antislovena…questa decisione non mi pare vado in quella direzione..non vi pare?

  7. Vince ha detto:

    Ormai parlare l’italiano sta diventando demodè insomma. Passi lo slvoeno per implementare l’integrazione della minoranza (che poi minoranza a Gorizia nn è) ma il friulano mi sembra proprio ridicolo. Basta con la storiella che è una lingua; aumentiamo le ore di italiano nelle scuole invece che c’è gente che nn sa più scrivere ormai…

  8. Andrew ha detto:

    ma stiamo scherzando?! buttare via soldi in questa maniera?? perchè sono soldi buttati via questi! Ma a chi interessano poi le sedute del consiglio comunale tradotte in sloveno e friulano?!

  9. Leonardo ha detto:

    Ottimo, un passetto in piu’ verso il provincialismo, una cosa che la citta’ ha indiscutibilmente bisogno dato che e’ troppo internazionale ed aperta. E’ chiaro, ci sono le minoranze, Gorizia e’ un luogo troppo multietnico per non avere dei traduttori, pensa pero’ che strano, un traduttore per persone che parlano italiano, eh si perche’ le minoranze sin da giovani STUDIANO ITALIANO eh! Bastava guardare ai programmi scolastici delle scuole slovene o di quelle del friuli, si sarebbe facilmente scoperto che in queste scuole si studia anche l’italiano.
    A fine degli studi, chi va alle scuole slovene o studia in Friuli, prende il diploma ed e’ un documento pubblico riconosciuto dallo stato, e quindi chi ha fatto le scuole in Italia sa l’italiano.
    Ma andiamo avanti cosi’. Il prossimo passo sara’ l’assunzione di interpreti di bisiacco e triestino e un mediatore bilingue per gli abitanti di straccis e quelli di s.rocco perche’ nei rispettivi idiomi queste due popolazioni non si intendono. Infine si dia spazio a delibere in esperanto, interlingua e klingoniano, cosi’ che la citta’ si proietti davvero nel futuro.

  10. FEDELEALESSANDRO ha detto:

    …vero che molti sloveni stanno comprando abitazioni e proprieta a gorizia, e per questo e’ giusto dare dei servizi in lingua…ma spero che a questa norma si adatti anche il comune di Nova Gorica…
    si chiama “condizione di reciprocita'” ed e’ una direttiva della comunita’ europea…
    dubito che Brulc lo faccia…

  11. GattaCiCova ha detto:

    Non solo stanno comperando.. c’è gente che ha sempre avuto proprietà qui da noi, come viceversa.. i valici “agricoli” ed il lasciapassare sono stati fatti proprio per questo (accordi di Udine).
    La “condizione di reciprocità” per la tutela delle minoranze italiana e slovena è stata istituita dall’accordo di Osimo. Noi abbiamo avuto un ritardo di trentadue anni nel promulgare la legge di tutela. E, quando l’abbiamo fatto, ci abbiamo infilato anche il friulano.

  12. GattaCiCova ha detto:

    …ma tanto per dare l’idea di qual’è la problematica..
    Tutti sappiamo che con l’allargamento della UE c’è libertà di traffico merci e persone, ma poco si riflette sulla pari dignità delle lingue della Comunità. Ed è un problema.
    Per andare sul pratico vi faccio l’esempio di ciò che sta accadendo per “Gusti di Frontiera” che è una manifestazione “multinazionale”, per così dire..
    Ora, tutti sappiamo che esistono gli accordi per non pagare due volte l’IVA (che è una tassa con “regime” europeo), e perciò ad es. una società austriaca che ha partecipato con uno “stand” alla Festa, chiede il rimborso dell’IVA ai nostri uffici in quanto già pagata in Austria.
    Bene.. presenta all’ufficio IVA una dichiarazione in tedesco tradotta in inglese – stato sociale, ricevute ecc.. – e l’ufficio IVA la accoglie senza problemi. Ma deve presentare la stessa cosa anche al Comune di Gorizia, e qui nascono i problemi, in quanto l’ufficio ragioneria non accetta (regolarmente, si badi..) documentazione non in italiano. Deve essere corredata da traduzione “giurata” (dall’inglese o dal tedesco), che costa sui 100 Euro.. E chi va a fare una traduzione giurata per vedersi rimborsare, mettiamo, 90 Euro?
    Ecco.. questo per ciò che riguarda una festa.. figuratevi per altro tipo di affari e con frequenza continua come ciò che potrebbe riguardare lo Sloveno. Pensate perciò ancora che sia inutile?

