16 Novembre 2007

“Il tempo sta scadendo in Kosovo”. E in Bosnia anche?

Secondo Simon Tisdall, che scrive sul blog collettivo di The Guardian, il tempo sta scadendo per risolvere il problema del Kosovo. La maggioranza dei cittadini kosovari sono ormai decisi a perseguire l’indipendenza dopo il 10 dicembre o, meglio, tutti i partiti che partecipano domani elle elezioni ‘nazionali’ per il parlamento kosovaro sostengono questa ipotesi. La Serbia si sta irrigidendo e minaccia, secondo un articolo di oggi sempre del Guardian, di chiudere i confini col Kosovo e di impedire il transito di qualsiasi merce verso la regione.

Secondo Tisdall, la situazione sta esplodendo anche in Bosnia-Erzegovina, dove il nazionalismo serbo ha ripreso pesantemente piede. B92 riprende un’altra sintesi sulle intenzioni bellicose del governo serbo. Zlatko Dizdarevi? scrive su Osservatorio Balcani:

“Per le vie di alcune città della Republika Srpska sono scesi cittadini con cartelloni in mano per dare “pieno appoggio alla difesa della Republika Srpska […] I “meeting” perlopiù con la presenza di studenti, portati via dalle lezioni scolastiche, e dei noti eterni dimostranti, sono durate circa quindici minuti, e agli studenti sono stati distribuiti dei cartelloni con messaggi contro la BiH e contro l’Europa! E persino gigantografie di Vladimir Putin! Chiaro e trasparente”.

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7 commenti a “Il tempo sta scadendo in Kosovo”. E in Bosnia anche?

  1. djn ha detto:

    Non sono sicuro di quanto “minacciosa” sia la minaccia serba. Scrivo senza aver dati in proposito, ma ho l’impressione che i kosovari comunque non abbiano un gran interscambio coi serbi e, visto che gli restano i confini con Albania, Montenegro e Macedonia, considererebbero la chiusura di quel confine come un prezzo ben basso in cambio dell’indipendenza.

  2. Andrija ha detto:

    Il Kosovo è un bel problema ossia è un problema talmente complesso che è difficile da analizzare … i problemi sono tanti l’indipendenza è una condizione che il governo serbo non può accettare per vari motivi
    1 se il kosovo ottiene l’indipendenza in serbia cade il governo e potrebbero andare al governo i radicali e quindi si rischiano nuovi conflitti nell area dei balcani
    2 con l’ indipendenza del kosovo la serbia perderebbe circa il 15% del suo territorio (perdita economica e soprattutto culturale “monasteri ortodossi” aspetto non trascurabile per l opinione pubblica serba)
    3 l indipendenza del kosovo decreterebbe una sconfitta del governo “democratico” serbo post-Milosevic dal punto di vista diplomatico indi crisi interna alla nazione e possibili conflitti di ogni tipo ed un eventuale presa del potere da parte dei radicali che otterebbero un notevole appoggio in caso di fallimento della risoluzione del problema del kosovo per via diplomatica .
    IO credo che è necessario dare un grande appoggio al governo serbo in questo momento delicato e questo compito spetta a tutte le nazioni europee e soprattutto al governo americano che continua a comportarsi con il governo serbo come se ci fosse al governo ancora Milosevic ;
