Riduzione delle vendite dal 10 al 30 per cento a causa delle limitazioni al traffico. Lo fanno sapere i commercianti del centro cittadini attraverso l’Ascom. "E’ un dato certificabile attraverso i corrispettivi dei singoli punti vendita", sottolinea l’associazione dei commercianti. E sulla questione il presidente Pio Traini ribadisce come “trovare delle soluzioni per combattere l’aumento delle polveri sottili nell’aria sia di fondamentale importanza ed è altrettanto vero che ognuno di noi dovrà scendere a dei giusti compromessi. Pertanto, non riteniamo che la soluzione migliore sia quella di chiudere il traffico al sabato pomeriggio: in questo modo si va solo a penalizzare il mondo del commercio e la sua utenza".
L’Ascom ricorda che i commercianti sono prima di tutto dei cittadini "che hanno deciso di investire su loro stessi senza chiedere nulla nessuno. E’ evidente – prosegue Traini – come arrecare consapevolmente un danno all’attività lavorativa di chicchessia significa non rispettare prima di tutto il legittimo diritto al lavoro ed alla possibilità di esercitarlo nel modo corretto. Detto questo, riteniamo che sia giunto il momento che l’amministrazione comunale organizzi un tavolo di concertazione con noi commercianti nel quale prima di tutto illustri nel dettaglio i valori attuali delle polveri sottili. Crediamo, infatti, che le più recenti precipitazioni abbiano risolto gran parte dei problemi e per questo possiamo ritenere che sia ormai inutile continuare con tutte le limitazioni e che vengano rivisti gli orari di chiusura del centro nella giornata di sabato. Infine riteniamo che l’idea di una chiusura permanente del centro cittadino possa essere prese in seria considerazione. L’importante però è ragionare con una visione d’insieme e quindi, prima di attuare tutto ciò, bisognerà individuare gli accorgimenti utili (parcheggi, segnaletica, eventi, eccetera) per trasformare la chiusura del centro in un’occasione di rilancio reale della città”.
23 Febbraio 2007
In effetti una delle cose che, di Gorizia, mi manca di più sono quelle megasessioni di shopping al sabato pomeriggio, tutti quegli acquisti compulsivi effettuati sporgendomi dal finestrino della 500 mentre sfrecciavamo su e giù per il Corso.
I commercianti pensino a proporre prezzi accessibili a tutti e più scelta nei negozi, ma soprattutto scelgano e propongano parcheggi per gli acquirenti, scalando sul prezzo il costo del parcheggio! Per quanto riguarda l’animazione in città nei giorni di limitazione al traffico, potrebbero programmarle anche i commercianti, o ciò non è possibile?
I commercianti pensino a proporre prezzi accessibili a tutti e più scelta nei negozi, ma soprattutto scelgano e propongano parcheggi per gli acquirenti, scalando sul prezzo il costo del parcheggio! Per quanto riguarda l’animazione in città nei giorni di limitazione al traffico, potrebbero programmarle anche i commercianti, o ciò non è possibile?
I commercianti pensino a proporre prezzi accessibili a tutti e più scelta nei negozi, ma soprattutto scelgano e propongano parcheggi per gli acquirenti, scalando sul prezzo il costo del parcheggio! Per quanto riguarda l’animazione in città nei giorni di limitazione al traffico, potrebbero programmarle anche i commercianti, o ciò non è possibile?
Non avevo mai visto tanta gente passeggiare in città: la chiusura al traffico non dovrebbe essere limitata al fine settimana, serve un’isola pedonale stabile. A Udine e Trieste non mi pare che i negozi della zona pedonale siano in crisi, sbaglio?
non ti sbagli Elena, non c’e’ una citta’ al mondo in cui il commercio soffra per colpa del viale pedonale se non Gorizia…
e’ uno dei tanti misteri che avvolgono questa strana citta’ in cui i commercianti pesano piu’ di qualsiasi autorita’ pubblica, partito, sindacato, movimento, associazione, gruppo di cittadini…