Advisory: some contents may offend you. Sta ‘tento! Xe’ morto Libero, fornitore ufficiale, nei tempi che furono, de patate col pel e innumerevoli piombe, tra cui la prima, de bianco con l’arancia, durante la quale ghe go vomita’ in testa a mia sorela, povera.
Per commemorarlo go composto sta poesia.
Co’ ierimo putei,
se andava tuti quanti,
feriali, festivi e Santi,
in quela osteria,
su per via Risorta,
e una volta son quasi morta,
intopandome sui tachi trabalanti,
vignindo, ‘ssai imbriaga, zo per Scala dei Giganti.
Mescitore indefesso
de bianco con la ‘naranza
in bicieri sporchi che, solo a vederli, vigniva mal de panza,
iera sior Libero el oste,
e sua moglie in cusina,
che amabile e vera triestina,
offriva come contorno quele patate in tecia
fate con una riceta vecia,
dei tempi che in Borgo Teresiano
iera ancora la salina
Me ricordo un giro
scondendose astuti a far lipe de scola
el ne ga poza’ sulla tola
un piato de sta sua pietanza
che pareva ‘ssai bel
se no fossi sta che su una de le patate
regnava incontrastado un pel,
chissa’ forsi de un usel,
colto da improvvisa mancanza
mentre el svolava verso el Castel…
In memoria di Libero Laganis:
– discussione su Trieste forumer
– bel ricordo di Paolo Dall’Aglio
– l’incipit del famoso articolo di Magris “All’osteria del santo bevitore”, dedicato a Libero (Corriere della Sera, 23 dicembre, 1994)
– aforisma de Libero, tratto da qua:
“Trieste xè el posto de riposo de i mati de tuto el mondo”
nel 1999, la casa editrice LINT pubblicò ” LIBERO, STORIA DI UN OSTE TRIESTINO “, di Gaetano Longo. Gran bella copertina. Testo forse non adeguato al personaggio, ma non disprezzabile. Eppoi è l’unico libro finora del tutto dedicato a Laganis.
Ma non era morto negli anni ’90?
Allora quella volta che mi sono sbronzata di fragolino con uno dei September 10th che ancora non era nei September 10th e credevamo di averlo visto non era per il fragolino.
Lo avevamo proprio visto!
Oddio.
Go bei ricordi in via Risorta…
R.I.P.
Libero non faceva per me.
Troppi Carbo.
Ma ho un ricordo nitido del suo sorriso
quando durante una seduta di patate in tecia
mi ha sfoderato il suo progetto
per raddrizzare la Torre di Pisa.
Geniale.
Ciao Libero, indimenticabili gli anni universitari e le serate con le tue patate in tecia (dall’igiene dubbia!!!). RIP