  13. GattaCiCova ha detto:

    Il fatto è che dal titolo sembra che l’operazione venga fatta proprio per le traduzioni al Consiglio Comunale, mentre lo sportello linguistico stà un po’ defilato. In effetti è il contrario. Ciò che è centrale è soprattutto quest’ultimo.
    A dimostrazione che non è ininfluente il “come” vengono date le notizie..
    Poi, come dicevo più sopra, il Comune non sta facendo altro che dare applicazione ad una legge, che prevede dei finanziamenti “ad hoc”, aggiuntivi perché previsti, appunto, per legge (citata da @Fedele)…
    In terzo luogo, è sbagliato pensare che detti sportelli vengano istituiti “solo” per la presenza della minoranza slovena italiana; saranno invece utilissimi per il rapporto con i cittadini Sloveni che vorranno rivolgersi al Comune per una qualsiasi pratica che li riguardi.
    Non dimentichiamo, infatti, che come esistono dei cittadini italiani che hanno interessi e proprietà in Slovenia, esiste anche l’aspetto al contrario.
    In più, con la caduta del confine e l’integrazione europea, nessuno vieterà ad uno sloveno di poter intraprendere un’attività economica a Gorizia e viceversa.
    Dunque, strumenti essenziali, perchè non si tratta “solo” di tradurre ciò che una persona dice, si tratta soprattutto di tradurre atti pubblici, che devono avere traduzione formale e soprattutto “certificata”. La cosina è un po’ più complessa..
    Per ciò che riguarda il friulano… beh.. quì si, ci stenderei sopra un velo pietoso. Ma c’è stato qualcuno che ha approfittato in sede legislativa per infilarcelo, aiutato dai compari. Ed ha nome e cognome.
    Ed a proposito..
    Mentre per la delimitazione delle zone in cui applicare la norma di tutela sullo sloveno ho visto titoli a quattro colonne, interventi più o meno appassionati e prese di posizione durissime, non ho visto niente di tale per le zone che riguardano il friulano, nessuna “baruffa”.. come mai?

  14. robe ha detto:

    Gatta….Gatta….ma sei proprio incredibile….adesso che ti tirano via la prepusnica per andare a trovare i tuoi parenti rimasti nella jugoslavia comunista…ancora ti lamenti?

  15. robe ha detto:

    Siccome hai fatto dei trattati di legge internazionale, accusando uffici del comune ed altri -non conosci le leffi italiane, cara- la traduzione giurata è necessaria in italia!!! e siccome sull’argomento ti sei scatenata, come peraltro era prevedibile. Siccome al Post su Brancatica e il suo quadro di sindaco italiano (?????????????????????????) non ti rispondo…
    Allora cerca di tranquillizzarti, che stai dicendo un sacco di sciocchezze, e lo dico a tutti quelli che, sfortunatamente, ti leggono pensandoti seriamente. HAI ROTTO!!! Sai dire solo cose non vere (vedasi Fiera di Sant’Andrea) e tanto non ci sono i soldi….a meno che i quartieri che sceglieranno di avvalersi di traduttori, o il comune stesso, non decida di stanziare soldi INUTILI e costosi nelle tasche dei cittadini, anche quelli di quartiere, che anzichè tappare buchi sulle strade (ad esempio) potranno seguire un bel consiglio di quartiere bilingue!!!!!

  16. robe ha detto:

    Ma stiamo scherzando?Ma si sono rincoglioniti?? Chiedere finanziamenti per avere interpreti friulani e sloveni? Mah..a che servono poi..l’italiano lo parlano tutti. Non credo che ci sia gente a Gorizia che conosce solo il friulano o lo sloveno.
    Si potrebbe sapere chi ha votato a favore di questo
    stanne certo che verificherò!!!!!

