Il caso-diga sbarca in Consiglio regionale. A sollevare la questione è il consigliere dei Verdi, Alessandro Metz, che segnala come "il problema degli sbalzi idrici nella zona sia annoso e sappiamo essere dovuto ai rilasci a monte, in territorio sloveno. E’ indubbio che questa situazione necessita al più presto di una soluzione e, oggi come oggi, c’è la possibilità di farlo attraverso un’azione congiunta tra Italia e Slovenia; esiste, infatti, la prospettiva della realizzazione di una Conferenza sull’ambiente auspicata da più parti, inclusi comuni di Gorizia e Nova Gorica, durante la quale gettare le basi per creare…
un concreto rapporto di collaborazione tra Italia e Slovenia". "Sarebbe auspicabile – prosegue Metz – che il Presidente Illy ed i gli Assessori si ricordassero che la vicina Slovenia è ormai in Europa e che la politica dell’Euroregione, così caldamente sostenuta da Illy, prevede che vi sia un dialogo costruttivo tra i paesi membri. I problemi del territorio – conclude il consigliere dei Verdi – si possono risolvere senza cementificare, in questo caso specifico, una delle zone più delicate e caratteristiche dal punto di vista ambientale del fiume Isonzo e senza sprecare danaro pubblico dato che per la costruzione di questa diga è stato previsto, particolare non trascurabile, un esborso di 18 milioni di euro".
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