La Slovenia preferisce Trieste. Sarebbe questa la motivazione dello spostamento nel capoluogo giuliano della manifestazione ufficiale per l’ingresso della Slovenia nell’area Schengen. La notizia è stata ufficializzata nella serata di ieri dal ministro degli Interni sloveno Dragutin Mate a Bruxelles in occasione del Consiglio dei ministri della giustizia che ha dato l’ok alla caduta dei confini. La cerimonia ufficiale si terrà a Trieste, al confine di Skofije-Rabuiese. "Rammaricato" il sindaco Romoli, che annuncia comunque la realizzazione di una manifestazione in città.
8 Novembre 2007
Avrà influito lo scambio di reciproche cortesie tra i due primi cittadini in occasione delle recenti commemorazioni?
Penso che abbiano esagerato, particolarmente con la speculazione dei nomi dei morti delle guerre. Una pericolosa forma di pazzia della senilità, rende questa città poco affidabile. Spesso girando a Gorizia, mi pare che chi sia sempre stato quì viva in un mondo immaginario, causa forse dei decenni di chiusura e assistenzialismo, che molti ancora vorrebbe mungere.
Io sono felice. Tito non riesce a conquistare Gorizia e allora costruisce Nova Gorica come controaltare comunista. Adesso l’economia di “Gorizia oltre” è basata sul gioco d’azzardo e sui puttanai. E noi dovevamo festeggiare l’eliminazione del confine?
Si potrà parlare di pacificazione solo quando saranno risolte le questioni degli Esuli e verranno tolte sia le scritte sui monti inneggianti a Tito sia le denominazioni dellle vie come IX corpus a Pirano e Piazza Tito a Capodistria.
Confine orientale questione aperta.
Domenico comitato 10febbraio Monfalcone
Domenico, se fossimo ancora una cinquantina di anni fa ti darei pienamente ragione. Ma dubito che i figli degli esuli, siano disposti a toranare sulle terre dove intorno al 1880, dopo la progressiva decadenza delle alleanze tra tedeschi, asutriaci e turchi. L’Italia insediava la propria popolazione.
Ovviamente aparte l’Istria, la cui costa fu sempre prevalentemente italiana. Diverso per le regioni interne, conseguenza di una multiculturalità conservata ancora dai tempi dell’Impero Romano e poi dopo il crollo, da quello Bizantino.
Sinceramente penso che oggi giorno, visti i cambiamenti mondiali, bisogna rinnovare il proprio modo di pensare. Del resto si sa che le guerre rendono gli uomini poveri.
Tra le altre cose nei libri che ci offrono a scuola, molto è stato nascosto. L’inasprimento multiculturale a Fiume inizia con le pazzie di D’Annunzio. Ma si sà a quel tempo le nazioni appena nascevano dalle macerie delle monarchie. Poi l’era industriale e la necessità di controllo del petrolio accenderà la Prima Guerra Mondiale.
Sono passati cent’anni oramai. E spero che usciremo da questa gabbola di senilità, spesso adattata al proprio eroismo, ma non alla realtà, che è purtroppo sempre più complessa.
Io personalmente rimpiango i muri.
Cordiali saluti
Un vero peccato che la celebrazione ufficiale sia spostata. Una mossa stupida, il mondo vedrà in TV immagini di un confine qualsiasi (Fernetti), che non da minimamente l’idea di contiguità urbana che è tipica di Gorizia.
Sarebbe il minimo sapere almeno quale sia la barocca motivazione di Lubiana al riguardo…
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Domenico, l’ideologia che ti porti dietro è la principale responsabile dell’arretratezza di Gorizia.
Dalla sua fondazione nel 1001, per più di 9 secoli nella città e nel suo territorio la norma è stata la commistione etnica. La cultura risultante è stata prettamente mitteleuropea.
I guerrafondai italiani invasero la zona nel 1915, e iniziarono una opera di “colonizzazione” culturale orribile.
Con la seconda guerra mondiale, fu il turno di Tito e i suoi amici, che fecero pulizia etnica nella Yugoslavia.
Dimenticare il Novecento è un imperativo morale per Gorizia. Fascismo e comunismo vanno contro la stessa natura della città.
La vera identità goriziana si è plasmata nei secoli, fino allo scoppio della Grande Guerra. Quello che è venuto dopo, è stata tutta propaganda nazionalista.
Gorizia deve guardare al FUTURO, e per farlo deve rimuovere questi 89 anni di ingiustizie compiute da Roma e Belgrado.
..e poi sulla questione degli esuli vorrei dire che non mi sembra giusto che io perda la guerra due volte, mentre alcuni solo una.
Insomma, se il problema è quello dei “beni abbandonati” e del risarcimento, e se agli esuli dovesse venir riconosciuto come vogliono alcuni di loro, io vorrei la restituzione di quello che ho perso grazie alla legislazione speciale italiana per gli esuli. Mi sembrerebbe giusto, perchè sono rimasto in coda per la casa popolare, per il lavoro pubblico, e per altre tante cosine non da poco.
Allora se per loro la guerra devo perderla solo io, non sono proprio del tutto daccordo.
