15 Maggio 2007

I croati senza scale di grigio

23 mila voti telefonici inviati alla trasmissione televisiva della tv pubblica croata “Nedjeljom u dva” si sono espressi sul tema (preventivamente posto male, parrebbe) se sono da condannare di piu’ i partigiani o gli ustascia per i crimini della seconda guerra mondiale. Circa tre quarti dei votanti avrebbe condannato i partigiani.
Lo storico croato Josip Jurcevic ha commmentato su Javno:
“la cornice ideologica non ci permette di uscire dal circolo incantato…
“il mondo, durante l’ex Yugoslavia, era un luogo in bianco e nero. Potevi essere o un ustascia o un partigiano…
“le giovani generazioni [cosi’] non hanno la possibilita’ di costruirsi un’identita’ liberamente”.
Aggiungo io: forse la situazione croata non e’ poi cosi’ diversa dalla situazione ‘italiana’.
Leggi tutto l’articolo di Javno a proposito.

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2 commenti a I croati senza scale di grigio

  1. Michele Rumiz ha detto:

    Bellissimo articolo/intervista. Assolutamente d’accordo. Anche se ne so piu’ sulla Serbia che sulla Croazia.

  2. Fabio Mosca ha detto:

    era da anni ed anni che si avvertiva questo. Un mio parente lontano, fiumano , studente a Zagabria, arrivato a Trieste in visita mi mostrò orgoglioso un tatuaggio di svastica sul braccio. Era il 1972! Lo rimproverai, ma inutilmente. Penso che ciò che lo aveva spinto a farlo era l’odio verso il “sistema”: come noi in Italia odiavamo il nostro, loro odiavano il loro. Una questione “edipica”, si potrebbe dire. Che ne sapeva del nazismo e degli ustascia lui, che allora non era nemmeno nato? Lui sapeva solo che ciò che scrivevano sui libri e giornali era solo “falso”…
    Il “socialismo” jugoslavo non attraeva più, già allora. E forse già da prima. Chi aveva la tessera della Lega aveva dei privilegi, come da noi chi aveva quella della DC…
    Anche questo è frutto della “dittatura proletaria”…

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