6 Novembre 2007

FOTOGRAFIA DEL PORTO

Dal sito dell’Autority

QUADRO GENERALE DELLE DOTAZIONI

Aree portuali: 2.304.000 mq di cui:
zone franche: 1.765.000 mq
Aree di stoccaggio: 925.000 mq di cui:
coperte: 500.000 mq
capannoni di calata: 25
magazzini: 21
tettoie: 26
Lunghezza banchine: 12.128 m
Ormeggi operativi: 47
Navi convenzionali e polifunzionali: 24
Portacontainer e ro-ro/ferry: 11
Petroliere: 5
Navi industriali: 5
Navi passeggeri: 2
Fondali massimi: 18 m
Lunghezza binari ferroviari: 70 km

ANCORAGGIO
La rada di Trieste è suddivisa in tre zone di ancoraggio:
Rada A: riservata alle navi cisterna
Rada B: riservata alle navi cisterna e alle navi con merci pericolose
Rada C: riservata alle altre navi

AVVICINAMENTO
Nell’ambito della rada sono stati individuati due canali di entrata/uscita:

Canale Nord: per navi dirette o provenienti da Punto Franco Vecchio, Stazione Marittima, Punto Franco Nuovo, Arsenale, Scalo Legnami e Ferriera;
Canale Sud: per navi cisterna, navi dirette/provenienti dal canale industriale e navi che non possono utilizzare il canale nord per motivi di pescaggio o traffico.
Le diverse aree del porto sono protette da un insieme di 4 dighe foranee.

PILOTAGGIO
E’ obbligatorio per l’entrata e l’uscita delle navi e per i movimenti entro il porto, esclusi quelli lungo la stessa banchina e senza uso di macchine e rimorchiatori. Sono esentate le navi fino a 500 GRT e i mezzi di servizio portuale.
La corporazione piloti del porto può contare su nove elementi e dispone di tre pilotine e di un sistema computerizzato per il controllo del movimento navale.

RIMORCHIO
Il servizio è svolto dalla società Tripmare S.r.l., che si avvale di 10 rimorchiatori (incluse due nuove costruzioni) con potenze variabili tra 1.500 e 5.000 BHP.

BUNKERAGGIO
Il porto dispone di depositi costieri di carburanti con capacità di 145.000 mc. Il servizio è svolto primariamente dalla società Giuliana Bunkeraggi S.p.A., che dispone di una flotta di chiatte.

FORNITURE DI BORDO
Sono disponibili contattando ogni agenzia marittima.

ACQUA
E’ fornita dal Servizio Fornitura d’Acqua dell’Autorità Portuale.

SMALTIMENTO RIFIUTI DA NAVI
E’ curato da una società privata.

RIPARAZIONI NAVALI
Sono disponibili, nell’area dell’ex Arsenale Triestino, quattro bacini di carenaggio: le dimensioni massime sono 295 x 56 x 12 m.

DIMENSIONI MASSIME NAVI
Nessun limite per lunghezza e larghezza. Il pescaggio massimo è di 18 m.

PORTO FRANCO (1719, Absburgo)

All’interno del Porto Franco (cinque i punti franchi: Punto Franco Vecchio, Punto Franco Nuovo, Scalo Legnami, Oli Minerali, Industriale) gli operatori possono godono della possibilità di effettuare attività portuali a condizioni molto favorevoli: le merci provenienti via mare da Paesi extracomunitari, possono essere introdotte liberamente nei Punti Franchi indipendentemente da provenienza o destinazione e senza essere soggette a dazi nell’ambito portuale; tali merci possono restare in deposito all’interno del porto senza limiti di tempo e possono essere spedite verso destinazioni oltremare senza bisogno di dichiarazione doganale comunitaria; nei Punti Franchi Commerciali esistono depositi permanenti di merci estere sulle quali possono essere liberamente eseguite tutte le cosiddette lavorazioni usuali (imballaggi, reimballaggi, etichettature, campionature, ecc.); su queste merci sono possibili – previa autorizzazione amministrativa – anche trasformazioni industriali; per le merci importate nel mercato comunitario attraverso i Punti Franchi, i relativi dazi e imposte doganali possono essere pagati con dilazione fino a sei mesi ad un tasso di interesse annuo particolarmente ridotto; le merci che entrano nell’area portuale via terra dal territorio comunitario vengono considerate come esportate all’atto dell’immissione e possono quindi essere imbarcate in qualsiasi momento, mentre quelle provenienti da stati esteri sono considerate merci in transito; i trasporti su mezzi stradali pesanti, provenienti o diretti al porto di Trieste attraverso i valichi con l’Austria e la Slovenia, fruiscono di un regime di transito diretto agevolato; anche il transito di merci su ferrovia gode di un sistema doganale semplificato.

COMMENTO

Fin qui il porto, attorno al quale gravitano 32 agenti marittimi, 64 spedizionieri, 5 provveditori navali, 17 imprese per servizi portuali, 37 imprese per operazioni portuali, 21 terminalisti portuali più 5 terminalisti portuali previsti dalla legge 84/94. Complessivamente 181 aziende private (di cui alcune offrono più tipi di servizio sotto la stessa ragione sociale). Come giustamente segnalato in un commento al precedente post sul porto, le merci riguardano, oltre alla ‘tomba di famiglia’, il molo VII, il terminal SIOT e sbarco ex petroliere, il carbone in Ferriera , poca merce varia tra Scalo Legnami e Adriaterminal. Le cifre parlano da sole.

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