Patrick Karlsen e Stelio Spadaro hanno pubblicato nei mesi passati il libro “L’ altra questione di Trieste. Voci italiane della cultura civile giuliana 1943-1955″, una raccolta di testi di politici, intellettuali e giornalisti di lingua italiana che a cavallo della Seconda Guerra hanno provato a difendere un’altra visione sull’essere italiani’, contrapposta al Fascismo e al nazionalismo tricolore locale fiorito dopo il conflitto nel contesto del confine italiano-jugoslavo. Il libro e’ stato accolto da prestigiose positive critiche (Adriano Sofri su Panorama in primis e questa completissima di Lankelot), e’ acquistabile qui ed ha avuto l’onore di essere presentato recentemente alla Camera a Roma. Hanno pubblicato una recensione positiva l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e Gianni Cuperlo dei Ds sul suo blog. Ecco uno stralcio da Cuperlo a proposito di chi erano quei giuliani e dalmati innamorati dell’Italia:
l’espressione forse più singolare di un’autonomia del pensiero in contesti dove quel bene poteva apparire semplicemente confiscato dal conflitto ideologico e dall’immagine dominante del “nemico”. Ma, scorrendo i testi, è proprio su questo piano che si distingue un pezzo di quella storia. Nella capacità – che fu più della cultura che della politica – di non piegarsi al ricatto di una vicenda terribile, e di coltivare nella peggiore delle condizioni il gusto di utopie moderate, la prospettiva dell’Europa, le ragioni della convivenza, la speranza della pacificazione.
Ultimi commenti
Railing: il giro della Slovenia in treno
Railing: giorno due. Sulle tracce di nonno Franc
Railing: giorno sei. Si rientra verso casa
San Nicolò de Bari xe la festa dei scolari…
Schianto in galleria sulla A23 a Dogna, morto il triestino Roberto Gomisel