8 Aprile 2019

I Jethro Tull a Trieste celebrano 50 anni di successi

el sunto Sold out per i Jethro Tull lunedì 1° aprile al Politeama Rossetti di Trieste

di Christopher Scherlich

Dopo Torino, Brescia e Bologna, i Jethro Tull sono arrivati a Trieste per l’ultima tappa italiana del loro “50th Anniversary Tour”, registrando il tutto esaurito. La band progressive rock, nata a Blackpool nel 1967, festeggia i 50 anni dalla prima esibizione con un tour antologico in cui ripercorre tutti i suoi più grandi successi.

Lo spettacolo, diviso in due atti, si apre con “My Sunday Feeling”, passando per la magistrale versione di “Bourée in E Minor” e si conclude con “Thick as Brick”, tratta dal primo album progressive rock della band. Si prosegue poi, sempre in ordine cronologico, con pezzi come “Too Old to Rock ‘n’ Roll, Too Young to Die” ed “Heavy Horses”, mentre al termine del set si torna al 1971 con “Aqualung”, capolavoro assoluto dei Jethro Tull. E, infine, il bis è riservato a “Locomotive Breath”, che come da tradizione chiude i live.
Ian Anderson, ormai unico membro originario della prima formazione, è accompagnato da David Goodier (basso), John O’Hara (tastiere), Florian Opahle (chitarra) e Scott Hammond (batteria), ma non solo. Ci sono anche degli ospiti virtuali che, in brevi video proiettati alle spalle della band, interagiscono come se fossero presenti, ricordando curiosi aneddoti, presentando un brano o addirittura duettando con Anderson. Tra questi ex membri e volti noti della musica rock ci sono Slash, Joe Bonamassa e Tony Iommi, divenuto chitarrista dei Black Sabbath dopo la militanza con i Jethro Tull.

La performance di Anderson, che saltella per l’intera durata dello spettacolo suonando impeccabilmente il suo flauto traverso, resta sempre di alto livello, anche se la voce risente un po’ gli anni.

Lo show dei Jethro Tull è un nostalgico viaggio nel tempo di quasi due ore, un album dei ricordi composto da un’accurata selezione di 18 brani estratti dalla sterminata discografia del gruppo.

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3 commenti a I Jethro Tull a Trieste celebrano 50 anni di successi

  1. Archibald ha detto:

    Tra alti e bassi Anderson resterà nella storia della musica.

  2. Archibald ha detto:

    Difatti Tommy Iommi il Grande Iommi, era stato chiamato da Anderson nei Jethro, ma il suono era troppo distante dalle idee folk /rock e quindi welcome to Black Sabbath!! Non era ,in ogni caso membro effettivo dei Tull , aveva solo provato con loro.

  3. Archibald ha detto:

    @2 Tony non Tommy correggo, da Anthony Frank.

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