È necessario chiarire il ruolo delle imprese e della Provincia in tema di sicurezza sul lavoro e soprattutto quali debbano essere le modalità di intervento degli ispettori che vigilano sulla sicurezza in particolare nei cantieri edili. Questo è il sunto dell’incontro tenutosi ieri tra l’assessore al Lavoro Marino Visintin, Davide Mauro e Albano Marussig, responsabili dell’Aias – Associazione italiana addetti alla sicurezza rispettivamente per la regione e per la provincia di Gorizia.
"È importante ragionare in un’ottica internazionale, tenendo conto delle differenze di trattamento tra le imprese italiane e straniere», ha precisato l’assessore Visintin, riprendendo il pensiero di Marussig, che lamenta un’eccessiva pignoleria degli ispettori nei confronti delle imprese edili (non solo quelle slovene). Per esempio, secondo Marussig: «C’è troppa fretta…
nel sanzionare le ditte perché i lavoratori non indossano il badge identificativo, che è obbligatorio, ma è anche un vincolo difficile da far rispettare a chi lavora sotto il sole spesso con temperature proibitive».
Per rispondere al bisogno di identificare linee guida comuni, la Provincia risponde mettendo in cantiere un convegno-workshop che tratterà nello specifico le “Problematiche della prevenzione in materia di edilizia” e che si terrà a metà novembre. L’evento, patrocinato anche dall’Aias, dall’Asl e dall’Ispettorato al lavoro, avrà lo scopo di chiarire e definire il ruolo dei diversi enti soprattutto in previsione dell’impatto delle opere edilizie che presto interesseranno il territorio provinciale, come il centro commerciale di Villesse, il Corridoio 5, ma anche il “mega-centro” commerciale in Slovenia e le altre opere dell’area intermodale di Ronchi.
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