La convalida degli eletti, non senza qualche discussione sul caso-Bellavite, un saluto ai consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, e – prima del giuramento – il benvenuto del sindaco Romoli rivolto anche in sloveno e in friulano. Questa la cronaca della prima seduta del nuovo consiglio comunale di Gorizia svoltosi nella serata di ieri. "Spero potrà essere un periodo fecondo. Vogliamo attivare o portare avanti, secondo i punti di vista, il risanamento di questa città di cui noi siamo orgogliosi. E questo potremo farlo soltanto con un confronto reale tra maggioranza e opposizione", questi alcuni stralci del discorso di Romoli in un’affollatissima sala del consiglio che gli ha riservato lunghi applausi.
Punto centrale della serata è stata…
la presentazione delle linee programmatiche riguardo alle azioni e ai progetti che la giunta Romoli intende portare avanti nei cinque anni di mandato. Ecco qui di seguito il documento letto dal sindaco.
Gli obiettivi primari di questa Amministrazione saranno quelli di restituire a Gorizia il ruolo di crocevia europeo e la funzione plurisecolare di centro primario di traffici e commerci; rivitalizzare le sue storiche vocazioni culturali, turistiche ed enogastronomiche; sistemare strade e marciapiedi, curare parchi, giardini e aiuole, ridonando alla città l’aspetto di “Città giardino”: obiettivi improrogabili per una rinascita economica e un conseguente incremento dell’occupazione, soprattutto giovanile, che richiama a un forte impegno comune della città, nelle sue varie articolazioni sociali, e con l’ausilio di tutte le associazioni di categoria. Un impegno che dovrà conciliare un disegno di alto profilo politico con un’efficiente amministrazione della cosa pubblica; un disegno di ricostruzione che passerà attraverso l’armonica partecipazione dei cittadini, evitando imposizioni punitive e ideologiche in una città in cui il senso civico, i valori della tolleranza, della convivenza rappresentano le fondamenta stesse della sua identità.
Prioritario, per la nuova amministrazione sarà arrestare il processo di progressiva spoliazione di prerogative che competono a Gorizia quale capoluogo di provincia, ruolo da cui discende ogni possibile riscatto economico, sociale e politico della città. Nell’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia ci batteremo per ribaltare una tendenza ormai esplicita di sottovalutare sistematicamente il ruolo della nostra città. Gorizia deve riacquistare una definitiva e indiscutibile pari dignità con gli altri capoluoghi di provincia, fare sentire la sua voce nel momento delle decisioni impegnative per il futuro della sua gente. Il mio impegno e quello della giunta che guiderò sarà quello di riportare la “questione Gorizia” su tutti i tavoli che contano, siano essi regionali, nazionali o internazionali.
La svolta politico-strutturale comincerà con un nuovo rapporto di Gorizia con il territorio provinciale: nel campo del turismo, del commercio e della viabilità, saranno favorite sinergie con gli altri comuni della Provincia. In un’ottica di sviluppo, anche a lungo termine, sarà necessario restituire a Gorizia, tramite il suo Autoporto, il ruolo di centro direzionale della piattaforma intermodale regionale, ancora più importante nel quadro della realizzazione del Corridoio V e delle cosiddette autostrade del mare. Importantissimo sarà ripristinare concreti rapporti con la Sinistra Isonzo, evitando inutili campanilismi e inaugurando, nel campo dei trasporti pubblici e di una viabilità più scorrevole e diretta, una nuova fase nei rapporti tra Gorizia e Monfalcone, che investiranno necessariamente anche il settore della sanità.
È nell’ottica di uscire da un isolamento, ormai intollerabile, che Gorizia e la sua provincia devono riacquistare un rapporto privilegiato con le Province di Udine e Pordenone, alle cui proposte di collaborazione sul piano economico, soprattutto nei settori della viabilità e del turismo, non si può rispondere erigendo muri assurdi, ma invece offrendo la massima partecipazione sul piano di assoluta parità decisionale che ci viene offerto. Uguale attenzione verso la provincia e la città di Trieste, con la quale sarà opportuno rilanciare una collaborazione propositiva e concreta sui temi, numerosi, di interesse comune.
