Ricapitolando.
– Sul Porto Vecchio di Trieste si combattono da anni lotte intestine a metà fra politica e affari;
– Il Comune di Trieste negli ultimi anni ha presentato progetti su progetti, a partire da quello del fallito Expo al Parco del Mare, da una bretella che scavalca la stazione efrroviaria fino a favoleggiare di attività alberghiere, economiche e sùbia (fischia, in veneziano).
– Tutto ha sempre cozzato contro incapacità varie e interessi economici degli operatori legati al Punto Franco.
– Il neopresidente del Porto, Claudio Boniciolli, in meno di un anno trova la “quadra” e licenzia il Piano regolatore portuale, nel quale – chiaro e tondo – si ribadisce che la destinazione dell’area storica dello scalo non potrà che essere dedicata ad attività portuali, anche se allargate.
– Il Comune prende atto e assume in toto il Piano elaborato dall’Autorità portuale all’interno della Variante al proprio piano regolatore.
– Il simpatico Roberto Dipiazza prende tutto il merito e dice che è il suo regalo alla città.
Qualcuno ha voglia di dare un nome alle cose?
premetto che manco da Trieste da quasi un anno. Premetto che so poco della vita cittadina salvo qualche commento che mi arriva da Trst e dalle (poche) volte che vado a leggere il piccolo on line.
Volevo solo dire che mi sembra che Boniciolli stia facendo un lavoro lodevole, e che bisognerebbe dare piu’ merito a questo “grande vecchio” che lavora sul serio e lontano dai riflettori.
Aggiungo anche che e’ uno schifo che il centro sinistra cittadino non si spenda molto nel sostenerlo (forse sbaglio). E che questa sia una vergogna piu’ grande del fatto che Di Piazza si prenda il merito del nuovo piano regolatore del porto. Forse e’ perche’ Boniciolli fa paura a molti esponenti di centro sinistra (vedi Rosato e Zvech) che possono sopravvivere e cercare di svettare solo fintanto che la vita economica, sociale e politica della citta’ si mantiene mediocre.
Non sono un fan di Dipiazza, ma quello che ha dichiarato sul Piccolo di oggi mi sembra sensato. Vuole integrare nella città il Porto Vecchio, magari nella speranza che poi la città stessa lo assorba, come ha fatto Marsiglia col Port Vieux.
Questa è comunque la sua destinazione, dato che non si pensa più al Bucone o ad altre soluzioni per far arrivare legalmente camion in Porto Vecchio. Finchè la situazione rimarrà quella attuale di illegalità (= i camion per arrivarci devono per forza passare per strade a loro vietate), nessuno si metterà a investire soldi in un progetto che può essere strangolato (in senso favorevole alla città) con una semplice retata dei Vigili Urbani sulle Rive e a Barcola.
Intanto grazie di esistere, Michele. Rosato, Zvech e altri brillanti amministratori del centro sinistra, non solo non appoggiano Boniciolli, ma non appoggiano neanche Illy nella realta’, al di la’ delle dichiarazioni sulla stampa. Anzi in cuor loro sperano che perda le prossime elezioni. Gli esempi possono credo continuare in praticamente tutte le aree nevralgiche della citta’ ove opera qualcuno dotato di esperienza e libero dai dogmi.
Il problema e’ che questi signori sono arrivati dove sono, troppo facilmente, senza meriti, se non quelli di aver vissuto su una maniacale e costante pervicacia nell’eliminare ogni possibile avversario piu’ dotato intellettualmente. Sono usciti alla ribalta dopo le macerie che hanno provocato gli anni di mani pulite ecc. ecc. Do you remember Bruno Marini from L.S. Galileo Galilei, dear Michele? Today he’s the regional president of Forza Italia …. (:-\).
A riguardo cito un modo di dire triestino molto volgare ma molto esplicativo, (vi chiedo scusa in anticipo), una perla di un mio vecchio amico e compagno di classe (autentica NAGANA): mi chiedeva spesso se “xe’ meio una torta in tanti o una merda solo?…. Ho il sospetto che sti ragazzi al comando della politica negli ultimi anni, non abbiano una smodata passione per i desserts…
P.S. Sottoscrivo pienamente il post di Julius.
Baci.
Curiosa questa percezione dei rapporti della politica locale.
Quella di Zvech o Rosato contro Illy mi pare decisamente una percezione sbagliata.
Piuttosto mi sembra che i Ds abbiano affossato alle ultime comunali la candidatura di Rosato, “andando al mare” in occasione del ballottaggio. E la candidatura di Rosato è stata sostenuta strenuamente da Illy, che addirittura non avrebbe voluto le primarie; tra l’altro, Boniciolli era appoggiato solo dalla Quercia – ricordate? – e non da Prc e Pdci, che avevano optato subito per Rosato.
Sulla base di questa ricostruzione, affermare che a queste persone è da preferire Dipiazza mi sembra cadere in una trappola.
Comunque la discussione è aperta.
Certo la quercia ha appoggiato Boniciolli all’epoca delle primarie (2005 o primi mesi 2006), ma la quercia a Ts sta vivendo le stesse dinamiche che ci sono a livello nazionale. Io aspetterei qualche mese prima di affossare questa mia curiosa percezione. Vediamo come si evolve, come si divideranno le anime e chi verra’ allo scoperto, e se le mie erano soltanto percezioni curiose. Comunque il fatto che tu stesso riconosca l’affossamento di Rosato da parte della quercia, anche contro la strenua difesa da parte di Illy, indirettamente confermi quello che ho scritto. In piu’ se guardiamo a livello nazionale, c’e’ una grossa spaccatura, tra tre o quattro gruppi distinti: dipende quando e con chi i nostri beniamini territoriali sceglieranno di stare. Da quel momento, son sicuro, ne vedremo delle belle. (la notte dei lunghi coltelli).
P.S.: Non cado in nessuna trappola, e nemmeno Julius credo. Si constatava soltanto che tra i due mali, uno era minore. Tutto qui.