Va bene, Gorizia non ha più la festa sul confine…ma la prima a risentirne è sicuramente Nova Gorica. Forse il governo sloveno di centro destra la considera ancora troppo “comunista”(vedi scritte quali TITO oppure NAS TITO sul sabotino o ancora meglio, per i festeggiamenti dell’anniversario della morte del generale, il famoso volo sopra la città di un aereo con la striscia nas tito, a maggio mi pare, dopo che il governo sloveno aveva risposto con un secco NO alla richiesta di festeggiamento in quella maniera)si potrebbe ipotizzare che Lubjana abbia voluto punire Nova Gorica in questo modo perchè è solo Nova Gorica a risentirne…è inutile e anche scorretto scrivere GORIZIA PERDE I FESTEGGIAMENTI SUL CONFINE, è NOVA GORICA che perde l’occasione.
In realtà se il confine è quello di Rabuiese non c’entra nemmeno Trieste. Rabuiese sta a Muggia. E’ come se il Governo Sloveno avesse detto di no sia a Gorizia che a Trieste, mi pare.. Daltronde a Trieste non ci sono confini se non sull’altopiano ed in comuni di minoranza slovena. Perciò, una volta capito che Gorizia non voleva farla in città, perchè Casa Rossa è un deposito di camions dalla parte italiana e dei distributori di benzina dalla parte slovena, mi pare che questa scelta fosse obbligata.. o comunque l’unica alternativa.
Rispetto al ragionamento di @Daniele sulla Nova Gorica troppo “comunista” va aggiunto che il Comune di Muggia (13.500 abitanti) dove si svolgeranni i festeggiamenti (direi che anche il titolo dell’articolo che cita Trieste andrebbe corretto..) è retto da una giunta di centrosinistra. Mi pare perciò che non ci sia molto da fare dietrologia sul pensiero del Governo Sloveno. In quanto al “rammarico” di Romoli, va sottolineato piuttosto che l’ha cercata a tutti i costi.
e si perchè il governo sloveno si preoccupa della giunta comunale di Muggia..questa grandissima città che conta moltissimo nel panorama regionale…ma dai gatta che esempi fai??Sostengo anche io l’opinione di Daniele
Comunque le manifestazioni a Gorizia ci saranno e io rimarrò a Gorizia.
@Art
Speriamo che divenga veramente una festa della gente, sarebbe molto più sincera.
Invece confine orientale questione chiusa, nel senso che dal 20 dicembre non c’è più.
Vorrei ricordare che di tra non molto tempo di là cominciano a votare delle persone che sono nate quando già la Slovenia era indipendente.
@Angelo
Certo che si preoccupa. In politica estera ogni dettaglio, anche il più piccolo, ha un significato, non lo sapevi? Figurati poi tutto ciò che è legato a dei festeggiamenti ufficiali che riguardano l’Europa non solo Slovenia e Italia.
Un’Europa che dal primo di gennaio sarà guidata per il semestre proprio dalla Slovenia. Figurati se non stanno con gli occhi più che spalancati.
Lo ripeto, la scelta di Muggia, non Trieste, ha un significato più che preciso.
@Angelo
Certo che si preoccupa. In politica estera ogni dettaglio, anche il più piccolo, ha un significato, non lo sapevi? Figurati poi tutto ciò che è legato a dei festeggiamenti ufficiali che riguardano l’Europa non solo Slovenia e Italia.
Un’Europa che dal primo di gennaio sarà guidata per il semestre proprio dalla Slovenia. Figurati se non stanno con gli occhi più che spalancati.
Lo ripeto, la scelta di Muggia, non Trieste, ha un significato più che preciso.
Per me ancora una volta la Slovenia ha dimostrato il mancato superamento di una soglia ideologica che permane viva e vegeta negli sloveni. Uno sgarro alla città di Gorizia. Mi verrebe da rispondere: e chi se ne frega la festa è loro non certo nostra che anzi con l’amplimaneto dell’area Schengen ci abbiamo avuto solo da perdere…
Ma come fai a dire che è stata la Slovenia..
Guarda i fatti. Romoli è partito per primo a dire che non voleva la Transalpina, sede quasi naturale visto che la festa dell’entrata della Slovenia nella UE si era tenuta proprio li con Prodi.
Il comune di Gorizia ha detto niente Transalpina facciamo a Casa Rossa. Era evidente anche ad un bambino che Casa Rossa è storia tutta italiana. Tanto che il sindaco di Nova Gorica ha proposto il valico di S. Gabriele. Romoli ha tirato dritto: Casa Rossa e basta.
Poi l’altro episodio, per non andare a Tarnova si è inventato un calendario di impegni ad hoc.
A questo punto la Slovenia ha deciso che non era il caso di fare alcunché con questa amministrazione. Romoli si faccia la festa da solo.
A Trieste, con le polemiche contro gli sloveni che hanno, e nessun valico internazionale che non sia in Comuni della minoranza.. Non è rimasta che Muggia. Così stanno le cose.
E qui si parla di soglia ideologica che permane negli sloveni?