Gorizia deve, inoltre, riacquistare il suo ruolo di città europea, intessendo una rete di rapporti a tutto campo, che investano tutti i territori e le regioni con cui essa ha interagito nella sua storia ormai millenaria. Gorizia, quindi, deve riprendere nelle sue mani l’iniziativa e con dinamicità riproporsi come centro di una vasta area che va da Venezia a Praga e a Monaco di Baviera, da Vienna a Lubiana, inaugurando un ciclo di iniziative di rilievo europeo. Per quanto riguarda la collaborazione con la Repubblica di Slovenia e quella fondamentale con Nuova Gorizia, anche nella prospettiva dell’applicazione degli accordi di Schengen, i rapporti devono uscire dall’ambito della retorica per rientrare nella sfera del possibile e di uno sviluppo integrato, armonico, assolutamente leale e paritetico sul piano degli investimenti e dei ritorni economico-sociali.
GORIZIA CITTÀ CAPOLUOGO. L’apertura delle frontiere con la Slovenia avrebbe dovuto riportare Gorizia al centro di un’area vasta, ma ciò non è avvenuto. I rapporti di confine sono stati gestiti senza alcun piano di sviluppo preciso; assenti iniziative concrete, realizzabili sul medio e lungo termine, mentre i nostri vicini approntavano alcuni progetti di vasta portata e grande impatto socio-economico, peraltro mai realmente discussi e condivisi. Nel contempo Gorizia ha voltato le spalle alla sua provincia e agli altri territori regionali, condannandosi all’isolamento: la nuova amministrazione intende ribaltare questa tendenza. Uscire dall’isolamento significa restituire a Gorizia innanzitutto il ruolo di capoluogo provinciale, dando vita a sinergie operative con i comuni limitrofi sul piano culturale, turistico e di programmazione economica, puntando a inaugurare un nuovo dialogo con la Sinistra Isonzo sul piano della sanità, dei trasporti, della viabilità e dell’intermodalità. A livello interprovinciale, il Comune promuoverà un periodo di necessaria collaborazione con le Province di Udine e Pordenone nel quadro della conferenza già operativa tra le due province friulane e della possibilità di ripensare gli Ambiti per lo sviluppo territoriale (Aster), anche al fine di un loro ampliamento. Il Comune di Gorizia, naturalmente, si farà anche promotore di un’associazione interprovinciale con l’area triestina. I rapporti con la Regione saranno ripresi con forza stabilendo immediatamente un rapporto con la Giunta regionale mediante un continuo e calendarizzato contatto con i consiglieri eletti nella collegio di Gorizia. L’esperienza politica mia personale, e della Giunta tutta, sarà fondamentale per stabilire rapporti proficui con Bruxelles, Roma e l’amministrazione centrale del Paese, rilanciando il ruolo di Gorizia quale crocevia per l’Est Europa. La nuova centralità significherà anche un rilancio ed una valorizzazione del complesso dell’Autoporto e della Stazione Confinaria di Sant’Andrea riportandolo al ruolo di baricentro dell’area intermodale isontino-friulana, ipotizzando anche un fattivo e concreto coinvolgimento dell’iniziativa privata; strategica sarà anche la riqualificazione dell’Aeroporto di Merna, la cui funzione sarà strettamente collegata allo sviluppo turistico dell’area goriziana. Necessario sarà attivare, inoltre, un più stretto controllo su tutte le aziende partecipate dal Comune di Gorizia per riappropriarci della necessaria governance.
