20 Novembre 2007

Sconfino. (Nostalgie estetico affettive)

Con questo pezzo di Ivan Bormann, Bora.La inizia una serie di storie e articoli fino dedicati al confine. Fino al 22 dicembre, data in cui il confine tra Italia e Slovenia finalmente scade.

ad esempio a me piace ricordare gli amici di Mladina, rivista satirica libertaria, che vengono alla sede anarchica del Germinal a parlare della repressione e dell’incarcerazione del povero pacifista Jansa.

mladina logoQualche anno poi lo si vede ministro della difesa nazionalista in mimetica, ma che volete che sia, dato che in un flash di accelerazione temporale, i miei amici vanno a fare shopping trendy a Lubiana, mentre io mi aggiro a cercare ancora i “negozi per s’ciavi” dove mi dicevano Doberdan appena entravo ma ci trovo solo i cinesi.
lanterne rosse cinesiLi era figo perché compravi roba orrenda fuori moda, jeansoni a zampa di elefante negli stretti anni 80 a tubo, roba fuori target a due lire e io son sempre stato fuori moda. Ricordo la mia scarpaia serba, aveva un negozietto in via Ghega. Non capiva niente di italiano, voleva a tutti i costi vendermi delle finte clark niente male, solo che erano una diversa dall’altra, tipo una scamosciata e l altra no, numeri diversi, e quando le ho detto è che cazzo sono diverse, ok ha detto te le porti via per 10.000 lirette. boh.
Io sono necessariamente emotivamente nostalgico, per cui ho adorato il regista di Tomin Jan Cvitkovic, che mi raccontava di quando indossava la tshirt con falce e martello ritirando il premio alla Festa del Cinema di Venezia e a domanda se era un atto politico scoppiava a ridere ma ti pare che io sono comunista, ma era solo una nostalgia estetico affettiva. Un simbolo che lo ha accompagnato da piccino e gli piace graficamente.

Ma non solo di scioppin si tratterà, vedo smaniare i pochi rimasti giovani triesticoli, che se solo a scuola ci avessero insegnato due parole di sloveno, staremmo già assistendo alla fuga dei diciamo cervelli a lavorare a Lubiana, ben piu divertente, con cineteche, gallerie, centri sociali davvero creativi, locali, librerie, negozi e compagnia bella cantando.

Altro che Invasion dall’Est, qua si emigra ragazzi. Ci tocca pure imparare le lingue per andar di là almeno l’inglese cacchio, noi che eravamo abituati a parlare italiano andando a fare bisboccie di pesce e malvasia, comprar carne con la millecento al confin di Caresana, sbattergli i soldi sul tavolo, la pochezza di noi che ci permettevamo solo con loro di fare gli imperialisti.

Ma loro zitti zitti nei boschi e nelle foreste si attrezzavano, studiavano, parlavano in inglese anche con mamma e papà son sicuro. Pronti per farci il culo si. E insomma quello che resta è solo la bufala più grande per me, a cui in fondo io ero attaccato. Ammetto, a me piaceva vivere al confine. Con la barbarie, la fine della civiltà, baluardo di tutto il mondo conosciuto. Tutto il resto della mia vita, della mia psicologia, di tutto me si è ammantato, crogiolato nel camminare sul crinale, nel giocare coi limiti.

Wow come mi son fatto serioso scusate. Ora, a vederli li, ben poco barbari, più trendy di noi mi fa schifo ecco. Potrei solo trovare un senso nell’odiare, ma mi vien da ridere.

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5 commenti a Sconfino. (Nostalgie estetico affettive)

  1. arlon ha detto:

    Almeno i triestini no li go visti far tanto i imperialisti, dai.
    Quei xe più i veneti e lombardi dei ultimi anni..

  2. slo rossa ha detto:

    Con Mladina no, dai questo proprio no.
    Soprattutto adesso che nel giornale è entrato capitale della minoranza slovena in Italia che viveva grazie alla Yugoslavia.
    Si sa già la storia (mladina ha un ruolo ben preciso in Slovenia) ed ora cercherà di dire la sua anche quà.
    Insomma tutto quello che avevo detto si sta avverrando.
    tra un pò Ivan Bormann scriverà un pò di politica poi sempre di più finchè non sarà un altro giornalista sloveno estremamente politicizzato.
    Che triste!

  3. slo rossa ha detto:

    Ah, ho letto velocemente soltanto il primo pezzo è ho capito “forse” male.
    Ho scambiato Ivan Bormann con un giornalista di Mladina.
    Invece non è così. Anche se un pò esagera.

  4. ivan bormann ha detto:

    ciau

    mi no son sloven ne menscevico nè bolscevico, e tanto meno de Mladina, de cui so poco o niente. raccontatemi che mi interessa. che ruolo ha svolto?

  5. enrico maria milic ha detto:

    spero che el mulo slo rossa rispondi, cmq te trovi roba su mladina su wikipedia

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