    la situazione è estremamente delicata e purtroppo a mio parere sono possibili nuovi conflitti se non si prenderanno decisioni giuste e sagge dico questo perchè il riconoscimento dell’indipendenza del kosovo potrebbe eventualmente aprire un conflitto anche nel nord della Macedonia fortemente abitata da albanesi che già in precedenza hanno avuto conflitti con la polizia macedone nel 2001 ma anche 2 settimane fa e anche nel sud del Montenegro 70% abitato da popolazione albanese.
    Da un lato è giusto che la parte albanese abbia la sua fetta ossia una autonomia per quanto riguarda l amministrazione delle istituzioni la polizia e le forze dell ordine abbia forte voce nella politica locale e nella gestione dell economia locale però l ‘indipendenza non sarebbe ben vista dal popolo serbo dal governo serbo e creerebbe come detto precedentemente forti tensioni nella politica serba con i radicali che potrebbero approfittare della situazione di instabilità poichè loro hanno già previsto l’ indipendenza del kosovo e il riconoscimento di questa da parte di molti stati europei e degli Usa che hanno già dichiarato che dopo il 9 dicembre riconosceranno il kosovo indipendente darebbe ragione alla politica nazionalista dei radicali e della visione che Milosevic aveva dato degli Usa e degli filoamericani come nemici e aggressori della serbia (VEDI BOMBARDAMENTI SU BELGRADO).
    Per questo dico che serve una politica diversa nei confronti del governo serbo gia instabile che dovrebbe essere aiutato nel risolvere il problema con una soluzione che possa andare bene per tutte e due le parti che è proprio quello che il governo attuale sta cercando di fare nei dialoghi ed incontri che si tengono tra londra bruxell e washington e non compiere dichiarazioni come quelle di alcuni stati europei e degli Usa che riconosceranno l indipendenza del kosovo perchè questo finisce per dare ragione alla politica condotta dai radicali nazionalisti.
    Anche la parte albanese non contribuisce affinchè il dialogo e la diplomazia risolvano il problema perchè sanno che il kosovo sarà indipendente come è stato promesso dal presidente Bush durante il suo soggiorno in Albania il 9 dicembre quindi aspettano solo quel giorno e qui bisogna vedere come reagiranno i russi che hanno situazioni molto simili al kosovo come la questione della Cecenia o altre repubbliche che si vogliono separare da Mosca.
    L’indipendenza del kosovo potrebbe anche essere una soluzione buona se però non ci fosse la reazione del popolo serbo e di una forte crescita del nazionalismo in seguito alla perdita della “TERRA SANTA” della serbia poichè rappresentava la nascita della nazione serba della religione ortodossa e dell’identità di un intero popolo ;
    poi ci si può chiedere un po’ ironicamente l’indipendenza del kosovo risolverebbe il problema di una regione estremamente povera dove oggi comandano guerriglie paramilitari UCK (esercito di liberazione del kosovo ) i quali hanno in mano la regione e si autofinanziano con l traffico di droga giro di prostituzione e traffico di armi ex capo di questi è l’attuale presidente del kosovo Agim Ceku ???!!! ok l’indipendenza va bene ma nessuno ha proposto come dare lavoro a 1 milione di persone che vivono lì oppure nessuno si occupa concretamente di risolevare un economia a pezzi ; secondo me il vero problema é la povertà se domani in kosovo ogni persona avesse 300-400€ nessuno non parlerebbe più di indipendenza nazionalismo e di politica in generale … per quanto riguarda la Republika Srpska alla prossima puntata tanto vi ho già annoiato abbastanza !!!!!

