18 Agosto 2007

Austria: il BZOE cambia rotta

Mai essere sicuri di quello che bolle in pentola! Potrebbe essere il motto del 4% degli Austriaci che vota il Bündnis Zukunft Oesterreich, derivato dalla scissione degli haideriani dall’ FPOE (Freiheitliche Partei Oesterreich), troppo spostato a destra.

Le parole del segretario generale Peter Westenthaler, amico, poi nemico, ora di nuovo amico di Haider, annunciano il ritiro delle proprie dimissioni, in seguito a “migliaia di acclamazioni” provenienti dagli elettori. Lo spettacolo del “vado via” e “sono di nuovo qui” non è nuovo nella storia di quel partito, ma la motivazione ora è interessante, anche per gli altri membri della costituenda Euroregione.

Il BZOE si trova ormai in una situazione di stallo, che lo condanna a tremare ad ogni consultazione elettorale al di fuori della Carinzia (sbarramento al 5%), mentre a livello regionale, penso grazie al prestigio ad alla buona amministrazione di Haider, è tuttora molto saldo. Bene, Westenthaler vuole presentarsi solamente alle elezioni in cui veda un ruolo decisivo per il suo partito, così potrà, dicono i maligni, scrollarsi di dosso la responsabilità del sostanziale fallimento a livello nazionale, ed approfittare dei consensi in Carinzia, certamente non dovuti alla sua opera. E’ interessante la motivazione per cui vuole partecipare alle elezioni comunali di Graz, città con il più forte gruppo consiliare comunista dell’ Austria: “Voglio ripulire Graz dai mendicanti”. A parte che l’ operazione non gli dovrebbe essere facile, dato che non avrebbe nessun partner di coalizione, a me ricorda molto l’ azione di Gentilini contro le panchine di Treviso. Però almeno Gentilini, checchè si pensi di lui e del suo partito, ha dietro di sè una larga maggioranza. Come faranno quattro gatti a ripulire Graz da quattro mendicanti?

L’ aspetto più interessante per noi della vicenda è la progressiva regionalizzazione del BZOE: non occorre avere la sfera di cristallo per capire che si sta avviando ad essere un partito Carinziano, dove, per statuto, il partito ha il diritto di conservare la propria denominazione “FPOE”, in barba alle proteste dei pochissimi rappresentanti di quella formazione estrema. L’ Euroregione quindi si vedrà ad avere come interlocutore non più un partito nazionale austriaco, ma una lista regionale. Non posso non scorgere il parallelo tra BZOE e i Cittadini per il Presidente. E non lo scorgo con preoccupazione, anzi. Liberato dall’ obbligo di piacere anche a Vienna, dove aveva dovuto lasciare la guida a persone di dubbia capacità (Partik-Pablé e Kabas), il BZOE potrà finalmente togliersi di dosso quella restante aria di nazionalismo per esprimere meglio una tendenza europeista (riformista) e “transfrontaliera”, lontano da Vienna, come Illy ha preso le distanze opportune da Roma.

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3 commenti a Austria: il BZOE cambia rotta

  1. enrico maria milic ha detto:

    articolo interessante, molto. complimenti.
    ma non sono sicuro di capire la storia fpoe – bzoe: quali personaggi hanno fondato quale partito, quale partito e quali personaggi se ne sono andati e in che cronologia?
    puoi rispiegarmi la cronostoria di questi eventi? forse, da quello che ho capito, un partito è nazionale e l’altro è una sua emanazione solo locale?
    grazie

  2. Julius Franzot ha detto:

    Bene, cronostoria (scusate le date, le metto come le ricordo, posso sbagliare)

    1. Il partito FPOE risale agli anni ’60, ebbe all’ inizio scarse fortune, finchè, negli anni ’80 Jörg Haider si mise a propagandarlo per osterie e discoteche, doprattutto ai giovani. Comunque, pur essendo un partito nazionale, non ebbe mai esponenti di rilievo non-carinziani (insomma. come la Lega ed i Lombardi).