GORIZIA CITTÀ EUROPEA. Nella nostra convinzione della vocazione storica della città ad essere crocevia di culture, linguaggi, tradizioni diverse, Gorizia deve riprendere a intessere rapporti culturali, turistici, economici con le aree e le regioni con cui ha interagito nella sua storia. Riprenderemo quindi i rapporti con Vienna e Venezia, con Lubiana e Monaco di Baviera, con Klagenfurt e Lienz, anche in collaborazione e sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia. I rapporti con le realtà di oltreconfine saranno reimpostati su un piano costruttivo di lealtà e di reciprocità nella più ampia collaborazione soprattutto su: ambiente, turismo, sport, cultura, viabilità, nella prospettiva dell’applicazione degli accordi di Schengen. Sul tema ambientale sarà necessario istituire un nuovo tavolo di concertazione a tutti i livelli istituzionali nell’ottica di armonizzare il territorio su standard ecologicamente accettabili secondo i parametri dell’Unione Europea, onde risolvere problemi annosi, quali l’inquinamento del Torrente Corno, il problema della fabbrica Livarna, ma anche la gestione comune del bacino dell’Isonzo. In quest’ottica sarà fornito il massimo supporto alla delegazione italiana per la Commissione mista Italo-Slovena per l’Idroeconomia, attualmente impegnata a difendere gli interessi della nostra comunità in merito ai rilasci idrici dalla diga di Salcano. La nuova amministrazione lavorerà, quindi, per chiudere con le autorità slovene l’ultraventennale questione dell’attuazione dei progetti della depurazione, secondo gli accordi sottoscritti nel 2000, anche per consentire i lavori di ripristino ambientale del Corno, già finanziati nel 1999. Fondamentale, nei rapporti con le autorità slovene, sarà la concertazione della viabilità tra i due territori attraversati delle grandi reti di trasporto transeuropee (Corridoio V), sulla quale Gorizia e Nuova Gorizia dovranno necessariamente collaborare per valorizzare i rispettivi territori e le rispettive economie. Decisivo sarà anche un costante ed efficace dialogo con Autovie Venete SpA. Sarà cura dell’amministrazione comunale rilanciare l’assemblea dei quaranta comuni situati a cavallo della fascia confinaria, nella ricerca di soluzioni comuni ai problemi di un’area che va da Tarvisio a Capodistria di cui Gorizia, da sempre, riveste un ruolo centrale. Sul tema del turismo il Comune di Gorizia si farà carico di proporre nuovi progetti di interazione e sinergia tra due modelli di sviluppo diversi, che vanno integrati valorizzando al meglio e facendo interagire le peculiarità dei due territori con un criterio di assoluta pariteticità e di ricadute economiche concrete in entrambi i territori, italiano e sloveno. Sul tema della cultura si proseguirà nella stretta collaborazione con le più alte istituzioni slovene già iniziate durante l’amministrazione Valenti. Collaborazione e ricerca a tutti i livelli, con iniziative che vogliono essere di grande rilievo, come pubblicazioni, mostre, spettacoli, per armonizzare al meglio storie diverse e tradizioni comuni.
GORIZIA CITTA’ ACCOGLIENTE. La centralità di Gorizia va riaffermata, non solo come valorizzazione geopolitica, ma anche come assetto urbanistico. Gorizia si caratterizza storicamente come città, anche se di limitate dimensioni, con un centro storico ben individuato, in alcuni suoi aspetti di grande interesse storico e architettonico e quindi degno di essere ristrutturato, preservato e valorizzato. Di assoluta priorità in un quadro di risistemazione urbana è il “Piano d’intervento urgente per la sistemazione di strade e marciapiedi” per la messa in sicurezza delle zone più disastrate del centro e della periferia, prevedendo nel centro storico la sistemazione di strade con il tradizionale porfido. Nell’ottica di restituire a Gorizia un aspetto gradevole e una funzionalità urbana perduta, sarà compito del Comune rivedere completamente il sistema di illuminazione del centro storico e delle strade periferiche, attualmente inadeguato. Saranno previsti maggiori incentivi per la ristrutturazione delle facciate degli edifici di pregio e sarà concretizzato il progetto di un “Percorso pedonale” in centro storico, dove sarà necessario realizzare capaci parcheggi. Sarà predisposto prioritariamente un piano per il rapido e graduale abbattimento delle barriere architettoniche, nell’ambito della mobilità urbana.