Ma con che faccia??
La semplice constatazione, di una chiarezza limpida, è che pur di non fare la festa alla Transalpina, questa Giunta ha rinunciato a dare visibilità in eurovisione alla sua città.
Grazie Romoli, grazie centrodestra goriziano!
Ma voi ci tenete così tanto a questa festa. Ma che diavolo dobbiamo festeggiare, forse il fallimento dell’economia goriziana a causa dell’ampliamento dell’area Euro. Cari goriziani vi voglio al pieno di benzina a gennaio: là si che saranno dolori di pancia per tutti, altro che festeggiamenti a quei comunistacci degli sloveni.
Ecco Vince.. con poche ma chiare parole hai espresso i veri sentimenti di una gran parte dei goriziani.
Quelli che per sessanta anni hanno costantemente attinto dalla mangiatoia pubblica, hanno criticato nel contempo tutto e tutti, ed condannando questa città all’imobilismo.
Ora che si è rotto il giocattolo non capiscono cosa ci sia da festeggiare.
gattacicova , hai mai pensato di andare a vivere in slovenia ? 😉
Le cose importanti che gorizia ha perso in questi anni sono altre e anche molto piu’ importanti di una festa :
Zona franca, corridoio 5, caserma guardia di finanza, mezza azienda sanitaria, sviluppo commerciale ed industriale, 75% delle acque dell’isonzo, e in compenso abbiamo ottenuto quintali di rifiuti , tonnellate di scarichi fognari dal torrente corno, aria irrespirabile dalle aziende oltreconfine, vagonate di multe per essere passati con il “VERDE”, e ora dulcisis in fundo dal prossimo mese, centinaia di delinquenti di tutte le generalita’che arrivveranno a flotte per depredarci dell’ultima cosa positiva che distingueva la nostra citta’ dalle altre: la tranquillita’ sociale senza rapine,scippi,furti ecc.
E chi se ne strafrega dell’ennesimo festino a base di cevapcici sposorizzati dalla Hit.
bravo daniele
Interessante Ale..
L’elenco che hai fatto, delle cose che secondo te Gorizia ha perso, sono addebitabili alla Slovenia ed all’argamento UE?
Corridoio 5: non capisco cosa e dove Gorizia lo avrebbe “perso”. Non si è mai detto che dovesse passare per Gorizia, e comunque, se si fa, lo si deve proprio all’allargamento.
Caserma Guardia di Finanza: che c’entra la Slovenia?
Mezza azienda sanitaria: come sopra. E poi chi ha dato il via alla razionalizzazione è stato il centrodestra con Fasola, mentre la decisione di spostare l’ospedale l’ha presa Valenti e l’ha finanziata Romoli.
Sviluppo commerciale ed industriale e Zona Franca: l’immobilismo di Gorizia potrà venir meno proprio grazie alla caduta del confine. E’ stata proprio la presenza della Zona Franca che l’ha generato e perpetuato.
75% delle acque dell’Isonzo: la Slovenia ci “ruba” l’acqua? Questa non l’avevo ancora sentita.. Non mi risulta ci sia nessun nuovo canale che porta acqua altrove, tutta quella che c’è rimane nell’Isonzo.
Quintali di rifiuti: quelli che produciamo noi.. che c’entra la Slovenia?
Scarichi nel Corno: ci sono da sempre. Ma è proprio grazie all’allargamento ed ai contributi europei che stanno costruendo il sistema di depurazione, e “devono” farlo proprio per questo.
Aria irrespirabile: a parte il fatto che quando avevamo in funzione il “nostro” inceneritore a due passi dalle abitazioni di Savogna ce ne “sbattevamo” altamente.. e a parte il fatto che io sto dalle parti di Montesanto e non capisco cosa e dove ci sia quest’aria irrespirabile (se è alla Livarna che ti riferisci), i “nostri” controlli mi pare abbiano detto che non c’è alcunchè..
Vagonate di multe: intanto chi l’ha presa, al di la che sia o meno legittima formalmente, è stato fotografato a passare nettamente col semaforo rosso. Su questo le foto non lasciano alcun dubbio. Ma anche qui.. Che c’entra la Slovenia?
In quanto alle rapine, scippi e furti, se starai solo un po’ attento, ti accorgerai che sarà proprio la presenza dei Casinò Sloveni – in particolare quello nuovo che stanno costruendo – a garantire che la zona non si trasformi troppo sul piano della criminalità. E’ interesse prima di tutto di chi fa quegli enormi investimenti, quello di conservare nell’area un basso tasso di criminalità. Non lo sapevi?
Ah.. solo una cosina ancora..
Mi chiedi se ho mai pensato di andare a vivere in Slovenia..
Ebbene, lo vedi come il confine ti ha abituato a pensare?
Qui siamo su Internet.. per quanto si può vedere, io potrei già esserci in Slovenia.. oppure in Alaska o in Eritrea o in Irlanda.. invece no, dai per scontato il fatto che io scriva da Gorizia, nemmeno dalla sua provincia. Bene, è questo il danno che il confine ha prodotto nella testa dei Goriziani.