12 Maggio 2007

Romoli incontra gli stranieri

Molti stranieri hanno riempito la sede elettorale della coalizione che sostiene Ettore Romoli, nell’appuntamento svoltosi all’ex bar Morocco. Senegalesi, marocchini, albanesi, romeni, russe ed ucraine. Tutti invitati da Silvana Romano, presidente della circoscrizione Centro, e da Arturo Avllaj, albanese e coordinatore di una associazione. Stranieri residenti a Gorizia, che vogliono essere vicini alla politica di questa città. «Ho le scarpe fatte in Cina, la maglia made in India – ha esordito Avllaj -, l’insalata che mangio viene dal Marocco, sono albanese e stasera leggerò un libro di un autore francese. Il confine è fatto per dividere il territorio, non la gente». Cinque anni fa, non aveva ancora diritto di voto, ma avrebbe votato per Brancati. Oggi vota per Romoli, perché "la giunta di centrosinistra non ha fatto nulla, nemmeno la consulta degli immigrati, che aveva promesso. Ci sono soldi a disposizione per tenere corsi di lingua italiana – ha continuato -, per le abitazioni, ma di questi soldi stanziati da Antonaz, mai visto nulla». Alcune ore prima, il senatore Romoli, ha incontrato due rappresentanti dei tassisti della città con cui ha condiviso la necessità di tutelarli nel momento in cui la Slovenia entrerà in Schengen, di organizzare un sistema di radio Taxi, di rivedere il regolamento comunale, di introdurre il bonus taxi per anziani e disabili, al fine di consentire ai pochi tassisti goriziani la possibilità di vivere dignitosamente, "senza subire concorrenze sleali e dannose".

29 commenti a Romoli incontra gli stranieri

  1. enea ha detto:

    Il prossimo incontro per gli stranieri lo propongo a Gradisca.
    C’è un locale alla moda: si chiama CPT.
    Romoli Cosma e Tomani ospiti di casa, Bossi Fini e Giovanardi ospiti d’onore.
    Meditate stranieri…meditate!

  2. Virgilio ha detto:

    ecco stranieri meditate sulle bugie della sinistra…

  3. enea ha detto:

    E’ forse una bugia che i cpt siano, in pratica, dei lager istituzionalizzati? E’ forse una bugia che dentro ai cpt vi siano donne, uomini, BAMBINI la cui unica colpa è quella di essere stranieri?
    E’ forse una bugia che ai giornalisti italiani sia vietato entrare dentro ai cpt per esercitare il loro diritto di cronaca e che l’unico giornalista che è riuscito a farlo, fingendosi straniero, ha parlato di torture nei confronti degli stranieri lì reclusi?
    Fini e Bossi, due dei leader politici che appoggiano Romoli, che ne pensano dei cpt? E degli stranieri?
    Ricordo che il sindaco di Treviso della Lega andava DISINFETTANDO le panchine su cui sedevano gli stranieri.
    Romoli ha chiesto a Tomani cosa intende fare per gli stranieri qui a Gorizia?

  4. eurialo ha detto:

    mi sembra che in questo momento ci sia un governo democratico, di sinistra di progresso vagamente terzomondista, sicuramente attento ai diritti e alle più avanzate istanze sociali che si guarda bene dal demolire i Lager istituzionali (in cui è inutile dire non ci sono bambini) creati dal centro destra.Quindi quanto meno le tue giuste accuse andrebbero girate anche a Mosetti e Don Perignon esponenti autorevoli di partiti che consentono ai CPT di vivere e prosperare in piena libertà.

  5. lucio ha detto:

    prova allora a vedere la situazione al contrari…cosa succederebbe se fossi tu uno straniero in qualche paese magari arabo? secondo te ti darebbero tutta sta libertà? è già tanto se ci sono i cpt..

  6. Stefano ha detto:

    Una precisazione i CPT furono decretati con la legge TURCO-NAPOLITANO solo poi applicata dal governo Berlusconi; nei CPT sono alloggiati per la massima parte Clandestini in attesa di espulsione, è ragionevole presumere che alcuni di questi non siano opportunamente gertiti in meridione, per quello di Gradisca ho un dato certo ci sono 80 addetti per circa 40-50 alloggiati e non vengono maltattati anzi.