Se il Castello e il suo borgo rappresentano la parte turisticamente più appetibile di Gorizia, e come tali vanno assolutamente rivalutati, grande attenzione sarà posta al centro storico, in primo luogo dando attuazione a quel progetto di ristrutturazione di Piazza Vittoria che prevede anche il collegamento della Piazza con il Castello. Il ritorno ad una città con un centro storico ben definito significa anche una nuova e diversa interpretazione di altri ambiti urbani, quali i due Corsi – intesi come boulevard, eleganti e spaziosi accessi al centro del commercio cittadino – e i quartieri, da valorizzare in un piano integrato di ristrutturazione. In quest’ottica sarà senz’altro opportuna la modifica e l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale, con semplificazione di norme, riduzione di vincoli, riconoscimento delle richieste di cittadini ed imprese anche in osservanza della nuova legge urbanistica regionale, ma passando anche per una decisa semplificazione delle disposizioni di regolamenti attuativi e razionalizzazione degli uffici comunali, dando risposta tra l’altro alla richiesta di una sistemazione definitiva della zona Nord della città, in un quadro di equilibrato incremento abitativo. Quindi, si renderà necessaria una modifica del Piano del Traffico con la realizzazione di percorsi ciclabili interni ed esterni in collegamento con realtà amministrative limitrofe e con particolare riguardo alle arterie principali di ingresso ed uscita dalla città, onde evitare inquinamento nel centro cittadino. In collaborazione con l’Apt sarà realizzato un parcheggio per tutti i pendolari che utilizzano quotidianamente il treno nell’area di proprietà comunale dell’ex rimessa dei Tram, che può essere facilmente adibita a tale scopo. Sarà prioritario completare, in collaborazione fra pubblico e privato (sotto forma di project financing), la sistemazione del Mercato Coperto e l’intervento nell’area del mercato all’ingrosso tra via Santa Chiara e via Boccaccio, il tutto per la realizzazione del cosiddetto “Centro commerciale urbano”. Da rivedere anche il Piano Regolatore Generale Comunale, il Piano del Commercio e il Piano del Traffico. In questo quadro si procederà al potenziamento e alla razionalizzazione degli uffici comunali al fine di renderli idonei a rispondere con rinnovata efficienza alle modifiche del modello urbanistico.
GORIZIA CITTÀ FUTURA. Gorizia ha giustamente investito con ampiezza di mezzi sugli insediamenti universitari degli Atenei di Udine e Trieste, con i quali sarà opportuno trattare per ottenere che Gorizia diventi sede effettiva di nuove facoltà, sia dell’Università di Trieste, che di quella di Udine. Sarà, poi, necessario promuovere il corso (master e/o dottorato di ricerca) in Ingegneria idraulica per la sicurezza ambientale, che avrà sede in Villa Ritter. Gorizia ha bisogno di potenziare il suo Polo e riqualificarlo con nuove scuole di specializzazione, master e facoltà innovative, tale da attrarre studenti da province, regioni e stati vicini e fornire loro una formazione di eccellenza. Gli Atenei devono essere un efficace strumento per elevare ed arricchire il livello culturale della nostra città. Ma impegno della nuova amministrazione sarà di dare attuazione concreta all’idea di fare del Polo universitario goriziano un vero soggetto universitario di livello europeo. Sul tema dello Sport, il Comune si impegnerà a tutti i livelli per rilanciare la grande vocazione sportiva di Gorizia, ponendosi come capofila di tutte le iniziative tendenti a far riacquistare prestigio sportivo alla nostra città. Sarà posto in essere il potenziamento del quartiere sportivo della Campagnuzza e degli altri impianti analoghi, puntando sulla polifunzionalità degli stessi. L’innovazione: Gorizia è l’unico capoluogo nella nostra regione ad essere sprovvisto di un Centro di ricerca avanzata, un gap che deve essere assolutamente colmato in collaborazione con la Regione e gli Atenei di Trieste e di Udine. Ciò in particolare per quanto riguarda la produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili, con l’utilizzo di biomasse liquide o solide, di vegetali, si cercherà di far divenire Gorizia un centro di studi per l’innovazione applicata con il coinvolgimento dell’università. Inoltre, Città digitale: Gorizia dovrà completare la cablatura con fibre ottiche, laddove necessario, e dotarsi di una copertura con una rete di trasmissione dati “wireless”, a beneficio dei cittadini, delle associazioni culturali, delle attività economico-produttive e dei giovani. Il processo di innovazione sarà incentivato con il mantenimento dell’autonomia della Zona Industriale, al fine di favorire concretamente nuovi insediamenti artigianali ed industriali ad alta tecnologia, compatibili con l’ambiente, e in grado di generare stabile occupazione, soprattutto per le nuove generazioni.