  17. Alessio ha detto:

    X robe
    Trattandosi di una delibera della giunta i responsabili sono di sicuro tra questi signori:
    Ettore Romoli
    Fabio Gentile
    Antonio Devetag
    Silvana Romano
    Guido Germano Pettarin
    Francesco Del Sordi
    Dario Baresi
    Sergio Cosma
    Stefano Ceretta

  18. marco ha detto:

    x robe:
    HAI ROTTO TU!
    datti te una calmata, ognuno esprime il proprio pensiero, puoi essere d’accordo o meno, mi sembra che Gatta abbia sempre espresso il suo pensiero (che potrà essere o meno discutibile) in maniera pacata…
    e poi robe tu dici :
    ‘Non credo che ci sia gente a Gorizia che conosce solo il friulano o lo sloveno.’
    ma chi ha bisogno di informazioni negli uffici pubblici non sono solo goriziani.
    mandi

  19. GattaCiCova ha detto:

    A proposito delle “sciocchezze”, per chi avesse delle curiosità, un paio di link alle fonti:
    http://web.uniud.it/cip/min_lr4735_2000.htm
    http://it.wikisource.org/wiki/Trattato_tra_la_Repubblica_Italiana_e_la_Repubblica_Socialista_Federativa_di_Jugoslavia_-_Osimo%2C_10_novembre_1975
    http://europa.eu/pol/tax/index_it.htm
    http://www.lexiconline.it/traduzioni-giurate.htm
    PS: @robe
    Un link (si legge L I N K) è una cosa che se ci clikki sopra con la freccetta del mouse, ti apre delle pagine nelle quali vedrai molta roba scritta. Non preoccuparti, non fa male, è solo roba da leggere.
    Ma leggere non basta, va anche capita, e per questo purtroppo non posso aiutarti…

  20. robe ha detto:

    Hai rotto… (Si legge R O T T O) con i Link…fai un po’ di vita vera e gira per gli uffici. La realtà è quella…non quella che trovi sul web (si legge U E B…)
    X Alessio…Andrei a vedere favorevoli, contrari e PRESENTI….
    X Marco : quello non l’ho scritto io ma ricopiato il primo post di “Claudio”

  21. Alessio ha detto:

    X robe
    le delibere devono esporre all’albo e la visione è consentita a tutti, fammi sapere ;)…

  22. ALESSANDRO FEDELE ha detto:

    Osimo o no 482 o meno…siamo alle solite…la minoranza slovena ha ottenuto quello che da anni chiedeva…un accesso privilegiato per l’assunzione nei pubblici uffici,( dicerto come traduttore non verra assunto un giovane non madrelingua slovena) non e’ la solita contestazione “antislovena” ma una constatazione sugli effetti della speculazione politico elettorale iniziata dal defunto sen Darko Bratina (fra i relatori della legge tutela) e sostenuta oggi dal SKGZ, Marko Marincicicicicic etc etc…
    Tutto cio’ solo per accaparrarsi i voti alle elezioni…

  23. Alessio ha detto:

    Chissà se alla riunione di giunta erano presenti Cosma, Gentile, Del Sordi e cosa avranno votato…

  24. Alessio ha detto:

    Chissà se alla riunione di giunta erano presenti Cosma, Gentile, Del Sordi e cosa avranno votato…

  25. GattaCiCova ha detto:

    Ma va? Accesso privilegiato per l’assunzione nei pubblici uffici?
    Forse stai confondendo con le normative riguardanti i “giuliano-dalmati”.. non solo pubblici uffici, ma qualunque posto nella pubblica amministrazione, e non solo a Gorizia o alla Regione, ma in tutto il Paese; case popolari, scuola ed università e perfino accessi alla pensione. E non da un paio di anni ma da sempre. E non mi pare ci siano state chissà quali lamentele da parte degli altri “italiani”, perlomeno a voce alta.
    E che dire allora del “friulano” a scuola..
    Forse si dovrebbe chiedere un parere al Presidente della Provincia di Udine ed emerito Universitario che ne ha fatto un cavallo talmente vincente da condizionare tutti, centrodestra e centrosinistra ai suoi voleri, dato che è ancora li nonostante tutto..
    A me pare invece che l’applicazione concreta della normativa di cui al titolo, seppure con anni di ritardo, sia semplicemente una questione di civiltà.
    Ed è pure gratis per il comune..

