1 Aprile 2007

Comunali, la Margherita si pronuncia su Brandolin

Quella di oggi potrebbe essere la giornata decisiva per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra. La Margherita potrebbe infatti decidere oggi se accettare o meno il nome dell’ex presidente della Provincia, Giorgio Brandolin. Tramonterebbe coì in via definitiva la candidatura di Francesco Pitzorno, esponente del partito di Rutelli, a favore del diessino bisiaco Brandolin. Secondo le forze della coalizione – anche se la Margherita, come detto, deve ancora sciogliere le riserve – l’ex presidente della Provincia sarebbe l’unico in grado di ricompattare il fronte del centrosinistra, ma va tenuto in conto il fatto che Gorizia si ritroverebbe con un candidato non goriziano. Fattore che potrebbe far prendere una direzione diversa a più di qualche voto.

11 commenti a Comunali, la Margherita si pronuncia su Brandolin

  1. Franz ha detto:

    Al di là della collocazione politica di ciascuno, credo sia una vera e propria umiliazione per tutti che uno dei due schieramenti politici del panorama goriziano non riesca ad esprimere un cittadino di Gorizia come candidato alla carica di sindaco!

  2. eurialo ha detto:

    be veramente Romoli vive a gorizia dal 1950. Credo si possa considerare Goriziano a tutti gli effetti, Brandolin a gorizia non ha nemmeno la residenza. Anche Valenti è nato in Istria così come il sindaco De Simone. Per curiosità quanti hanni ci vorrebbero per diventare un vero goriziano se uno non ha la fortuna di esserci nato?

  3. Cristiano ha detto:

    non si diventa goriziani ne´ per nascita ne per anzianita´, si diventa goriziani dopo 10 spritz alle casermette o in alternativa dopo 4 vasche per il corso il sabato pomeriggio

  4. Radeon ha detto:

    Da questo punto di vista non era goriziano nemmeno Brancati…
    Il fatto è che nel dopoguerra Gorizia ha subito due immigrazioni contemporanee. Da una parte gli esuli o profughi dalle terre ex italiane della Jugoslavia, e dall’altra l’invio di gente dalla penisola per il consolidamento del nuovo Stato Italiano. Militari, forze dell’ordine, scuola, servizi.. Non dimentichiamo che si trattava anche per l’Italia di consolidare il confine, che era in “forse” a seguito del trattato di pace, e c’erano le famose fasce di zona A e B.. Il tutto si è concluso solo con il trattato di Osimo degli anni ’70.
    Ciò ha determinato che il goriziano autoctono sia stato in qualche misura “schiacciato” tra queste immigrazioni. Nelle osterie, i goriziani cantavano “xe più esuli quà che formiglole in tera…” Ecco perchè bisogna risalire alla note dei tempi per trovare un Sindaco davvero “goriziano”.. E’ la storia di frontiera. Perciò anche un “bisiaco” non ha niente di strano, dopo anni di istriani o meridionali. In quanto al fatto che Brandolin sia DS… Beh, di certo i DS lo sostengono, però non è mai stato organico al partito. Tutti ricorderanno come da Presidente della Provincia mandò a casa proprio assessori diessini anche contro le pressioni di quel partito.
    Potrebbe essere un buon sindaco.

  5. eurialo ha detto:

    il problema di Brandolin non è la nascita o la residenza bisiaca ma che nella sua attività amministrativa ha sempre privilegiato gli interessi del monfalconese in maniera, io ritengo, assolutamente legittima visto che quello è il suo bacino elettorale. Dopo un sindaco impegnato a fare attivamente gli interessi dei nostri vicini sloveni, gorizia verrebbe definitivamente schiacciata e commissariata da un sindaco portatori di una cultura una tradizione, e una patrimonio di interessi che non le appartengono assolutamente. Gli Sloveni nel bene e nel male fanno parte del nostro mondo. Averli privilegiati e favoriti in ogni modo è stato forse ecessivo e non equo nei confronti della maggioranza italiana. ma ha comunque garantito una parte viva e presente della nostra città. I Monfalconesi cosa hanno a che fare con noi? Soprattutto oggi che quell’area subisce sempre di più l’influenza Triestina. Abbiamo bisogno di riscoprire indipendenza orgoglio e dignità non per isolarci o chiuderci a riccio ma per trattare pari a pari con i nostri vicini

  6. Franz ha detto:

    @ Eurialo: mi riferivo al centro sinistra. Romoli lo considero goriziano al 100%.

  7. Franz ha detto:

    Concordo in toto con l’ultimo posto di Eurialo.

  8. davcango ha detto:

    Bravo Eurialo! Non si tratta comunque di essere Goriziani o meno; nel caso di Brandolin si tratta di una persona effettivamente troppo vicina ad interessi che non sono goriziani. Se il sindaco non ha principalmente a cuore l’interesse della città che governa siamo messi male, malissimo. E Brandolin è più amico degli interessi dei grandi centri, Udine e Trieste, che fanno della provincia di Gorizia terreno di conquista e caccia grossa.

  9. davcango ha detto:

    Bravo Eurialo! Non si tratta comunque di essere Goriziani o meno; nel caso di Brandolin si tratta di una persona effettivamente troppo vicina ad interessi che non sono goriziani. Se il sindaco non ha principalmente a cuore l’interesse della città che governa siamo messi male, malissimo. E Brandolin è più amico degli interessi dei grandi centri, Udine e Trieste, che fanno della provincia di Gorizia terreno di conquista e caccia grossa.

  10. luporosso ha detto:

    Brandolin potrà essere un candidato che si possa spendere per “vincere a qualsiasi costo”. Ma merita? Merita vincere sempre o piuttosto costruire qualcosa per la città?

  11. Radeon ha detto:

    Ma proprio sulle questioni degli interessi dei grossi centri a me pare che Brandolin si sia distinto quand’era in Provincia. Ha sempre difeso l’unità della provincia di Gorizia e la sua autonomia, tanto da entrare in conflitto più volte anche duramente con Illy e con la parte monfalconese che a Trieste strizza l’occhiolino. Basta rileggere le cronache di stampa. Io apprezzo anche l’autonomia che ha sempre rivendicato dai partiti, anche della coalizione che lo sosteneva. Anche come presidente del Coni, mi pare venga apprezzato dalle entità sportive goriziane o della destra isonzo proprio per l’equilibrio che da anni dimostra sul tema territoriale. Non mi pare che si possa definire schierato a favore di un pezzo della provincia. E poi è uno dei pochi che si da da fare concretamente.

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