GORIZIA CITTÀ GIARDINO. L’assetto cittadino ed il decoro urbano dovrà essere curato in modo ineccepibile, riportando la città alla sua preziosa immagine di Città giardino, di “Nizza austriaca”, come la definì lo Czoernig. Sarà potenziato, se necessario, il servizio comunale dedicato alla cura del verde pubblico, mentre saranno valorizzate, con la realizzazione di piste ciclabili, di percorsi e zone di verde attrezzato, le aree finora trascurate del Monte Calvario e del Monte Sabotino. Nell’ottica di restituire alla città un rapporto più stretto con il suo magnifico fiume, saranno valorizzate, dovunque sarà possibile, le rive dell’Isonzo, nella prospettiva di creare una vera e propria riviera fluviale cittadina. Proprio per valorizzare appieno la bellezza del nostro fiume, sarà portata avanti l’idea di un Museo dell’Isonzo e sulla flora e la fauna autoctoni dell’Isontino, dando vita in tal senso ad un progetto internazionale. Sarà data opportuna incentivazione, anche con detrazioni fiscali, alle fonti di energia alternativa (fotovoltaico, fototermico, biomasse, biogas) incentivando progetti ad hoc, nonché attività educative di sensibilizzazione. Programmi scolastici di introduzione e mantenimento della cultura del rispetto dell’ambiente, risparmio energetico e valorizzazione delle materie riciclabili. Ma nell’accezione di Città giardino rientrano anche i temi dell’ambiente e della qualità della vita, che Gorizia ha sempre privilegiato. Si attiverà in ogni modo per garantire finalmente un efficiente sistema di asporto rifiuti per renderlo pratico ed economico, venendo incontro alle particolari esigenze delle persone anziane. In accordo con l’Iris, inoltre, si punterà alla reintroduzione di cassonetti per il rifiuto secco residuo, ad una maggiore diffusione dei cassonetti condominiali per i rifiuti riciclabili e all’incentivazione economica per il conferimento dei rifiuti riciclabili e l’autosmaltimento dell’umido.
Massima sarà l’attenzione sui problemi dell’inquinamento ambientale, con l’attivazione di un’apposita commissione di controllo. Per lo smaltimento dei rifiuti sarà preso in considerazione, attraverso approfonditi studi di settore anche a livello provinciale, la possibilità di realizzare un impianto termico dell’ultima generazione per la produzione di energia elettrica e calore, in un’ottica di rispetto ambientale, di sinergia con l’impianto di depurazione liquami, di recupero energetico per un possibile servizio di teleriscaldamento, di economia e quindi di un risparmio per i cittadini.
