25 Novembre 2006

“Roma non riconosce la sensibilità e la dignità”

Quella che è forse l’editorialista più brillante de La Voce del Popolo, Rosanna Giuricin, scrive a proposito della “minoranza messa in ginocchio” dall’assenza dei finanziamenti di Roma verso gli italiani in Istria, Dalmazia e Quarnero.

In sessant’anni di Governo repubblicano, secondo Giuricin, “ciò che non muta, di fronte a questi episodi di una lunga lista, per tanto, sono le sensazioni, comunque spiacevoli, per un trattamento che non tiene conto della sensibilità della gente“.

Non si riesce ad essere soprattutto uomini in questa società in cui tutto è riconducibile ad un’unica grande divisione: destra o sinistra come se fosse una definizione onnicomprensiva, a giustificazione di ogni comportamento.
E invece no, ci sono anche le sfumature, facciamole valere, è umano
“. Leggi tutto l’articolo qua.

7 commenti a “Roma non riconosce la sensibilità e la dignità”

  1. patrick karlsen ha detto:

    Il problema è sempre lo stesso: la percezione degli italiani nordorientali come corpo avulso, problema periferico, e non come parte della nazione. Per l’Italia noi siamo gli iperborei, diceva Marin.

  2. enrico maria milic ha detto:

    si, come fussimo qualchdun de astrato e forsi non-esistente…

    tra l’altro, a roma i ga altri problemi che specular sula nostra presunta esistenza…

  3. patrick karlsen ha detto:

    Mi piacerebbe sapere da qualcuno (magari Poljanka…) se la minoranza slovena in Italia viene trattata allo stesso modo dal governo di Lubiana.

  4. Poljanka ha detto:

    Non so se sia una questione di destra o sinistra. Credo invece sia un problema di mancanza di coscienza: le minoranze semplicemente non esistono. Quanti italiani a Milano o Siracusa sanno che in Istria c’è una minoranza italiana? Quanti a Roma o Venezia sanno che in FVG c’è una minoranza slovena? Pochi…
    In Slovenia è lo stesso. A Ljubljana mi sono sentita rivolgere centinaia di volte la domanda: ma come mai parli così bene lo sloveno? Non sapevo a Trieste ci fossero le scuole slovene… Il fatto è che nessuno ci conosce (ed è molto più facile tagliare i fondi a chi non se lo fila nessuno piuttosto che al vicino di casa).
    A livello istituzionale va un po’ meglio, anche se le minoranze vengono percepite sopratutto come un problema, come una categoria troppo esigente, che vuole sempre soldi, aiuto, rispetto… Insomma i soliti rompiballe un po’ vittimini 🙂

  5. patrick karlsen ha detto:

    Grande Poljanka, un quadro chiarissimo e condivisibile in poche righe. Grazie.

  6. Dree ha detto:

    se è per quello Bersani ha tagliato i fondi a tutte le minoranze sul territorio italiano, enjoy: http://www.lenghe.net/read_art.php?art_id=1092

  7. patrick karlsen ha detto:

    Nel frattempo il governo ha spiegato gli intoppi “tecnici” che hanno provocato il fattaccio. E affermato che nel giro di tre mesi si riparerà con una legge ordinaria. Spetemo.

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