  7. Stefano ha detto:

    Una precisazione i CPT furono decretati con la legge TURCO-NAPOLITANO solo poi applicata dal governo Berlusconi; nei CPT sono alloggiati per la massima parte Clandestini in attesa di espulsione, è ragionevole presumere che alcuni di questi non siano opportunamente gertiti in meridione, per quello di Gradisca ho un dato certo ci sono 80 addetti per circa 40-50 alloggiati e non vengono maltattati anzi.

  8. Stefano R. ha detto:

    volevo appunto precisare che i CPT furono ideati dal governo di centro sinistra precedente all’ultimo governo Berlusconi, ma ho piacevolmente letto di non essere l’unico a ricordarmelo…

  9. enea ha detto:

    Rapporto di Amnesty International:
    In Italia, i minori migranti e richiedenti asilo vengono detenuti per motivi legati al controllo dell’immigrazione soprattutto dopo l’arrivo alla frontiera marittima. Tali pratiche hanno anche riguardato molti giovani il cui status di minori non è stato adeguatamente verificato dalle istituzioni sulla base di un procedimento scientifico, sicuro, equo e sensibile alla situazione dei minori e delle ragazze. La detenzione all’arrivo alla frontiera è stata applicata di routine, senza considerare se fosse legittima, necessaria, proporzionata allo scopo da raggiungere. La detenzione di minori migranti e richiedenti asilo ha avuto luogo in strutture collettive dalle quali negli ultimi anni sono emerse denunce e testimonianze di violazioni e di inadeguatezza.
    L’assunto che non vi siano minori nei centri di detenzione per migranti è stato ribadito più volte ad AI dalle istituzioni centrali e locali, durante lo svolgimento della ricerca che ha portato a questo rapporto. Un concetto simile si deduce anche dalla lettera con cui, il 2 febbraio 2005, è stato rifiutato ad AI l’ingresso ai luoghi di detenzione rilevanti per la ricerca. Stando a quanto indicato in tale comunicazione, in alcuni centri (CPTA) i minori non ci sarebbero perché la legge lo vieta, in altri (CDI) non vi sarebbero stati all’epoca della nostra richiesta perché la legge che lo avrebbe in seguito consentito non era ancora applicabile [83]. (…)
    AI non può confermare queste dichiarazioni e, alla luce delle segnalazioni giunte e delle notizie pubbliche acquisite, non considera la mancanza di dati ufficiali sui bambini nei centri di detenzione come un’indicazione della loro assenza fisica da tali luoghi, ritenendola piuttosto un motivo di preoccupazione. AI ha ricevuto denunce e segnalazioni circa la presenza dei minori all’interno della maggior parte dei centri di detenzione funzionanti in Italia negli ultimi anni.

  10. Borotalco ha detto:

    “prova allora a vedere la situazione al contrari…cosa succederebbe se fossi tu uno straniero in qualche paese magari arabo? secondo te ti darebbero tutta sta libertà? è già tanto se ci sono i cpt..”
    Scritto da: lucio | 13/05/07 a 20:42
    Peccato che noi non siamo arabi e ritengo abbiamo un obbligo di apertura verso gli altri. E poi che senso avrebbe criticarli per poi comportarci come loro?

  11. Deborah ha detto:

    Ulteriore Precisazione.
    Vero che i CPT (Centri di Permanenza Temporanea) furono introdotti dalla Turco-Napolitano. Ma è la BOSSI-FINI che li trasforma in carceri, stabilendo nei fatti che l’immigrato in attesa di verifica diventa un delinquente. La storia va raccontata tutta, non solo quello che piace.

  12. Stefano ha detto:

    Ancora ti sbagli, vengono collocati immigrati CLANDESTINI già identificati ed in attesa di ESPULSIONE, ma è certo che la dottrina bolscevica non ammette di fare autocritica; in media stat virtus, ovvero le responsabilità sono semmai di entrambi….

  13. Deborah ha detto:

    Ho detto sopra “immigrato in attesa di verifica” secondo la Bossi-Fini..
    Tu ci fai la punta dicendo “clandestini già identificati ed in attesa di espulsione”.. Ottimo! Allora quelli NON già identificati vanno in albergo..
    In quanto alla dottrina bolscevica di che vai cianciando? la differenza tra la Turco-Napolitano e la Bossi-Fini si evidenzia proprio in questa sottile ??!! differenza, e cioè che clandestino = delinquente per principio, ancor prima di verificare se per caso quello chiede asilo politico! Niente media, dunque.. e lascia perdere l’autocritica che è una cosa complessa..