GORIZIA PARCO CULTURALE. Cultura intesa come valore aggiunto della città, leva di un rilancio turistico in grande stile, che passa attraverso una forte sinergia con il comparto enogastronomico e con il settore commerciale. La valorizzazione culturale di Gorizia passerà attraverso la ripresa e il rilancio del Parco Culturale, che metterà in rete e promuoverà in modo sinergico e complessivo tutti i tesori della cultura cittadina, a cominciare dai punti salienti di un’offerta culturale di alto livello internazionale: Castello di Gorizia, Musei Provinciali, Sinagoga, Museo dell’Arcidiocesi, Fondazione Coronini-Cronberg, Biblioteca Civica, Biblioteca ed Archivio Provinciale. Qualsiasi programma di rilancio turistico-culturale a Gorizia non può essere disgiunto dai territori e dai centri vicini con i quali è vitale allacciare rapporti organici di sinergia, legati anche al comparto agroalimentare e commerciale in senso lato. Il primo livello di un sistema operativo in campo turistico ed enogastronomico deve essere sviluppato creando sinergie promozionali con Cormòns e Gradisca, allo scopo di restituire a Gorizia la sua storica peculiarità di centro enologico europeo. Sarà rilanciato il progetto Antica Contea nato con successo dalla collaborazione tra i Comuni di Gorizia, Gradisca d’Isonzo e Cormòns, Grado, Aquileia, Cividale e Palmanova, cui si potrebbe aggiungere Cervignano (e in particolare il borgo di Strassoldo), rientranti fra l’altro nell’ambito turistico territoriale di “Gorizia-Grado-Aquileia”. Sarà potenziata la valorizzazione dei prodotti tipici, iniziata con indubbio successo già nel 1998, essenziale per iniziare un discorso turistico, particolarmente su prodotti quali la Gubana goriziana, il vino del Collio, il Radicchio titpico di Gorizia, il miele di Lucinico, nonché puntando su altre peculiarità goriziane. Si cercherà, anche, di consentire ai coltivatori goriziani la vendita diretta dei loro prodotti, con l’allestimento di mercatini che consentano al consumatore di acquistare dall’agricoltore senza andare nelle varie aziende, com’è stato tradizionalmente per secoli. Anche in vista del centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, che cadrà nel 2015, saranno sviluppati progetti di valorizzazione dei siti storici legati alla Grande Guerra, in collaborazione con altri comuni della provincia di Gorizia e con la Slovenia, in modo da poter usufruire degli appositi fondi comunitari. Primaria sarà anche la riorganizzazione e il rilancio dell’Istituto di Musica, nonché l’attenzione per quelle strutture di grande prestigio come la Scuola di Restauro. Saranno reperiti nuovi spazi per valorizzare gli artisti goriziani e l’arte isontina in particolare. Perciò, sarà necessaria una collaborazione paritaria, soprattutto nell’ambito di Borgo Castello, con le strutture della Provincia di Gorizia. Grandi eventi. A Gorizia abbondano teatri e luoghi dedicati allo spettacolo: il Teatro Verdi, l’Auditorium, il Teatro Tenda, ma anche gli attrezzati teatri del Kulturni dom e del centro Bratuž, nell’assoluto rispetto delle loro prerogative e della loro programmazione, vanno coinvolti in un network che possa offrire spettacoli e manifestazioni di rilievo internazionale. In quest’ottica le associazioni culturali saranno valorizzate e si darà vita a una consulta in modo da coordinare nel migliore modo possibile il calendario degli eventi goriziani. Sarà compito del Parco culturale di Gorizia restituire recupero e conoscenza della storia, cultura e tradizione goriziane nel mondo della scuola promuovendo escursioni alla scoperta della città, possibilmente all’inizio dell’anno scolastico, ma anche con l’individuazione di alcuni anniversari legati a grandi personaggi o ad avvenimenti importanti per la città, intorno a cui costruire grandi eventi culturali. Ricordiamo tra gli altri l’anniversario del ritorno di Gorizia all’Italia nel 2008; il centenario della morte di Graziadio Isaia Ascoli, che cade quest’anno, e quello di Carlo Michelstaedter, nel 2010.