  3. asem ha detto:

    Non so se sono il più adatto a parlare, per proverò a dare la mia opinione sulla facenda che è molto, ma molto complessa.

    Prenderò il problema non dal dal punto di vista politico, sociale o economico (che hanno una grossa valenza) ma da un fatto puramente statistico.

    Nell’ ultimo secolo le statistiche per quanto riguarda la nascita ed i cambiamenti demografici sono abbastanza attendibili pertanto:
    il Kosovo era ancora a maggioranza serba 100 anni fa , lo era ancora dopo la 2. guerra mondiale poi però lo diventava sempre meno – ogni decennio lo era di meno. Tant’è che negli anni ’80 erano diventati una sempre più piccola minoranza (la natalità kosovara come quella albanese era 2-3 volte quella serba, 3-4 quella occidentale. Pertanto come ho sentito da un serbo che mi sembrava lungimirante, la cosa migliore (anche se sembra assurdo) è che la Serbia perdi il kosovo altrimenti diventerà minoranza anche in Serbia.

    In occidente cmq si dovrebbe tenere presenti le peculiarità dei Balcani infatti i

  4. Andrija ha detto:

    Il discorso che ha fatto asem è interessante e mi trova in accordo con lui per quanto riguarda la natalità in Kosovo e la statistica che dice quanto la natalità nella regione sia cambiata nel corso della storia e in particolar modo negli ultimi 30 anni ma penso che questo non giustifichi il fatto di dire che è giusto dare l’indipendenza ad una regione perchè vi è una maggioranza di una etnia rispetto ad un altra altrimenti sai che casino nel mondo e quante indipendenze ci sarebbero vedi l’esempio del belgio che è attuale, 2 etnie e la zona delle Fiandre se non sbaglio vuole l’indipendenza dalla regione dove stanno i valloni con il rischio che scompaia il belgio oppure molte repubbliche dell Ex Unione Sovietica oppure la spagna con i baschi oppure la questione curda oppure alcune zone del sud degli Stati uniti dove il 60-70% della popolazione è costituita da messicani e popolazioni dell’ America centrale anche lì la natalità che hanno queste etnie è maggiore rispetto alla natalità della popolazione locale però volere l ‘indipendenza dagli stati Uniti dalla odierna russia dalla spagna è sicuramente impensabile.
    Ricordiamo anche che in kosovo risiedono circa 100 000 serbi e 15-10 000 abitanti di etnie minori come bulgari macedoni e altri e attualmente circa 250 000 serbi che vivevano in Kosovo si sono rifugiati in Serbia e altre decine di migliaia sia di serbi che di albanesi si trovano nell Unione Europea con la condizione di rifugiati quindi bisogna pensare anche il futuro di quelle minoranze che seppure minoranze hanno un diritto di scegliere attivamente del loro futuro come lo ha anche la maggioranza albanese ma il pretesto di dire che la maggioranza in kosovo ma minoranza nella repubblica serbia ha il diritto di ottenere l’indipendenza solo perchè sono la maggioranza in quella regione della repubblica serba mi sembra che vada contro ogni legge di diritto internazionale.
    Si dovrebbe allora pensare alla situazione di circa 350 000 persone che sono la minoranza nel kosovo, cioè il nuovo governo che proclamerà l’ indipendenza del kosovo sarà in grado di gestire la situazione delle minoranze e di integrarli nella società ??? Ho qualche dubbio perchè se il premier di questo nuovo governo è il signor Thaci capo dell UCK penso che non si preoccuperà delle minoranze !!!!
    Per quanto riguarda la Bosnia la situazione è per certi versi simile anche se il contesto è diverso rispetto al kosovo, in Bosnia ci sono tre etnie quella bosniaca musulmana, quella bosniaca serba e quella bosniaca croata e i problemi nascono dal fatto che il commissario mandato dall’Unione Europea e dall’Onu è stato incaricato di effettuare e proporre leggi riguardanti la modernizzazione del sistema delle forze dell’ordine della polizia e del esercito per riformare le leggi della Bosnia estremamente arretrate e non conformi a quelle dell Unione europea affinchè in questo modo lo stato possa avvicinarsi alle norme europee .
    Il commissario Lajcak però ha proposto di formare un unico esercito e una unica polizia e di dichiarare la polizia e le forze dell’ ordine della Repubblica Srpska non legittime andando così a modificare l’ accordo di Dayton in pratica le forze dell’ordine sarebbero gestite solo dalla parte bosniaco musulmana e la Repubblica Srpska e la parte a nord-ovest dove c’è una forte presenza dell’ etnia dei bosniaci croati non avrebbe voce nella questione.
    Altra riforma proposta è quella sul numero minimo di voti necessari perchè le leggi vengano approvate in parlamento riducendo il numero dei voti per far approvare le leggi ne trarebbe un vantaggio la maggioranza dei bosniaci musulmani che così potrebbe avere una maggioranza ulteriore rispetto alla maggioranza nel sistema di voto proporzionale e far approvare facilmente leggi anche senza la parte serba e croata in poche parole secondo il commissario è un modo per far modernizzare il paese e farlo progredire con nuove riforme che però verrebbero fatte solo dalla maggioranza dei bosniaci musulmani che potrebbero far passare con questi cambiamenti qualsiasi legge e avere un monopolio nelle decisioni politiche queste decisioni hanno creato il malcontento delle altre due parti e i politici della repubblica srpska hanno deciso di uscire dal parlamento se queste due riforme di Lajcak verrano fatte intanto essendovi il boicotaggio della parte del parlamento che verrebbe penalizzata dalle nuove riforme europee la politica in Bosnia è ferma al collasso.

  5. asem ha detto:

    Andrija, sono d’accordo però nel primo capoverso hai citato soltanto zone o etnie che dietro non hanno uno stato. Cmq tornando ai balcani ci sono delle specificità molto peculiari.
    Il problema è che in una società “ricca”, storicamente “democratica”, post-industriale ed anche “abbastanza” laica certi discorsi possono anche valere qualcosa mentre in zone diverse non è detto che funzionano. Il problema semmai consiste che si sa bene chi appoggia la Russia, chi gli USA (ed arabi) mentre non è ben chiaro cosa “voglia” l’UE.
    Poi però posso anche sbagliare non sono tanto addentro al problema.

    L’unica cosa che mi fa pensare però è il fatto che spesso certi cambiamenti avvenuti nei balcani hanno anticipato eventi avvenuti nell’occidente (che però ha spesso trovato soluzioni a questi problemi).