  14. Deborah ha detto:

    Ho detto sopra “immigrato in attesa di verifica” secondo la Bossi-Fini..
    Tu ci fai la punta dicendo “clandestini già identificati ed in attesa di espulsione”.. Ottimo! Allora quelli NON già identificati vanno in albergo..
    In quanto alla dottrina bolscevica di che vai cianciando? la differenza tra la Turco-Napolitano e la Bossi-Fini si evidenzia proprio in questa sottile ??!! differenza, e cioè che clandestino = delinquente per principio, ancor prima di verificare se per caso quello chiede asilo politico! Niente media, dunque.. e lascia perdere l’autocritica che è una cosa complessa..

  15. Stefano ha detto:

    clandestino è uguale delinquente laddove la richiesta di asilo sia stata rigettata,
    in quanto se tu conoscessi almeno un briciolo di ciò di cui parli sapresti che per essere ospitato in un CPT il clandestino è già stato identificato, riconosciuto come autore di alcuni reati(come spaccio,sfruttameto prostituzione,rapina,ecc) per questo collocato in quelle strutture in attesa ti ripeto di ESPULSIONE.
    Tanto per la cronaca l’attuale governo bolscevico (per cui tuo amico) ha confermato i CPT come strutture indisapensabili…..se fossero come dici “LAGER” perche non li hanno chiusi?

  16. Alessio ha detto:

    Stefano ha scritto: “clandestino è uguale delinquente laddove la richiesta di asilo sia stata rigettata,
    in quanto se tu conoscessi almeno un briciolo di ciò di cui parli sapresti che per essere ospitato in un CPT il clandestino è già stato identificato, RICONOSCIUTO COME AUTORE DI ALCUNI TIPI DI REATI (COME SPACCIO, SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE, RAPINA, ECC) per questo collocato in quelle strutture in attesa ti ripeto di ESPULSIONE.
    Tanto per la cronaca l’attuale governo bolscevico (per cui tuo amico) ha confermato i CPT come strutture indisapensabili…..se fossero come dici “LAGER” perche non li hanno chiusi?”
    Non contare balle.
    http://www.altrodiritto.unifi.it/migranti/dimauro/cap3.htm#1
    La misura del trattenimento è disposta dal questore sulla base di tre presupposti indicati nell’art. 14 del T.U.:
    1. lo straniero deve essere raggiunto da un provvedimento di espulsione o di respingimento: il trattenimento non può avere una funzione cautelare, in vista dell’adozione di un possibile successivo provvedimento di allontanamento;
    2. il provvedimento di allontanamento deve essere eseguito con accompagnamento immediato alla frontiera a mezzo della forza pubblica;
    3. devono esistere UNO O PIU’ IMPEDIMENTI all’effettiva ed immediata esecuzione della misura di allontanamento, tra quelli individuati dall’art. 14:
    * necessità del soccorso dello straniero (2);
    * necessità di accertamenti supplementari in ordine alla identità o alla nazionalità dello straniero (3);
    * necessità di acquisizione di documenti per il viaggio;
    * indisponibilità del vettore o di altro mezzo di trasporto idoneo ad effettuare il rimpatrio dello straniero.
    In altre parole, con questa misura il legislatore dà al questore la possibilità di trattenere in un luogo apposito, un centro di permanenza temporanea e assistenza, gli stranieri nei cui confronti sia stato emanato un provvedimento di respingimento o di espulsione non immediatamente eseguibile. La misura ha la finalità di far attendere in tali centri la rimozione degli ostacoli alla effettiva esecuzione, con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica, della misura di allontanamento disposta a carico degli stranieri, evitando così che questi, lasciati liberi, possano sottrarsi alla esecuzione della stessa.
    Si noti che tra i provvedimenti di allontanamento da eseguirsi con accompagnamento immediato alla frontiera a mezzo della forza pubblica, il T. U. prevede:
    * l’ipotesi del respingimento disposto ai sensi dell’art. 10 secondo comma T.U. nei confronti degli stranieri che, entranti nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli di frontiera, sono fermati all’ingresso o subito dopo;
    * l’ipotesi di espulsione a titolo di sanzione sostitutiva della detenzione disposta dall’autorità giudiziaria ai sensi dell’art 16;
    * le seguenti ipotesi di espulsione amministrativa:
    o espulsione disposta dal Ministro dell’Interno (o dal Tribunale per i minorenni se il soggetto da espellere è minore di anni 18) per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato (art. 13, comma 4, lettera a);
    o espulsione dello straniero che, soggetto inizialmente a un provvedimento di espulsione con intimazione, si sia trattenuto indebitamente sul territorio oltre il termine fissato con l’ intimazione (art. 13, comma 4, lettera a);
    o espulsione dello straniero sospettato di essere socialmente pericoloso ai sensi del secondo comma, lettera c, dell’art. 13 e nei confronti del quale il prefetto che ha disposto l’espulsione, rilevi, sulla base delle circostanze obbiettive, il concreto pericolo che il soggetto si sottragga all’esecuzione del provvedimento (art. 13, comma 4, lettera b);
    o espulsione dello straniero clandestino, privo di valido documento attestante la sua identità e nazionalità, e nei confronti del quale il prefetto rilevi, tenendo conto delle circostanze obbiettive riguardanti il suo inserimento sociale, familiare e lavorativo, un concreto pericolo che il soggetto si sottragga all’esecuzione del provvedimento (art. 13, comma 5);
    o espulsione dello straniero irregolare nei confronti del quale il prefetto rilevi, tenendo conto di circostanze obiettive riguardanti l’inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero, il concreto pericolo che lo straniero si sottragga al provvedimento (art. 13, comma 6).”

