9 Febbraio 2007

La Fondazione Coronini svela i gioielli nascosti

Si parlerà delle saliere di Josef Carl Klinkosch, dei gioielli appartenuti ai Ritter de Zàhony, di ritratti inglesi da parata, della “testa di ossesso” dipinta da Rubens, di una collezione di incunaboli e cinquecentine e di un sécretaire abbattant viennese. La Fondazione Coronini ha deciso di organizzare “Visto e non visto”, un ciclo di conferenze, curate da storici dell’arte, che presentano alcuni oggetti delle collezioni Coronini: si tratta di esemplari talvolta noti in quanto esibiti lungo il percorso espositivo e talvolta meno noti poiché conservati nei depositi o relegati nelle soffitte dallo stesso conte Coronini. Ecco allora andare alla ribalta le splendide saliere di Josef Carl Klinkosch, importante firma viennese operante nella capitale asburgica dal 1869, delle quali parlerà Luca Geroni giovedì 15 febbraio alle 17.30. Il 15 marzo, invece, Cristina Bragaglia Venuti, parlerà di alcuni gioielli di famiglia, in particolare di quelli appartenuti ai Ritter del Zàhony. Il 15 aprile sarà la volta di ammirare alcuni ritratti inglesi di parata (swagger portrait) – genere che parte dall’inarrivabile magistero di Anton van Dyck e annovera come interpreti più efficaci Peter Lely e Godfrey Kneller – dei quali parlerà Maddalena Malni Pascoletti. L’appuntamento del mese di maggio sarà con un’inedita opera di Peter Paul Rubens. Si tratta di un olio su carta incollata su tavola – raffigurante una Testa di ossesso e appartenente alla celebre serie di studi di teste del maestro anversese – studiato da Serenella Ferrari Benedetti, i cui risultati saranno pubblicati appena possibile. Marco Menato, Direttore della Biblioteca Statale Isontina, relazionerà il 15 giugno sulla collezione di incunaboli e cinquecentine conservata nella biblioteca Coronini, una delle raccolte librarie più importanti del Friuli Venezia Giulia, composta da oltre 22.000 volumi.

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