  26. Rocco ha detto:

    è ora che il popolino “italianone” di gorizia inizi a riconoscere la LINGUA friulana ed i friulani per quello che sono, ovvero un gruppo etnico distinto (così sono considerati in tutto il mondo da sempre, solo i buffoni di casa nostra sbattono i pugni sul tavolo dicendo il contrario, ma NESSUNO gli ha mai dato ragione in nessuna sede).
    La LINGUA friulana e la specialità etnica sarà sempre piu la ragione principale dell’autonomia regionale, e come tale non c’è nulla che osti a dare anche ad essa i necessari spazi di coufficialità: se una lingua è riconosciuta tale, simbolo e strumento di autonomia storica e politica, va portata NEI SERVIZI PUBBLICI anche e sopratutto a prescindere dal fatto che esistano parlanti monolingui: dire che ormai tutti sanno almeno l’italiano significa fare un’osservazione banalissima e fuoriluogo, non è certo questo il punto della questione.
    Gli italianoni di Gorizia si rendano conto che fino a neanche 100 anni fà a Gorizia erano loro (o loro avi) una ristretta minoranza, e i friulani parlanti friulano erano l’assoluta maggioranza.
    Gorizia è sempre stata FRIULI, non Venezia Giulia. Se poi sono davvero cambiate le cose negli ultimi 20 anni va anche benissimo, ma ciò non toglie i diritti riconosciuti della (a questo punto) minoranza ENDEMICA friulana (oltre a quella Slovena fortunatamente non in discussione) quindi gli altri la rispettino non solo perchè tutelata da LEGGI dello stato (cioè da volere della collettività tutta dello stato) ma anche perchè etnia originaria della città.

  27. Rocco ha detto:

    aggiungiamo anche (e ricordiamolo agli italianoni) che Gorizia è il capoluogo di una provincia a maggioranza friulana: d’accordo che si parla di amministrazione comunale, ma traslando il discorso devono abituarsi (volenti o nolenti) ad avere sempre più friulano intorno a loro (se ci tengono alla funzione di capoluogo), perchè a livello provinciale sono loro una minoranza.
    Quanto al bilinguismo reale (non quello politico, che comunque è ormai legge dello stato e d è impossibile che venga mai disconosciuto) gli italianoni di gorizia si mettano a studiare linguistica e psicologia del linguaggio: scopriranno che la grande maggioranza dei friulani presenta carattere di bilinguismo naturale (e non di diglossia)
    e come tale lo stato di “lingua” del friulano è prima di tutto (se non bastasse storia e cultura) un fatto tecnico, e psicologico: è un’idioma utilizzato COME LINGUA già di fatto.

  28. Rocco ha detto:

    aggiungiamo anche (e ricordiamolo agli italianoni) che Gorizia è il capoluogo di una provincia a maggioranza friulana: d’accordo che si parla di amministrazione comunale, ma traslando il discorso devono abituarsi (volenti o nolenti) ad avere sempre più friulano intorno a loro (se ci tengono alla funzione di capoluogo), perchè a livello provinciale sono loro una minoranza.
    Quanto al bilinguismo reale (non quello politico, che comunque è ormai legge dello stato e d è impossibile che venga mai disconosciuto) gli italianoni di gorizia si mettano a studiare linguistica e psicologia del linguaggio: scopriranno che la grande maggioranza dei friulani presenta carattere di bilinguismo naturale (e non di diglossia)
    e come tale lo stato di “lingua” del friulano è prima di tutto (se non bastasse storia e cultura) un fatto tecnico, e psicologico: è un’idioma utilizzato COME LINGUA già di fatto.

  29. Rocco ha detto:

    aggiungiamo anche (e ricordiamolo agli italianoni) che Gorizia è il capoluogo di una provincia a maggioranza friulana: d’accordo che si parla di amministrazione comunale, ma traslando il discorso devono abituarsi (volenti o nolenti) ad avere sempre più friulano intorno a loro (se ci tengono alla funzione di capoluogo), perchè a livello provinciale sono loro una minoranza.
    Quanto al bilinguismo reale (non quello politico, che comunque è ormai legge dello stato e d è impossibile che venga mai disconosciuto) gli italianoni di gorizia si mettano a studiare linguistica e psicologia del linguaggio: scopriranno che la grande maggioranza dei friulani presenta carattere di bilinguismo naturale (e non di diglossia)
    e come tale lo stato di “lingua” del friulano è prima di tutto (se non bastasse storia e cultura) un fatto tecnico, e psicologico: è un’idioma utilizzato COME LINGUA già di fatto.