GORIZIA CITTÀ DI TUTTI. Una città partecipata a tutti i livelli e un Comune impegnato a eliminare qualsiasi sacca di emarginazione, mediante la lotta contro il disagio sociale, ma anche a ritrovare un dialogo con i goriziani, come ha testimoniato il fiorire di decine e decine di Comitati cittadini. Anche i rapporti con le minoranze linguistiche – o identità locali – saranno improntati alla costante ricerca della giusta armonia e delle necessaria collaborazione. Grande attenzione sarà posta nell’attenuare e sanare il fenomeno delle nuove povertà e le situazioni di disagio sociale, per le quali saranno istituiti fondi di intervento e un apposito sportello. Particolare attenzione sarà rivolta alla famiglia, istituto da valorizzare nel suo ruolo di soggetto attivo principale nella vita sociale della città. Si cercherà di attingere a finanziamenti ministeriali e regionali su progetti a sostegno dell’inclusione sociale, volti a sostenere spese per potenziare i centri socio-assistenziali e riabilitativi, comprese le spese di costruzione e ristrutturazione, spese per acquisto di attrezzature, mezzi e arredamenti nonché, cosa molto importante, rimborsi per operatori e volontari. Gli anziani saranno agevolati nella fruizione di tutti i servizi con interventi specifici, fra i quali anche il cosiddetto “taxi-bus”. I giovani vanno sostenuti nelle loro aspettative formative, sportive, lavorative e di felice occupazione del tempo libero, con il reperimento di idonei spazi per l’aggregazione, incoraggiando iniziative spontanee di natura culturale artistica e ludica. Una delega alle pari opportunità valorizzerà il ruolo della donna nella società e nelle istituzioni, prevedendo quindi sistematici incontri sulle specifiche problematiche femminili, legate ai problemi della maternità, dell’occupazione e dell’integrazione, con particolare attenzione alle cittadine straniere residenti in città. Sarà potenziato il servizio degli asili nido e della scuola materno-infantile ed incentivata l’attivazione degli asili aziendali associati. Saranno anche promosse e incentivate tutte le attività e iniziative atte a migliorare la qualità della vita degli anziani, con l’attivazione di un ufficio preposto alla segnalazione dei casi di emergenza. La disabilità verrà supportata, nei casi più gravi, con idonee politiche di sostegno ed a tutti verrà comunque riconosciuto il diritto di cittadinanza attiva, con il coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato. In questo quadro complessivo, si evidenzia la necessità di un dialogo incessante con i quartieri cittadini, al fine di raccogliere le istanze delle varie zone di Gorizia, sempre nel quadro di uno sviluppo integrato della città.
La salute. Il sistema sanitario goriziano va potenziato e qualificato con nuovi servizi e specializzazioni, anche in vista dell’inaugurazione del nuovo ospedale. Va assolutamente evitata la soppressione della ASS “Isontina” proposta dalla Regione: sul tema, il Comune di Gorizia si farà promotore di iniziative di dialogo e collaborazione tra Gorizia e Monfalcone, nell’ottica di mantenere la necessaria autonomia sanitaria dell’Isontino, sviluppando in prospettiva anche sinergie con il vicino ospedale di San Pietro. Il Comune, tuttavia, si attiverà per impostare e razionalizzare e puntuali collegamenti pubblici tra gli ospedali di Gorizia e quello di Monfalcone. Verrà dedicata particolare attenzione ai problemi dei possessori degli animali domestici e si farà carico di risolvere in via stabile e definitiva il problema del canile municipale.
Il Comune di Gorizia. Un programma che, come questo, abbia l’intenzione di imprimere una svolta stabile e duratura alla nostra città, non può prescindere da una riorganizzazione in chiave dinamica e di efficienza della più grande azienda goriziana – il Comune -, un contenitore in grado di erogare svariati ed efficienti servizi ai cittadini/utenti, avvalendosi di quasi 500 dipendenti. Fondamentale sarà quindi reimpostare la sua gestione manageriale, ispirata all’importanza delle sinergie operative, all’economicità e all’efficienza. Tutto ciò sarà realizzato in collaborazione con i dipendenti comunali, aumentando la formazione, motivando il personale e valorizzando le diverse professionalità, al servizio della città con il sostegno e la partecipazione dei goriziani per costruire insieme la Gorizia di domani.
