Valerio Bianchini ricorda su BasketNet la sua prima a una partita del Borletti Milano.
Bianchini 1: “lo zio Berto conosceva Stefanini, Romanutti, Rubini e tutta la banda dei triestini che, ammaestrati dai soldati americani erano venuti a Milano perchè iniziasse il dopoguerra e una nuova Italia anche nello sport”
Bianchini 2: “noi si era del basket, tutt’altra civiltà vi assicuro”
Bianchini 3: “Durante tutto il time-out sembrava che in quell’immenso teatro esistesse un solo protagonista: Cesare Rubini”
(cross-post con Morbin.it)
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