  30. Alessio ha detto:

    Rocco, perchè parli al plurale? Od eravate in due a digitare sulla stessa tastiera?

  31. enricon ha detto:

    finalmentri ancje gurizze e devente internazional.
    mandi, enricon, norfolk!
    P.S. (parce’ che a studia’ une atre lenghe (furlan) a nol fas mal – podopo l’ingles tu lu imparis mior e magari a ti mandin a vore in americhe (come me))
    P.P.S. purtop cu le tastiere merecane i acens a no vegnin e mi soi rot di dopra’ ALT ogni volte

  32. Frut ha detto:

    x ericon
    no dopre a le tastiere, dopre le peno, ma le peno no le biro. A le mejor parcé tu podis falu cu na man sole..

  33. Cri ha detto:

    Caro Rocco, ho studiato linguistica, psicologia del linguaggio, neurolinguistica del cervello bilingue, proprio a Udine, con un professore friulano, che in friulano pure scrive ma dalle vedute di ampio respiro internazionale; sono italiana, ho vissuto 24 anni a Gorizia senza essermi nemmeno accorta che il friulano esistesse, perché i miei nonni usavano il dialetto goriziano e i miei genitori l’italiano. Sinceramente non capisco questo tono così aggressivo: da quale frustrazione deriva? Proprio il professore di cui sopra mi ha insegnato l’importanza, fondamentale per il sano sviluppo psicologico di ogni individuo, di parlare la propria lingua: parla pure il tuo friulano, io parlo l’italiano e sto bene così. Le tue esternazioni sono tanto limitate quanto quelle di chi dice che siamo in Italia quindi bisogna parlare l’italiano – solo all’estremo opposto! Se davvero t’intendi di linguistica saprai che le lingue sono un fenomeno naturale, che è comunque limitante definire per legge i loro limiti, tanto che i neurolinguisti non fanno alcuna differenza tra lingue e dialetti, per loro chi parla goriziano e italiano è tanto bilingue come chi usa italiano/friulano o italiano/sloveno.

  34. GattaCiCova ha detto:

    @Cri
    Sottoscrivo.
    E’ evidente che chi interviene con quei toni su materie come queste, confonde la lingua con l’etnia; parla di lingua ma intende razza, e così ragiona etnicamente. Confonde la lingua con l’identità, la razza, e qualcuno con la patria. E ne fa tutt’uno, purtroppo, senza comprendere i danni che ne derivano.

  35. franz ha detto:

    gatta, per piacere, non parlare dei giuliano dalmati che stanno aspettando da decenni dei soldi per le loro proprietà che hanno perso in Istria e Dalmazia. dopotutto quante persone scambierebbero la perdità di tutto (non potevano portarsi via neppure i mobili e la maggior parte dei soldi) con qualche minimo vantaggio? ti assicuro difatti che non hanno tutti questi vantagi che vai dicendo. solo per le case
    popolari hanno dovuto aspettare tantissimi anni.
    @rocco
    nel mondo? ahahah, ma se neppure in Italia si sa qualcosa dei friulani…
    il friulano è una lingua? ma fammi il piacere: non è parlata su una vasta area geografica, esistono innumerevoli varianti ( quale sarebbe il friulano doc?) e non ha neppure una tradizione letteraria. dire che il friulano dovrebbe essere usato anche nei pubblici uffici è una cosa assurda. dopotutto perchè tutti noi dovremmo sobbarcarci maggiori spese se inutili? a me non sembra una banalità buttare via i soldi. se poi a te questi crescono sugli alberi avvisami che ti vengo a trovare.
    queste ultime leggi sono ridicole ed evidente che sono state fatte solo per preednre qualche voto in più! una persona che vive in Italia deve sapere l’Italiano e che sia sloveno o di qualsiasi altra nazionalità deve usare questa lingua quando va in un pubblico ufficio. non è compito comunque della pubblica amministrazione curarsi degli stranieri che devono invece da soli provvedere ad un traduttore.

  36. Franz ha detto:

    Quello qui sopra non è il solito Franz.
    il solito Franz 😉

  37. sheva ha detto:

    A QUANDO I PREZZI NEI BAR ANCHE IN SLOVENO?
    A QUANDO IL QUOTIDIANO IL PICCOLO IN SLOVENO? A QUANDO LE INDICAZIONI TOILLET IN SLOVENO? COME SI SCRIVE GATTA CI COVA IN
    SLOVENO? MA ANDATE A CAGARE IN ITALIANO.