ALTRI IMPEGNI ASSUNTI PER GORIZIA. È intenzione di questa amministrazione valutare la possibilità di attuare una progressiva riduzione della pressione fiscale locale, iniziando dall’imposta da noi ritenuta più iniqua – in quanto non colpisce il reddito, ma la proprietà dell’immobile – rappresentata dall’Ici sulla prima casa. Nel bilancio preventivo 2008 si cercherà, pertanto, di attuare la riduzione di un punto per mille dell’aliquota, passando dal 5,5 al 4,5 per mille, in armonia con gli altri capoluoghi di Provincia del Friuli Venezia Giulia.
Il Comune, infine, collaborerà con la Camera di Commercio al fine di mantenere in essere il regime di Zona Franca per combustibili e carburanti, affiancando l’Ente camerale nelle iniziative volte alla ricerca di una positiva soluzione, già prospettata all’ente regionale.
Questi sono gli obiettivi che come Sindaco di tutti i Goriziani – con il mio esecutivo – intendo realizzare nel corso del mandato e che propongo ed illustro formalmente all’assise del Consiglio Comunale, come nei mesi precedenti li ho proposti ed esposti alla cittadinanza intera, per perseguire il fine ultimo del bene della nostra Città.
“In quest’ottica sarà senz’altro opportuna la modifica e l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale, con semplificazione di norme, riduzione di vincoli, riconoscimento delle richieste di cittadini ed imprese anche in osservanza della nuova legge urbanistica regionale, ma passando anche per una decisa semplificazione delle disposizioni di regolamenti attuativi e razionalizzazione degli uffici comunali, dando risposta tra l’altro alla richiesta di una sistemazione definitiva della zona Nord della città, in un quadro di equilibrato incremento abitativo.”
In pratica vogliono urbanizzare la zona di via degli Scogli
Devo svuotare la cantina, sapete quando rimettono i cassonetti?
Se la città ha bisogno di espandersi, la zona migliore è proprio quella nord, fra la Transalpina e l’Isonzo…
Due banali effetti positivi:
– rivitalizzazione economica di via Carducci, per via dello spostamento del baricentro verso nord
– armonizzazione urbanistica con Salcano (se guardate una mappa, capite)
Se la città ha bisogno di espandersi, la zona migliore è proprio quella nord, fra la Transalpina e l’Isonzo…
Due banali effetti positivi:
– rivitalizzazione economica di via Carducci, per via dello spostamento del baricentro verso nord
– armonizzazione urbanistica con Salcano (se guardate una mappa, capite)
caro Franz, ti sei reso conto che la tensione abitativa a gorizia e’ molto alta…? Ti sei chiesto perche’? Non credere che la speculazione sia solo frutto dell’avidita’ dei costruttori…Gorizia non ha entroterra edificabile…quindi visto che la richiesta e’ molto alta il prezzo dei terreni edificabili sale alle stelle con ovvie ripercussioni anche sul prezzo degli immobili ( legge domanda e offerta molto banale ma va ricordata) quindi giustamente edificare nella zona di via scogli etc etc non e’ cosi ironico e non fa piangere…piange solo chi ora va a comprare casa con mutui da 30/35 anni…con questo non significa che il prezzo scendera’ ma almeno per qualche tempo non aumentera’…!
Quoto il post di vero goriziano
X Franz: Se vuoi piangi pure. Non è forse vero che la zona di via degli scogli fa gola a molti come zona dove costruire?
Alessio la tua ironia fa piangere.
Costruire, costruire… nessuno si è accorto che Gorizia è piena di edifici vuoti e fatiscenti? Auspico un aumento mostruoso dell’ICI a chi possiede edifici vuoti, inutilizzati e per di più trascurati. Fate qualcosa, ma basta palazzinari! I veri nemici della famiglia sono loro, non i DICO! Le dimensioni claustrofobiche dei nuovi appartamenti sono a misura di divorziato, e la vita in certe conigliere non aiuta certo l’armonia in famiglia. Open space li chiamano: non posso nemmeno mandare mie figlie in soggiorno per sistemare la cucina… Scusate lo sfogo, sono andata fuori dal seminato, lo so.
Scusate lo sfogo,