  17. Marco ha detto:

    2. il provvedimento di allontanamento deve essere eseguito con accompagnamento immediato alla frontiera a mezzo della forza pubblica;
    * indisponibilità del vettore o di altro mezzo di trasporto idoneo ad effettuare il rimpatrio dello straniero.
    visto che queste 2 condizioni praticamente esistono sempre (altrimenti bisognerebbe fare una finanziare solo x i rimpatri)
    non si capisce a chi serve i CPT…

  18. anonimo ha detto:

    infatti se uno non può essere accompagnato immediatamente, vengono momentaneamente ospitati in un CPT in modo che poi, possibilmente in un colpo solo, li accompagnano alla frontiera.
    Ecco, Marco, a cosa SERVONO (a chi serve i Cpt) i CPT

  19. Marco ha detto:

    quello di accompagnarli alla frontiera in un colpo solo è cosa assai rara e lo fanno ogni tanto per dimostrazione…

  20. anonimo ha detto:

    ma che orgogliosi! non si accetta neanche davanti all evidenza..

  21. anonimo ha detto:

    ma che orgogliosi! non si accetta neanche davanti all evidenza..

  22. Marco ha detto:

    i corsi di lingua per i cittadini stranieri ci sono:
    la mia ragazza lo segue, l’insegnante è brava e molto cortese e non abbiamo pagato nulla…
    concordo con enea sul modo di comportarsi…

  23. Antonio ha detto:

    Interessante il tuo post…

  24. eurialo ha detto:

    ma che orgogliosi! non si accetta neanche davanti all evidenza..
    interessante, non si capisce perchè. Scritto in Italiano? sicuramente no. Ma si sa la grammatica e la sintassi per i veri democratici progressisti è sempre e comunque un opinione.
    cin cin

  25. Borotalco ha detto:

    Eurialo, scusa se mi permetto, ma essendo “opinione” un sostantivo femminile che inizia per vocale, l’articolo indeterminativo che lo precede va di norma apostrofato. Quindi, alla faccia di democratici progressisti o meno, si scrive “un’opinone”.

  26. Marco ha detto:

    Ecco, Marco, a cosa SERVONO (a chi serve i Cpt) i CPT
    non se se vi riferite alla mia frase “a chi serve i CPT”, ma era proprio quello che volevo dire…
    a chi “politicamente” o “finanziariamente” servono i CPT!

  27. Vincenzo ha detto:

    Questa Deborah è forte… la voglio conoscere 🙂

  28. Sandrino ha detto:

    “Ma si sa la grammatica e la sintassi per i veri democratici progressisti è sempre e comunque un opinione.”
    Una disattenzione la si perdona a tutti, certo a uno che di mestiere (scusa, nel tuo caso proprio non mi riesce di chiamarla professione) fa il giornalista non dovrebbe capitare mai. A meno che non si tratti di Forzitaliano e quindi non entro nel merito.

  29. Sandrino ha detto:

    “Ma si sa la grammatica e la sintassi per i veri democratici progressisti è sempre e comunque un opinione.”
    Una disattenzione la si perdona a tutti, certo a uno che di mestiere (scusa, nel tuo caso proprio non mi riesce di chiamarla professione) fa il giornalista non dovrebbe capitare mai. A meno che non si tratti di Forzitaliano e quindi non entro nel merito.

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