    Come esempio si potrebbe accennare le statistiche demografiche (ufficiali dei vari stati) controllate dall’ONU da che risulta che le dinamiche demografiche sono molto sostenute negli ultimi decenni e prevedono dei forti cambiamenti nei prossimi decenni.
    Dando un occhiato ho notato , con grande stupore, che la Russia è ormai storicamente il secondo paese di immigrazione dopo USA (non l’avrei mai detto) con numeri notevoli e che l’Europa in particolare la Germania, L’Italia, la SLovenia, l’Austria, l’Ungheria ecc.ecc sono quelle che hanno le tendenze demografiche più basse.

  6. Andrija ha detto:

    Penso che il tuo discorso segua un filo logico e mi trovo d accordo sul fatto che ci troviamo a che fare con una società povera sia materialmente che culturalmente arretrata economicamente “poco” democratica anzi per niente; io penso che la situazione del Kosovo verrà risolta da Stati Uniti Russia UE ed eventualmente Cina oppure qualche altra potenza mondiale ma questo mi preoccupa perchè la soluzione della questione del Kosovo in questo caso dipenderà esclusivamente dal profitto economico che questa oppure le altre potenze in gioco otterranno vedi anche gli effetti concreti che si sono avuti dalle ultime elezioni ha vinto chi è più forte economicamente thaci e non mi ricordo il nome ma quel miliardario albanese che vive in svizzera che ha avuto un buon consenso perchè ormai si basa tutto su chi ha più soldi e chi ha più soldi fa il conto di come arricchirsi ancor di più e avere maggior profitto.
    Tutti si preoccupano del fatto di dire vogliamo l INDIPENDENZA questo fatto è diventato un ossessione ormai, io sono di parte penso che lo si sia capito non sono favorevole alla indipendenza ma non per un orgoglio patriotico bensì perchè penso che il problema del Kosovo non sia l indipendenza ma la necessità di costruire solide istituzioni una forte economia che porti il benessere e la stabilità se l indipendenza portasse al benessere e alla pace darei il mio consenso subito perchè la pace è un bene sia per gli albanesi sia per i serbi sia per tutte le altre minoranze e i popoli dei balcani ma l indipendenza verrà sfruttata dai “signori” “ricchi” mafia uomini d affari miliardari della regione ma anche dalle personalità europeee che nella ricostruzione del kosovo troveranno terreno fertile per i propri interessi e guadagni e al problema della povertà miseria e ignoranza degli albanesi si aggiungerà quella dei serbi e delle altre minoranze che dovranno perdere anche quel poco che hanno oppure avevano perchè non verranno mai accettati e integrati dalla altra parte che non li vuole e li odia per i fatti accaduti in precedenza 1999- 2001; quindi in sostanza nessuno si occupa della gente del popolo ma di come accappararsi una fetta del mercato del kosovo e il problema è che non se ne accorge nemmeno quella gente che non ha nemmeno gli strumenti e le conoscenze culturali per poter capire cosa sta succedendo e viene guidata dal sentimento del patriottismo di essere liberi autonomi indipendenti ma senza capire che dietro a quella indipendenza si nasconde il guadagno e il benessere di pochi cioè per il popolo non cambierà niente invece di avere milosevic avranno qualche altro dittatore che si approfitterà di loro e tutto il bene promesso drante il perodo delle elezioni andrà in mani di pochi albanesi americani forse russi qualche serbo oppure di altre nazionalità per quanto riguarda il richiamo del guadagno facile nessuno si tira indietro.
    L’ indipendenza porta al beneficio di pochi e all odio a misure restrittive contro il nuovo stato e allo svantaggio di questo ad un atteggiamento di boicottaggio da parte di molti serbi russi e altre nazioni forse un dialogo più concreto un riavvicinamento delle parti e soprattutto manovre concrete per quanto riguarda una rapida evoluzione dell economia del kosovo che porti benessere nella regione servirebbe di più e per fare ciò bisogna mettere davvero da parte il nazionalismo l orgoglo ed essere pronti a rinunciare a qualcosa e mettersi a tavolino tutti insieme e non sl discutere ma agire .
    Però probabilmente il signor Thaci non la pensa cm me ma ha già fatto i conti sul suo guadagno e cm lui ce ne sono tanti altri nell UE in Russia Usa e in altri paesi mentre degli stranieri degli abitanti del kosovo non importa più di tanto lui se ne dovrebbe interessare un po’ di più … ovviamente lo dico con ironia la poltrona e il potere sono una brutta malattia!!!!!

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