    2. In Carinzia ci fu il primo successo strepitoso nel 1998 con l’ elezione di Haider a Governatore, succeduto a Zernatto (OEVP, ora praticamente distrutta da un paio di donne incompetenti)

    3. nel 2001, alle elezioni nazionali, l’ FPOE ricevette il 26% dei consensi, proponendosi come sostituto dell’ SPOE nel tradizionale governo di Grosse Koalition. Il cancelliere era l’ ex ministro degli esteri Wolfgang Schüssel (OEVP) e Haider fu pregato di dedicarsi solo alla politica regionale carinziana, poichè non padroneggiava il linguaggio politico, che in Austria cominciava ad adeguarsi a quello tedesco. esempi: “Chirac è un Napoleone da taschino”, “Belgio? Paese di pedofili!”, “Waffen-SS? gente che ha fatto il suo dovere”…

    4. La Vize-Kanzlerin era Susi Riess-Passer, FPOE, 39 anni, tipo Pivetti ed altrettanto disposta a farsi “influenzare” da Schüssel (= Berlusconi). Seguì una politica molto ambiguia, pilotando il partito su posizioni filo-americane (l’ Austria è neutrale) e apertamante capitaliste. Le facevano eco Westenthaler (capo del gruppo parlamentare FPOE) e Grasser (Ministro dell’ Economia, che ancora in carica, passò all’ OEVP, nonostante fosse divenuto ministro grazie ai rapporti di Haider con suo padre a Klagenfurt).

    5. 2003. Convocata da Haider una conferenza generale del partito a Knittelfeld, in cui vennero espulsi i “traditori” Riess-Passer, Westenthaler e Grasser. Il partiro si stava spaccando, soprattutto su spinta dell’ ala destra (con qualche simpatia nazista, osteggiata da Haider), rappresentata da Kabas, Stracke e Mölzer (dep-Europeo). per ora, i “destri” restarono nel partito, ma emarginati. Presidente fu nominato Reinhold, fedelissimo di Haider, carinziano, molto moderato, che presto si ammalò di cuore e fu sostituito da… mi sfugge il nome, l’ ho conosciuta anche personlmente, comincia per “S”, carinziano, Vize-Kanzler.

    6. Questo asseto durò poco. Il prossimo cambio portò Ursula Häubner (sorella di Jörg Haider) alla presidenza del partito, che si ritrovò nel 2003 a St. Kanzian per una specie di rifondazione (ero presente anch’io). Tema, per l’ unica volta: i successi dell’ FPOE in Carinzia come modello per l’ Austria. Era tutto molto sentito, caloroso e convincente, speravo che sarebbero rimasti su quella linea, dato che i successi erano indiscutibili e frutto di una politica veramente nuova, al di là di destra e sinistra, come Haider aveva scritto nel suo trattato politico (poco pubblicizzato) del 2002.

    7. Nell’ estate 2005 il partito si divise, con una conferenza lampo a Krumpendorf (io ero in quel giorno all’ assessorato alla cultura a Klagenfurt e notai una confusione di tutto rispetto). Espulsione di Mölzer e Strache, che rimasero nell’ FPOE (non in Carinzia, dove la denominazione era legalmente proprietà privata della sezione locale) e fondazione del BZOE, che subentrò a Vienna all’ FPOE come partner dell’ OEVP al governo. Praticamente denazificazione del partito. Non erano mai stati veramente nazisti, nessuno aveva mai invocato leggi razziali o peggio… ma c’era una certa aura attorno a Kabas e Mölzer…

    8. BZOE colleziona vittorie elettorali in Carinzia, soprattutto nei villaggi (Klagenfurt e Villach restano in mani socialdemocratiche), perde tutte le elezioni al di fuori della Carinzia, si ritrova con un 40% in Carinzia (Haider riconfermato ), ma abendo perso le elezioni nazionali (Nationaltagswahlen) si forma una Grosse Koalition Spoe (Gusenbauer cancelliere) OEVP, con Verdi, BZOE e FPOE all’ opposizione. Le sorti della coalizione sono ancora più incerte di quelle dell’ omonima tedesca, dato che i temi di disaccordo sono notevoli, come l’ ingresso nella NATO, la Turchia in EU e l’ acquisto degli Eurofighter. Anche la tassa per l’ eredità sembra per un attimo compromettere la coalizione.

  3. enrico maria milic ha detto:

    ok… grazie mille!
    ora mi è tutto più chiaro…

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