8 Settembre 2007

“meditate gente, meditate”

Una lettrice di Bora.La ci ha mandato delle foto di ieri, sabato 8 settembre, di Piazza della Borsa a Trieste.
C’erano tre stand in competizione per la raccolta firme: quello degli attivisti legati a Beppe Grillo che raccoglievano firme per limitare i privilegi dei parlamentari (era la giornata del V-Day), quelli di Francesco Russo e Bruno Zvech che per concorrere alla segreteria regionale del Partito Democratico anche loro necessitavano delle firme dei cittadini. La simpatica signora di Opicina ci scrive:

quel che iera bel che un poco più in la iera i banchetti de zvech e de russo per le primarie dell’ulivo no iera nissun!!
sto zvech che guardava in giro tra l’incazza e lo sconsolato!!
iera de scriverghe un cartel “meditate gente, meditate”!!

Ecco le foto che ci ha mandato. Quella dello stand di Russo, apparentemente desolato:

E quella dello stand dei grillisti, con una corposa fila:

Approfondimenti:
Il sito del V-Day di Beppe Grillo
Il gruppo di attivisti triestini di Grillo
Il sito di Francesco Russo
Il sito di Bruno Zvech
– Gli articoli del Corriere.it e di Repubblica.it sul V-Day

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16 commenti a “meditate gente, meditate”

  1. enrico maria milic ha detto:

    questa è un cult:

    SOSTEGNO DEI VERDI – «Il sostegno dei Verdi al V-Day non è solo a parole, ma abbiamo chiesto di mettere a disposizione la televisione del partito» ha dichiarato il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che, attraverso il suo blog ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa di protesta contro il ceto politico organizzata da Beppe Grillo.

  2. enrico maria milic ha detto:

    Dal sito del gruppo triestino di Beppe Grillo:

    – tremila firme raccolte
    – questa foto:

    incredibile… complimenti.

  3. falsosembiante ha detto:

    ogni volta che vedo beppe grillo mi ricordo di un aneddoto quando qualche anno fa ha fatto il suo show a trieste. Parlando della
    Telecom chiedeva a chi proveniva da paesi lontani quanto spendevano in telefonate e una mia amica è stata scelta per andare a dire il suo “costo telefonata”. La cosa che l’ha stupita era che dietro le quinte un personaggio dello staff le ha chiesto quanto spendeva e alla sua risposta le ha detto che è troppo poco che deve dire di più. Perplessa è salita sul palco e ha semplicemente detto la verità con stupore di Grillo che ha sorvolato sorridendo e dicendo la battuta “bella figura di m. che mi hai fatto fare”.
    meditare? hmmm

  4. fabbss ha detto:

    Si ma tutto ciò, caro falsosembiante, con i motivi della protesta, che cosa c’entra?

    Grillo è un comico, piuttosto populista, lo sappiamo tutti, ma evidentemente è riuscito a far emergere un disagio collettivo che non aveva trovato fino a questo momento altri canali di espressione.

    Fossi in te non mi preoccuperei tanto del grado di sensazionalismo dello show, ma di come mai, uno che di professione fa il buffone, sia riuscito a mobilitare una massa tale di gente.

    Si dovrebbe meditare non sugli “hint” dati ai partecipanti agli spettacoli grilleschi, ma sulla disaffezione dei cittadini alla politica.

  5. falsosembiante ha detto:

    panem et circenses?

  6. enrico maria milic ha detto:

    ‘panem et circenses’ (consumi & televisione) e’ quello che con le sue regolarita’ e ripetizioni assopisce i cittadini delle democrazie occidentali e della nostra in particolare.

    la maggiorparte di quelli che si sono mobilitati per grillo, mi pare, lo hanno fatto sulla base di scelte molto individuali veicolate dalla loro presenza molto personale di cittadini in rete.

    il cittadino diventa il media, con la rete.
    e ovviamente, al cittadino che ha preso gusto ha scrivere e descrivere il mondo con la rete, fa anche piacere che le sue opinioni escano fuori dalla rete.

    i 3 punti di grillo “contro i privilegi dei parlamentari” sono tanto banali quanto diffusi come richieste tra i cittadini di centro-sinistra. la popolarita’ di grillo ha semplicemente spinto questo movimento di individui.

    se pensiamo che questo sia un movimento dell’uomo qualunque, come 50 anni fa, FORSE vuol dire che viviamo con gli schemi della comunicazione di 50 anni fa.

  7. enrico maria milic ha detto:

    i testi di mantellini e luttazzi si dimenticano alcune cose importanti, tra cui:

    1 – l’attivita’ dei cittadini qualsiasi che si sono mossi come attivisti sul territorio attorno alle iniziative di grillo e’ stata totalmente autogestita tramite meetup. a leggere i loro due pezzi si ha l’impressione erronea che ci sia solo la mano di grillo dietro al can can di sabato

    2 – mantellini si dimentica che qualsiasi iniziativa di comunicazione di massa in rete ha sempre avuto, fino ad oggi, una spinta decisiva da siti che fanno un’audience di massa. vedi howard dean ma anche, nel nostro piccolo, le iniziative di swg sulle politiche 2006 o su diarioaperto. sebbene questo scateni all’inizio una dinamica simile ai media tradizionali, l’evolversi della cosa e’ drammaticamente innovativo vista la ricaduta di cui al punto 1

    3 – luttazzi ‘legge’ ogni iniziativa (sua e di altri comici) nell’ambito dell’unico quadro teorico rispetto alla satira che lui ritiene accettabile. e’ un po’ naif pensare di interpretare la contemporaneita’ tramite costrutti teorici basati su massime della letteratura latina

  8. Matteo ha detto:

    Secondo me questa di Grillo e’ la classica bolla di sapone e come ho detto mille altre volte in questa sede, ci sono mille altre maniere di volare bassi e sporcarsi le mani per cambiare le cose. Cosi’ si fanno titoli sui giornali e poco altro. Condivido in toto Daniele Luttazzi.