  38. GattaCiCova ha detto:

    Beh.. vediamo…
    i PREZZI nei bar sono in Euro già da un po’ di tempo anche per lo sloveno;
    il quotidiano IL PICCOLO farà inserti in sloveno molto presto;
    indicazioni TOILLET in sloveno saranno difficili, infatti loro lo scrivono già da tempo con una L sola, mentre noi continuiamo con il più becero WC..
    Gatta Ci Cova in sloveno si scrive GattaCiCova perchè loro sanno che cosa sia un nickname e non si sognerebbero mai di tradurlo.
    Per il resto, non vedo perchè ci dovrei andare su indicazione tua, visto che in quel luogo, come dice una famosa massima, anche tu sei uguale ad un Re.

  39. robe ha detto:

    BRAVA GATTA!!!!!REGALACI ANCORA LE TUE SAGGEZZE POPOLARI!!!
    NON NE POSSO FARNE A MENO: SEI MEGLIO DI FIORELLO!
    Peccato che la RAI non la pago!

  40. Dario ha detto:

    Mi penso che xe inutile a meterse a discuter se ‘l furlan xe una lingua o se xe un dialeto o se Dio solo sa coss che ‘l sia.
    No ga forsi dito Sgorlon che ‘l furlan xe una lingua contadina? Se lo disi lu, che ‘l xe furlan, ansi ‘l meio dei furlani, mi penso che no ‘cori più ‘ndar drio a discuter.
    Per parlar ciaro e s’cieto el furlan xe una lingua cussita come che ‘l xe ‘l veneto (co le varianti giuliane). E tignindo conto che almeno ‘l 40% de i abitanti in region i parla tuti veneto, alora la lege che i ga fato su ‘l furlan, non solo la xe contro la costitussion, ma anca contro la democrassia.
    Ma cossa se xe drio a bazilar su ‘ste monade. Scominziemo inveze a zercar una lingua unica per tuta l’Europa (no l’inglese, parché xe una de le lingue de l’Europa), parché se se va drio a tute le parlade locali, te ga voia, no se finissi più. Parché xe prima la lingua regionale, po’ xe come che i la parla in quela zità, po’ xe come che i la parla in quel rion , po’ xe come che i la parla in quela contrada.
    Gavè voia, bisognarà far un’enziclopedia, no bastarà un per de articoli de lege, parché ognidun volerà gaver razon e se no se ghe darà razon el se sentirà opresso, o represso, ma come diavolo se disi?, depresso.
    Ben bon per ogi xe massa. Ve saludo e ve auguro
    BONA PASQUA E BONI OVI
    Dario

  41. Dario ha detto:

    Mi penso che xe inutile a meterse a discuter se ‘l furlan xe una lingua o se xe un dialeto o se Dio solo sa coss che ‘l sia.
    No ga forsi dito Sgorlon che ‘l furlan xe una lingua contadina? Se lo disi lu, che ‘l xe furlan, ansi ‘l meio dei furlani, mi penso che no ‘cori più ‘ndar drio a discuter.
    Per parlar ciaro e s’cieto el furlan xe una lingua cussita come che ‘l xe ‘l veneto (co le varianti giuliane). E tignindo conto che almeno ‘l 40% de i abitanti in region i parla tuti veneto, alora la lege che i ga fato su ‘l furlan, non solo la xe contro la costitussion, ma anca contro la democrassia.
    Ma cossa se xe drio a bazilar su ‘ste monade. Scominziemo inveze a zercar una lingua unica per tuta l’Europa (no l’inglese, parché xe una de le lingue de l’Europa), parché se se va drio a tute le parlade locali, te ga voia, no se finissi più. Parché xe prima la lingua regionale, po’ xe come che i la parla in quela zità, po’ xe come che i la parla in quel rion , po’ xe come che i la parla in quela contrada.
    Gavè voia, bisognarà far un’enziclopedia, no bastarà un per de articoli de lege, parché ognidun volerà gaver razon e se no se ghe darà razon el se sentirà opresso, o represso, ma come diavolo se disi?, depresso.
    Ben bon per ogi xe massa. Ve saludo e ve auguro
    BONA PASQUA E BONI OVI
    Dario

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