Articolo a cura di Arianna Oliviero e Andrea Luchetta, pubblicato originariamente sul mensile curato dal Corso di Laurea di Scienze Internazionali e diplomatiche di Gorizia (ringraziamo per la traduzione Bojan Starec)
Il 16 Maggio 2006 c’è stata la proclamazione di Nova Gorica “città universitaria”; abbiamo intervistato il sindaco Mirko Brulc.
– Com’è strutturato il nuovo polo universitario di Nova Gorica?
A Nova Gorica sta sorgendo il quarto polo universitario sloveno, dove è possibile seguire i corsi di Megatronica, Diritto Europeo, Infermieristica, Scienze Sociali. Interessante è l’indirizzo di quest’ultimo corso, incentrato sulle dipendenze da vizi come i giochi d’azzardo.
– Perché uno studente dovrebbe scegliere proprio Nova Gorica?
Fra i principali obiettivi che questa giunta si è prefissa c’è la creazione di una realtà accogliente per il mondo universitario: va letta in questo senso la nascita di un campus studentesco, di nuove strutture sportive e la promozione di numerosi eventi culturali. Inoltre forniamo agli studenti una guida completa della città, trasporti gratuiti, buoni pasto accettati nella maggior parte dei locali cittadini e la consulenza di un ufficio che fra i suoi compiti ha quello di indicare la possibilità di lavoro occasionale. Abbiamo molta fiducia in questo progetto, tant’è che crediamo che nel 2010 avremo almeno 4000 studenti.
– Nova Gorica diverrà sede erasmus?
Si, lo è già. Il confine non esiste già da tempo nelle nostre teste, al punto che sono numerosi i docenti stranieri che insegnano nelle nostre aule, dalle elementari all’università, e da ben prima che la Slovenia entrasse nell’Unione Europa.
Mi auguro che in futuro si venga a creare una situazione di tolleranza tale che gli studenti possano scegliere la lingua con la quale sostenere gli esami, tra inglese, sloveno e italiano.
– Si dice che buona parte dei finanziamenti per l’Università di Nova Gorica provenga dai Casinò. Qual è la sua posizione a riguardo?
Esiste un centro di raccolta fondi per l’Università. Buona parte dei finanziamenti proviene dal comune e da ditte private, fra cui anche la Hit. Il peso della Hit è notevole: finanzia infatti al 50% il corso di Diritto Europeo e probabilmente sarà ancora più cospicuo il suo contributo al corso di scienze Sociali.
Credo sia positivo che parte dei guadagni dei casinò vengano riutilizzati per il bene della comunità.
– È prossima la creazione di un nuovo centro di divertimenti; non crede che questi finanziamenti dei casinò possano essere interpretati come un tentativo di guadagnarsi il supporto di coloro che si oppongono alla nascita di questo nuovo centro?
Non c’è dietro nessun disegno del genere. Del resto solo il 10% di quest’area sarà destinato ai casinò. Non amo questo genere di divertimento, ma è la natura umana che ci spinge a cercarlo. Con questo progetto speriamo che il bacino di utenza sia di almeno 600 km, e puntiamo ad attirare turisti dall’America, dalla Russia e dalla Cina.
Non si tratta dunque di un progetto locale: due snodi cruciali saranno il porto di Monfalcone e l’aeroporto di Ronchi. E’evidente che si richiederà la collaborazione italiana, portando anche alla creazione di nuovi posti di lavoro.
– Come crede che la proclamazione di Nova Gorica città universitaria possa influenzare i rapporti tra le due Gorizie?
Sono contento dei rapporti molteplici che in questo modo vengono ad instaurarsi tra le due realtà. inoltre esiste già un rapporto di collaborazione con le università di Trieste ed Udine.Senza considerare che la nostra Università ha già aperto una sede a Venezia e un’altra a Gorizia.
– Secondo lei c’è rischio che nasca una rivalità tra i due poli? In particolar modo non crede che per loro natura il corso di laurea di Diritto Europeo e quello di Scienze Internazionali Diplomatiche finiranno per confliggere?
Per quanto riguarda il SID credo che il suo indirizzo sia più generico di quello di Diritto Europeo, perciò non ci sarà concorrenza. Sicuramente uno dei nostri obiettivi è quello di diventare un polo di attrazione per gli studenti balcanici e dell’est europeo, anche per aiutare il processo di integrazione nell’UE di questi paesi.
Del resto noi ospitiamo da tre anni un forum economico rivolto prevalentemente a queste realtà. Personalmente credo ci sia spazio per entrambi i poli universitari, e il mio desiderio è che si vengano a creare dei programmi comuni.
Sono già avviate diverse iniziative di collaborazione, come quella del 23 Giugno, quando verrà una troupe di ballerini cubani in piazza Transalpina per una serata all’insegna dell’unione transfrontaliera.
mi sembra una fantastica idea. come studente di politica del territorio a gorizia mi sento in dovere di augurare il meglio a questa inizziativa. non manchi mai l’educazione, saluti!
vorrei sapere la lingua usata nei corsi universitari