  9. enrico maria milic ha detto:

    ho scritto in maniera piu’ articolata un post sulla vicenda degli attivisti accanto a grillo, qua, con un post dal titolo “Quando Eugenio Scalfari si scaglia contro”

    rispetto al sostegno della gggente sulle proposte di grillo, invito a leggere questo pezzo di repubblica.it. dati salienti:

    Elezione diretta. Il dato più massiccio che salta agli occhi è l’adesione dell’86% degli interpellati alla proposta di elezione diretta dei parlamentari da parte dei cittadini. […]
    No a condannati candidati. Uno dei punti della proposta di legge di Grillo prevede che nessun cittadino italiano possa candidarsi in Parlamento se condannato, in via definitiva o in primo o in secondo grado. Anche il questo caso i “sì” rappresentano la maggior parte: il 73% del totale del campione […]
    Non più di due legislature. Le percentuali cambiano di fronte alla proposta di non poter essere eletti per più di due legislature. Il 50% del totale del campione condivide

  10. Matteo ha detto:

    Specifico il mio post scritto sopra, anche se tardi. Non credo a queste iniziative perche’ temporanee e costruite su obiettivi di facile consenso della gente e dei media. Quesiti come i tre al centro della grillesca campagna sono certo condivisibili (forse l’ultimo qualcuno potrebbe obiettare) ma poi? Mi viene in mente la famosa frase scritta sui muri delle scuole quando ero ragazzetto: “Chi ama la figa, faccia una riga”. Chi non era d’accordo tra i maschietti?
    Certo mi direte che quella di Grillo e’ una provocazione che serve a mettere in luce certi soprusi che la classe politica commette, che il comico e’ testimonial di un malcontento generale dei cittadini nei confronti della politica ecc. ecc.
    Per me Grillo e’ soltanto un altro degli innumerevoli personaggi che in Italia vengono usati e innalzati con feroce entusiasmo di tanto in tanto da una parte della popolazione, acculturata, pigra e iraconda. Gente che non avendo il tempo, la disponibilita’ e la voglia di spendersi in prima persona per il proprio ambiente quotidiano, delega le proprie ire al Masaniello di turno. Gente che spesso si inalbera interiormente per i privilegi di qualcuno e che poi spesso maschera tutto cio’ ponendo l’accento sui disservizi e sulla malagestione ecc. ecc. Macche’, la gente del mio paese si incazza perche’ qualcuno ha dei privilegi, perche’ qualcuno ha l’auto blu, gli aerei, gli affitti. Credo che l’ondata firmataria di due settimane orsono non sia poi cosi’ interessata a costruire quanto a demolire, ad abbattere il nemico. Io sono molto triste ed arrabbiato molte volte per i disservizi ed i problemi che assillano il mio paese, ma non me la sento di applaudire beppe grillo perche’ porta in piazza argomenti arcinoti e spesso demagogici.
    Per me e’ soltanto un temporale estivo, una sega emotiva per scaricare la tensione in tante persone.
    In piu’ aggiungo e chiudo, internet e’ si’ un mondo vastissimo di scambio di idee, ma la maggiornaza della gente in Italia non partecipa a questo scambio e la politica deve seguire tutti, non solo una elite. Lo so che verro’ demolito e tacciato di banalita’, che mi verranno esposti numeri, idee, concetti e correzioni. Ma resto convinto di questo, e come me, penso molte altre persone.

  11. enrico maria milic ha detto:

    in breve:

    1) dove sta il tuo attivismo quotidiano per la politica? non c’e’, ovviamente, da nessuna parte. non c’e’ come per nessun cittadino italiano (fissati e professionisti esclusi) e ringraziamo dio che ci ha dato internet che ci permette di discutere pubblicamente e politicamente nei ritagli di tempo

    2) grillo e il movimento accanto a grillo non sono e non saranno esteporanei. esistono da due anni, raccolgono decine di migliaia di euro per essere presenti sui media tradizionali (vedi pubblicita’ comprate tempo fa su ‘la repubblica’ di carta). o accanto a grillo o accanto ad altri questo modello partecipativo resta.

    3) ma che vuol dire demagogico? se la gente non ha figa, allora mette una riga e tenta di averla. i mezzi fino a quando non sono violenti e limitanti la liberta’ dell’altro, non sono mai sbagliati. non tiriamo fuori la violenza delle parole di grillo perche’ quelle sono puttanata da tg2 o retorica in malafede alla casini o alla giuliano ferrara (da che pulpito, poi)

  12. Matteo ha detto:

    Nel mio post non mi sembra di aver parlato di un mio attivismo politico, visto che oltretutto non sono mai in Italia per motivi di lavoro.
    Sull’estemporaneita’ del movimento aspetterei un secondo prima di parlare, visto che guarda caso, l’evidenza della cosa arriva in un momento in cui stanno scavando la fossa a Romano ed hanno bisogno come il pane di cose di questo genere.
    La figa e la riga era una battuta per spiegare la facilita’ di aderire a certi slogan (vedi Grillo). Il finale sulla violenza non lo capisco. Se me lo spieghi forse posso rispondere.

  13. enrico maria milic ha detto:

    il movimento e’ estemporaneo? esiste da due anni…

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